Colgo l’occasione di una bella discussione sui rear deltz per mettere in luce in parole un filo piu’ terra terra quello che trovate qui: https://teamubm.com/dorsali-trick-and-tips-parte3/
Posto la cosa sul mio diario in quanto di interesse generale, lì sarebbe un pochetto OT (in quanto non riferita a soggetti “principanti”, per dirla a la Zalone.
Mettiamola così: la mia “tesi”, piuttosto provocatoria, e’ che un lavoro acc@zzo sulle spinte ha piu’ possibilita’ di sviluppare buoni deltoidi anteriori piu’ di un lavoro certosino MA NON MIRATO sulle tirate.
La spiegazione che fornisco e’ la seguente, ed e’ lo schema BASE che impiego per valutare target e comunque i presupposti per uno splittaggio: facciamo un iniziale confronto QUANTITATIVO tra i muscoli che intervengono nelle spinte, e quelli che intervengono nelle tirate.
E’ sufficiente per dimostrare qualsivoglia tesi? NO.
Step due: valutare azione specifica dei vari gruppi, mettendoli in confronto ASSOLUTO con le articolazioni che passano a ponte o su cui abbiamo inserzione diretta.
E’ sufficente per dimostrare qualsivoglia tesi? Abbastanzamente, ma e’ un lavoro che bisogna fare con attenzione.
Step 3:”raccolta dati” s base esperenziale.
E’ sufficente per dimostrare qualsivoglia tesi? Per come ragioni io, si. Tuttavia il resto aiuta, dato che SAPERE, SAPER FARE, E OTTENERE RISULTATI e’ LA TRINITA’
Partiamo dal caso dei gruppi “di Spinta”.
Gia’ partiamo male con la domanda, il che rende “la provocazione” di cui sopra ancora piu’ provocatoria.
Quello che ci interessa, dato che parliamo di DELTOIDE, e’ capire quale sia l’articolazione di rifermento.
Qual’e’!
LA SPALLA! (Direttamente la scapolo-omerale, condizionatamente la scapolo-toracica, che e’ virtuale per vari motivi ma comunque determinante).
Tutto cio’ che valuta la bonta’ o meno di un’esecuzione, prescindendo da questo, DIFETTA IN PARTENZA.
Nelle spinte cosa fa la scapolo omerale?
SI FLETTE. E si adduce l’omero.
E la scapolo-toracica?
DIPENDE SE LA FISSIAMO (in un modo o in un altro cambia totalmente per alcuni gruppi), O SE LA LASCIAMO LIBERA (stesso discorso per le tirate)
SEGUITE IL RAGIONAMENTO:
Chi FLETTE E ADDUCE la scapolo omerale ma soprattutto QUANDO?
FASCI ANTERIORI DEL DELTOIDE (SEMPRE E COMUNQUE)
GRAN PETTORALE (con una principale azione adduttoria. Intrarotatoria)
CORACOBRACHIALE (sempre ma tanto non “si vede”)
BICIPITE BRACHIALE (a GOMITO esteso)
Nelle tirate cosa fa la scapolo omerale?
SI ESTENDE. E si adduce l’omero.
Chi ESENDE E ADDUCE la scapolo omerale ma soprattutto QUANDO?
GRAN DORSALE (con una principale azione adduttoria. Intrarotatore.)
GRANDE ROTONDO (SEMPRE)
FASCI POSTERIORI DE DELTOIDE (specie in rotazione esterna e abduzione orizzontale).
CAPO LUNGO DEL TRICIPITE (a gomito esteso)
VI BASTA? Come spiegazione?
Io, se leggessi una roba simile, la RISPEDIREI AL MITTENTE PERCHE’ parziale, ai limiti dello scorretto.
Ci viene incontro la considerazione della SCAPOLO-TORACICA, articolazione “virtuale” la cui fissazione (in abd o in add) piuttosto che una sua MOBILITA’ fa una differenza ABNORME in chiave di reclutamento.
Fateci caso, alcuni gruppi hanno azione praticamente identica: quindi dobbiamo NECESSARIAMENTE considerare piu’ tasselli nel puzzle.
Avete presente com’e’ orientata la scapolo-omerale? E’ così:
Orientata Prevalentemente frontalmente.
Quindi, FISSARE LA SCAPOLA RIDUCE IL ROM PIU’ IN ESTENSIONE CHE IN FLESSIONE.
Ma SERVE PER ISOLARE GRUPPI RISPETTO AD ALTRI!
Cosa vera, DI CONSEGUENZA, piu’ “per dietro” che “davanti”.
Vi risparmio ulteriore approfondimento, fate pure rifermento all’articolo, comunque la conclusione e’ che PER QUANTI E COME SONO MESSI I MUSCOLI SU QUESTE ARTICOLAZIONI, l’unico modo per ISOLARE il piu’ Restio alla crescita (statistica alla mano fasci posteriori del deltoide), e’ FISSARE IN ABDUZIONE LE SCAPOLE E TENERLE FERME, tenendo braccio non intrarotato e non addotto (o se preferite, in abduzione e rotazione esterna)Rom ridotto? Si. Rom efficace? Tremendamente.
un discorso analogo puo’ essere fatto (con diverse conclusioni, proprio differenti) quando riscontriamo che i deltoidi frontali spesso e volentieri...dominano ANCHE sui fasci clavicolari del Gran Pettorale.
Ci sono alcuni punti “oscuri” nelle cose che ho scritto ma ho la febbre a 39 e dovevo delirare in qualche modo
Posto la cosa sul mio diario in quanto di interesse generale, lì sarebbe un pochetto OT (in quanto non riferita a soggetti “principanti”, per dirla a la Zalone.
Mettiamola così: la mia “tesi”, piuttosto provocatoria, e’ che un lavoro acc@zzo sulle spinte ha piu’ possibilita’ di sviluppare buoni deltoidi anteriori piu’ di un lavoro certosino MA NON MIRATO sulle tirate.
La spiegazione che fornisco e’ la seguente, ed e’ lo schema BASE che impiego per valutare target e comunque i presupposti per uno splittaggio: facciamo un iniziale confronto QUANTITATIVO tra i muscoli che intervengono nelle spinte, e quelli che intervengono nelle tirate.
E’ sufficiente per dimostrare qualsivoglia tesi? NO.
Step due: valutare azione specifica dei vari gruppi, mettendoli in confronto ASSOLUTO con le articolazioni che passano a ponte o su cui abbiamo inserzione diretta.
E’ sufficente per dimostrare qualsivoglia tesi? Abbastanzamente, ma e’ un lavoro che bisogna fare con attenzione.
Step 3:”raccolta dati” s base esperenziale.
E’ sufficente per dimostrare qualsivoglia tesi? Per come ragioni io, si. Tuttavia il resto aiuta, dato che SAPERE, SAPER FARE, E OTTENERE RISULTATI e’ LA TRINITA’
Partiamo dal caso dei gruppi “di Spinta”.
Gia’ partiamo male con la domanda, il che rende “la provocazione” di cui sopra ancora piu’ provocatoria.
Quello che ci interessa, dato che parliamo di DELTOIDE, e’ capire quale sia l’articolazione di rifermento.
Qual’e’!
LA SPALLA! (Direttamente la scapolo-omerale, condizionatamente la scapolo-toracica, che e’ virtuale per vari motivi ma comunque determinante).
Tutto cio’ che valuta la bonta’ o meno di un’esecuzione, prescindendo da questo, DIFETTA IN PARTENZA.
Nelle spinte cosa fa la scapolo omerale?
SI FLETTE. E si adduce l’omero.
E la scapolo-toracica?
DIPENDE SE LA FISSIAMO (in un modo o in un altro cambia totalmente per alcuni gruppi), O SE LA LASCIAMO LIBERA (stesso discorso per le tirate)
SEGUITE IL RAGIONAMENTO:
Chi FLETTE E ADDUCE la scapolo omerale ma soprattutto QUANDO?
FASCI ANTERIORI DEL DELTOIDE (SEMPRE E COMUNQUE)
GRAN PETTORALE (con una principale azione adduttoria. Intrarotatoria)
CORACOBRACHIALE (sempre ma tanto non “si vede”)
BICIPITE BRACHIALE (a GOMITO esteso)
Nelle tirate cosa fa la scapolo omerale?
SI ESTENDE. E si adduce l’omero.
Chi ESENDE E ADDUCE la scapolo omerale ma soprattutto QUANDO?
GRAN DORSALE (con una principale azione adduttoria. Intrarotatore.)
GRANDE ROTONDO (SEMPRE)
FASCI POSTERIORI DE DELTOIDE (specie in rotazione esterna e abduzione orizzontale).
CAPO LUNGO DEL TRICIPITE (a gomito esteso)
VI BASTA? Come spiegazione?
Io, se leggessi una roba simile, la RISPEDIREI AL MITTENTE PERCHE’ parziale, ai limiti dello scorretto.
Ci viene incontro la considerazione della SCAPOLO-TORACICA, articolazione “virtuale” la cui fissazione (in abd o in add) piuttosto che una sua MOBILITA’ fa una differenza ABNORME in chiave di reclutamento.
Fateci caso, alcuni gruppi hanno azione praticamente identica: quindi dobbiamo NECESSARIAMENTE considerare piu’ tasselli nel puzzle.
Avete presente com’e’ orientata la scapolo-omerale? E’ così:
Orientata Prevalentemente frontalmente.
Quindi, FISSARE LA SCAPOLA RIDUCE IL ROM PIU’ IN ESTENSIONE CHE IN FLESSIONE.
Ma SERVE PER ISOLARE GRUPPI RISPETTO AD ALTRI!
Cosa vera, DI CONSEGUENZA, piu’ “per dietro” che “davanti”.
Vi risparmio ulteriore approfondimento, fate pure rifermento all’articolo, comunque la conclusione e’ che PER QUANTI E COME SONO MESSI I MUSCOLI SU QUESTE ARTICOLAZIONI, l’unico modo per ISOLARE il piu’ Restio alla crescita (statistica alla mano fasci posteriori del deltoide), e’ FISSARE IN ABDUZIONE LE SCAPOLE E TENERLE FERME, tenendo braccio non intrarotato e non addotto (o se preferite, in abduzione e rotazione esterna)Rom ridotto? Si. Rom efficace? Tremendamente.
un discorso analogo puo’ essere fatto (con diverse conclusioni, proprio differenti) quando riscontriamo che i deltoidi frontali spesso e volentieri...dominano ANCHE sui fasci clavicolari del Gran Pettorale.
Ci sono alcuni punti “oscuri” nelle cose che ho scritto ma ho la febbre a 39 e dovevo delirare in qualche modo
Commenta