Appena mi ricordo come mi chiamo rispondo, abbiamo fatto un allenamento DEVASTANTe col signor Gore per le gambe e faremo un resoconto a breve
Interessanti considerazioni possono (devono!) essere fatte sul Lento Dietro, per ora in estrema sintesi se dovessi dirne uno, per il caso specifico di Luke, direi senza dubbio un OverHeadPress come Cristo comanda.
Io ho una lesione importante al tendine del capo lungo destro, i vari lenti e compagnia mi danno fastidi, un approccio a gomito sul piano sagittale e’ stato la svolta (e nel mio caso specifico restano ottime le tirate al mento ma con riserva massima, data la delicatezza e la estrema soggettivita’ della questione).
La differenza tra una buona OHP e un solito lento risulta clamorosamente abissale, io per anni ho sostenuto l’inutilita’ per le mie spalle di un lento avanti standard ma proprio perche’ non mi ero mai dedicato come si deve alla Over Head Press.
E quando “laggènte” fregnava specie sulle riviste del settore di passare a manubri e panche inclinate “per i problemi alle spalle” (!)..”qualcuno” ribadiva che non tutti i dolori alle spalle sono uguali, e che per tanto da un lato le eccessive licenze...ma dall’altro le precauzioni eccessive erano altrettanto deleterie.
La chiave sta nel piano di lavoro, un tendine capo lungo problematico preferisce che i gomiti nelle spinte non sparino esterni, i mezzi rom e scendi fino a qua e scendi fino a la’ per quanto mi riguarda sono la polvere sotto lo zerbino.
Postillo che un soggetto sano e in forma come si deve dovrebbe essere in grado di eseguire qualsivoglia esercizio, ivi incluso il tremendo Lento Dietro, che e’ deleterio perche’ siamo rottami, non perche’ sia di suo distruttivo (anche se di fatto lo diventa nel 99% dei casi).
Quanti di noi sono in grado di accosciare, bene, a piedi nudi, con lo sguardo allineato con un tronco correttamente gestito e le braccia in alto? Un OverHead Squat..
Questo e’ per quanto mi riguarda il test piu’ rilevate in chiave predittiva sulla probabilita’ che un atleta, a qualsiasi livello, possa PRIMA O POI con altissima probabilita’ sviluppare IN QUALSIVOGLIA AREA CORPOREA un problema da microtrauma cronico.
Assieme a fattori di controllo, gestione del programma e c@zzi e mazzi suoi, anche macrotraumi acuti.
Ci rendiamo conto che passiamo la nostra carriera atletica a tamponare qualche disfunzione e i suoi esiti?
Prima o poi diventa l’unica soluzione.
E in questo punto della propria storia si deve avere a che fare anche col proprio ego, farci i conti e vedere di fare almeno i giusti tamponamenti, perche’ il mondo fatato dove tutto fila sempre liscio e tutti fanno l’overhead squat corretto non esiste.
PS: e qui come si diceva qualche giorno fa ci si mangia l’occasione fin dalle scuole, ma meglio che mi taccio.
Interessanti considerazioni possono (devono!) essere fatte sul Lento Dietro, per ora in estrema sintesi se dovessi dirne uno, per il caso specifico di Luke, direi senza dubbio un OverHeadPress come Cristo comanda.
Io ho una lesione importante al tendine del capo lungo destro, i vari lenti e compagnia mi danno fastidi, un approccio a gomito sul piano sagittale e’ stato la svolta (e nel mio caso specifico restano ottime le tirate al mento ma con riserva massima, data la delicatezza e la estrema soggettivita’ della questione).
La differenza tra una buona OHP e un solito lento risulta clamorosamente abissale, io per anni ho sostenuto l’inutilita’ per le mie spalle di un lento avanti standard ma proprio perche’ non mi ero mai dedicato come si deve alla Over Head Press.
E quando “laggènte” fregnava specie sulle riviste del settore di passare a manubri e panche inclinate “per i problemi alle spalle” (!)..”qualcuno” ribadiva che non tutti i dolori alle spalle sono uguali, e che per tanto da un lato le eccessive licenze...ma dall’altro le precauzioni eccessive erano altrettanto deleterie.
La chiave sta nel piano di lavoro, un tendine capo lungo problematico preferisce che i gomiti nelle spinte non sparino esterni, i mezzi rom e scendi fino a qua e scendi fino a la’ per quanto mi riguarda sono la polvere sotto lo zerbino.
Postillo che un soggetto sano e in forma come si deve dovrebbe essere in grado di eseguire qualsivoglia esercizio, ivi incluso il tremendo Lento Dietro, che e’ deleterio perche’ siamo rottami, non perche’ sia di suo distruttivo (anche se di fatto lo diventa nel 99% dei casi).
Quanti di noi sono in grado di accosciare, bene, a piedi nudi, con lo sguardo allineato con un tronco correttamente gestito e le braccia in alto? Un OverHead Squat..
Questo e’ per quanto mi riguarda il test piu’ rilevate in chiave predittiva sulla probabilita’ che un atleta, a qualsiasi livello, possa PRIMA O POI con altissima probabilita’ sviluppare IN QUALSIVOGLIA AREA CORPOREA un problema da microtrauma cronico.
Assieme a fattori di controllo, gestione del programma e c@zzi e mazzi suoi, anche macrotraumi acuti.
Ci rendiamo conto che passiamo la nostra carriera atletica a tamponare qualche disfunzione e i suoi esiti?
Prima o poi diventa l’unica soluzione.
E in questo punto della propria storia si deve avere a che fare anche col proprio ego, farci i conti e vedere di fare almeno i giusti tamponamenti, perche’ il mondo fatato dove tutto fila sempre liscio e tutti fanno l’overhead squat corretto non esiste.
PS: e qui come si diceva qualche giorno fa ci si mangia l’occasione fin dalle scuole, ma meglio che mi taccio.
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