Originariamente Scritto da Manx79
La panca funziona su coloro che hanno le clavicole piu' strette, e questi fanno statistica...se non fosse che, nella maggior parte dei casi, questi atleti crescerebbero comunque con metodiche alternative, meno dispendiose e potenzialmente traumatiche.
Non voglio demonizzare un mito della forza, l'espressione stessa della potenza del tronco fatta esercizio, ma invito i delusi a voltare lo sguardo altrove.
Provate pertanto a guardare biomeccanicamente oltre al concetto di bilancere..
Bibo, in un 3d analogo a questo, poneva giustamente l'accento su elementi importanti.
Intanto, a parte alcune teorie statunitensi molto interessanti, il muscolo cresce in base a quanto si stira e quanto si contrae. Detta cosi' e' una legge molto semplicistica, ma la legge della rottura del perimisio che consente ulteriori "sconfinamenti" del muscolo perche' lo stesso non limita perimetralmente il sarcomero, non e' una mia invenzione, ma e' una esatta interpretazione della scienza dell'allenamento, soprattutto resa popolare da John Parrillo una decina di anni fa'.
E' ovvio che su questa evidenza, i manubri e le macchine, diventano un must.
Durante la serie e' molto importante visualizzare anatomicamente il pettorale.
E' come un ventaglio con la parte stretta inserita sull'omero e la parte che si "apre" incastonata su clavicola e sterno, per cui ogni ripetizione deve distanziare il piu' possibile per poi avvicinare il piu' possibile una inserzione all'altra.
Come allestire una proposta di allenamento.
Il chest press e' una delle piu' belle invenzioni, per il semplice motivo che:
1) Consente il power stretch
2) Consente di utilizzate tecniche che con la panca classica sarebbero difficili da gestire.
3) A seguito del punto 2, ti puoi permettere di non servirti dello spotter.
4) E' piu' sicura...quando sei cotto, appoggi e il gioco e' fatto..."
tratto da piero nocerino.......più fiero che piero
Commenta