io facevo il mav 5 su 4 giorni! se vai sul mio diario, trovi gli allenamenti!
Experimental Powerlifting
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Originariamente Scritto da Leviatano89 Visualizza Messaggiocon il wo del 4° giorno più leggeroOriginariamente Scritto da Sociosfigati smettetela che state diventando pateticiOriginariamente Scritto da SocioBel 3D, peccato che l'abbia aperto Djdo
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Originariamente Scritto da Djdo Visualizza MessaggioNel senso, che so, di prendere il MAV di settimana ed arrivare ad un 6-7kg in meno? O lo imposteresti proprio diversamente? Grazie
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Originariamente Scritto da Leviatano89 Visualizza Messaggionon necessariamente, puoi anche usare una % fissa, tipo il 70 e farci qualche serie e qualcuna di avvicinamento
5x40%
5x50%
5x60%
5x65%
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Che dice?Originariamente Scritto da Sociosfigati smettetela che state diventando pateticiOriginariamente Scritto da SocioBel 3D, peccato che l'abbia aperto Djdo
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In effetti li ho messi ma sono le 2 serie di riscaldamento... Vabbè comunque mi premeva di aver capito il concetto. Grazie ancoraOriginariamente Scritto da Sociosfigati smettetela che state diventando pateticiOriginariamente Scritto da SocioBel 3D, peccato che l'abbia aperto Djdo
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Ciao ragazzi.
Ho chiesto l'accesso a questa sezione per proporre una cosa.
Per prima cosa mi presento, anche per spiegare da dove arriva questa mia proposta.
Mi chiamo Marco e frequento il SUISM (scienze motori) di Torino.
Come magari qualcuno saprà, a Torino c'è anche il Centro Ricerche in Scienze Motorie, direttamente collegato con l'università... (se può interessare il sito web del centro ricerce è questo: http://www.medicinasportricerca.it/home.aspx ).
Ora sto seguendo come pacchetto di materie opzionali il pacchetto "Laboratorio di ricerca" in cui ci fanno collaborare direttamente con i ricercatori... Dopo una parte iniziale in cui ci è stato spiegato esattamente come si imposta un protocollo di ricerca (scelta di gruppi di lavoro e gruppi di controllo con relativi criteri di inclusione/esclusione, scelta dei test che devono essere codificati a livello internazionele in modo che ne sia certa l'attendibilità, la validità e la ripetibilità, impostazione del orotocollo di lavoro vero e proprio...).
I ricercatori ci hanno illustrato i progetti a cui stanno lavorando.
Ci sono varie unità operative all'interno del centro, ognuna si occupa di un diverso campo (Funzione neuromuscolare, Allenamento e performance, psicologia dello sviluppo, Psicologia dello sport).
Ciò di cui mi interessa discutere con voi è relativo al lavoro dell'unità operativa "Allenamento e performance" diretta dal prof. Gollin (abbastanza conosciuto nel settore, ha scritto libri sulla muscolazione e il fitness, ed ha anche collaborato all'edizione italiana di "L'allenamento ottimale" di Jurgen Wineck, praticamente uno dei maggiori testi di riferimento sulla teoria dell'allenamento).
Ci hanno illustrato il funzionamento di tutte le attrezzature che loro utilizzano (Pedane dinamometriche, pedane stabilometriche, Opto-jump (evoluzione della pedana per il test di Bosco) , metabolimetri per il test della VO2MAX, spinal mouse, e altri ).
Chiedo scusa a tutti per la noiosa introduzione iniziale che probabilmente non interessa a nessuno, ma era necessaria per arrivare all'argomento
che voglio trattare.
Oggi abbiamo utilizzato uno strumento che sia chiama MyoTest... praticamente è un'aggeggio che a prima vista assomiglia a un'ipod.
E' dotato di un accelerometro triassiale, misura quindi la rapidità e il tempo di un'esecuzione. Nei protocolli standard è usato per valutare ad esempio i parametri di un salto (tempo di volo e quindi mediante un calcolo l'altezza, i tempi di contatto ecc., praticamente come farebbe la pedana per il test di bosco).
Un'altro dei protocolli standard ne prevede l'uso (e di questo mi interessa parlare con voi), all'alzata in panca piana, ancorandolo al bilanciere. La misura da la Velocità, la Forza (in Newton) e la Potenza in Watt. Mediante questi dati riesce a dare una stima abbastanza attendibile anche del massimale. Ovviamente poi c'è un'interfaccia che da la possibilità di scaricare i dati sul pc ed analizzarli attraverso l'apposito software, che crea ad esempio il grafico con le curve di Velocità, Forza e Potenza, dell'alzata.
Ora vi starete chiedendo, Embè, che vuoi da noi, che c'entra il PL?
C'entra che ho visto ultimamente qui sul forum che si è anche discusso sul fatto se sia produttivo o no allenare la velocità di esecuzione in ottica di aumentare l'alzata massima.
Quando ho visto questo strumento ho pensato potesse essere attinente, perchè innanzitutto da la possibilità di MISURARE effettivamente la velocità di esecuzione (cosa che al momento, da come ne parlate, voi deduceto soltanto, ma secondo me non si riesce a percepire esattamente anche le variazioni più minime) dando maggiore possibilità di oggettivare e standardizzare un lavoro in cui il parametro da considerare è appunto la velocità di esecuzione.
In secondo luogo da la possibilità di correlare la velocità di esecuzione e il carico massimo.
In questo modo da anche la possibilità di QUANTO l'incremento della forza veloce, quindi della velocità di esecuzione, influisca sull'alzata massima.
Utile,no?
Tutto questo per rendervi partecipi dell'esistenza di questo strumento e quindi della possiblità, volendo, di studiare l'efficacia dell'allenamento della velocità di esecuzione sull'alzata massima... Per chi è interessato e abbia magari disponibilità di fondi per l'attrezzatura può essere interessante per studiarsi nuovi protocolli di allenamento.
Ma c'è anche un'altro motivo. Dopo aver visto e utilizzato le varie strumentazioni, l'esame consisterà in una "proposta di ricerca", e la mia idea sarebbe di studiare proprio questa cosa qui, cioè come nel pl, nella panca, l'allenamento della velocità (e conseguente incremento di questa ) vada a influire sulla prestazione massima.
Cosa ne pensate?
Suggerimenti su come si potrebbe impostare il lavoro?
ps. mi scuso ancora per la lunghezza dell'intervento, a maggior ragione se ho detto cose di cui magari non ve ne frega una mazza.
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E' interessante, soprattutto per chi come me si riempe di seghe mentali su sta roba, sul piano prettamente teorico credo possa essere interessante, ma sul piano pratico credo, magari sbagliandomi eh, mio parere, che complicherebbe un pò troppo le cose.
Allenare la velocità vuol dire che devi eseguire l'alzata senza punti evidenti di rallentamento, che devi sparare una cannonata per via del fatto che ogni fase dell'alzata prepara la successiva e che se non sei veloce finisci secco dentro gli sticking point e poi l'esecuzione nel complesso ne risente, ""tutto qui"" (con molte virgolette ). Inoltre il concetto di allenare la velocità è legato a doppio filo con la tecnica, quindi puoi essere veloce, ma non tecnico (e quindi se stiamo parlando di MAV devi fermarti), oppure se sei tecnico non è detto tu sia veloce, quindi devi fermarti.
Il discorso poi è più complesso di così, magari se passa Ado saprà sicuramente darti un parere migliore del mio Perché se sul piano teorico lo trovo sicuramente interessante sul piano dell'allenamento - non per sminuirlo eh, capisci cosa voglio dire- non saprei cosa farmene di sapere la mia velocità e tutti i rapporti col massimale etc...
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Innanzitutto grazie per l'intervento, eri una delle persone di cui mi interessava il parere.
Per quanto riguarda ciò che hai detto, ti do assolutamente ragione: estremamente interessante dal punto di vista teorico, molto molto molto complesso dal punto di vista pratico, tanta è la quantità delle variabili da prendere in considerazione.
Nella sua complessità può essere però secondo me anche utile, nel senso che se si riesce a stabilire con precisione fino a che punto l'incremento di velocità di esecuzione possa andare a migliorare poi l'alzata massima (che è evidentemente il fine dell'allenamento del PL), tanto sapremo fino a che punto ci conviene spendere tempo nella programmazione per l'allenamento specifico della velocità. (Per esempio se vediamo che fino a un certo punto l'incremento di velocità massima va a migliorare significativamente l'1R mentre da un certo punto magari la correlazione tra i 2 dati perde significatività (in ricerca tutti i dati ottenuti subiscono un'analisi di tipo statistico, per poi definire la significaticità o meno di certi rapporti tra essi o di certe variazioni), sapremo fino a che punto è produttivo allenare la velocità mentre da che punto in poi è meglio passare a altro).
Uno dei problemi, e l'hai sollevato tu, è l'oggettivare tutti i parametri, in questo caso vedo difficile oggettivare se l'alzata sia sufficientemente "tecnica".
Perchè correggimi se sbaglio, è possibile che un'alzata sia valida in termini di regolamento (piedi a terra, regione glutea e regione scapolare a contatto con la panca, fermo al petto palese...) ma non per questo "tecnica" giusto?
Oggettivare questo tipo di dati è difficile, ed è difficile ogni qual volta si debba andare a quantificare una capacità coordinativa, che è in realtà una capacità di tipo qualitativo.
Ad esempio, qua apro una parentesi che magari non interessa, non so, per la valutazione degli schemi motori di base (abbiamo assistito a dei test per un progetto di ricerca in cui si valuta quanto un intervento di tot lezioni di educazione motoria nelle scuole elementari, riesca a migliorare significativamente o meno le capacità coordinative) si usava un tipo di test che si chiama TGMD (test di abilità grosso-motorie ), in cui per valutare ogni schema motorio si avevano una serie di parametri e si valutava se il parametro era presente nell'esecuzione oppure no...
Per esempio per quanto riguarda l'abilità di lanciare una palla i parametri erano:
1. Un arco ascendente del braccio che lancia con un movimento di caricamento.
2. Rotazione delle anche e delle spalle fino a un punto in cui la parte non dominante del corpo è rivolta al bersaglio.
3. Il peso del corpo è trasferito sull’avanzamento del piede opposto alla mano che lancia.
4. La mano che lancia e il braccio, una volta lasciata la palla, si portano giù in diagonale sopra la parte opposta del corpo.
E per la valutazione si segnava per ognuno SI oppure NO a seconda se veniva rispettato o meno, ottenendo così un punteggio da 0 a 4.
Per fare un altro esempio i parametri per la valutazione della corsa erano:
1. Breve istante in cui entrambi i piedi non toccano il terreno.
2. Le braccia si muovono in opposizione alle gambe, i gomiti sono piegati.
3. I piedi toccano terra seguendo una linea diritta (non con i piedi piatti).
4. La gamba che non sostiene il peso è piegata approssimativamente di 90 gradi (vicino alle natiche).
E' possibile fare una cosa del genere per oggettivare la "tecnicità" o meno di esecuzione di un'alzata.
Oppure, esistono altri metodi che già utilizzate, magari più semplici?
ps. sai per caso linkarmi qualche discussione in cui sia spiegato dettagliatamente il MAV, così ne prendo visione in modo da sapere esattamente quali parametri considera?
thx
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sul MAV trovi tutti i link utili in prima pagina
mi è sfuggita un attimo la cosa dei punti.. chiedi quali sono le varie cose da guardare per vedere se un'alzata è tecnica giusta? Tipo culo a contatto con la panca, scapole addotte etc..?
Per quanto riguarda questo: "è possibile che un'alzata sia valida in termini di regolamento (piedi a terra, regione glutea e regione scapolare a contatto con la panca, fermo al petto palese...) ma non per questo "tecnica" giusto?"
Diciamo che si può dire di sì... senza stare a guardarei problemi del tipo "fosse tecnica ci sarebbe più peso sul bilanciere, sarebbe più veloce" e simili..
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Originariamente Scritto da Leviatano89 Visualizza Messaggiosul MAV trovi tutti i link utili in prima pagina
mi è sfuggita un attimo la cosa dei punti.. chiedi quali sono le varie cose da guardare per vedere se un'alzata è tecnica giusta? Tipo culo a contatto con la panca, scapole addotte etc..?
Per quanto riguarda questo: "è possibile che un'alzata sia valida in termini di regolamento (piedi a terra, regione glutea e regione scapolare a contatto con la panca, fermo al petto palese...) ma non per questo "tecnica" giusto?"
Diciamo che si può dire di sì... senza stare a guardarei problemi del tipo "fosse tecnica ci sarebbe più peso sul bilanciere, sarebbe più veloce" e simili..
Per i punti si, intendevo quali sono i parametri che indicano se l'alzata può definirsi "tecnica" o meno.
Evidentemente da come mi hai detto, il fatto che l'alzata sia valida non implica necessariamente che sia "tecnica", dunque oltre a quelli stabiliti da regolamento (piedi a terra, glutei e scapole appoggiate, fermo al petto... e ce ne sono altri da regolamento?), quali sono i parametri che stabiliscono l'effettiva "tecnicità" dell'alzata?
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Aspetta però, non confondere il regolamento con la tecnica.
Per regolamento l'alzata non è valida se:
- la spinta non è omogenea (spingi di più con un braccio rispetto all'altro)
- non tocchi il petto o tocchi troppo in basso sull'addome
- mentre il bilanciere sta salendo c'è un ritorno in giù di questo
- rimbalzo al petto
- cambio di posizione (piedi, testa, culo, mani sul bilanciere)
Mentre per quanto riguarda la tecnica c'è, appunto, anche il comparto tecnico che riguarda il set-up (scapole addotte, spalle abbassate, petto in fuori, bilanciere che tocca sempre nello stesso punto, gomiti sotto il bilanciere, polsi dritti, leg drive....)
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Ok, si, non confondevo il regolamento con la tecnica, semplicemente pensavo (e mi pare che tu me l'abbia confermato), che le 2 cose si complementano, nel senso che una panca per essere definita tecnica deve rispettare i parametri di set up che mi hai detto (scapole addotte, spalle abbassate, petto in fuori ecc...).
Bene, per ora ti ringrazio, inizio a pensare a come potrei proporre l'ipotesi di ricerca per l'esame, nel frattempo vediamo se passa anche Ado o qualcun altro a dirmi cosa ne pensa!
grazie mille
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Visto che si parla anche di risultati, porto la mia esperienza con MAV + VO_BO
Oggi ho provato il max sulla panca.
Allora, vecchio max senza fermo al petto e tirato per il collo firmato a giugno: 120kg. Poi a luglio "infortunio" una contrattura pesante pesante al pettorale sx che mi ha fatto smettere di fare panca fino circa a ottobre. Poi ripresa piano piano e assestato il max su 105 con fermo al petto.
2 mesi o qualcosa di più. 5 settimane di MAV su 4 giorni seguito alla lettera e VO_BO anche (3-4 settimane però). Un concetto di allenamento nuovo per me, ma sopratutto con l'introduzione del fermo al petto.
Attenuanti: ho avuto la febbre la settimana scorsa, quindi niente allenamenti (sarebbe stata la settimana di test) poi appena ripreso un pò di triple al 70% e da oggi provo il PR.
Sulla panca ho fatto 120kg puliti con fermo abbondante. Ora ditemi voi se è molto o se non c'è stato guadagno..Perchè sono sempre stato abituato a finire un ciclo e portare su almeno del 2-3% il massimale (solitamente sul 5%). Invece questa volta ho raggiunto un mio vecchio max, solo con l'aggiunta del fermo al petto.
Sono confuso. Inoltre, mi pare che si venga a perdere la sensibilità con il "pesone" (vabbe ). Dopo 5 settimane a carichi ridotti per tenere la velocità e la tecnica, poi tre settimane con singole ma comunque qualitative...non avevo più feel con il peso. Laddove, per esempio, con il ciclo russo si arriva all'ultima settimana ad usare il vecchio max.
Non so, analizzate un pò anche voi la situazione, va là.MKK Fake
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