Tecniche d'intensità e livelli (Menez)

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  • Hulkhogan
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    Tecniche d'intensità e livelli (Menez)

    Menez nel mio diario hai scritto che ci sono "livelli" di tecniche d'intensità. Il primo livello sono superserie (pre affaticamento? post affaticamento? super serie a muscoli antagonisti?) e rest corti.

    Siccome questi "livelli" son una cosa sviluppata da te (non l'ho mai letta da nessuna parte) mi chiariresti meglio (con qualche esempio) quello che intendevi dire?

    Grazie.

    PS: naturalmente possono intervenire tutti.
    Consulenza nutrizionale e allenamento.

    Biologo nutrizionista.

    Guida alle ripetizioni e modalità di carico
  • pette
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    #2
    Credo che intendesse dire questo: l'intensità si sviluppa per gradi (ossia non ha uno sviluppo verticale immediato) e sale, in maniera più o meno proporzionale, in relazione alle tecniche utilizzate per ottenerne l'incremento.
    Se ciò è vero, si potrebbe creare una scala valutativa in cui inserire (tenendo conto dei parametri: a) i=aumento intensità; b) sm=stress metabolico; c) sn=stress neurale) tutti i fattori/tecniche che determinano un aumento dell'intensità, nella quale si parte da livelli bassi fino ad arrivare a livelli massimi.
    Sulla base di tali valori, poi, si potrebbe anche stabilire quale incidenza ha la combinazione fra più tecniche inserite nella scala, per determinare: a) il livello di intensità massimo, medio e minimo raggiunto nel meso-microciclo in rapporto al volume; b) il livello massimo di stress neurale e metabolico raggiunto nel meso-microciclo.
    Ora, di queste cose si è sempre parlato a livello, per così dire, di "dottrina", ma di fatto, nessuno (almeno per quanto mi risulta) ha mai messo nero su bianco una teoria seria.
    Perchè?
    Per due motivi.
    1) la valutazione oggettiva dell'incremento dell'intensità e dello stress in relazione alla singola tecnica di incremento è obiettivamente cosa non facile in alcuni casi;
    2) la medesima tecnica può avere effetti radicalmente diversi a seconda del soggetto di riferimento.
    Questo, a mio parere, non vuol dire che uno sforzo costruttivo in tal senso non vada fatto (anzi, visto che nessuno si è cimentato seriamente, forse sarebbe il caso di provare); vuol dire che il risultato dell'analisi sarà scientifico nel metodo e nel risultato "scritto", ma fino ad un certo punto troverà, poi, riscontro nella pratica.
    E' come per le previsioni del tempo: basi scientifiche nell'esame-->creazione di modelli matematici su base scientifica---->possibile failure del modello perchè alla fine Madre Natura fa sempre un po' come gli pare.
    Attendiamo comunque Menez.
    Saluti

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    • Hulkhogan
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      #3
      Grazie Pette, si in genere credo che tu sia nel giusto. Ho considerato tutte le tecniche d'intensità (culturistica s'intende) sempre più o meno simili, mentre da quello che mi pare Menez distingue queste tecniche in tecniche di base e tecniche avanzate, mi piacerebbe capire quello che intende.

      Consulenza nutrizionale e allenamento.

      Biologo nutrizionista.

      Guida alle ripetizioni e modalità di carico

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      • RAYBAN
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        #4
        Mi aggiungo...
        Mi piacerebbe anche vedere una periodizzazione... o meglio, anche uno "straccio" di scheda x come impostare il lavoro e arrivare a migliorare i vari parametri (a,b,c) di cui parla Pette...

        In attesa del grande Menez...
        sigpic

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        • menez
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          #5
          ciao Hulk, premetto dicendo che Pette ha perfettamente centrato il mio pensiero, riporto quanto inserito nel tuo diario a proposito di tecniche intensive:
          "sono procedure di carico, tipo quelle che hai seguito (serie intensive), che devono sottostare ad alcune regole applicative:
          1) anni di allenamento
          2) livello di forza
          3) maturazione dei sistemi energetici specifici
          significa che prima di approdare a queste tecniche sarebbe opportuno agire attraverso l'innalzamento dei livelli di forza globali, e lavorare sulla specializzazione dei sistemi energetici specifici di primo livello, ovvero carichi elevati in condizioni di super serie, oppure carichi elevati con recuperi tagliati e via così.
          se superi queste tappe, siccome lì'ipertrofia è in qualche modo correlata al livello di forza distribuito globalmente, e transiti alla fase successiva dovrai drasticamente ridurre dei carichi che già in partenza sono modesti, il cui risultato finale non può che dimostrarsi "aerobico".

          con specializzazione di primo livello, intendo l'applicazione di un metodo a serie variabile semplice e di immediata trasformazione la cui procedura è ben tollerata per aspetti e di tecnica esecutiva e di adattabilità al carico utilizzato.
          Una serie gigante ad esempio è più "complessa" in quanto il carico si ripartisce su tre esercizi dei quali l'atleta deve avere il pieno controllo esecutivo anche e soprattutto con carichi elevati.
          Come ricordava Pette elaborare un piano di azione con una determinata tecnica intensiva non è semplice, ma fattibile.
          certamente sarebbe più semplice suddividere le tecniche in semplici, moderate, complesse a seconda di alcuni aspetti, tra questi appunto il carico utilizzato, l'incidenza sull'aspetto neuromuscolare, il grado di adattamento e altri di cui occorrerebbe studiarne l'effetto.
          se noti quando si parla di un metodo, in genere, se ne prova l'efficacia nel breve, ora è il momento di un metodo con serie finale altamente "pompante" ma questo metodo contrariamente a quanto si pensi e creda, è da inserie nelle serie variabili complesse, in quanto inserire una serie lunga a termine allenamento specifico per determinare nu superpompaggio, occorre considerevole massa muscolare recettiva per lavorare in termini di forza e di LA, esperienza nella gestione dei carichi, adattamento avanzato, controllo elevato neuromuscolare e altri aspetti.
          GUTTA CAVAT LAPIDEM
          http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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          • pette
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            #6
            Condivido.
            Le tecniche di incremento dell'intensità presuppongono livelli adeguati di forza, altrimenti si finisce per lavorare coi pesi della Chicco (come dice Iron Paolo).
            Non solo.
            Presuppongono pure un serio adattamento al medio-alto volume e buona resistenza al carico, altrimenti diventano semi sparsi su terra incolta.
            Insomma, vogliono un atleta avanzato che tira su pesi decenti ed è in grado di lavorare a buon volume.
            Mi piace la distinzione fatta da Menez fra specializzazioni di diverso livello e condivido che taglio dei recuperi, super serie e JS rientrino nel primo livello (basso impatto a livello di s.n.c. e medio impatto a livello metabolico).
            E' chiaro, quindi, che chi affronta per la prima volta il mondo della HI da qui deve partire.

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            • pette
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              #7
              Originariamente Scritto da RAYBAN Visualizza Messaggio
              Mi aggiungo...
              Mi piacerebbe anche vedere una periodizzazione... o meglio, anche uno "straccio" di scheda x come impostare il lavoro e arrivare a migliorare i vari parametri (a,b,c) di cui parla Pette...

              In attesa del grande Menez...
              Qualcosa si è detto nel post "intensità, ciclo e tecniche".
              Puoi partire da lì e cominciare a ragionare.

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              • RAYBAN
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                #8
                Originariamente Scritto da pette Visualizza Messaggio
                Qualcosa si è detto nel post "intensità, ciclo e tecniche".
                Puoi partire da lì e cominciare a ragionare.
                Ok, grazie!

                Vado a "spulciare"...!
                sigpic

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                • Hulkhogan
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                  #9
                  Grazie Menez e Pette.

                  Menez mi faresti un esempio di serie variabile semplice e serie variabile complessa? TNX
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                    #10
                    Vogliamo provare a catalogare le tecniche d'intensità?

                    Potremmo provare a dare un "voto" per lo stress neurale e metabolico che apportano e quindi "catalogarle" dalle più semplici alle più difficili. Sarebbe veramente una classificazione utilissima per tutti.

                    Ne catalogo qualcuna:

                    - Pre affaticamento
                    - Post affaticamento
                    - Pre-post affaticamento
                    - Serie triple
                    - Stripping
                    - Cheating
                    - Burn
                    - Max Pump
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                    • pette
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                      #11
                      Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza Messaggio
                      Vogliamo provare a catalogare le tecniche d'intensità?

                      Potremmo provare a dare un "voto" per lo stress neurale e metabolico che apportano e quindi "catalogarle" dalle più semplici alle più difficili. Sarebbe veramente una classificazione utilissima per tutti.

                      Ne catalogo qualcuna:

                      - Pre affaticamento: 1-1
                      - Post affaticamento 2-2
                      - Pre-post affaticamento 3-3
                      - Serie triple 5-6
                      - Stripping 8-9
                      - Cheating/forzate+negative 7-7
                      - Burn 4-4
                      - Max Pump 4-4
                      Aggiungo
                      Rest pause: 8-9
                      Strip+forzate 10-10
                      Rest pause+forzate 10-10

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                      • Hulkhogan
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                        #12
                        - Pre affaticamento: 1-1
                        - Post affaticamento 2-2
                        - Pre-post affaticamento 3-3
                        - Serie triple 5-6
                        - Stripping 8-9
                        - Cheating/forzate+negative 7-7
                        - Burn 4-4
                        - Max Pump 4-4
                        - Rest pause: 8-9
                        - Strip+forzate 10-10
                        - Rest pause+forzate 10-10
                        Con il primo numero intendi lo stress neurale e con il secondo il metabolico?

                        Io però non sarei d'accordo su una cosa e cioè sul fatto che i due tipi di stress crescono simultaneamente.

                        Ad esempio se abbassi le pause l'intensità metabolica (e quindi lo stress cresce) ma l'intensità neurale diminuisce perchè si bassa il carico.

                        Per altro qualche considerazione sui "voti" che hai scritto: per me un pre-post affaticamento è molto più pesante di una serie tripla (che generalmente viene svolta con monoarticolari, come ad esempio: alzate 90°, laterali e frontali).

                        Aspettiamo qualche altro parere..
                        Consulenza nutrizionale e allenamento.

                        Biologo nutrizionista.

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                        • jeghe
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                          #13
                          Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza Messaggio
                          Vogliamo provare a catalogare le tecniche d'intensità?

                          Potremmo provare a dare un "voto" per lo stress neurale e metabolico che apportano e quindi "catalogarle" dalle più semplici alle più difficili. Sarebbe veramente una classificazione utilissima per tutti.

                          Ne catalogo qualcuna:

                          - Pre affaticamento
                          - Post affaticamento
                          - Pre-post affaticamento
                          - Serie triple
                          - Stripping
                          - Cheating
                          - Burn
                          - Max Pump
                          ragazzi, qualcuno di voi mi potrebbe far capire la distinzione tra stress neurale e metabolico, in parole povere?

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                          • menez
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                            #14
                            neurale a carico del snc
                            metabolico a carico della struttura muscolare
                            interessante discorso la suddivisione, è un altro passo avanti bravi ragazzi.
                            non fermarsi è l'essenza della conoscenza, mi pare che siamo in sintonia.
                            GUTTA CAVAT LAPIDEM
                            http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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                              #15
                              Inoltre il rest pause comprende tantissimi tecniche che vengono chiamate: cluster, extended set etc etc.

                              Spesso poi i nomi definiscono alcuni range di reps: cluster va per le singole, extended set per le serie che si usano nel DC, con serie iniziale a 6-8 reps.

                              Insomma l'intensità neurale sarà molto alta se usiamo 1 reps mentre sarà più bassa se usiamo 8 reps. Quindi questa classificazione non dovrebbe considerare i range sui quali usiamo le varie tecniche.

                              Consideriamo per comodità un 6RM su tutte le tecniche, altrimenti la discussione non può andare avanti.

                              Provo a buttare giù qualcosa ma non sono troppo convinto, ci dovrei pensare meglio.

                              IM = intensità metabolica
                              IN = intensità neurale

                              Pre affaticamento (IM**/IN*)
                              Siccome utilizziamo prima il monoarticolare, avremo uno stimolo locale metabolico molto alto, ma l'intensità neurale sarà piuttosto bassa a causa del carico modesto che si può utilizzare nel multiarticolare.

                              Post affaticamento (IM*/IN**)
                              Qui abbiamo l'effetto opposto al metodo precedente, minore stimolo metabolico locale, maggiore intensità neurale legata all'utilizzo del grosso carico sul multiarticolare.

                              Pre-Post affaticamento (IM***/IN**)
                              Qui abbiamo il "meglio" dei due metodi precedenti. L'IM è parer mio bella tosta, quella neurale invece, a causa dell'uso di due monoarticolari non è elevata.

                              Stripping (IM****/IN**)
                              Qui per me l'intensità metabolica è quasi massima, andando a lavorare la totalità delle fibre muscolari. Quella neurale invece non è altissima perchè utilizziamo una diminuzione del carico.

                              Rest-Pause/Extended sets (IM**/IN****)
                              Con questa tecnica considero più alta l'intensità neurale, siccome il peso resta sempre lo stesso, mentre il numero di reps (e fibre coinvolte) non è massimo e quindi un IM non altissima.

                              Burn/X-Reps (IM***/IN***)
                              E' simile al rest pause, ma non c'è pausa tra le reps e quindi c'è un maggior convingimento dell'IM, rispetto all'IN.

                              Serie a vantaggio meccanico (IM*****/IN***)
                              Qui a parer mio, siamo alla tecnica più tosta, in quanto facciamo 3 esercizi multiarticolari sfruttando le leve e quindi lavorando al massimo del peso in entrambi gli esercizi con un peso che non è altissimo in assoluto, ma lo è per quel particolare muscolo.

                              Vediamo se esce fuori qualcosa di interessante.
                              Consulenza nutrizionale e allenamento.

                              Biologo nutrizionista.

                              Guida alle ripetizioni e modalità di carico

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