Vagabondo...White
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Originariamente Scritto da WhiteTyson Visualizza Messaggiomi sono accorto, nell'ultimo mese di aver letteralmente gettato via almeno 5 anni di duro lavoro in palestra!!!
Anni passati a far vedere che ero il più forte in palestra, a tirare su carichi sempre più grossi, con esecuzioni "violente" e veloci, che mi hanno portato a sollevare carichi immani per la mia struttura fisica, solo per fare un esempio 160kg di panca, 230kg di squat, 200kg di stacco, parallele con 50kg di sovraccarico, lento dietro con 100kg...e chi più ne ha più ne metta, ho lottato con infiammazioni a ginocchia, gomiti, spalle, polsi....per poi ritrovarmi con un fisico non degno dei carichi che sollevavo...questo può andar bene per chi ha mire di gareggiare nel PL, ma non per chi vuole un fisico muscoloso e impressivo.
Sono giunto alla conclusione che i carichi grossi, le basse ripetizioni...non sono cosa da bodybuilding, non aumentano la massa, non aiutano a definire...
Attualmente sono entrato nel mondo del lento, preciso e fatto bene, e da allora sento lavorare i muscoli, li sento bruciare dentro, ho Doms per più giorni consecutivi e soprattutto in poco più di un mese, vedo già miglioramenti ad occhio nudo... ho deciso che da qui in avanti la mia filosofia sarà quella di usare carichi "bassi" con movimenti precisi, e portare i distretti oltre la soglia del bruciore e del dolore fisico...vediamo che succede.
sei grande amico... il carico è il mezzo..
IL FINE E' L'IPERTROFIA *****!
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porca ***** la firmaaaaaaaa.................!
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggiotaizon se sei te in avatar complimenti!
dati attuali?
mi segno
cmq dagli 82 kg dell'inverno scorso, al 13-14% circa....attualmente sto sui 74-75kg intorno al 10-11% sono abbastanza soddisfatto... ma non ancora da postare una bella foto!
...l'altezza è sempre quella nanica...."Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
Originariamente Scritto da SeanCiò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.
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Originariamente Scritto da WhiteTyson Visualizza MessaggioVITAMINA D3: pillole da 2000ul, ho letto studi che ipotizzano che quando hai abbastanza vitamina D nel sangue , le cellule adipose rallentano la produzione e l'immagazzinamento di Grasso , se invece scarseggia il tuo organismo viene spinto a produrre ormone paratiroideo (pth) e di calcitrolo, spingendo l'organismo ad accumulare grasso anzichè bruciarlo."You eat, sleep, and drink hypertrophy. You live for the pump. You're a bodybuilder."
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Originariamente Scritto da RyanX Visualizza Messaggiohai dovuto romperti il culo per capire che quel modo di allenarti non avrebbe reso grandi risultati...
sei grande amico... il carico è il mezzo..
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porca ***** la firmaaaaaaaa.................!
metodo empirico....
diciamo che il mio ego, si soddisfaceva a mostrare di essere il più forte in palestra credendo (sperando?) che essere più forti equivalesse ad essere più grossi...mi sono accorto che non è così!
infortuni a parte
bella la firma eh?!?!
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Originariamente Scritto da menphisdaemon Visualizza MessaggioPuoi darmi il link agli studi per favore? Perchè ultimamente io ho trovato l'esatto opposto
è un parolone...ricordo di averli letti, ma non ricordo dove....provo a ricercare qualcosa!
in che senso tutto l'opposto?!?"Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
Originariamente Scritto da SeanCiò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.
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Originariamente Scritto da menphisdaemon Visualizza MessaggioPuoi darmi il link agli studi per favore? Perchè ultimamente io ho trovato l'esatto opposto
Con la diffusione delle diete evoluzionistiche, uno dei problemi principali da risolvere è sicuramente il ricreare, nei limiti imposti dalla civiltà moderna e industriale, le stesse condizioni di cibo nutriente e di modalità di vita. Uno di questi riguarda in modo importante la vitamina D, finora discretamente sottovalutata, ma che alla luce della Paleo Diet e anche di nuovissimi studi indipendenti, ne rivalutano fortemente il ruolo centrale nell’ alimentazione, nella prestazione sportiva e nella salute in generale. Inizio subito dicendo che la vitamina non è solo tale, ma è anche un vero e proprio gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Tuttavia quelle più attive sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) di provenienza vegetale e la vitamina D3 (colecalciferolo), derivante dal colesterolo, sintetizzata negli organismi animali.
La sua più importante funzione è quella di favorire il riassorbimento di calcio a livello renale, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso; senza un adeguato apporto di vitamina D, l’organismo non può assorbire efficacemente il calcio. Come è noto un po’ a tutti, la vitamina D viene prodotta dalla nostra cute, più precisamente dai cheratinociti presenti; infatti la vitamina D3 deriva dal suo precursore 7-deidrocolesterolo che è disponibile in grandi quantità nella pelle dell’uomo e degli animali.
L’80% del fabbisogno di vitamina D è garantito dalla irradiazione solare in quanto il contenuto di questo nutriente nei cibi è molto basso. Ma proprio qui nasce il problema, perché diversi milioni di anni dell’ evoluzione umana li abbiamo passati in Africa, in una savana con pochi alberi, con il sole a picco e quindi con la pelle esposta al sole per quasi tutto il giorno. Ma circa 150.000 anni fa un gruppo di noi decise di andare fuori dal continente africano e si diffuse in tutto il mondo, compresi i territori più a nord come l’attuale scandinavia, dove di sole se ne vede decisamente ben poco. Per sopperire al problema le popolazioni proto-scandinave furono le prime a digerire il lattosio, per poter adattarsi almeno a prendere la vitamina D dai latticini; per questo motivo in scandinavia c’è tutt’ora il più alto tasso di tolleranza al lattosio al mondo. Questo non ha risolto del tutto il problema perché, come abbiamo visto, la vitamina D negli alimenti è scarsa e in più c’è a tendenza dei scandinavi ad essere chiusi e a ricercare la solitudine, che a volte diventa un problema, soprattutto durante la stagione invernale.
Il lungo, freddo e buio inverno di quei territori può uccidere, specialmente nei piccoli villaggi di campagna: difficili situazioni personali e familiari portano spesso a crisi depressive. Tante persone non riescono a superare queste crisi e, unitamente ai lunghi mesi di solitudine, arrivano a togliersi la vita. Il suicidio è un problema serio per esempio in Finlandia, visto che possiede la più alta percentuale di suicidi con arma da fuoco in Europa e la seconda più alta nel mondo dopo gli Stati Uniti, mentre qui in Italia i suicidi sono “solo” un terzo di quelli finlandesi. Per combattere il buio e la conseguente depressione stagionale in moltissime case viene installata una speciale lampada che simula il sorgere della luce del sole in modo da rendere il risveglio più naturale. Tutto questo perché c’è un collegamento poco conosciuto tra vitamina D e depressione, comprovato proprio da diversi studi scientifici sia scandinavi in adulti e anche in giovani americani (“Serum vitamin D concentrations are related to depression in young adult US population”: the Third National Health and Nutrition Examination Survey).
Ma in realtà questa situazione non riguarda solo le popolazioni a nord del mondo, ma anche tutti noi, perché siamo per la maggior del tempo chiusi nelle nostre case e nei nostri uffici, abbiamo vestiti che ci coprono completamente anche quando siamo all’aperto e non bastano certo i 15 giorni al mare per la fare la scorta di vitamina D per il resto dell’ anno.
Insomma, come al solito, l’ uomo ha bisogno di tantissimi anni (anche centinaia di migliaia) per adattare il DNA alla nuova situazione di cibo, ambiente e malattie al di fuori della natia Africa e quelle poche decine di migliaia di anni in giro per il mondo, chiusi nelle case, indossando abiti molto più coprenti (in alcune regioni medio-orientali sono scoperti solo gli occhi delle donne) non sono certo bastati per adattare il nostro organismo alla scarsità di sole.
La carenza di Vitamina D e la sua relazione con il grasso corporeo
Diversi studi hanno mostrato la scarsa informazione fornita dai medici sulla carenza di vitamina D, che è un significativo fattore di rischio per i soggetti in sovrappeso o con un indice di massa corporea alto, sei si ha insufficiente apporto di integratori, l’appartenenza alla razza asiatica e vivere in zone non equatoriali.
Infatti, in tutto il mondo, due donne su tre in postmenopausa (64%) presentano livelli inadeguati di vitamina D, come nelle donne affette da osteoporosi in tutto il mondo, con percentuali fino al 90% nei paesi non equatoriali. Studi precedenti hanno addirittura mostrato percentuali dell’83% in Medio Oriente. Ma anche due terzi di donne affette da osteoporosi che vivono in zone soleggiate hanno inadeguati livelli di vitamina D e che l’insufficiente integrazione è un potente fattore predittivo per la presenza di livelli inadeguati di vitamina D. In Italia, uno studio multicentrico nazionale coordinato dall’ospedale Molinette di Torino, ha dimostrato che la vitamina D è insufficiente nel 76% delle donne italiane.
L’improvvisa scarsità di vitamina D disponibile nel giro di pochi migliaia di anni, ha provocato una reazione a catena nel nostro corpo, un vero e proprio sconquasso, non solo per il metabolismo del calcio, ma anche in tante problematiche di tipo ormonale, facendoci perdere virilità, forza, massa muscolare e addirittura incrementando il livello di obesità.
Per esempio, un recente studio austriaco (Hormone Metabolic Research, 43: 223-225, 2011) ha dimostrato che la supplementazione giornaliera di 3000 IU di vitamina D per un anno ha incrementato il testosterone del 20% e il testosterone libero biologicamente attivo del 17%. Questo vuol dire che semplicemente integrando la vitamina D potremmo avere maggior testosterone per i nostri allenamenti, per la nostra concentrazione mentale e anche per la nostra attività sessuale, il che non mi sembra proprio una cosa da buttar via. Del resto, non certo a caso, l’ estate è da sempre la stagione degli amori, stimolati anche da una maggiore esposizione al sole in spiaggia, che permette così una surplus di sano testosterone per ambedue i sessi.
Controllare che i propri livelli di vitamina D siano nella norma, potrebbe essere addirittura fondamentale anche per poter dimagrire, in quando gli obesi producono il 10% di questa sostanza rispetto ai normopeso e questa carenza interferisce con la funzionalità della leptina. Quest’ ultima è un ormone-messaggero costituita da cellule adipose che comunica all’ipotalamo (un piccola ghiandola del cervello) quanto grasso è immagazzinato nel corpo e quindi segnala che lo stomaco è pieno, togliendo cosi la fame.
Ma se la percentuale di grasso corporeo è elevata, tende ad assorbire la vitamina D, impendendo il suo afflusso nel sangue, lasciando alti i livelli di leptina, provocando cosi una appetito insaziabile e costante durante tutta la giornata. Inoltre sembra che i soggetti in sovrappeso abbiano una minore capacità di di convertire la vitamina D nella sua forma ormonale attiva, cosa che crea un meccanismo perverso perché chi è grasso magari non va al mare per vergogna, oppure si copre, quindi i livelli di vitamina D sono sempre più bassi, la leptina più alta e la percentuale di grasso aumenta cosi anno dopo anno.
Quindi le persone obese hanno mediamente meno vitamina D e statisticamente la relazione tra obesità e carenza di D è statisticamente significativa. In pratica possiamo affermare che il soggetto in sovrappeso/obeso che non si espone al sole oppure non prende integratori di vitamina D, può non dimagrire mai e anzi aumentare di peso anno dopo anno.
Uno studio sulla popolazione canadese del 2010 pubblicato su “Obesity” ha dimostrato che sia il peso che il grasso corporeo erano molto più bassi nelle donne con livelli di vitamina D normali rispetto a quelle che li avevano insufficienti. Una delle ipotesi più accreditate per spiegare questa situazione è quella che la vitamina D, essendo liposolubile, quando viene prodotta dalla pelle o assunta con il cibo viene normalmente distribuita nel grasso corporeo, ma a parità di vitamina assunta dai normopeso, ovviamente gli obesi si ritroveranno conseguentemente nel sangue livelli più bassi di vitamina D biodisponibile per il fabbisogno.
E’ stato calcolato che se le cellule adipose sono in eccesso, possono far diminuire di quattro volte la capacità di produrre vitamina D, cioè se siete in sovrappeso è molto probabile che la vostra produzione di questa sostanza sia solo di un quarto di una persona normopeso. Questo vale anche per i bambini, visto che tra l’ altro quelli italiani seguirebbero la dietona mediterraneaona “patrimonio umanità Unesco”, sono i più obesi d’ Europa. Infatti in uno studio pubblicato sull ''American Journal of Clinical Nutrition" e condotto per 30 mesi dai ricercatori della Michigan University su 479 bambini di Bogotà (Colombia), dai 5 ai 12 anni, è stato riscontrato che livelli inferiori di vitamina D erano associati ad un più rapido aumento di peso e ad una maggiore tendenza ad accumulare grasso addominale, fattore di rischio di molte patologie in età adulta. Nelle bambine, invece, sono state riscontrate difficoltà relative alla crescita in altezza.
Bibliografia:- “Vitamin D status in post-menopausal women living at higher latitudes in the UK in relation to bone health overweight, sunlight exposure and dietary vitamin D”, Bone – maggio 2008; 42(5):996-1003
- Orpana, H.M. et al., “BMI e mortality: Results from a National Longitudinal study of canadian adults”, Obesity 2010; 18(1):214-218
- Int Arch Med. 2010 Nov 11;3:29.
- “Serum vitamin D concentrations are related to depression in young adult US population”: the Third National Health and Nutrition Examination Survey. Ganji V, Milone C, Cody MM, McCarty F, Wang YT. Source Division of Nutrition, School of Health Professions, College of Health and Human Sciences, Georgia State University, 140 Decatur Street, Atlanta, GA 30302, USA.
- Effect of Serum 25-Hydroxyvitamin D on Risk for Type 2 Diabetes May Be Partially Mediated by Subclinical Inflammation. Results from the MONICA/KORA Augsburg study - Diabetes Care October 2011 vol. 34 no. 10 2320-2322
La vitamina D aumenta le probabilità di successo
Secondo quanto discusso durante il 91° Meeting annuale della Endocrine Society, la presenza di livelli adeguati di vitamina D nell’organismo potrebbe condurre a buon esito l’adozione di una dieta ipocalorica.
Alcuni ricercatori dell’Università del Minnesota, hanno infatti rilevato che la carenza di vitamina D è associata all’obesità, anche se ancora non è chiaro se livelli inadeguati di vitamina causino obesità o se sia questa condizione a determinarne la carenza.
Fatto sta che, secondo un loro studio, a maggiori livelli di vitamina D corrisponde una maggior probabilità di successo di una eventuale dieta, e in modo direttamente proporzionale.
Integrazioni di vitamina D nel corso di una dieta ipocalorica potrebbero pertanto determinare perdite di peso più consistenti, anche se sono necessarie ulteriori conferme in merito."Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
Originariamente Scritto da SeanCiò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.
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VITAMINA D3 E DIMAGRIMENTO
Diversi studi hanno dimostrato la relazione tra obesità e carenza di vitamina D3. Uno studio sulla popolazione canadese del 2010 pubblicato sulla rivista Obesity, ha dimostrato che sia il
peso che il grasso corporeo erano molto più bassi nelle donne con livelli di vitamina D3 normali (c.ca 30 mcg/mL) rispetto a quelle che li avevano insufficienti. Insufficiente vitamina D3 potrebbe essere negativa, oltre che per le ossa, anche per il peso degli adolescenti e non solo.
Ad indicarlo è una recente ricerca effettuata presso il Georgia Medical College: in uno studio condotto su più di 650 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, si è rilevato che coloro
che hanno riportato una più elevata assunzione di vitamina D avevano un inferiore tasso di grasso corporeo ed una minore quantità di grassi nel ventre, un tipo di grasso conosciuto come grasso viscerale, associato a rischi per la salute, come malattie cardiache, ictus, diabete e ipertensione. La vitamina D3 agisce efficacemente sul dimagrimento in quanto aiuta a stabilizzare la glicemia modulando la risposta insulinica, ma non solo. Le ricerche sono in costante aggiornamento e le possibili applicazioni assai estese.
E’ colpa della carenza di vitamina D se molti bambini sono obesi. A rivelarlo una ricerca condotta dai ricercatori americani. I ricercatori dell’università del Michigan (Usa) hanno esaminato circa 479 bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni.
comunque se cerchi su google "studi dimgrimento vitamina D" si trovano tante fonti... io poi parlo da interessato, ma da profano non essendo assolutamente del settore, quindi diciamo che le mie convinzioni sono magari forviate...Last edited by WhiteTyson; 04-10-2012, 20:34:39."Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
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mi è appena arrivato l'ordine da sergio...ho preso anche il TESTET "TEST" , integratore di D-Aspartic calcium chelate (1500mg per 2 compresse) + coleus forskholii (100mg)
qualcuno che ha provato cose del genere, può suggerirmi tempistica e dosaggio ottimali!?
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L’acido aspartico interviene nella formazione del DNA ed RNA cellulari (acidi nucleici) e nel rafforzamento il sistema immunitario dove partecipa ai processi di produzione delle immunoglobuline e degli anticorpi.Viene utilizzato dalle cellule muscolari per trasportare nei mitocondri un coenzima della produzione energetica, il NADH, potenziando la produzione di ATP
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Azioni principali:- Protegge il fegato.
- Durante l’attività fisica interviene nella trasformazione energetica degli zuccheri.
- Dopo l’attività fisica contribuisce allo smaltimento dell’ammoniaca prodotta.
- Viene usato negli stati di stress fisico e astenia.
- partecipa alla regolazione dei livelli di LH, testosterone e spermatozoi.
Un recente studio sull’uomo ha dimostrato che circa 3gr al giorno di Acido D-Aspartico presi per 12 giorni consecutivi, incrementano LH serico del 33%, e il testosterone del 36%. Questi valori restano elevati rispetto alla condizione di base per i 5 giorni consecutivi.
1,5gr 2-3 volte al dì sembra un’ottima soluzione (una dose appena ci si alza, una prima di allenamento e una dopo, se non ci si allena si può assumere la seonda dose a metà pomeriggio e la terza alla sera)
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io ho trovato questo...
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solo per gli afecionados del mio diario...
"Ho rivestito il petto con la cotta di maglia, l'anima con l'armatura della fede, non temo né l'uomo né il demonio"
Originariamente Scritto da SeanCiò che si indirizza verso l'alto ordina, ciò che si indirizza verso il basso disgrega.
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mamma mia amico... sia la firma che quello squat... porca *****...
beh? pronto con i nuovi allenamenti??
---------- Post added 09-10-2012 at 16:13:11 ---------- Previous post was 08-10-2012 at 18:49:26 ----------
ciao amico ti lascio un regalo..
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