Tu prova e valuta nelle settimane, chiaro la struttua non si modifica ma alleggerire il sistema e’ sempre utile
L'ultra-ectomorfo in cerca di un fisico decente
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Ottimo grazie!
Oggi era giorni di recupero, ho fatto solo addominali:
Dragonfly 8-5-4 rest 60” Fatti lentissimi, quasi in isometria. Porca la p.uttana, mi hanno ucciso
Sit-up 20-20-20 rest 60”
Leg raise ginocchia alla sbarra 10-10 rest 60”
Ab wheel 15-15 rest 1’45”
Infine, approfittando del consiglio del sempre ottimo Sly, ho usato il foam roller per gambe, glutei, schiena, cervicale, braccia e spalle. Mi sento rinato. Sono un c.oglione, ce l’ho e non lo uso praticamente mai.
Dischi ascoltati stamattina:
Mgła "Age of Excuse"
Батюшка “Панихида”
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Scusa se ti stresso con le domande, ma la tua ernia espulsa L5 S1 mi incuriosisce.
Magari Sly può dare un contributo, visto che è un professionista del settore.
Mi chiedo: ma questo ex x gli abd, appiattendo il rachide, non potrebbero andare a peggiorare la situazione?
Leggo che tu fai sedute di abd.
Io ho protrusione L5S1, più ernia inguinale grossa come un mandarino, con le dovute precauzioni riesco ad allenarmi. Chiaramente ho superato la fase infiammatoria, e mi sottopongo a sedute di chiropratica , osteopatia, massaggi vari ( tailandesi) da 18 anni con una certa regolarità.sigpic
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Originariamente Scritto da riccardo III Visualizza MessaggioScusa se ti stresso con le domande, ma la tua ernia espulsa L5 S1 mi incuriosisce.
Magari Sly può dare un contributo, visto che è un professionista del settore.
Mi chiedo: ma questo ex x gli abd, appiattendo il rachide, non potrebbero andare a peggiorare la situazione?
Leggo che tu fai sedute di abd.
Io ho protrusione L5S1, più ernia inguinale grossa come un mandarino, con le dovute precauzioni riesco ad allenarmi. Chiaramente ho superato la fase infiammatoria, e mi sottopongo a sedute di chiropratica , osteopatia, massaggi vari ( tailandesi) da 18 anni con una certa regolarità.
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Originariamente Scritto da riccardo III Visualizza MessaggioAddominali
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E’ di estremo interesse la questione che sollevi Riccardo, che come tutti noi viviamo sulla nostra pelle, da tempo.
Cerco di focalizzare l’attenzione un attimo su di un aspetto che a mio avviso viene poco enfatizzato.
Tra le varie funzioni dei dischi intervertebrali, vi e’ quella di MANTENERE DISTANZE e quindi rapporti articolari corretti tra le vertebre.
In caso di lesione, ad esempio un’erniazione che, e’ bene ricordarlo, implica rottura dello strato esterno detto anello fibroso, con fuoriuscita del materiale del nucleo polposo (a vari gradi e livelli), avviene che tali distanze si riducono.
Questo a prescindere dall’irritazione delle radici dei nervi, che sono un problema che in acuto devasta letteralmente dal dolore.
Analogamente anche senza erniazioni, ma con protrusioni e in generale disidratazioni, gli spazi cambiano, risucendosi.
Tutto cio’ implica un’alterazione della biomeccanica, con relativa necessita’ di compensi a monte e a valle.
Il grado di adattamento a questi compensi determina quanto qualitativa e quantitativa sara’ la nostra gamma di movimenti.
Abbiamo persone con quadri RMN pessimi...ma pochi/nulli sintomi, e persone con evidenze scarse e sintomi tremendi.
La soggettivita’ la fa da padrone, le possibilita’ di intervento conservativo devono prevedere approcci multifattoriali, certo non sempre si ganno risultati soddisfacenti ma nella stragrande maggioranza dei casi aver rispettato le fasi e avendo avuto la possibilita’ di apprendere cosa , nel nostro caso specifico, fare si puo’ letteralmente tinascere.
Ci ca pazienza, affidarsi a professionisti che ci inquadrino correttamente, e mettersi nell’ottica di cobsiderarci come sistemi complessi e non identificarci con la nostra patologia.
In ottica biopsicosociale, la “testa”, la fiducia nel nostro poterci liberamente muovere e’ tutto.
Ognuno ha i suoi tempi
E i propri schemi
Da quel che leggo, su nutro dubbi minimi sulla possibilita’ di squattare per Chiurlo.
La piu’ grossa conferma alla cosa, al di la’ del benestare del professionista che lo ha rimesso in piedi VALUTANDOLO CORRETTAMENTE LUVE, me la da proprio il fatto che esegue cose che sarebbero molto piu’ problematiche di un’accosciata fatta cum grano salis
Ma come detto questo non deve prescindere dal “sentirsi” di fare qualcosa che, inutile girarci intorno, da poco margine di errore.
Entrando piu’ nello specifico, in caso di problemi simili la prima cosa da evitare sono le torsioni a bacino fisso, specie con associazioni di carico in flessione.
Sono cose che durante la giornata ripetiamo migliaia di volte senza accorgercene.
Paradossalmene, il vantaggio dell’attivita’ coinpesi e’ che possiamo/dobbiamo gestire il movimento.
Ma e’ quel che facciamo durante il giorno che ci fotte
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioE’ di estremo interesse la questione che sollevi Riccardo, che come tutti noi viviamo sulla nostra pelle, da tempo.
Cerco di focalizzare l’attenzione un attimo su di un aspetto che a mio avviso viene poco enfatizzato.
Tra le varie funzioni dei dischi intervertebrali, vi e’ quella di MANTENERE DISTANZE e quindi rapporti articolari corretti tra le vertebre.
In caso di lesione, ad esempio un’erniazione che, e’ bene ricordarlo, implica rottura dello strato esterno detto anello fibroso, con fuoriuscita del materiale del nucleo polposo (a vari gradi e livelli), avviene che tali distanze si riducono.
Questo a prescindere dall’irritazione delle radici dei nervi, che sono un problema che in acuto devasta letteralmente dal dolore.
Analogamente anche senza erniazioni, ma con protrusioni e in generale disidratazioni, gli spazi cambiano, risucendosi.
Tutto cio’ implica un’alterazione della biomeccanica, con relativa necessita’ di compensi a monte e a valle.
Il grado di adattamento a questi compensi determina quanto qualitativa e quantitativa sara’ la nostra gamma di movimenti.
Abbiamo persone con quadri RMN pessimi...ma pochi/nulli sintomi, e persone con evidenze scarse e sintomi tremendi.
La soggettivita’ la fa da padrone, le possibilita’ di intervento conservativo devono prevedere approcci multifattoriali, certo non sempre si ganno risultati soddisfacenti ma nella stragrande maggioranza dei casi aver rispettato le fasi e avendo avuto la possibilita’ di apprendere cosa , nel nostro caso specifico, fare si puo’ letteralmente tinascere.
Ci ca pazienza, affidarsi a professionisti che ci inquadrino correttamente, e mettersi nell’ottica di cobsiderarci come sistemi complessi e non identificarci con la nostra patologia.
In ottica biopsicosociale, la “testa”, la fiducia nel nostro poterci liberamente muovere e’ tutto.
Ognuno ha i suoi tempi
E i propri schemi
Da quel che leggo, su nutro dubbi minimi sulla possibilita’ di squattare per Chiurlo.
La piu’ grossa conferma alla cosa, al di la’ del benestare del professionista che lo ha rimesso in piedi VALUTANDOLO CORRETTAMENTE LUVE, me la da proprio il fatto che esegue cose che sarebbero molto piu’ problematiche di un’accosciata fatta cum grano salis
Ma come detto questo non deve prescindere dal “sentirsi” di fare qualcosa che, inutile girarci intorno, da poco margine di errore.
Entrando piu’ nello specifico, in caso di problemi simili la prima cosa da evitare sono le torsioni a bacino fisso, specie con associazioni di carico in flessione.
Sono cose che durante la giornata ripetiamo migliaia di volte senza accorgercene.
Paradossalmene, il vantaggio dell’attivita’ coinpesi e’ che possiamo/dobbiamo gestire il movimento.
Ma e’ quel che facciamo durante il giorno che ci fotte
Voglio comunque provare a fare squat, me ne sono convinto a leggere, forse è davvero solo un mio blocco a livello mentale. Ma dove lo inserisco in quella scheda? Lo faccio a parte, un giorno in più?
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Comincia con un bastone, senza peso.
L’aria in pancia e l’apnea in risalita servono a fare da muro evitando la tendenza alla flessione lombare.
Devi percepire su tutto il rom il carico nel mezzo del piede, se ti sbilanci su punta obtallone sarebbero richiesti compensi che ti esporrebbero a rischi.
Una calzatura col tacco aiuta.
Trova la stance giusta, e riscaltati sempre bene.
Foam roller su polpacci e colonna TORACICA, per mobilizzare bene.
Petto bene in fuori, appoggio del bilanciere da valutare (High bar onlow bar cambia moltissimo!)
Insomma, approcciati con gradualita’ e senza fretta.
Se non sei sicuro col bastone, non passare al bilanciere.
Curl e Military sono deleteri solo se molli il Core e i glutei.
Viceversa, sono straordinari per stimolarlo!
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Ho appena provato con un bastone, nonostante fossi senza carico e avessi adottato tutte le accortezze, scendo e sento che barcollo leggermente: è una cosa lieve, ma sento che sono tremolante e mi sento un po' sbilanciato in avanti. Non so se è dovuto all'ernia o al fatto che è passato un anno e mezzo dall'ultima squattata. Inoltre ora che ho finito, ed avrò fatto 6-7 ripetizioni, sento tirare la parte centrale della schiena.
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