Salve,
dopo tre anni di bodybuilding con 3-4 allenamenti la settimana, mi è stato proposto qualche mese fa di iniziare una stagione di massa (che sto per completare, a ottobre dovrei entrare in definizione) con 2 allenamenti settimanali, basata su 3 routine, di modo che ogni circa 10 giorni vengano allenate le stesse fasce muscolari, con frequenti settimane di scarico.
Senza esagerare, ho avuto per due lunghezze i risultati più sorprendenti della mia (breve) carriera atletica, arrivando in alcuni momenti a degli incrementi di forza che non mi credevo possibili in intervalli così brevi. A tutto ciò aggiungo che a livello di sensazioni "avverto" che il lavoro che compio è qualcosa che si coniuga a pieno coi miei bioritmi, sia a livello di distanza tra gli allenamento, che a livello di microcicli e macrocicli.
Senza scendere nei dettagli della scheda (basata comunque soprattutto su pochi e intensi esercizi poliarticolari: squats, stacchi, panca piana et similia), e basandomi solamente sul mio caso, mi pare veramente che il principio del BIIO sia qualcosa di così estremamente innovativo da scaraventare nel cesso decenni di studi sull'allenamento, e mi piacerebbe avere qualche opinione in merito.
Un saluto a tutti
dopo tre anni di bodybuilding con 3-4 allenamenti la settimana, mi è stato proposto qualche mese fa di iniziare una stagione di massa (che sto per completare, a ottobre dovrei entrare in definizione) con 2 allenamenti settimanali, basata su 3 routine, di modo che ogni circa 10 giorni vengano allenate le stesse fasce muscolari, con frequenti settimane di scarico.
Senza esagerare, ho avuto per due lunghezze i risultati più sorprendenti della mia (breve) carriera atletica, arrivando in alcuni momenti a degli incrementi di forza che non mi credevo possibili in intervalli così brevi. A tutto ciò aggiungo che a livello di sensazioni "avverto" che il lavoro che compio è qualcosa che si coniuga a pieno coi miei bioritmi, sia a livello di distanza tra gli allenamento, che a livello di microcicli e macrocicli.
Senza scendere nei dettagli della scheda (basata comunque soprattutto su pochi e intensi esercizi poliarticolari: squats, stacchi, panca piana et similia), e basandomi solamente sul mio caso, mi pare veramente che il principio del BIIO sia qualcosa di così estremamente innovativo da scaraventare nel cesso decenni di studi sull'allenamento, e mi piacerebbe avere qualche opinione in merito.
Un saluto a tutti
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