in pratica il MAV è un mix delle due fasi di sviluppo della forza massimale tramite l'uso dell'allenamento a carichi massimi abbinato al transfer in potenza che nelle periodizzazioni classiche di solito si fà a seguire... (modello di periodizzazione Bompa ad esempio, credo che menez si riferisse prima a quello)
Experimental Powerlifting
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Cmq, tanto per parlare, quel rematore non lo farei manco morto in un programma nel quale ci sono stacchi e squat "a iosa".
Cmq io utilizzo 3-4 esercizi a fine sessione da fare "leggeri", non credo che possano dare problemi alla crescita di quelli importanti. Basta che non si usano tecniche da bber come cedimento, forzate, cheating e cazzi e mazzi..Consulenza nutrizionale e allenamento.
Biologo nutrizionista.
Guida alle ripetizioni e modalità di carico
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il rematore anche è molto leggero e in ogni caso i complementari sono pronto a tagliarli nel caso di bisogno. Il lento sono 5 serie da 3 rip, gia lo stavo facendo così prima e ho continuato, il buffer ce n'è tanto, non voglio distruggere le spalle più di quanto lo faccia con la panca.
Per i manubri ado consiglia di farli leggeri (quello che faccio io) e sempre a fine settimana così da avere più tempo per recuperare, ed è proprio così che è impostato)
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anch'io al posto del rematore ci metterei un esercizio leggero per la trazione orizzontale (es face pull)
ma in questo programma si trova il MAV su singole?--
Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com
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non ho capito, MAV come lo fai nel programma che hai postato?--
Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com
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Incollo una considerazione sul MAV dal mio diario:
Prima di descrivere l'allenamento deve fare una considerazione: oggi per la prima volta ho eseguito il MAV come lo prescrive Ado, con gli aumenti di carico del 3% circa. MOLTO meglio rispetto a come l'avevo fatto io le ultime volte: gli aumenti minimi di carico tra una serie e l'altra permettono di non sentire la differenza di peso e quindi pare che il carico salga sempre con la stessa velocità serie dopo serie, non si accusa mai quell'incremento da una serie all'altra che ti fa dire "***** ora diventa più pesante"! Ottima invenzione dell'ottimo Ado. L'unico difetto di questo metodo è che richiede MOLTO tempo.Consulenza nutrizionale e allenamento.
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Originariamente Scritto da zacros Visualizza MessaggioIl fine del MAV è quello di eliminare/spostare lo stickin point di un'alzata, quindi attraverso lo sviluppo della forza esplosiva (incremento di potenza), aumentare la forza stessa. In questa discussione non si tiene presente dell'adattamento del sistema nervoso al tempo di alzata ad una determinata % e la maggiore efficienza di reclutamento in un tempo minore. Quindi il miglioramento interessa anche la forza massimale.
Non si tiene conto dell'adattamento neurale, ma è inequivocabilmente l'aspetto più importante del principio di forza dinamica e non solo, altrimenti come fai a paragonare una prestazione di Fmm notoriamente sviluppata a velocità bassa, con una prestazione radicalmente opposta? Infatti solamente scoprendo la componente fisiologica che accomuna i due metodi puoi dichiarare quanto hai scritto sopra, ovvero che tale metodo migliora il reclutamento delle unità motorie e la sincronizzazione( l'incremento contemporaneo delle stesse).
è mio parere riconfermare quanto già espresso in altro post, ovvero che incrementando il carico, aumenterà il tempo di movimento, diminuirà la differenza tra la Fm (forza raggiunta nelle condizioni di esercizio utilizzato) e Fmm ovvero il più elevato dei valori di forza massimale raggiunto nello stesso esercizio.
Ovviamente il deficit così trovato, non sarà che la percentuale del potenziale di forza di un atleta non utilizzato sul movimento di panca.
Per questo motivo non raggiungerai valori elevati di Fm in questi movimenti esplosivi, ed è proprio per questo motivo che non è un metodo per sviluppare la Fm, ma per migliorare il tasso di sviluppo della forza e la forza esplosiva. Questione di terminologia dirai, ma giustificata dall'enorme confusione che regna sovrana nel nostro mondo.
saluti
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Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza MessaggioIncollo una considerazione sul MAV dal mio diario:
Prima di descrivere l'allenamento deve fare una considerazione: oggi per la prima volta ho eseguito il MAV come lo prescrive Ado, con gli aumenti di carico del 3% circa. MOLTO meglio rispetto a come l'avevo fatto io le ultime volte: gli aumenti minimi di carico tra una serie e l'altra permettono di non sentire la differenza di peso e quindi pare che il carico salga sempre con la stessa velocità serie dopo serie, non si accusa mai quell'incremento da una serie all'altra che ti fa dire "***** ora diventa più pesante"! Ottima invenzione dell'ottimo Ado. L'unico difetto di questo metodo è che richiede MOLTO tempo.IL MIO BLOG E I MIEI ALLENAMENTI SEGUITEMI
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Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggioeliminare lo sticking point? Una delle regole fondamentali nel sollevamento del carico afferma che “il peso più elevato che può essere sollevato compiendo l'arco completo di movimento dell'articolazione non può superare la forza espressa nel punto più debole(s.p)”, in sostanza come si può eliminare quanto è ineliminabile per natura?
Non si tiene conto dell'adattamento neurale, ma è inequivocabilmente l'aspetto più importante del principio di forza dinamica e non solo, altrimenti come fai a paragonare una prestazione di Fmm notoriamente sviluppata a velocità bassa, con una prestazione radicalmente opposta? Infatti solamente scoprendo la componente fisiologica che accomuna i due metodi puoi dichiarare quanto hai scritto sopra, ovvero che tale metodo migliora il reclutamento delle unità motorie e la sincronizzazione( l'incremento contemporaneo delle stesse).
è mio parere riconfermare quanto già espresso in altro post, ovvero che incrementando il carico, aumenterà il tempo di movimento, diminuirà la differenza tra la Fm (forza raggiunta nelle condizioni di esercizio utilizzato) e Fmm ovvero il più elevato dei valori di forza massimale raggiunto nello stesso esercizio.
Ovviamente il deficit così trovato, non sarà che la percentuale del potenziale di forza di un atleta non utilizzato sul movimento di panca.
Per questo motivo non raggiungerai valori elevati di Fm in questi movimenti esplosivi, ed è proprio per questo motivo che non è un metodo per sviluppare la Fm, ma per migliorare il tasso di sviluppo della forza e la forza esplosiva. Questione di terminologia dirai, ma giustificata dall'enorme confusione che regna sovrana nel nostro mondo.
salutiConsulenza nutrizionale e allenamento.
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Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggioeliminare lo sticking point? Una delle regole fondamentali nel sollevamento del carico afferma che “il peso più elevato che può essere sollevato compiendo l'arco completo di movimento dell'articolazione non può superare la forza espressa nel punto più debole(s.p)”, in sostanza come si può eliminare quanto è ineliminabile per natura?
Non si tiene conto dell'adattamento neurale, ma è inequivocabilmente l'aspetto più importante del principio di forza dinamica e non solo, altrimenti come fai a paragonare una prestazione di Fmm notoriamente sviluppata a velocità bassa, con una prestazione radicalmente opposta? Infatti solamente scoprendo la componente fisiologica che accomuna i due metodi puoi dichiarare quanto hai scritto sopra, ovvero che tale metodo migliora il reclutamento delle unità motorie e la sincronizzazione( l'incremento contemporaneo delle stesse).
è mio parere riconfermare quanto già espresso in altro post, ovvero che incrementando il carico, aumenterà il tempo di movimento, diminuirà la differenza tra la Fm (forza raggiunta nelle condizioni di esercizio utilizzato) e Fmm ovvero il più elevato dei valori di forza massimale raggiunto nello stesso esercizio.
Ovviamente il deficit così trovato, non sarà che la percentuale del potenziale di forza di un atleta non utilizzato sul movimento di panca.
Per questo motivo non raggiungerai valori elevati di Fm in questi movimenti esplosivi, ed è proprio per questo motivo che non è un metodo per sviluppare la Fm, ma per migliorare il tasso di sviluppo della forza e la forza esplosiva. Questione di terminologia dirai, ma giustificata dall'enorme confusione che regna sovrana nel nostro mondo.
saluti
E dato che una persona si abitua a "sparare" ripetizioni 3, 4, 5 volte a settimana questa forza in "astratto" si trasferisce anche sul massimale.
Porto il mio esempio.
Dopo 4 settimane di MAV su panca, un giorno ero particolarmente carico e il mio vecchio massimale era 90kg con fermo.
Partendo da 50kg ho fatto triple aumentando di 2kg fino a 76kg. Stavo per fare i 70kg quando preso dalla pazzia ho detto, piazziamoci 10kg in più.
Sono uscite 3 rep con 90kg! Posto il video:
YouTube - Allenamento panca 25-06-10 (PR 3x90 inside)
si vede chiaramente che le 3rep sono diverse da quelle allenanti, ma Ado stesso, nell'articolo che ho postato all'inizio, afferma che dopo il MAV va utilizzato un peso fisso negli allenamenti per sviluppare su di esso la capacità di imprimere forza, pesi che si devono aggirare tra il 75% e l'85%.
Dopo 6 settimane di MAV ho provato il massimale, non ero abituato a pesi in cui cedevo ed è stato sottostimato dato che il mio setup era abituato a pesi ben più che gestibili.
Il MAV a mio giudizio (quindi magari ho detto una gran scorrettezza) è il miglior metodo di accumulo che ci sia, poi però occorre trasformare, magari seguendo sempre le sue regole, ma portando ben ben più su i pesi.
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Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggioeliminare lo sticking point? Una delle regole fondamentali nel sollevamento del carico afferma che “il peso più elevato che può essere sollevato compiendo l'arco completo di movimento dell'articolazione non può superare la forza espressa nel punto più debole(s.p)”, in sostanza come si può eliminare quanto è ineliminabile per natura?
Non si tiene conto dell'adattamento neurale, ma è inequivocabilmente l'aspetto più importante del principio di forza dinamica e non solo, altrimenti come fai a paragonare una prestazione di Fmm notoriamente sviluppata a velocità bassa, con una prestazione radicalmente opposta? Infatti solamente scoprendo la componente fisiologica che accomuna i due metodi puoi dichiarare quanto hai scritto sopra, ovvero che tale metodo migliora il reclutamento delle unità motorie e la sincronizzazione( l'incremento contemporaneo delle stesse).
è mio parere riconfermare quanto già espresso in altro post, ovvero che incrementando il carico, aumenterà il tempo di movimento, diminuirà la differenza tra la Fm (forza raggiunta nelle condizioni di esercizio utilizzato) e Fmm ovvero il più elevato dei valori di forza massimale raggiunto nello stesso esercizio.
Ovviamente il deficit così trovato, non sarà che la percentuale del potenziale di forza di un atleta non utilizzato sul movimento di panca.
Per questo motivo non raggiungerai valori elevati di Fm in questi movimenti esplosivi, ed è proprio per questo motivo che non è un metodo per sviluppare la Fm, ma per migliorare il tasso di sviluppo della forza e la forza esplosiva. Questione di terminologia dirai, ma giustificata dall'enorme confusione che regna sovrana nel nostro mondo.
salutiIL MIO BLOG E I MIEI ALLENAMENTI SEGUITEMI
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Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza MessaggioMenez secondo me ti fermi troppo alla teoria senza guarda la pratica: guarda un sollevamento di qualcuno veramente forte allenato da qualcuno competente (tipo un allievo di Sheiko) e vedrai che durante il sollevamento non ci sono sticking point, sollevano dal punto A al punto B con la stessa velocità.
"eliminare lo sticking point? Una delle regole fondamentali nel sollevamento del carico afferma che “il peso più elevato che può essere sollevato compiendo l'arco completo di movimento dell'articolazione non può superare la forza espressa nel punto più debole(s.p)”, in sostanza come si può eliminare quanto è ineliminabile per natura?
in tutta questa affermazione viene svelata l'essenza del sollevamento di un carico, ingorare questa regola significa vedere ma non osservare.
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