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1° piccolo sondaggio.....

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    1° piccolo sondaggio.....

    A proposito di pompaggio... a patto di seguire una dieta ricca di macronutrienti e col giusto apporto di carbo e acqua, anche un natural sperimenta, durante un allenamento standard coi pesi (volume medio di serie, 6-10 reps, utilizzo moderato di tecniche di intensità) quella grandiosa senzazione di pienezza e durezza muscolare, che tra l'altro si manifesta anche nell'aumento momentaneo del volume dei gruppi muscolari allenati... La domanda è: una volta "entrati" in questo stato (che a me succede già dalla 2° 3° serie allenante), quanto vi spingete avanti nell'allenamento di quel gruppo? Per spiegarmi, come i più esperti sapranno e avranno sperimentato, si tratta appunto di una senzazione momentanea, che dura fin quando non si esauriscono le scorte di glicogeno muscolare; io per esempio, dopo 9-10 serie per uno stesso gruppo muscolare, tendo a perdere quella pienezza, così mi succede spesso di terminare alla 5°-8° serie (a seconda del muscolo allenato), proprio per agevolare la fase successiva di recupero, che da questa pienezza dovrebbe trarre vantaggio (maggiore afflusso di sangue, ossigeno, nutrienti, ormoni ecc...).
    Voi invece come vi comportate?


    "Impara dal passato, vivi nel presente, sogna il tuo futuro......... abbilo sempre duro!"

    #2
    allo stesso modo il pompaggio termina quando senti che una serie in piu ti svuota invece che pomparti anche a me sulla 8-10 serie circa

    他走在我們中間,但不是我們中的一員

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      #3
      il problema è che se ci si ferma quando viene meno la sensazione non si migliorerà mai.
      Infatti pensiamo per un attimo a qualsiasi prestazione, avremo un apice in cui la richiesta e la domanda energetica si bilanciano perfettamente e il rendimento è ottimale, la macchina funziona alla perfezione, poi che succede? qualcosa comincia ad ostacolare il processo ad un certo momento cala la prestazione. Quel particolare momento per te è la 9 o 10ma serie, ma cosa succederebbe se una volta provassi a non cedere e fare una serie tutto fuoco? Stando alla fisiologia le tue riserva sarebbero si ntaccate ma, la risposta di compensazione futura sarebbe più elevata, il che significa che la prossima volta puoi arrivare alla 11ema serie a continuare a sentire la sensazione di pienezza che prima sentivi alla 10ma serie. Occorre provare.
      GUTTA CAVAT LAPIDEM
      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
      MANX SDS

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        #4
        Bhe, di tentativi in 14 anni di allenamento ne ho fatti... E sono arrivato alla conclusione che per un natural le capacità di recupero e supercompensazione sono limitate, quindi non credo che aumentare progressivamente il volume porti il corpo a supercompensare in misura sempre maggiore... un limite purtroppo c'è. Personamente sento che il mio corpo cresce se non alleno il muscolo target fino allo svuotamento.


        "Impara dal passato, vivi nel presente, sogna il tuo futuro......... abbilo sempre duro!"

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          #5
          Originariamente Scritto da Merlino90+
          Bhe, di tentativi in 14 anni di allenamento ne ho fatti... E sono arrivato alla conclusione che per un natural le capacità di recupero e supercompensazione sono limitate, quindi non credo che aumentare progressivamente il volume porti il corpo a supercompensare in misura sempre maggiore... un limite purtroppo c'è. Personamente sento che il mio corpo cresce se non alleno il muscolo target fino allo svuotamento.
          esatto , infatti la teoria dell'allenamento ha abbandonato il concetto di supercompensazione , adottando quello di adattamento , descrivendo questi come da differenza fra lo stato attuale di condizione fisica ed il potenziale dell'atleta.

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            #6
            i bodybuilder sono confusi....


            lol

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              #7
              certo che sono limitate, ma le metodiche di sollecitazione muscolare sono molte per cui si tratta di ottenere anche attraverso altre vie (parlo di allenamenti) le risposte adattative saranno molteplici e la risposta muscolare superiore. Il problema grosso sai qual'è è che pochissimi sono disposti a provare nuove vie, già variare ad esempio le reps crea grossi problemi al veterano, e se anche lo facesse dopo una settimana direbbe che "mi trovo male" torno alla solita tabella.
              GUTTA CAVAT LAPIDEM
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                #8
                Originariamente Scritto da menez
                certo che sono limitate, ma le metodiche di sollecitazione muscolare sono molte per cui si tratta di ottenere anche attraverso altre vie (parlo di allenamenti) le risposte adattative saranno molteplici e la risposta muscolare superiore. Il problema grosso sai qual'è è che pochissimi sono disposti a provare nuove vie, già variare ad esempio le reps crea grossi problemi al veterano, e se anche lo facesse dopo una settimana direbbe che "mi trovo male" torno alla solita tabella.
                Sì, quello che dici è vero... io stesso che pure cerco di inserire degli elementi di novità in ogni allenamento, devo fare un grosso lavoro di autoconvincimento quando mi cimento in programmi d'allenamento completamente nuovi (l'ho fatto di recente e ne ho tratto enorme vantaggio); però qui, stiamo parlando di un classico allenamento per l'ipertrofia per il quale, anche se le variazioni sul tema possono essere molte (volume, reps range 6-12, forzate, negative, rest-pause, stripping, set composti, super-set ecc...), alla fine sono tutte riconducibili ad un unico filone. Metodiche specifiche come quelle per la forza, la potenza o la velocità, la capillarizzazione ecc... non possono scatenare quelle sensazioni a cui mi riferivo nel primo post.


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                  #9
                  Originariamente Scritto da bboy18
                  esatto , infatti la teoria dell'allenamento ha abbandonato il concetto di supercompensazione , adottando quello di adattamento , descrivendo questi come da differenza fra lo stato attuale di condizione fisica ed il potenziale dell'atleta.
                  Puoi spiegare meglio questo concetto?


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                    #10
                    io credo ci sia una ragione, nel caso mio particolare mi rendo conto che con il sopraggiungere della sensazione da te descritta debba essere sfruttata e"lavorata", vale a dire quando il muscolo è gonfio e continua rep dopo rep a gonfiare e risultare pieno è tempo di approffitare sino all'incapacità e memorizzare la sensazione perchè dopo il recupero (massimo ristoro) devi continuare e cercare di riprodurla con la serie successiva.
                    Serie dopo serie ed esercizio dopo esercizio bisogna raggiungere la sensazione da te descritta e secondo me deve coincidere con un esercizio di massima concentrazione, tutti gli altri esercizi devono essere quindi in prospettiva di tale situazione, ecco l'importanza della corretta strutturazione della collocazione temporale degli esercizi.
                    GUTTA CAVAT LAPIDEM
                    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                    MANX SDS

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                      #11
                      spt per chi e' natural, l'allenamento deve essere, secondo le mia opinione ovvimente, solo e soltanto uno stimolo.

                      Il VERO punto non e' l'allenamento, ma il recupero.

                      Ogniuno, con prove, sbagli e tempo, si rende conto di quale e' il volume e' l'intensita' di allenamento che LUI e' in grado di recuperare, e in quanto tempo.

                      Questi parametri oltre tutto variano anche con il variare di "condizioni di vita" (alimentazione, quantita' di riposo e di impegni extra gym, etc etc)

                      Una volta individuati i parametri di volume, freuqneza ed intensita', si rimane pressapoco in quei range, costruendo dei micro/meso e macro cicli in cui si varia, ma di pochino, il contributo e l'entita' degli stessi...

                      Distruggersi pensando che cosi' poi si diventera' superman ... ho capito che non fa per me ... minimo vado in superallamento ... se invece va male (e purtroppo e' successo, almeno due volte) mi infortuno ...

                      Se ci fate caso, quasi tutti gli infortuni (a meno di quelli proprio per coglioneria), capitano quando si cerca di strafare, nelle ultime stentate reps quando la coordinazione inter ed intramuscolare e' ridotta, quando si e' in un periodo in cui si sta "tirando" un po' troppo ....


                      Eagle
                      Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

                      NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
                      kluca64@yahoo.com

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                        #12
                        Originariamente Scritto da Eagle
                        spt per chi e' natural, l'allenamento deve essere, secondo le mia opinione ovvimente, solo e soltanto uno stimolo.

                        Il VERO punto non e' l'allenamento, ma il recupero.

                        Ogniuno, con prove, sbagli e tempo, si rende conto di quale e' il volume e' l'intensita' di allenamento che LUI e' in grado di recuperare, e in quanto tempo.

                        Questi parametri oltre tutto variano anche con il variare di "condizioni di vita" (alimentazione, quantita' di riposo e di impegni extra gym, etc etc)

                        Una volta individuati i parametri di volume, freuqneza ed intensita', si rimane pressapoco in quei range, costruendo dei micro/meso e macro cicli in cui si varia, ma di pochino, il contributo e l'entita' degli stessi...

                        Distruggersi pensando che cosi' poi si diventera' superman ... ho capito che non fa per me ... minimo vado in superallamento ... se invece va male (e purtroppo e' successo, almeno due volte) mi infortuno ...

                        Se ci fate caso, quasi tutti gli infortuni (a meno di quelli proprio per coglioneria), capitano quando si cerca di strafare, nelle ultime stentate reps quando la coordinazione inter ed intramuscolare e' ridotta, quando si e' in un periodo in cui si sta "tirando" un po' troppo ....


                        Eagle
                        In generale concordo con Eagle.
                        Personalmente qualche piccolo infortunio, come le contratture o stiramenti, mi sono capitati sempre in regimi di dieta ristretta,con muscoli poco idratati e svuotati.
                        Raramente e' capitato con in muscoli pieni, nel contesto di regimi calorici normocalorici.
                        Sulla questione del pompaggio, molto e' gia' stato detto anche in altre discussioni.
                        Diciamo che al di la' del suo ruolo appagante, (non dimentichiamo che il pumping e' il marchio DOC del BB, negato ad ogni altro sport), esso ha una funzione metabolica di costruzione muscolare.Non solo il pump costringe il muscolo a supercompensare di glicogeno, ma attiva il DES 1-3 IGF-1, un importante co-fattoredi crescita miofribillare, ancora poco conosciuto.
                        E' necessario pero' pompare di brutto, sino al completo bruciore muscolare.
                        A glicogeno esaurito comunque, quando il pumo cala, e' inutile andare avanti.Si rischierebbe di bruciare tessuto magro.
                        Ricordo pero' a tutti, ed anche al giovane amico che ha impostato la discussione, che solo con il pump, e' impossibile costruire un fisico imponente, com massa e misure degne di un BB.
                        L'altra faccia della luna, non meno importante,e' l'allenamento pesante, con reps basse,allo scopo di stimolare al massimo la rottura dele microfibrille, le quali a loro volta rilascieranno l'IGF-1, fattore di crescita delle fibre"embrionali (stell-cell).
                        Sono loro che donano la massa DEFINITIVA, quella che, a meno di cachessie gravi indotte da malattie o ipoalimentazione, rimarrano per sempre.
                        Quindi Pump si, ma non solo!

                        ,
                        contatto face book
                        roberto moroni

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                          #13
                          l'allenamento di per sè non solo è uno stimolo, ma è una somma di tanti stimoli diretti al fine di ottenere le variazioni desiderate biologiche e fisiche.
                          Esistono delle leggi generali adattate ai singoli, quello che oggi sfugge ai natural è che la programmazione non deve essere solo mensile bensì settimanale, e questo avviene attraverso il calcolo per unità di allenamento del tonnellaggio sollevato, dei recuperi osservati, degli esercizi effettuati e dei volumi. Alla stregua di qualsiasi altro sport e affinchè non vi siano dei cali di prestazione durante tutto l'anno.
                          GUTTA CAVAT LAPIDEM
                          http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                          MANX SDS

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                            #14
                            Personalmente smetto proprio quando comincia quella sensazione, ormai da diversi anni. Infatti non vado mai oltre le 5-6 serie a muscolo. Adesso che sto per terminare la mia palestra casalinga, avendo la possibilità di allenarmi 3 volte inece che 2, proverò ad aumentare il volume. Ma come dice Menez, non bisogna intaccare quella sensazione.

                            jgrimek@hotmail.com

                            Nella vita e nella morte nutriamo la fiamma...SACRAMENT

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                              #15
                              Originariamente Scritto da Merlino90+
                              Puoi spiegare meglio questo concetto?
                              certo

                              Come sai , il principio cui si basa la teoria dell'allenamento considera la sollecitazione allenante posta sull'atleta come un momento di disagio al quale l'organismo reagisce creando limiti di sopportazione maggiori dei precendenti.
                              Secondo il concetto di supercompensazione OGNI seduta di allenamento , è uno stimolo alla quyale l'atleta si adatta e migliora.
                              Secondo questa teoria appunto rivisitata, l'atleta , (come hai notato anche tu) può migliorare la performance in modo infinito .
                              secondo principio di adattamento invece l'obbiettivo dell'allenamento è quello di colmare la differenza fra lo stato attuale di condizione fisica dl'tleta ed il suo potenziale
                              Last edited by Ospite; 18-12-2005, 09:28:32.

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