Butto li' una riflessione molto banale, che mi e' venuta questa sera, in modo serio, dopo 25 anni di bb ...
quando si corre, si nuota, si cammina in motagna, etc etc ... insomma, in qualsiasi attivita' motoria (o quasi) ... lavorare con maggiore impegno muscolare si traduce in contrazioni piu' intense, esplosive (almeno nell'intento, non necessariamente nell'esecuzione, dipendendo questo dal carico usato) e in successione rapida, sempre piu' rapida ...
Nessuno sport prevede che si stia a "sentire" il muscolo mentre si contrae e si allunga nella negativa, nessuna attivita' motoria prevede l'amplificazione delle capacita' propriocettive, ammesso che si possano stimolare concentrandosi in modo volontario sul gesto e sul muscolo.
Alla fine tutto sto "concentrarsi" non diventa un grade dispendio di energie nervose, che potrebbero essere forse utilmente usate per contrazioni meno controllate e consapevoli, ma forse piu' utili???
Alla miocellula che cosa gliene frega se la contrazione a cui la sottopongo e' consapevole e controllata oppure frutto di un arco riflesso? La miocellula lavora o non lavora, risponde al principio del tutto o nulla, e quando ha terminato l'energia per contrarsi in modo sufficiente smette di farlo. Se l'obiettivo e' far lavorare un certo tipo di fibre e farle lavorare sodo, mi viene sempre piu' difficile capire per quale motivo queste fibre dovrebbero lavorare in modo piu' proficuo se uno si stressa il triplo cercando di "sentire" e controllare i movimenti. Questo visto che non avviene per nessuna altra attivita' motoria umana.
Eagle
quando si corre, si nuota, si cammina in motagna, etc etc ... insomma, in qualsiasi attivita' motoria (o quasi) ... lavorare con maggiore impegno muscolare si traduce in contrazioni piu' intense, esplosive (almeno nell'intento, non necessariamente nell'esecuzione, dipendendo questo dal carico usato) e in successione rapida, sempre piu' rapida ...
Nessuno sport prevede che si stia a "sentire" il muscolo mentre si contrae e si allunga nella negativa, nessuna attivita' motoria prevede l'amplificazione delle capacita' propriocettive, ammesso che si possano stimolare concentrandosi in modo volontario sul gesto e sul muscolo.
Alla fine tutto sto "concentrarsi" non diventa un grade dispendio di energie nervose, che potrebbero essere forse utilmente usate per contrazioni meno controllate e consapevoli, ma forse piu' utili???
Alla miocellula che cosa gliene frega se la contrazione a cui la sottopongo e' consapevole e controllata oppure frutto di un arco riflesso? La miocellula lavora o non lavora, risponde al principio del tutto o nulla, e quando ha terminato l'energia per contrarsi in modo sufficiente smette di farlo. Se l'obiettivo e' far lavorare un certo tipo di fibre e farle lavorare sodo, mi viene sempre piu' difficile capire per quale motivo queste fibre dovrebbero lavorare in modo piu' proficuo se uno si stressa il triplo cercando di "sentire" e controllare i movimenti. Questo visto che non avviene per nessuna altra attivita' motoria umana.
Eagle
Commenta