queste sono quelle cose che quando le leggo dico "ok non capisco un cazz0"
It's a long way to the top (if you wanna Body 'N' Building)
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Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggioqueste sono quelle cose che quando le leggo dico "ok non capisco un cazz0"
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Diciamo che a fine giornata lavorativa sono gia’ ben riscaldato, anche perche’ l’impegno manuale e’ molto alto e sono sempre perennemente in movimento, ivi inclusi gli spostamenti (sempre a piedi, prendo sempre le scale e mi siedo solo per alcuni tipi di trattamenti, dipende dal paziente).
Generalmente inizio subito appena rientro, dopo una piccola camminata lavoro-casa.
Parto con il warm up con una cinquantina di passi sul posto, cercando di portare piu’ in alto possibile le ginocchia.
Poi passo alla mobilizzazione attiva degli arti superiori, faccio delle rotazioni esterne a braccia tese descrivendo amplissimi cerchi.
Poi una mezza dozzina di rotazioni e lateroflessioni cervicali, lentissime e controllatissime.
Poi delle estensioni del tronco da in piedi, tenendo la retroversione del bacino.
Se devo fare gambe, aggiungo delle mobilizzazioni delle anche e delle caviglie.
Oggi poi qualche push up su maniglie a corpo libero per saggiare il rom articolare in carico, poi un set di dip a corpo libero, uno con giubbino da 10 e poi parto coi set allenanti da 20kg.
Se fossi sedentario inizierei con della preparazione cardiovascolare tassativa, piu’ si va avanti piu’ diventa vitale preparare il cuoricino
Poi mobilizzazioni varie.
Non serve esasperare la fase di avvicinamento al workout “core”, ma se la si trascura ne risente il rendimento.
Anni fa da ragazzino mi accorgevo di “carburare” TROPPO tempo dopo aver iniziato a spingere, col risultato che le prime serie pesanti erano sotto tono.
Se al terzo set a parita’ di peso vai meglio che al primo quando sei teoricamente fresco..in realta’, non eri semplicemente pronto.
Con tutto cio’ che ne consegue.
Inoltre, se non si e’ a puntino, la fatica a livello cardiaco si puo’ far sentire, e non c’e’ da scherzarci.
Parlo di quella fatica brutta che si percepisce partendo a freddo coi pesi, magari non tutti se ne accorgono ma per quanto mi riguarda mi e’ capitato in gioventu’ di sentirla abbastanza pressante.
in sintesi, serve quel minimo a livello cardio, neurale e miotendineo (fasciale) per poter darci dentro come si deve.
Last edited by Sly83; 06-10-2023, 21:05:45.
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioIeri una dozzina di set fra le 6 e le 8 reps di panca piana e rematore con bilanciere a presa inversa.
La forma pare stia ingranando.
Sara’ la stagionatura.
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Questa me la sono sempre data come regola, non bado al volume ma concludo quando percepisco che la muscolatura e’ al massimo del “turgore”.
Sensazione che perdura nelle ore successive e anche nel giorno dopo.
A volte mi bastano una decina di set totali, altre me ne servono una quindicina, comunque so che proseguire quando le risposte fisiche non sono piu’ al massimo ma in evidente declino…non fornisce valore aggiunto alcuno.
Una volta andavo ad oltranza, così facendo riduco rischio infortuni e non mi spompo, il recupero generale ne giova.
Adesso piu’ che mai noto quanta differenza faccia, in generale allenamenti qualitativi sono piu’ importanti che compilazioni di tesserine del bingo.
Cosa si intenda per qualita’ dipende dal soggetto, da dove viene, dov’e’ e dove vuole andare
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