Ma il punto e’ proprio questo.
Fa leva su corde emotive verso cui chiunque e’ di default estremamente sensibile.
Il trading e’ un’attivita’ speculativa che ho praticato per anni e con cui mi sono sempre trovato a mio agio perche’ per mia indole cerco di scoprire e rispettare i miei limiti.
Nel corso del tempo ho infatti cercato strategie che riducessero al minimo la discrezionalita’ puntando sulla gestione del rischio e del danaro.
Ma non abbiamo strumenti, da retail, per fare di piu’.
Il trading e’ un ambito attorno al quale si e’ creata un’industria miliardaria ai danni degli sprovveduti.
Cioe’ la stragrande maggioranza di chi, con le piu’ varie motivazioni, ci finisce.
Personalmente mi sento di sconsigliarla a priori, a meno di non essere dei semi-automi avulsi da emozionalita’ (questo e’ che fa la differenza, in soldoni).
Investire e’ altro, investire ti rende responsabile e partecipe dei successi o dei fallimenti della realta’ in cui destini le tue risorse.
Anche solo per una frazione di centesimo del valore.
Quando qui iniziavamo a scambiare opinioni avevo i dicato in un post una serie di risorse, nessuna guarda caso era di natura “tecnica” ma riguardava aspetti piu’ importanti.
Generalmente da cosa parte chi inizia? Dallo studio di analisi tecnica e candele.
Come quelli che partono ad allenarsi pensando prima ai supplementi che a imparare almeno ad ascoltare cosa gli dicono i muscoli.
In comune hanno il fallimento annunciato, poi alcuni si ripigliano per fortuna
Fa leva su corde emotive verso cui chiunque e’ di default estremamente sensibile.
Il trading e’ un’attivita’ speculativa che ho praticato per anni e con cui mi sono sempre trovato a mio agio perche’ per mia indole cerco di scoprire e rispettare i miei limiti.
Nel corso del tempo ho infatti cercato strategie che riducessero al minimo la discrezionalita’ puntando sulla gestione del rischio e del danaro.
Ma non abbiamo strumenti, da retail, per fare di piu’.
Il trading e’ un ambito attorno al quale si e’ creata un’industria miliardaria ai danni degli sprovveduti.
Cioe’ la stragrande maggioranza di chi, con le piu’ varie motivazioni, ci finisce.
Personalmente mi sento di sconsigliarla a priori, a meno di non essere dei semi-automi avulsi da emozionalita’ (questo e’ che fa la differenza, in soldoni).
Investire e’ altro, investire ti rende responsabile e partecipe dei successi o dei fallimenti della realta’ in cui destini le tue risorse.
Anche solo per una frazione di centesimo del valore.
Quando qui iniziavamo a scambiare opinioni avevo i dicato in un post una serie di risorse, nessuna guarda caso era di natura “tecnica” ma riguardava aspetti piu’ importanti.
Generalmente da cosa parte chi inizia? Dallo studio di analisi tecnica e candele.
Come quelli che partono ad allenarsi pensando prima ai supplementi che a imparare almeno ad ascoltare cosa gli dicono i muscoli.
In comune hanno il fallimento annunciato, poi alcuni si ripigliano per fortuna
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