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Allenamento (acido lattico) e dieta lowcarb

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    Allenamento (acido lattico) e dieta lowcarb

    Mi riallaccio alle discussioni nella sezione di allenamento in cui si insiste spesso sul discorso dell'acido lattico quale elemento importante per la crescita.
    Ora mi chiedo, una low-carb (o peggio) come possa permettere ai muscoli di crescere allo stesso modo di una dieta "normale", dato che il substrato da cui ottenere l'acido lattico è decisamente carente.
    Forse in questo caso l'alternativa migliore (e unica) è quella di prevedere ricariche prima dell'allenamento piuttosto che dopo.

    #2
    ma in low carb dimagrisci,non metti su....
    o no?

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      #3
      ci sono anche molti che usano le low-carb per crescere, ma ultimamente sul forum latitano...

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        #4
        Originariamente Scritto da swanz Visualizza Messaggio
        ci sono anche molti che usano le low-carb per crescere, ma ultimamente sul forum latitano...
        mi prendi in contropiede....
        boh io in low dimagrisco..

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          #5
          io seguo diversi BBer , a zero carbs , per fortuna tutti con eccellenti risultati.

          viaggiano intorno alle 4000 kcal così ripartite:

          65% fat , 30% pro 5% carbs (derivati solo da verdure e insalte)

          Adriano Marini Official Web Site-Gruppo Escursionistico Montano-Canale YouTube-Canale Facebook

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            #6
            Originariamente Scritto da RAS Visualizza Messaggio
            io seguo diversi BBer , a zero carbs , per fortuna tutti con eccellenti risultati.

            viaggiano intorno alle 4000 kcal così ripartite:

            65% fat , 30% pro 5% carbs (derivati solo da verdure e insalte)
            cheto no RAS?


            aspetta 65 fat ? azz ma e' tanto?
            non capisco

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              #7
              Originariamente Scritto da aleuleit Visualizza Messaggio
              cheto no RAS?


              aspetta 65 fat ? azz ma e' tanto?
              non capisco
              si chiama Anabolic Solution ed è una variante della MD

              Adriano Marini Official Web Site-Gruppo Escursionistico Montano-Canale YouTube-Canale Facebook

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                #8
                Originariamente Scritto da RAS Visualizza Messaggio
                si chiama Anabolic Solution ed è una variante della MD
                non la conosco adesso mi faro' un giretto sul web a cercare notizie...
                cmque dato il maestro e' sicuramente ok..

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                  #9
                  Originariamente Scritto da swanz Visualizza Messaggio
                  Mi riallaccio alle discussioni nella sezione di allenamento in cui si insiste spesso sul discorso dell'acido lattico quale elemento importante per la crescita.
                  Ora mi chiedo, una low-carb (o peggio) come possa permettere ai muscoli di crescere allo stesso modo di una dieta "normale", dato che il substrato da cui ottenere l'acido lattico è decisamente carente.
                  Forse in questo caso l'alternativa migliore (e unica) è quella di prevedere ricariche prima dell'allenamento piuttosto che dopo.
                  Gluconeogenesi.
                  Max_power, The Sicilian Rock

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                    #10
                    Originariamente Scritto da max_power Visualizza Messaggio
                    Gluconeogenesi.

                    però parliamo di digiuno prolungato 12-36 ore

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                      #11
                      Originariamente Scritto da swanz
                      Mi riallaccio alle discussioni nella sezione di allenamento in cui si insiste spesso sul discorso dell'acido lattico quale elemento importante per la crescita. Ora mi chiedo, una low-carb (o peggio) come possa permettere ai muscoli di crescere allo stesso modo di una dieta "normale", dato che il substrato da cui ottenere l'acido lattico è decisamente carente. Forse in questo caso l'alternativa migliore (e unica) è quella di prevedere ricariche prima dell'allenamento piuttosto che dopo.
                      Originariamente Scritto da max_power
                      Gluconeogenesi
                      Originariamente Scritto da misterblack79
                      però parliamo di digiuno prolungato 12-36 ore


                      Ogni tipo di dieta implica modalità di adattamento (metabolico) e quindi di crescita diverse l'una dall'altra. E, in modo analogo, ad ogni tipo di dieta corrisponde un diverso stimolo ottimale per il trofismo muscolare. Pertanto è improprio assumere strategie alimentari scorrelate dal tipo di allenamento e dagli scopi di quest'ultimo.


                      In generale, se non fortemente ipercalorica, una dieta very low-carb o addirittura chetogenica non è affatto ottimale per l'ipertrofia. Infatti, a meno che non ci si trovi in un regime energetico rilevante, il glucosio ematico dalla gluconeogenesi, attivata in ogni caso dalla scarsità di introito con la dieta (in maniera dipendente dal regime calorico e non solo in caso di digiuno o forti deficit), ha come priorità il nutrimento del cervello e non quello muscolare. D'altra parte, se confrontiamo le quantita di glucosio prodotta dalla gluconogenesi con quelle relative alla "normale" somministrazione esogena (50-60 % della quota calorica totale) nel periodo postprandiale (fase tra due pasti consecutivi), si nota come la prima sia nettamente inferiore alla seconda e come abbia un picco intorno alle 24-30 ore dall'ultima somministrazione di carboidrati per poi scendere e stabilizzarsi a valori ancora inferiori, dando priorità alla formazione di corpi chetonici per il nutrimento al cervello. Pertanto, in tali diete, i muscoli traggono energia (almeno fino alla successiva ricarica) da proteine e grassi, non propriamente fonti ottimali al trofismo di fibre medio-veloci (ipertrofizzabili). Per questo, al fine di migliorare il rendimento della gluconeogenesi, si è costretti a forti surplus calorici spesso proibitivi dal punto di vista della composizione corporea: si rischia, infatti, di non riuscire a controllare la percentuale di bf (a meno che non si parta da valori decisamente bassi) se non per periodi relativamente ridotti.
                      Infine, fattore a mio avviso non trascurabile, la gluconeogenesi ha tra i suoi precursori proprio il lattato che, in qualche modo sottratto al metabolismo muscolare, viene più prontamente investito per il nutrimento del cervello.

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                        #12
                        Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                        Ogni tipo di dieta implica modalità di adattamento (metabolico) e quindi di crescita diverse l'una dall'altra. E, in modo analogo, ad ogni tipo di dieta corrisponde un diverso stimolo ottimale per il trofismo muscolare. Pertanto è improprio assumere strategie alimentari scorrelate dal tipo di allenamento e dagli scopi di quest'ultimo.


                        In generale, se non fortemente ipercalorica, una dieta very low-carb o addirittura chetogenica non è affatto ottimale per l'ipertrofia. Infatti, a meno che non ci si trovi in un regime energetico rilevante, il glucosio ematico dalla gluconeogenesi, attivata in ogni caso dalla scarsità di introito con la dieta (in maniera dipendente dal regime calorico e non solo in caso di digiuno o forti deficit), ha come priorità il nutrimento del cervello e non quello muscolare. D'altra parte, se confrontiamo le quantita di glucosio prodotta dalla gluconogenesi con quelle relative alla "normale" somministrazione esogena (50-60 % della quota calorica totale) nel periodo postprandiale (fase tra due pasti consecutivi), si nota come la prima sia nettamente inferiore alla seconda e come abbia un picco intorno alle 24-30 ore dall'ultima somministrazione di carboidrati per poi scendere e stabilizzarsi a valori ancora inferiori, dando priorità alla formazione di corpi chetonici per il nutrimento al cervello. Pertanto, in tali diete, i muscoli traggono energia (almeno fino alla successiva ricarica) da proteine e grassi, non propriamente fonti ottimali al trofismo di fibre medio-veloci (ipertrofizzabili). Per questo, al fine di migliorare il rendimento della gluconeogenesi, si è costretti a forti surplus calorici spesso proibitivi dal punto di vista della composizione corporea: si rischia, infatti, di non riuscire a controllare la percentuale di bf (a meno che non si parta da valori decisamente bassi) se non per periodi relativamente ridotti.
                        Infine, fattore a mio avviso non trascurabile, la gluconeogenesi ha tra i suoi precursori proprio il lattato che, in qualche modo sottratto al metabolismo muscolare, viene più prontamente investito per il nutrimento del cervello.
                        Sono d'accordo con quanto da te scritto. Ad ogni modo si attivano alcuni meccanismi compensatori in risposta ad un regime basso in carboidrati, non credi ?
                        Max_power, The Sicilian Rock

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                          #13
                          Originariamente Scritto da max_power Visualizza Messaggio
                          Sono d'accordo con quanto da te scritto. Ad ogni modo si attivano alcuni meccanismi compensatori in risposta ad un regime basso in carboidrati, non credi ?

                          si io credo di si considerando però un immagazinnamento di carbo costante anche in piccole dosi...

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                            #14
                            Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                            Ogni tipo di dieta implica modalità di adattamento (metabolico) e quindi di crescita diverse l'una dall'altra. E, in modo analogo, ad ogni tipo di dieta corrisponde un diverso stimolo ottimale per il trofismo muscolare. Pertanto è improprio assumere strategie alimentari scorrelate dal tipo di allenamento e dagli scopi di quest'ultimo.


                            In generale, se non fortemente ipercalorica, una dieta very low-carb o addirittura chetogenica non è affatto ottimale per l'ipertrofia. Infatti, a meno che non ci si trovi in un regime energetico rilevante, il glucosio ematico dalla gluconeogenesi, attivata in ogni caso dalla scarsità di introito con la dieta (in maniera dipendente dal regime calorico e non solo in caso di digiuno o forti deficit), ha come priorità il nutrimento del cervello e non quello muscolare. D'altra parte, se confrontiamo le quantita di glucosio prodotta dalla gluconogenesi con quelle relative alla "normale" somministrazione esogena (50-60 % della quota calorica totale) nel periodo postprandiale (fase tra due pasti consecutivi), si nota come la prima sia nettamente inferiore alla seconda e come abbia un picco intorno alle 24-30 ore dall'ultima somministrazione di carboidrati per poi scendere e stabilizzarsi a valori ancora inferiori, dando priorità alla formazione di corpi chetonici per il nutrimento al cervello. Pertanto, in tali diete, i muscoli traggono energia (almeno fino alla successiva ricarica) da proteine e grassi, non propriamente fonti ottimali al trofismo di fibre medio-veloci (ipertrofizzabili). Per questo, al fine di migliorare il rendimento della gluconeogenesi, si è costretti a forti surplus calorici spesso proibitivi dal punto di vista della composizione corporea: si rischia, infatti, di non riuscire a controllare la percentuale di bf (a meno che non si parta da valori decisamente bassi) se non per periodi relativamente ridotti.
                            Infine, fattore a mio avviso non trascurabile, la gluconeogenesi ha tra i suoi precursori proprio il lattato che, in qualche modo sottratto al metabolismo muscolare, viene più prontamente investito per il nutrimento del cervello.
                            questo è vero solo all'inizio , in MD dopo un lungo periodo a zero carbs , l'organismo inizia ad accumulare IMTG intracellulare , che si "attacca" ai mitocondri e rilascia energia più rapidamente e in modo più duraturo e costante rispetto a quella prodotta a partire dal glicogeno , inoltre grossi accumuli di IMTG conferiscono un aspetto pieno e "pompato" al muscolo anche a zero carbs , anche se da molti l'accumulo di IMTG intracellulare è considerato una patologia , x il prof. DiPasquale , in MD , è da considerarsi un'adattamento positivo del corpo , il risultato dello spostamento metabolico definitivo.

                            altra cosa , la gluconeogenesi avviene sempre , ed è regolata soprattutto dalla quantità di nutrienti ingeriti anzichè dal solo apporto di carbs
                            inoltre il cervello non utilizza solo glucosio o corpi chetonici , ma in MD diventano gli AA la fonte di nutrimento ottimale , catturati da cellule apposite dette astrociti

                            Adriano Marini Official Web Site-Gruppo Escursionistico Montano-Canale YouTube-Canale Facebook

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                              #15
                              Originariamente Scritto da RAS Visualizza Messaggio
                              inoltre il cervello non utilizza solo glucosio o corpi chetonici , ma in MD diventano gli AA la fonte di nutrimento ottimale , catturati da cellule apposite dette astrociti
                              Scusa eh, qui ti riprendo. La cellula ha comunque bisogno solo di glucosio, gli aminoacidi non li sa utilizzare per la produzione di ATP. Se tu mi parli che riesce a convertirli in glucosio, allora va bene. Ma la cellula è incapacitata ad utilizzare direttamente AA a scopo energetico.

                              max_power
                              Max_power, The Sicilian Rock

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