Bicipiti
Eccomi qui.....facce di *****!
Partiamo dal presupposto che e' assolutamente assurdo trattare il bicipite alla stessa stregua di settori muscolari biomeccanicamente molto piu' complessi. Se ragioniamo in termini di dimensioni muscolari, in linea di massima non e' scandaloso paragonare il bicipite al deltoide, e quindi, sulla falsariga di questo ragionamento "dimensionale" strutturare un numero di serie sostanzialmente simile di serie e reps per i due soggetti. Ma se ragioniamo in termini di funzionalita' muscolare, il deltoide ha una tripla azione meccanica, come voi froci ben sapete. Non a caso, una scheda di allenamento degna di tale nome dovrebbe curarsi del deltoide nella sua complessa potenzialita' contrattile.
Per il bicipite, le cose stanno diversamente....A meno di nuove funzioni inventate da studi sessuopatologici, il bicipite flette l'avambraccio sul braccio. Quindi:
1) e' UNA STRONZATA superare le 6-8 serie in toto se queste sono ben eseguite e vissute con i giusti carichi e una adeguata concentrazione.
2) L'articolazione che presiede la sua contrazione, e' paragonabile alle possibilita' della serranda del vostro garage di aprirsi in modo diverso dal consueto.
3) la sua forma e' predeterminata geneticamente e non aspettatevi l'esercizio che "faccia la punta" o lo strutturi "a cuore".
4) Il suo sviluppo, proprio per la semplicita' biomeccanica che lo caratterizza, si manifesta nella sua interezza gia' nei primissimi anni di allenamento ( ...a meno di cappelle clamorose) a differenza di altri settori muscolari che spesso necessitano di una elevata "abilita'" nella gestione dell'allenamento per essere espressa al massimo.
Come mi allenavo quando ero dio
Manubri seduto ( panca con incl. a 70° e seggiolino alzato)
5 serie da 8 colpi perfetti + almeno 3 o 4 gestiti dal cheating
( e' il metodo di aiuto autogestito migliore su movimenti quasi circolari quali questo dove la spalla e' libera di muoversi....anche il miglior compagno di allenamento non puo' essere tanto abile e sensibile da gestire un aiuto che rispetti al meglio la direzione del
manubrio nello spazio). Ricordatevi in fase apicale di contrarre in meniera autonoma il bic. per un paio di secondi ruotando il mignolo verso il deltoide ed alzando leggermente il gomito verso il soffitto. Discesa lenta, molto lenta e sempre col palmo della mano rivolta al soffitto..sempre...Visualizzate con rabbia il vostro target, vi sara' utile per l'ultima,impossibile ripetizione...
Panca Scott 4 serie per 6 colpi+ 3 forced reps
In questo esercizio e' perfetto l'intervento dello spotter perche' il fatto di avere l'articolazione bloccata consente all'aiutante di non poter sbagliare e all'esecutore di arrivare realmente al limite. Le mani devono impugnare il bil. leggermente piu' larghe delle spalle e occorre contrarre anche in questo caso in maniera simile al classico "doppio bicipite" da gara di bb.
Anche in questo caso, massimo controllo della discesa senza estendere completamente il braccio. E' solo accademia per il 99% dei casi, ma per molti, caricare in eccesso il tendine nei primi gradi della risalita ha creato non pochi problemi.
Linee- guida generali.
I manubri consentono una prono-supinazione ottimale ed un'ovvia equa distribuzione dello sforzo su entrambi i bicipiti.
Posizionare anche solo in discesa i manubri " a martello " priva quasi completamente della giusta qualita' contrattile il bicipite, trasferendola al brachiale.
Ripeto, non massacratevi di serie e non eseguite piu' di due esercizi, sarebbero una variazione sullo stesso tema.
Eccomi qui.....facce di *****!
Partiamo dal presupposto che e' assolutamente assurdo trattare il bicipite alla stessa stregua di settori muscolari biomeccanicamente molto piu' complessi. Se ragioniamo in termini di dimensioni muscolari, in linea di massima non e' scandaloso paragonare il bicipite al deltoide, e quindi, sulla falsariga di questo ragionamento "dimensionale" strutturare un numero di serie sostanzialmente simile di serie e reps per i due soggetti. Ma se ragioniamo in termini di funzionalita' muscolare, il deltoide ha una tripla azione meccanica, come voi froci ben sapete. Non a caso, una scheda di allenamento degna di tale nome dovrebbe curarsi del deltoide nella sua complessa potenzialita' contrattile.
Per il bicipite, le cose stanno diversamente....A meno di nuove funzioni inventate da studi sessuopatologici, il bicipite flette l'avambraccio sul braccio. Quindi:
1) e' UNA STRONZATA superare le 6-8 serie in toto se queste sono ben eseguite e vissute con i giusti carichi e una adeguata concentrazione.
2) L'articolazione che presiede la sua contrazione, e' paragonabile alle possibilita' della serranda del vostro garage di aprirsi in modo diverso dal consueto.
3) la sua forma e' predeterminata geneticamente e non aspettatevi l'esercizio che "faccia la punta" o lo strutturi "a cuore".
4) Il suo sviluppo, proprio per la semplicita' biomeccanica che lo caratterizza, si manifesta nella sua interezza gia' nei primissimi anni di allenamento ( ...a meno di cappelle clamorose) a differenza di altri settori muscolari che spesso necessitano di una elevata "abilita'" nella gestione dell'allenamento per essere espressa al massimo.
Come mi allenavo quando ero dio
Manubri seduto ( panca con incl. a 70° e seggiolino alzato)
5 serie da 8 colpi perfetti + almeno 3 o 4 gestiti dal cheating
( e' il metodo di aiuto autogestito migliore su movimenti quasi circolari quali questo dove la spalla e' libera di muoversi....anche il miglior compagno di allenamento non puo' essere tanto abile e sensibile da gestire un aiuto che rispetti al meglio la direzione del
manubrio nello spazio). Ricordatevi in fase apicale di contrarre in meniera autonoma il bic. per un paio di secondi ruotando il mignolo verso il deltoide ed alzando leggermente il gomito verso il soffitto. Discesa lenta, molto lenta e sempre col palmo della mano rivolta al soffitto..sempre...Visualizzate con rabbia il vostro target, vi sara' utile per l'ultima,impossibile ripetizione...
Panca Scott 4 serie per 6 colpi+ 3 forced reps
In questo esercizio e' perfetto l'intervento dello spotter perche' il fatto di avere l'articolazione bloccata consente all'aiutante di non poter sbagliare e all'esecutore di arrivare realmente al limite. Le mani devono impugnare il bil. leggermente piu' larghe delle spalle e occorre contrarre anche in questo caso in maniera simile al classico "doppio bicipite" da gara di bb.
Anche in questo caso, massimo controllo della discesa senza estendere completamente il braccio. E' solo accademia per il 99% dei casi, ma per molti, caricare in eccesso il tendine nei primi gradi della risalita ha creato non pochi problemi.
Linee- guida generali.
I manubri consentono una prono-supinazione ottimale ed un'ovvia equa distribuzione dello sforzo su entrambi i bicipiti.
Posizionare anche solo in discesa i manubri " a martello " priva quasi completamente della giusta qualita' contrattile il bicipite, trasferendola al brachiale.
Ripeto, non massacratevi di serie e non eseguite piu' di due esercizi, sarebbero una variazione sullo stesso tema.
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