Eccomi tornato Dopo una giornata di studio e allenamento, vi chiedo innanzitutto di perdonarmi se mi esprimo con poca coerenza, cercherò di essere chiaro e di trattare il più sinteticamente possibile un argomento così vasto. Aggiungo anche che si tratta per lo più di considerazioni personali e non del tutto suffragate dalla base teorica che molti di voi hanno. Correggetemi pure se scrivo inesattezze.
Allora, innanzitutto partiamo dalla definizione ottima che circo ha dato della propriocettività:
.propiocettività= percezione del nostro corpo nello spazio e percezione del nostro livello di tensione muscolare.
.Il BB che tanti non vedono nemmeno come sport è la capacità di avere il massimo controllo della propria tensione muscolare che anche essa fà parte della capacità propiocettiva.
Penso che queste due frasi siano perfette a riassumere il tutto, e che purtroppo sono molto meno scontate di quanto si creda,visto che molti sono ancora confusi su obiettivi e metodi del BB.
Il punto,insomma,citando una vecchia e celebre frase,non sta né nel migliorare i carichi o l'esecuzione - scopi propri del PL - ma migliorare la qualità della contrazione. Una contrazione qualitativa è una contrazione "consapevole", conscia,altamente controllata e avvertita. Ecco la nostra propiocettività. C'è bisogno però di introdurre un altro concetto,collegato a quest'ultimo ma di cui non ho ancora visto citazioni. Parlo del carico interno. Per il momento teniamolo presente, ma concentriamoci su un altro problema, su cui avete accennato qualche soluzione: ovvero,come aumentare la propiocettività? Con che tipo di allenamento?
Io avevo individuato tre elementi migliorativi della propiocettività. In palestra oggi me n'è venuto in mente un quarto guardando il proprietario allenarsi (sempre uno spettacolo) e nute ne introduce almeno un altro. Siamo quindi a cinque punti,anzi sei se consideriamo un interessante spunto di venkman.
1. La massa muscolare. Il punto più importante,a mio parere. Potete allenarvi pure per cinquant'anni,farvi uscire ogni volta l'acido lattico dalle orecchie,usare le tecniche che vi pare, ma se avete dei pettorali ridicoli non sentirete mai lavorare per bene i fasci muscolari imho...le varie sezioni del muscolo...insomma difficilmente produrrete una contrazione davvero qualitativa,per quanto l'esecuzione sia formalmente corretta. Perciò,bisogna avere un po' di carne appesa alle ossa.
Questo punto già solleva un bel problema, ma ne parliamo dopo.
2. L'esecuzione. Termine molto vago,lo ammetto,e infatti dobbiamo fare delle precisazioni e distinzioni.
2a. Innanzitutto, il setting esecutivo. Una buona contrazione non può prescindere da una giusta coordinazione muscolare e capacità di reclutamento,soprattutto nei multiarticolari,ma occhio a non estremizzare questo punto,altrimenti si ricade nel classico errore di ritenere che per allenarsi in ottica BB bisogna..allenarsi da PL. Una buona panca,spalle depresse e scapole addotte,arco fisiologico e focus mentale (eccolo..) sul petto, è più che sufficiente,senza star lì col goniometro a calcolare gli angoli busto/gomiti o passare ore e ore a fare lavori tecnici e sottoallenanti (in ottica BB) perché non si spanca come Evangelista comanda.
2b. Altro importante fattore esecutivo è il carico allenante. Non deve essere eccessivo, ma adatto a noi. Del carico esterno ce ne frega poco,è quello interno su cui bisogna lavorare. Se si usano pesi eccessivi,il lavoro compensatorio non permetterà mai l'apprendimento di un corretto schema motorio e soprattutto non affinerà mai la nostra capacità di avvertire il nostro corpo nello spazio e percepirne la tensione muscolare. Fermo restando che un po' di ignorante cheating ha un suo perché in ottica ipertrofica, del resto come ha detto circo la propiocettività non può essere l'unica via
2c. Il TUT. ho preferito considerare l'idea di venkman sul supersolw come una sottocategoria esecutiva, includendo ,oltre al superslow stesso e al fermo al petto, la contrazione di picco. Il TUT,oltre agli ovvi effetti sull'ipertrofia dati dall'incremento dell'intensità, credo sia un ottimo metodo per incrementare la propiocettività. Restare più tempo in tensione dona al nostro sistema nervoso la capacità di "sentire" meglio la contrazione e ricavarne dati utili per il futuro. Al TUT aggiungo pure
2d. il volume allenante totale, per i medesimi motivi
3. Il posing. Sottovalutatissimo. Ne pratico tantissimo sia a casa che in palestra ,tra una serie e l'altra,ed ha capacità straordinarie,dalla congestione sanguigna della zona fino alla coordinazione neuromuscolare e la capacità di "giocare" con la contrazione. Imparare a posare come si deve è imho importantissimo anche per chi non gareggia.
4. La genetica. Mi perdonerà circo se la cito,ma credo che sia il secondo punto più importante. Come fa Maradona a segnare da 60 metri mentre io ho due badili al posto dei piedi? Allenamento? In parte. Ma soprattutto genetica. Con certe capacità coordinative ci nasci. Anche dei semplici problemi posturali possono influenzare negativamente e pesantemente la propiocettività.
5. La pazzia. Molto interessante lo spunto di nute,uno che ha un grosso "istinto" dell'allenamento.
Soffrire come cani sotto al ferro credo sia un qualcosa da non sottovalutare,così come le capacità di adattamento (neurale in primis) che il nostro corpo mette in atto.
Voglio sottolineare anche l'ottimo intervento di menphis,sulla propiocettività nei multiarticolari..ecco perché avevo scritto che si stava facendo confusione..ritengo possibile ed anzi estremamente fruttuoso,anche solo per brevi periodi,mettere da parte ego e cariconi e sentire per bene 'sto petto nella panca,'sti quads in un front squat,sto dorso in un rematore ben fatto e con ottima adduzione scapolare.
A questo punto mi direte: si Giampo,ma che me ne faccio di tutto questo papiello? Ma soprattutto, se migliorare la propiocettività fa crescere, ma per migilorarla devo prima crescere (più massa,più carico interno e dunque per forza di cose esterno) che diavolo di senso ha?
Parto dalla seconda domanda. Se si vuol seriamente lavorare sulla sensazione,bisogna prima dedicarsi ad altre priorità. Mettere massa e aumentare i carichi,e dunque il gesto. Pochi cazzi. Altrimenti ve ne starete lì per sempre a strizzare il petto con le croci,10 kili per manubrio,e buonanotte. Una fase LEGGERMENTE improntata all'allenamento della forza (allenamento composto quasi del tutto da big e pochi complementari ma buoni,frequenza allenante alta e ripetizione del gesto più volte nella settimana, dieta bella ipercalorica,ecc.) è necessaria. Dopodiché ci si può concentrare su un lavoro qualitativo,sia con la dieta che con l'allenamento. Non c'è più bisogno di una marea di calorie,non c'è più bisogno di cariconi ma solo di elevata concentrazione ed elevato carico interno.
Sull'utilità di quanto ho scritto...perdonatemi,ma è pochissima non ho detto nulla di strano o nuovo. Proprio perché è tutto lapalissiano allora siamo molto vicini all'anima del discorso,ovvero come ci si alleni in ottica BB.
La propiocettività è un fattore su cui si può lavorare solo molto tardi,perché i suoi elementi causali vanno allenati a dovere e a lungo. Ci permette, o meglio permette a chi ha l'intelligenza di approcciarvisi,la possibilità di migliorare in un contesto in cui il corpo (natural,of course) non è più in grado come un tempo di incrementare il carico esterno o i volumi corporei, per cui non si può far altro che migliorare la qualità,sia allenante che (di conseguenza) estetica. Maggior sensibilità,maggior carico interno. Se non siete ad un certo livello,lasciate perdere. Rischite solo di sottoallenarvi.
Chiedo scusa se vi ho annoiato a lungo con cose per lo più scontate e forse inesatte in parte...ci tenevo a fare il punto della situazione
Allora, innanzitutto partiamo dalla definizione ottima che circo ha dato della propriocettività:
.propiocettività= percezione del nostro corpo nello spazio e percezione del nostro livello di tensione muscolare.
.Il BB che tanti non vedono nemmeno come sport è la capacità di avere il massimo controllo della propria tensione muscolare che anche essa fà parte della capacità propiocettiva.
Penso che queste due frasi siano perfette a riassumere il tutto, e che purtroppo sono molto meno scontate di quanto si creda,visto che molti sono ancora confusi su obiettivi e metodi del BB.
Il punto,insomma,citando una vecchia e celebre frase,non sta né nel migliorare i carichi o l'esecuzione - scopi propri del PL - ma migliorare la qualità della contrazione. Una contrazione qualitativa è una contrazione "consapevole", conscia,altamente controllata e avvertita. Ecco la nostra propiocettività. C'è bisogno però di introdurre un altro concetto,collegato a quest'ultimo ma di cui non ho ancora visto citazioni. Parlo del carico interno. Per il momento teniamolo presente, ma concentriamoci su un altro problema, su cui avete accennato qualche soluzione: ovvero,come aumentare la propiocettività? Con che tipo di allenamento?
Io avevo individuato tre elementi migliorativi della propiocettività. In palestra oggi me n'è venuto in mente un quarto guardando il proprietario allenarsi (sempre uno spettacolo) e nute ne introduce almeno un altro. Siamo quindi a cinque punti,anzi sei se consideriamo un interessante spunto di venkman.
1. La massa muscolare. Il punto più importante,a mio parere. Potete allenarvi pure per cinquant'anni,farvi uscire ogni volta l'acido lattico dalle orecchie,usare le tecniche che vi pare, ma se avete dei pettorali ridicoli non sentirete mai lavorare per bene i fasci muscolari imho...le varie sezioni del muscolo...insomma difficilmente produrrete una contrazione davvero qualitativa,per quanto l'esecuzione sia formalmente corretta. Perciò,bisogna avere un po' di carne appesa alle ossa.
Questo punto già solleva un bel problema, ma ne parliamo dopo.
2. L'esecuzione. Termine molto vago,lo ammetto,e infatti dobbiamo fare delle precisazioni e distinzioni.
2a. Innanzitutto, il setting esecutivo. Una buona contrazione non può prescindere da una giusta coordinazione muscolare e capacità di reclutamento,soprattutto nei multiarticolari,ma occhio a non estremizzare questo punto,altrimenti si ricade nel classico errore di ritenere che per allenarsi in ottica BB bisogna..allenarsi da PL. Una buona panca,spalle depresse e scapole addotte,arco fisiologico e focus mentale (eccolo..) sul petto, è più che sufficiente,senza star lì col goniometro a calcolare gli angoli busto/gomiti o passare ore e ore a fare lavori tecnici e sottoallenanti (in ottica BB) perché non si spanca come Evangelista comanda.
2b. Altro importante fattore esecutivo è il carico allenante. Non deve essere eccessivo, ma adatto a noi. Del carico esterno ce ne frega poco,è quello interno su cui bisogna lavorare. Se si usano pesi eccessivi,il lavoro compensatorio non permetterà mai l'apprendimento di un corretto schema motorio e soprattutto non affinerà mai la nostra capacità di avvertire il nostro corpo nello spazio e percepirne la tensione muscolare. Fermo restando che un po' di ignorante cheating ha un suo perché in ottica ipertrofica, del resto come ha detto circo la propiocettività non può essere l'unica via
2c. Il TUT. ho preferito considerare l'idea di venkman sul supersolw come una sottocategoria esecutiva, includendo ,oltre al superslow stesso e al fermo al petto, la contrazione di picco. Il TUT,oltre agli ovvi effetti sull'ipertrofia dati dall'incremento dell'intensità, credo sia un ottimo metodo per incrementare la propiocettività. Restare più tempo in tensione dona al nostro sistema nervoso la capacità di "sentire" meglio la contrazione e ricavarne dati utili per il futuro. Al TUT aggiungo pure
2d. il volume allenante totale, per i medesimi motivi
3. Il posing. Sottovalutatissimo. Ne pratico tantissimo sia a casa che in palestra ,tra una serie e l'altra,ed ha capacità straordinarie,dalla congestione sanguigna della zona fino alla coordinazione neuromuscolare e la capacità di "giocare" con la contrazione. Imparare a posare come si deve è imho importantissimo anche per chi non gareggia.
4. La genetica. Mi perdonerà circo se la cito,ma credo che sia il secondo punto più importante. Come fa Maradona a segnare da 60 metri mentre io ho due badili al posto dei piedi? Allenamento? In parte. Ma soprattutto genetica. Con certe capacità coordinative ci nasci. Anche dei semplici problemi posturali possono influenzare negativamente e pesantemente la propiocettività.
5. La pazzia. Molto interessante lo spunto di nute,uno che ha un grosso "istinto" dell'allenamento.
Originariamente Scritto da nuteSnow
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Voglio sottolineare anche l'ottimo intervento di menphis,sulla propiocettività nei multiarticolari..ecco perché avevo scritto che si stava facendo confusione..ritengo possibile ed anzi estremamente fruttuoso,anche solo per brevi periodi,mettere da parte ego e cariconi e sentire per bene 'sto petto nella panca,'sti quads in un front squat,sto dorso in un rematore ben fatto e con ottima adduzione scapolare.
A questo punto mi direte: si Giampo,ma che me ne faccio di tutto questo papiello? Ma soprattutto, se migliorare la propiocettività fa crescere, ma per migilorarla devo prima crescere (più massa,più carico interno e dunque per forza di cose esterno) che diavolo di senso ha?
Parto dalla seconda domanda. Se si vuol seriamente lavorare sulla sensazione,bisogna prima dedicarsi ad altre priorità. Mettere massa e aumentare i carichi,e dunque il gesto. Pochi cazzi. Altrimenti ve ne starete lì per sempre a strizzare il petto con le croci,10 kili per manubrio,e buonanotte. Una fase LEGGERMENTE improntata all'allenamento della forza (allenamento composto quasi del tutto da big e pochi complementari ma buoni,frequenza allenante alta e ripetizione del gesto più volte nella settimana, dieta bella ipercalorica,ecc.) è necessaria. Dopodiché ci si può concentrare su un lavoro qualitativo,sia con la dieta che con l'allenamento. Non c'è più bisogno di una marea di calorie,non c'è più bisogno di cariconi ma solo di elevata concentrazione ed elevato carico interno.
Sull'utilità di quanto ho scritto...perdonatemi,ma è pochissima non ho detto nulla di strano o nuovo. Proprio perché è tutto lapalissiano allora siamo molto vicini all'anima del discorso,ovvero come ci si alleni in ottica BB.
La propiocettività è un fattore su cui si può lavorare solo molto tardi,perché i suoi elementi causali vanno allenati a dovere e a lungo. Ci permette, o meglio permette a chi ha l'intelligenza di approcciarvisi,la possibilità di migliorare in un contesto in cui il corpo (natural,of course) non è più in grado come un tempo di incrementare il carico esterno o i volumi corporei, per cui non si può far altro che migliorare la qualità,sia allenante che (di conseguenza) estetica. Maggior sensibilità,maggior carico interno. Se non siete ad un certo livello,lasciate perdere. Rischite solo di sottoallenarvi.
Chiedo scusa se vi ho annoiato a lungo con cose per lo più scontate e forse inesatte in parte...ci tenevo a fare il punto della situazione
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