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  • vincent.simeone
    Bodyweb Advanced
    • Mar 2009
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    @MENPHIS:se vuoi parlarne qui...in luce di cosa sei convinto della bontà del tuo ragionamento ?
    sia nell'altro thread che in pvt Fabio mi disse che avere un buon GAP tra giorni ON e giorni OFF dava i suoi frutti.........imho finchè uno sta su quote basse tipo 200 on/300 off è un conto se uno sale però il discorso imho cambia.....

    io sono indeciso se provare una cosa del tipo 400/200 prp per sfruttare lo sbalzo e salire più pulito evitando stasi del metabolismo (puo darsi che sto dicendo ca**ate)

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    • zanelike
      Bodyweb Senior
      • Jul 2007
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      • bologna
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      menphis sai come la penso..secondo me devi aumentare l'inroico proteico e cambiare marcia VERA sull'allenamento
      sigpic
      prox gara due torri 2010
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      • pette
        Bodyweb Advanced
        • Aug 2008
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        Originariamente Scritto da vincent.simeone Visualizza Messaggio
        @DOC: B giorno doc dai WO che fai vedo che procede alla STRA-GRANDE ......volevo chiederti una cosa cercando il tuo giudizio a riguardo.....

        Allora,veniamo al dunque,....
        Senza entrare nel dettaglio dei metodi di allenamento, citando e facendo una lista delle varie metodologie..... l'allenamento "ipertrofico" può essere suddiviso in 2 tipi:
        -Alto Volume
        -Alta Intensità

        fino a qui il discorso è chiaro.......inizio però atrovare difficoltà quando si abbinano le techiche di intensità.....ex

        · Ripetizioni forzate
        · Burns (ripetizioni parziali)
        · Rest pause
        · Stripping (set discendenti)
        · Cheating
        · Ripetizioni negative
        · Super-set
        · Set-composti
        · Tri-set
        · Set-giganti
        · Contrazione di picco
        · Preaffaticamento


        ora dopo questa premessa...quello che mi chiedo io è
        +come accoppiare queste tecniche in meso di intensità e meso di volume ? oppure...
        +esistono tecniche che sono più adatte al volume o altre più adatte all'intensità ?

        se ne è parlato in una discussione prima sul forum ma volevo una tua personale opinione a riguardo (io ho avanzato una mia ipotesi giusta o sbagliata che sia...ma aspetto il tuo commento per evitare di dire .... )
        Innanzitutto credo sia doverosa una precisazione: la tua domanda è davvero sensata se la preparazione è impostata in via principale sui due parametri da te citati, ossia volume ed intensità.
        Se, invece, gli stessi sono uno degli aspetti della preparazione, che è, invece, impostata su altre basi (che so, ipertrofia, vascolarizzazione e via dicendo), il discorso perde un pochino di senso perchè, come giustamente si evidenziava, in questi contesti intensità e volume sono un tutt'uno e vanno adattati in ragione dell'obiettivo del breve-medio periodo.
        Nel primo caso, ossia se ogni ciclo è impostato su due singole variabili (volume ed intensità), ritengo non produttivo mescolare troppo le carte.
        Spiego perchè.
        I livelli di volume ed intensità danno luogo (graficamente, su un diagramma cartesiano) a due curve interdipendenti: al salire dell'una l'altra può salire fino ad un certo punto, poi deve necessariamente scendere perchè si tratta di variabili, se non inversamente proporzionali, comunque non proporzionali.
        Ora, se in un determinato ciclo vuoi lavorare sul volume per portarlo da un livello x ad un livello y, l'intensità dovrà necessariamente scendere da x a -x, pena il disastro. In quest'ottica, inserire tecniche di intensificazione può essere pericoloso perchè si rischia di far salire di molto il volume senza compensare questo aumento con una sensibile diminuzione dell'intensità.
        Risultato: il cilco diventa aspecifico ed a rischio overrerach.
        Steso discorso se, sempre in un determinato ciclo, vuoi incrementare l'intensità: qui ben vengano le tecniche, ma attenzione massima al volume, che deve restare volutamente basso, altrimenti il ciclo perde, ancora una volta, di specificità e l'atleta rischia l'overreach.
        Questo modo di programmare (un tempo in gran voga), dunque, incontra un grosso limite: sei vincolato alla specificità del parametro che domina il ciclo e devi fare i conti con i suoi rapporti con l'altra variabile che diventa necessariamente non dominante.
        Ecco perchè è stato dai più abbandonato come criterio generale di programmazione ed è oggi utilizzato più per costruire specifiche e determinate fasi di allenamento (tipico il caso di rientro da infortuni o dopo lunghe pause).

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        • DORIAN
          Wanna dance mod
          • Jan 2006
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          • milano
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          Originariamente Scritto da dr.j Visualizza Messaggio
          Secondo me il sistema FD/FS ha funzionato......però mi trovo sulla linea di Filippo (te l'ho già detto di persona), ora it's time to grow.......ma parlo di una crescita globale, una crescita che indirettamente influenzerà anche gli arti.....e sì, credo che l'alimentazione giochi IL ruolo fondamentale....ma credo che questo, insieme al discorso sull'introito di carbs te l'abbia spiegato bene anche Dorian....... Quanto all'allenamento....se hai fatto 4 settimane di FD/FS....basta, stop, cambia e vai avanti per poi eventualmente riprenderlo.....ora sarebbe il momento di giocare su 0 tecniche, un volume "adeguato" ed una variazione di rep range........
          stesso mio pensiero..
          carbs a salire in maniera ponderata ma costante e piu' volume d'allenamento e meno tecniche...
          ricordi marco?
          sigpic

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          • vincent.simeone
            Bodyweb Advanced
            • Mar 2009
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            @Pette:dopo rileggo meglio il tuo post....intanto ti ho risposto in rep+

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            • zanelike
              Bodyweb Senior
              • Jul 2007
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              • bologna
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              Originariamente Scritto da pette Visualizza Messaggio
              Innanzitutto credo sia doverosa una precisazione: la tua domanda è davvero sensata se la preparazione è impostata in via principale sui due parametri da te citati, ossia volume ed intensità.
              Se, invece, gli stessi sono uno degli aspetti della preparazione, che è, invece, impostata su altre basi (che so, ipertrofia, vascolarizzazione e via dicendo), il discorso perde un pochino di senso perchè, come giustamente si evidenziava, in questi contesti intensità e volume sono un tutt'uno e vanno adattati in ragione dell'obiettivo del breve-medio periodo.
              Nel primo caso, ossia se ogni ciclo è impostato su due singole variabili (volume ed intensità), ritengo non produttivo mescolare troppo le carte.
              Spiego perchè.
              I livelli di volume ed intensità danno luogo (graficamente, su un diagramma cartesiano) a due curve interdipendenti: al salire dell'una l'altra può salire fino ad un certo punto, poi deve necessariamente scendere perchè si tratta di variabili, se non inversamente proporzionali, comunque non proporzionali.
              Ora, se in un determinato ciclo vuoi lavorare sul volume per portarlo da un livello x ad un livello y, l'intensità dovrà necessariamente scendere da x a -x, pena il disastro. In quest'ottica, inserire tecniche di intensificazione può essere pericoloso perchè si rischia di far salire di molto il volume senza compensare questo aumento con una sensibile diminuzione dell'intensità.
              Risultato: il cilco diventa aspecifico ed a rischio overrerach.
              Steso discorso se, sempre in un determinato ciclo, vuoi incrementare l'intensità: qui ben vengano le tecniche, ma attenzione massima al volume, che deve restare volutamente basso, altrimenti il ciclo perde, ancora una volta, di specificità e l'atleta rischia l'overreach.
              Questo modo di programmare (un tempo in gran voga), dunque, incontra un grosso limite: sei vincolato alla specificità del parametro che domina il ciclo e devi fare i conti con i suoi rapporti con l'altra variabile che diventa necessariamente non dominante.
              Ecco perchè è stato dai più abbandonato come criterio generale di programmazione ed è oggi utilizzato più per costruire specifiche e determinate fasi di allenamento (tipico il caso di rientro da infortuni o dopo lunghe pause).
              come discorso di massa cipuò stare...ma ci sono altre variaili in gioco
              sigpic
              prox gara due torri 2010
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              • dr.j
                dr.j Member
                • Nov 2003
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                • Himalaya
                • Send PM

                Eccomi di rientro dalla mattinata impegnativa......raffreddato da questi sbalzi di temperatura e da frequentazioni in ambienti pediatrici.....***** che due palle!!!
                Cmq c'è stata la chiacchetona con quel personaggio di moda-spettacolo(ambiente che non mi piace, ma qual'è ora un ambiente "positivo"?LOL).....che deve tornare in tv promuovendo la sua immagine di uomo-fitness.....ha tante idee, specie sul discorso fitness-immagine di uno stile di vita salutistico oltre che di puro estetismo.....c'è molto da fare per riportarlo da "copertina"....probabilmente è restato un po' così per il fatto che non mi entusiasmo, nè lecco troppo il culo, ma sparo in faccia ciò che penso.....però sembrava ben motivato......bah, vedremo.......se decido, inizierò a lavorare con lui da novembre........

                Buon intervento Pette......

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                • vincent.simeone
                  Bodyweb Advanced
                  • Mar 2009
                  • 806
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                  B Giorno e bdomenica DOC e atutto l'experimental

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                  • pette
                    Bodyweb Advanced
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                    Originariamente Scritto da zanelike Visualizza Messaggio
                    come discorso di massa cipuò stare...ma ci sono altre variaili in gioco

                    MI spiego meglio.
                    Se si programma SOLO basandosi su intensità/volume i fattori PRIMARI in gioco sono 2 e solo 2: intensità e volume. Punto. C'è poco da girarci attorno. L'obiettivo primario del ciclo è strettamente ed intimamente legato a questi due fattori, giusto o sbagliato che sia.
                    Ad esempio, se ho come obiettivo primario l'ipertrofia e devo programmare SOLO giocando con volume ed intensità, devo scegliere subito se alzare il volume o l'intensità. Tutto il resto è conseguenza di questa scelta fondamentale e viene giù a catena (split, esercizi, set/reps ecc.).
                    Ciò, ovviamente, sia in massa che in definizione (dieta esclusa): tertia via non datur, una terza via non esiste.
                    Se, invece, si programma basandosi su altre MACROCATEGORIE, allora intensità e volume sono DUE DEI TANTI FATTORI IN GIOCO, insieme a frequenza, split, specializzazione, ecc.
                    In quest'ultimo caso, ad esempio, se devo puntare sulla vascolarizzazione, il primo ingranaggio da settare è il pump ed è su questo che devo costruire il ciclo tenendo conto delle contrazioni, delle reps, dei recuperi ed ANCHE dell'intensità e del volume.
                    Insomma, per dirla alla Kant (ora vado pure sul filosofico....), se ragiono per categorie, devo essere coerente con la categoria di riferimento che ho scelto (intensità O volume); se, invece, ragiono per imperativi (relativi -ciclo ibrido- o assoluti -ciclo di specializzazione- che siano) devo essere coerente con il "predicato", ossia con l'obiettivo, nel rispetto dei limiti delle singole variabili in gioco.
                    In questo secondo caso, volume ed intensità si adattano a tutto il resto e NON DOMINANO il ciclo.
                    E' la differenza fra la programmazione anni '60/70 (il vecchi macrocilo di Medvedeiev per intenderci) e la programmazione moderna.
                    Ovvio che OGGI appare più corretta la seconda scelta, ma non bisogna sottovalutare la prima, che può ancora essere molto utile per determinati scopi.
                    Esempio.
                    Sono fermo per infortunio grave da mesi e torno in palestra: non ha senso ragionare di massa, ipertrofia, vascolarizzazione ecc.; ha, piuttosto, senso tornare a lavorare innanzitutto con un volume decente (di qui, dopo il riaddatamento, un ciclo incentrato SOLO sull'incremento del volume) e poi riabituarsi all'intensità (di qui un ciclo basato SOLO sull'intensità), senza troppi fronzoli.

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                    • pette
                      Bodyweb Advanced
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                      Originariamente Scritto da vincent.simeone Visualizza Messaggio
                      @Pette:dopo rileggo meglio il tuo post....intanto ti ho risposto in rep+
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                      • vincent.simeone
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                        Originariamente Scritto da pette Visualizza Messaggio
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                        grz PET ti manderò una mail appena posso....spero solo di non disturbare...

                        PS:devi metterti msn

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                        • pette
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                          Originariamente Scritto da vincent.simeone Visualizza Messaggio
                          grz PET ti manderò una mail appena posso....spero solo di non disturbare...

                          PS:devi metterti msn
                          Nessun disturbo.
                          Sono su msn, ma non ho mai tempo per discutere.....

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                          • Leviatano89
                            Banned
                            • Mar 2009
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                            • ramingo su Miðgarðr
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                            Ne approffito per salutare il "team" dato che è il mio primo intervento

                            Volevo rivolgere una domanda a Pette, dati gli ultimi suoi interessanti post. Escludendo un modello ibrido tra volume/intensità, che sul momento non saprei proprio come proporre, un protocollo di densità, come potrebbe essere il gironda in 8x8, in quale delle due categorie andrebbe inserito? Voluminoso è voluminoso, ma ogni volta che l'ho provato non mi ha mai dato le sensazioni solite di un wo di volume... ma nemmeno quelle di un wo intenso.

                            Personalmente l'ho usato proprio nell'ultimo caso da te citato, cioè una volta tornato da un infortunio, mi ha permesso di sentire i muscoli lavorare tenendo tuttavia i pesi decisamente bassi (sul 40-50%@1RM)

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                            • pette
                              Bodyweb Advanced
                              • Aug 2008
                              • 1064
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                              Originariamente Scritto da Leviatano89 Visualizza Messaggio
                              Ne approffito per salutare il "team" dato che è il mio primo intervento

                              Volevo rivolgere una domanda a Pette, dati gli ultimi suoi interessanti post. Escludendo un modello ibrido tra volume/intensità, che sul momento non saprei proprio come proporre, un protocollo di densità, come potrebbe essere il gironda in 8x8, in quale delle due categorie andrebbe inserito? Voluminoso è voluminoso, ma ogni volta che l'ho provato non mi ha mai dato le sensazioni solite di un wo di volume... ma nemmeno quelle di un wo intenso.

                              Personalmente l'ho usato proprio nell'ultimo caso da te citato, cioè una volta tornato da un infortunio, mi ha permesso di sentire i muscoli lavorare tenendo tuttavia i pesi decisamente bassi (sul 40-50%@1RM)
                              Qui entra in gioco una terza categoria assai controversa "in dottrina": la densità.
                              E il terzo incomodo, come di solito accade, sfascia la coppia.
                              Provo a chiarire il problema.
                              Se il volume è la quantità di lavoro svolto in un'unità di tempo x e l'intensità è (per semplificare all'estremo, perchè sul punto possiamo stare qui a discutere per giorni ed io stesso ci ho sbattuto, e pure forte, la testa in un vecchio post...) il lavoro svolto nell'unità di tempo x rispetto all'1RM, la densità POTREBBE essere indicata come la quantità di lavoro svolto nel tempo x ad una data intensità.
                              Insomma, la densità DOVREBBE segnare il limite fra le curve del volume e dell'intensità: dove esse si toccano (chiamiamolo punto y), lì si raggiungono i massimi livelli di intensità e volume sopportabili contemporaneamente da quel determinato atleta.
                              Questo significa che un allenamento può essere contemporaneamente altamente voluminoso e sufficientemente intenso, come sostiene il buon Vince?
                              In teoria si, ma in pratica, a ben vedere, no.
                              Dico no perchè quel famigerato punto y non è, in realtà, un obiettivo utile, ma è un falso traguardo ed il trampolino verso lo stallo.
                              Perchè?
                              Perchè lavorando ad alto volume e riducendo i rest, solo apparentemente si alza l'intensità che interessa ai fini della crescita.
                              Teoricamente, infatti, l'intensità si alza perchè il famoso tempo x diminuisce, ma, purtroppo, con esso diminuisce, per ovvie ragioni, anche il carico rispetto all'1RM.
                              Risultato: tanto lavoro per nulla. Finito il ciclo avrai la resistenza di un torello ed una decente capillarizzazione, ma avrai ridotto inesorabilmente i livelli di forza.
                              Insomma, se volume deve essere, volume sia E BASTA e, se intensità deve essere, intensità sia E BASTA.

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                              • Leviatano89
                                Banned
                                • Mar 2009
                                • 14537
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                                • ramingo su Miðgarðr
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                                Originariamente Scritto da pette Visualizza Messaggio
                                Qui entra in gioco una terza categoria assai controversa "in dottrina": la densità.
                                E il terzo incomodo, come di solito accade, sfascia la coppia.
                                Provo a chiarire il problema.
                                Se il volume è la quantità di lavoro svolto in un'unità di tempo x e l'intensità è (per semplificare all'estremo, perchè sul punto possiamo stare qui a discutere per giorni ed io stesso ci ho sbattuto, e pure forte, la testa in un vecchio post...) il lavoro svolto nell'unità di tempo x rispetto all'1RM, la densità POTREBBE essere indicata come la quantità di lavoro svolto nel tempo x ad una data intensità.
                                Insomma, la densità DOVREBBE segnare il limite fra le curve del volume e dell'intensità: dove esse si toccano (chiamiamolo punto y), lì si raggiungono i massimi livelli di intensità e volume sopportabili contemporaneamente da quel determinato atleta.
                                Questo significa che un allenamento può essere contemporaneamente altamente voluminoso e sufficientemente intenso, come sostiene il buon Vince?
                                In teoria si, ma in pratica, a ben vedere, no.
                                Dico no perchè quel famigerato punto y non è, in realtà, un obiettivo utile, ma è un falso traguardo ed il trampolino verso lo stallo.
                                Perchè?
                                Perchè lavorando ad alto volume e riducendo i rest, solo apparentemente si alza l'intensità che interessa ai fini della crescita.
                                Teoricamente, infatti, l'intensità si alza perchè il famoso tempo x diminuisce, ma, purtroppo, con esso diminuisce, per ovvie ragioni, anche il carico rispetto all'1RM.
                                Risultato: tanto lavoro per nulla. Finito il ciclo avrai la resistenza di un torello ed una decente capillarizzazione, ma avrai ridotto inesorabilmente i livelli di forza.
                                Insomma, se volume deve essere, volume sia E BASTA e, se intensità deve essere, intensità sia E BASTA.
                                perfetto, si in effetti la perdita di forza a cui si andrebbe incontro non si potrebbe evitare. A meno che proprio non si lavori in multifrequenza, in cui in ogni seduta si applica una metodologia di allenamento differente. Una sorta di A-B di intensità/densità, ma credo che si andrebbe incontro ad un allenamento dai risultati assai dubbiosi
                                Soprattutto perché non saprei con che eventuale obbiettivo si dovrebbe indirizzare il tutto.

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