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I 4 biotipi morfologici fondamentali!articolo

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    I 4 biotipi morfologici fondamentali!articolo

    La perfetta conoscenza della sfera bio morfologica, ci può non solo far capire come allenarci meglio.
    I 4 biotipi morfologici base :
    1 CEREBRALE
    2 BILIOSO
    3 SANGUIGNO
    4 LINFATICO


    ogni biotipo e` suddiviso in 3 sottoinsiemi


    analizziamo il primo biotipo

    CELEBRALE

    Il biotipo catabolico-cerebrale-ipercortisolico: il più difficile per lo sviluppo muscolare. La categoria Hard gainer

    I 4 biotipi base e loro abissali differenze.

    Concetti di idrofobia e vasocostrizione.

    Il bio-tipo “cerebrale o nervoso”, è iperattivo, tendenzialmente iper-catabolico, mette su massa muscolare con grande difficoltà poiché tende a distruggere quello che già possiede. Può avere livelli alti di ormoni muscolarmente distruttivi come il cortisolo (va rilevato con analisi del sangue e delle urine).

    Il cerebrale è “idrofobico” ovvero non presenta certo una buona capillarizzazione, anzi in genere tende alla vasocostrizione. Non ha facilità ad idratare i muscoli (che è un passo fondamentale per innescare l’anabolismo muscolare e contrastare il catabolismo).

    E’ tendenzialmente rigido e contratto, non solo fisicamente e vive spesso sotto continue scariche di adrenalina per stress anche di origine competitiva, affronta con grinta (in fase positiva) eventi anche duri da gestire ma resiste per periodi di tempo ridotti, anche solo pochi giorni. E’ uno scattista, anche nello sport, è il contrario del maratoneta e del lavoro metodico, routinario e di resistenza. Entra in sovrallenamento con estrema facilità, tale situazione è vissuta con frustrazione, infatti il cerebrale vuole stare bene e primeggiare ma finisce spesso in esaurimento psico-fisico (fase negativa). Necessita di molti integratori: proteine, carboidrati, vitamine, minerali, creatina, glutammina, OKG, tribulus terrestris, aminoacidi ramificati, fosfatidil-serina, ribosio, l-carnitina, acetil-l-carnitina e numerosi fitoestratti, ecc., per mantenere lo stato iperattivo (fase positiva) nel tempo.

    Nella mia scuola si divide il biotipo cerebrale in 3 sotto categorie a seconda della fase psico-fisiologica in cui si trova:

    “cerebrale in forma”, fase positiva, ha raggiunto il suo equilibrio con tecniche mente-corpo a 360°, integratori, alimentazione specifica, ecc.

    “cerebrale super-in–forma”

    cerebrale fuori forma in fase negativa-esaurita

    Il cerebrale “ super in forma”( punto 2), apparentemente può essere discretamente muscoloso, scambiato anche fisicamente per un bio-tipo “bilioso”, se non fosse per il cranio specifico per questo biotipo che, ad un attento esame, permette il riconoscimento dal marker imposto dalla genetica. Questo stato “ supre-in-forma” è ottenibile seguendo per un po’ di tempo il sistema globale.

    Ho scoperto e studiato negli anni i suoi limiti e difetti fisici, strutturali e psico-fisiologici, ho poi amplificato al massimo i suoi pregi e qualità con specifiche tecniche.

    Il celebrare super informa ha compiuto un lavoro mente-corpo a 360° su se stesso limitando gli aspetti distruttivi (scarsa tolleranza allo stress cronico) di questo biotipo.

    Tale soggetto per diventare tale, deve essere stato seguito ed istruito da vari esperti come quelli che insegnano tecniche antistress (per controllare l’eccessiva esuberanza del sistema simpatico, e l’eccessiva tendenza di produzione di adrenalina ed ormoni catabolici). Altri esperti nel campo dell’integrazione alimentare e dell’alimentazione salutare e sportiva hanno identificato il meglio per far si che il nostro cerebrale sia sempre in forma, riducendo al minimo i periodi “down” vivendo il più possibile in “up”.

    Chiaramente il cerebrale super informa offre moltissime attenzioni alla salute mente corpo, alla forma fisica muscolare ed alla performance, compresa quella della sfera sessuale in cui vuole eccellere.

    In poche parole la mente è da pilota di formula uno, ma il corpo, se non perfettamente allenato, addestrato, integrato ed alimentato, si può trasformare in un’ “utilitaria scarburata”…altro che auto da corsa! Ne può derivare per lo stress cronico non contrastato, un potenziale senso di frustrazione, apatia, stanchezza cronica, depressione per il senso di fallimento finendo per diventare il 3° sottotipo.

    Il cerebrale “ super in forma” è una condizione ideale-ottimizzata che può essere persa se non verranno continuamente applicate tutte le regole del piano globale a 360°!

    3.Cerebrale non in forma( fase negativa, in esaurimento psico-fisico)

    Nel corso della vita, lo stesso soggetto potrebbe oscillare tra i tre sottotipi, solo quando la consapevolezza superiore si concretizza, sia a livello teorico che pratico (con le specifiche priorità e scelte di vita), il cerebrale in fase down, potrà risalire la china, ritornando in forma.

    QUESTO E’ UNO STILE DI VITA CHE ANDREBBE ACCETTATO LADDOVE IL DESIDERIO DI PERFORMANCE E FORMA FISICA SIA PRIORITARIO NELLA VITA.

    I periodi eccessivi di stress o i problemi lavorativi, familiari, sentimentali, alterazioni alimentari o svaghi eccessivamente stancanti, portano il cerebrale in forma in un periodo di surmenage psico-fisico, cioè con quelle tipiche manifestazioni da stress cronico, con alterazioni funzionali del sistema nervoso autonomo, endocrino,ecc.

    I SINTOMI COINCIDONO CON QUELLI DEL SOVRA-ALLENAMENTO E DELLO STRESS CRONICO

    Nonostante la mente con la sua creatività e fantasia sia il punto forte del cerebrale, che richiede a se stesso grandi risultati e non “stacca mai la spina”, è proprio questa che può spingere il suo corpo oltre il limite di sicurezza, facendo crollare così l’energia vitale, divenendo, come paradosso, perfettamente inefficiente, ovvero il contrario di ciò che vuole essere.

    Il cerebrale quindi è il biotipo senza mezze misure: o “alle stelle o alle stalle”.

    Per far stare bene il cerebrale, detto anche bio-tipo nervoso, bisogna veramente insegnargli molto. Per es. se il cortisolo è cronicamente più alto del normale, oltre a distruggere i muscoli, favorisce la classica pancetta e l’accumulo adiposo nel giro vita dando luogo al classico “magro ma con le maniglie dell’amore”.

    Il cerebrale è chiaramente il bio-tipo più catabolico, quello che mette su meno muscoli, pur impegnandosi più di tutti. Il suo desiderio di primeggiare lo può portare a rischio di doping, poiché non vuole avere meno muscoli (nel caso del cerebrale sportivo) degli altri, che hanno uno sviluppo muscolare più facile da realizzare.

    Essendo idrofobico, non ha una buona idratazione muscolare, senza integratori specifici ed allenamenti a capillarizzazione e triset discendenti ecc., non avrà grosse speranze di ottenere soddisfacenti risultati come volume muscolare.

    Ben seguito, da “fase down”, diventerà “up”, con grande soddisfazione personale e del dottore che lo istruisce, via via nel tempo, in modo “dinamico” e creativo.

    Il cerebrale, magari non come bio-tipo puro ma, come combinazione di 2-3 bio-tipi, è un ottimo cliente per il personal trainer e per dottori specializzati in fitness e benessere, presenti oggi anche nelle palestre.

    Se mal seguiti, abbandonano il centro sportivo spesso parlando male degli istruttori che non lo hanno ascoltato (ricordiamoci di una tendenza egocentrica del cerebrale) e perché non hanno avuto risultati. Le loro domande sono numerose, sembrerebbero quasi paranoiche, in realtà vogliono solo capire.

    I cerebrali, nelle loro varie combinazioni, sono la categoria più difficile da allenare, dubito che i normali istruttori delle palestre, siano con tutta la loro buona volontà, in grado di poter aiutare concretamente tale categoria, quella che banalmente ed in modo troppo generico è definita “hard gainer”.

    Paragrafo 3 - 4

    L’hard gainer, “il duro a crescere”: una trattazione circa i suoi problemi (a 360°) e possibili soluzioni pratiche. Come può sviluppare la muscolatura in modo salutare-natural nonostante tutti i limiti.

    Altro argomento e titolo di seminari.

    Un semplice e breve cenno, tuttavia è da riportare.

    Il cerebrale, tipico hard gainer, non ha solo il cortisolo alto, ma in genere può presentare anche livelli di testosterone (un ormone potentemente anabolico) un po’ più bassi della media. Tutto ciò rende non solo difficile lo sviluppo muscolare, ma poi anche il mantenimento della massa ottenuta con tanta fatica, sempre per il suo catabolismo accentuato e per lo scarso anabolismo. Manifesta poi un atteggiamento nervoso iperattivo nei confronti della vita, è come già visto fisicamente rigido e spesso tendente alla vasocostrizione.

    Le tecniche di capillarizzazione, di afflusso di sangue nelle fibre più rosse quindi sono indispensabili, a cui seguono dopo l’allenamento, tutti gli integratori volumizzanti .

    Oltre a tutto questo catabolismo, e scarso anabolismo, unito probabilmente ad un non ottimale livello di GH, l’hard gainer, verso i 30-40 anni può, proprio per il cortisolo alto e non solo, sviluppare un penoso ed antiestetico pannicolo adiposo intorno alla vita e sulla pancia…una visibile ciambella di grasso su un fisico “scarno”…il colmo!

    Ricordiamo poi la tendenza al sovrallenamento poiché stressato dalla vita quotidiana…tendenzialmente può prendere tutto male….e troppo seriamente…proprio per questo è un gran lavoratore di fiducia!

    Il cerebrale hard gainer, ha una metodica di allenamento tutta particolare e specifica, che muta a seconda della sotto-categoria in cui si trova in quel momento ed in quella specifica fase della vita.

    Spesso è conveniente allenare, anche intensamente, solo un muscolo principale per volta in una seduta.

    Immaginate una città (il nostro corpo) ed un missile (l’allenamento per un muscolo) che distrugge una piccola parte della città. Riparare e poi sovra-compensare “ingrossando”così la zona colpita è certamente più fattibile in confronto alla distruzione massiva ad opera di due missili (l’allenamento di due muscoli principali per es. pettorali e dorsali). Fondamentale è quindi distruggere quel minimo sufficiente per innescare l’ottimale riparazione e sovra-compensazione, riposando anche in modo adeguato (anche 2-3 giorni).

    Ciò è particolarmente vero quando abbiamo distrutto con uno specifico allenamento le fibre bianche. Nel periodo di riposo delle fibre bianche si può,come già spiegato ed insegnato in molte specifiche lezioni, eseguire delle serie leggere di capillarizzazione-pro-circolazione, per far affluire sangue nelle fibre rosse dell’hard gainer che, nel periodo di riposo delle fibre bianche tendono a “sgonfiarsi” diminuendo il tono dei deltoidi, pettorali alti, bicipiti, ecc.. Ciò è attuabile se lo specifico soggetto non è in quel periodo sovra-allenato, stressato anche da eventi della vita quotidiana ecc.

    Questa è una delle grandi differenze tra le scuole che provengono, come esperienze empiriche, dal “DOPING” e la “MIA SCUOLA NATURAL” (intesa come approccio scientifico personalizzato con visione a 360°).

    Ogni bio-tipo ha, in realtà metodiche e “trucchi” di allenamento specifici. Occorre accertare anche i livelli ormonali e glicemici con specifiche analisi del sangue. Questo è uno dei primi passi.

    L’hard-gainer “cerebrale” è attratto dagli zuccheri in continuazione poiché, tendenzialmente ansioso e/o iperattivo in modo praticamente costane, brucia carburante in continuazione.

    Potrebbe quindi, nel tempo, andare incontro alla cosiddetta “Sindrome X” ovvero la resistenza all’insulina, una specie di pre-diabete e al contrario anche ad un’ipoglicemia reattiva a carico di carboidrati semplici.

    Spesso proprio alti livelli cronici di cortisolo portano il cerebrale sotto stress a voler consumare più carboidrati semplici….Tutto ciò nella sua complessità, (il discorso scientifico è veramente lungo), può portare l’hard gainer ad avere non solo pochi muscoli, ma anche la già citata pancetta con relative “maniglie dell’amore”…… .

    Come prassi ai miei clienti, prima di iniziare ad agire tecnicamente, spiego nei dettagli tutto ciò… Solo la consapevolezza scientifica globale può portare l’hard gainer sulla via dell’equilibrio, del successo, della soddisfazione… ovvero farlo diventare “super in forma”.

    Esteticamente, sono finiti i problemi del cerebrale-ipercortisolico-catabolico-hard-gainer?…NO.

    Dopo molti anni di professione, specializzandomi in casi difficili, posso affermare che questi soggetti, una volta riequilibrati con tutte le tecniche mente-corpo, gli integratori, alimentazione, ecc. che gli portano la salute e le buone prestazioni, possono presentare tuttavia i seguenti limiti dal punto di vista estetico: fianchi larghi (più larghi o quasi della gabbia toracica), cassa toracica non molto ampia cioè il bacino o meglio le creste iliache, sporgono un po’ più in fuori rispetto alla cassa toracica, le clavicole sono piccole, l’ossatura è media o più sottile rispetto agli altri biotipi base ( tale concetto sarà poi ampliato).

    Quindi per ottenere un effetto estetico occorre far aumentare di volume e massa i dorsali bassi (bianchi), il gran dentato (fibre a prevalenza rossa), i pettorali (tutte le sezioni), i deltoidi (tutti e tre i capi). Inutile lavorare troppo sui muscoli delle gambe: più di tanto non si ingrosseranno! Meno male che alle donne non piacciono le gambe troppo grosse, mentre dei bei pettorali e delle belle spalle invece…. .

    Il personal trainer, in collaborazione con un dottore, seguirà l’hard gainer passo dopo passo, risultato dopo risultato.

    Il momento più difficile è quello dell’inquadramento ovvero far capire al cliente suddetto come e perché sia dal punto di vista estetico, sia come sviluppo muscolare , risulti il bio-tipo più difficile e perché è “ diverso” dagli altri.

    Si dovrà istruire tale soggetto su tutto ciò che dovrà utilizzare e mettere in pratica, ovvero tutte le strategie disponibili e mantenere costante l’impegno nel tempo, pena la perdita, anche rapidamente, dei benefici, in termini di volume muscolare, ottenuti con tanta fatica.

    La guerra al doping non è un filosofia: è tecnica, è scienza, è dialogo e divulgazione a qualità garantita da dottori specializzati che, continuano sempre la loro ricerca per fornire alternative concrete alle vietate sostanze dopanti, usate molto a livello amatoriale e probabilmente da alcuni soggetti “cerebrali” che si sono lasciati affascinare dal tutto e subito. Il compito di questi dottori, consiste nell’aiutare tutti gli atleti natural amatoriali ma soprattutto…l’hard gainer!

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    #2
    Il biotipo “bilioso”.

    Il biotipo “bilioso”.
    Se il “cerebrale” nelle sue sottocategorie è il biotipo più complesso e difficile da allenare e da mantenere in equilibrio, il “bilioso” è la biomorfologia che unisce i compromessi come l’ intelligenza e creatività, tipici del cerebrale, alla forza e muscolatura tipica del “sanguigno” .

    Ripeto che ogni biotipo fondamentale oltre alle caratteristiche somatiche, psico-fisiologiche e comportamentali, si riconosce anche dalla forma e dalla struttura ossea in generale, ma in particolare quella del cranio.

    Studiata la struttura ossea del resto del corpo (polsi, ginocchia, caviglie, cassa toracica, ecc..) la biotipizzazione inizia a realizzarsi. Si capisce che tale processo è notevolmente difficile da ottenere in quanto si devono calcolare le diverse percentuali dei biotipi base teorici che, nell’insieme, costituiscono il soggetto reale e concreto che, davanti a voi, sta chiedendo aiuto, magari proprio dopo anni di fallimento nello sviluppo muscolare, nel controllo dell’ansia, della depressione, dello stress, ecc. .


    bilioso “puro” in genere, beato lui, ha tutto ciò che si può desiderare, ha una sorta di compromessi ottimizzati. Ogni biotipo ha i suoi punti deboli ma il bilioso ha dalla sua parte molti punti forti. Il “ bilioso puro” è quasi privo, in genere, di grandi difficoltà nello sviluppo muscolare; personalmente il tipo di training che consiglio al bilioso, mira, a fargli conseguire risultati nel minor tempo possibile. A differenza dell’hard gainer il bilioso non deve, generalmente, neanche passare attraverso la fase riequilibrante. Inoltre sempre a differenza del biotipo difficile, il bilioso non viene alterato più di tanto da una serie di errori nell’allenamento, che sarebbero invece dannosissimi per il cerebrale

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      #3
      Il biotipo “sanguigno-muscolare”: ideato dalla natura per il lavoro fisico

      Il biotipo “sanguigno-muscolare”: ideato dalla natura per il lavoro fisico

      Molti mi chiedono perché la natura, nella sua evoluzione, ha concepito i 4 biotipi fondamentali. Non potevamo essere tutti biliosi?

      Ogni biotipo sarebbe in realtà uno specialista in certi settori e deficitario in altri. L’intelligenza sopraffina il cerebrale, “muscoli e cervello” al bilioso, il lavoro di fatica e di forza al sanguigno, il lavoro non fisico, routinario e metodico con bassissime responsabilità e spirito d’iniziativa al linfatico.

      Il sanguigno-muscolare è quello che come tocca i pesi s’ingrossa. Pare quasi che, a dispetto di tutta la specifica scienza dell’allenamento, qualunque sistema usi il risultato è sempre quello: s’ingrossa!, creando invidia tra i cerebrali, cerebrali-biliosi, ecc. .

      Anche se non ne è completamente consapevole, in genere, il grosso sanguigno non ha certo le qualità intellettive del cerebrale, di cui potrebbe essere magari un po’ invidioso… . Nel body building agonistico attuale tutte le principali esperienze sono state effettuate prevalentemente da sanguigni e bilioso-sanguigni che tra l’altro si devono “dopare” poiché per le gare non è sufficiente solo una grande massa, si deve essere muscolarmente definiti, striati, ecc. .

      I biotipi non dotati come sviluppo muscolare non sono stati quindi di certo studiati dagli attuali “esperti” di Body building e Fitness agonistico, così come non sono stati studiati soggetti non sfavoriti dalla natura come ai “cerebrali”( i biliosi), ma che tuttavia hanno pochissimo tempo per allenarsi; inoltre la loro principale preoccupazione nella vita non è di sicuro sviluppare e mantenere la muscolatura, anche se un bel fisico è da questi desiderato. Ora è ancora più chiaro lo scopo delle mie ricerche: studiare a fondo i sistemi di allenamento natural per i biotipi muscolarmente più sfortunati sui quali, praticamente, non esiste una vera e propria ricerca al riguardo, basata su seri criteri scientifici, utilizzando inoltre ogni STRATEGIA SINERGICA COMPLEMENTARE (elettrostimolazione, cosmetici brucia grasso ecc.).

      Il paradosso è che negli anni ’50 i body builders di allora “natural per forza”, erano più tecnici di quelli di oggi, perché di tutte le numerose sostanze dopanti che attualmente, purtroppo, girano per certe palestre di B.B., a quei tempi, non se ne vedeva neanche l’ombra.

      Il Prof. Franco Fassi campione di B.B. negli anni mitici, nei suoi articoli tecnici di facilissima comprensione, offre da numerosi anni, spunti per tecniche di allenamento semplici e naturali.

      “Master Fassi”, imprenditore ed industriale di fama internazionale (titolare della Fassi Sport) è da sempre schierato per il natural. Questo impegno si concretizza anche attraverso la rivista “Sportman & Fitness” di cui sono collaboratore scientifico.

      L’allenamento per le diverse costituzioni era un’intuizione già degli anni ’50, purtroppo poi con la diffusione del doping sia agonistico sia amatoriale, tutto ciò che era personalizzazione è quasi scomparso, perché con steroidi, GH, insulina, anabolizzanti, clembuterolo, ecc., si ottiene comunque un risultato, compreso anche quello di potersi ammalare gravemente e di maledire il momento in cui ci si è dopati e coloro che ci hanno fornito tali sostanze ed anche coloro che ci hanno convinto ad usarle… .

      Chi legge riviste da anni non può non notare che i vari campioni famosissimi, ciclopici e definiti, dopo 1-2-3 anni di grande fama, spesso spariscono o si assentano per lungo tempo dalla scena agonistica e dal settore sportivo professionale.

      Negli altri sport di solito si diventa allenatori o manager, in questo settore invece, molti ex campioni, non si sa proprio che fine abbiano fatto. Personalmente sospetto che il grande uso di tutti quei farmaci, abbia deteriorato la loro salute fisica e mentale.

      Il Prof. Franco Fassi, un cerebrale-bilioso, all’età di 70 anni ha dimostrato in pratica cosa significa usare “cervello e muscoli”. Titolare della nota azienda “Fassi Sport”, per anni è stato campione di body building quando il B.B. era vero natural. Egli continua ad allenarsi tutt’oggi. Un esempio per tutti noi.

      Quindi : attenti quando vi danno consigli istruttori “sanguigni” e se tali consigli sono basati solo sulle loro esperienze personali. Il sanguigno puro ha tempi di recupero veloci, è anabolico per natura, mangia e si ingrossa, anche senza integratori e sostanze dopanti….non avrà così facendo un fisico iper definito da gara, ma esibirà comunque dei muscoli idonei per essere facilmente notato su una spiaggia.

      L’utenza non agonista è molto ricca invece di cerebrali e cerebrali-biliosi, tale fascia desidera oltre al buon fisico, bello sano e forte, anche la prestazione mentale ottimale e la lucidità intellettiva.

      Il sanguigno in genere,desidera solo ingrossarsi, anche potenzialmente a scapito di un’ottimale performance mentale.

      Magari colleziona libri ma non li legge.

      In effetti la natura lo porta ad assecondare il ruolo per cui è stato “ideato”, ovvero i gesti muscolari (lavori nei campi, nei boschi, costruzione di edifici come muratore, ecc.).

      Non essendo consapevole dei suoi limiti intellettuali, il “sanguigno-muscolare-puro" può sopravvalutare le proprie capacità psico-attitudinali e può essere un guaio se in un ufficio, con lavoro di “concetto impegnativi”, il vostro grosso capo è un “sanguigno puro”.

      Quando qualcuno mostra i suoi evidenti limiti, la reazione può essere violenta e collerica

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        #4
        Il linfatico…lo sport non fa per lui…ma ne ha molto bisogno.

        Il linfatico…lo sport non fa per lui…ma ne ha molto bisogno.

        Il linfatico…lo sport non fa per lui…ma ne ha molto bisogno.

        L’idrofilia e la ritenzione idrica: come combatterli. Differenze con il cerebrale.

        Se state leggendo e studiando questo testo, probabilmente non siete un “linfatico puro”. Potreste avere delle percentuali linfatiche nella complessità globale del vostro biotipo, ma questi limiti non vi hanno fermato.

        Con poca muscolatura tonica (mentre il cerebrale ne ha poca ma dura) e molto grasso, il linfatico ha un addome prominente, adiposo e molliccio. Mollicce e flaccide sono anche le braccia, le gambe,ecc. tali manifestazioni sono esasperate nella donna “linfatica pura”. L’esercizio suo preferito è mangiare : attenzione, pure il sanguigno è un gran mangiatore, ma poi ha l’energia per estenuanti allenamenti sportivi.

        Il linfatico è idrofilo, ovvero trattiene notevolmente i liquidi (è il contrario del cerebrale).

        Il linfatico, convinto che lo sport è salutare, sceglierà il golf o comunque sport calmi mentre, il cerebrale-bilioso sceglierà il rugby, le arti marziali, il body building, che purtroppo presto abbandona per carenza di risultati…(il mio compito è di farglielo piacere in una visione a 360°).

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          #5
          solo una cosa, gli studi sono tuoi personali, altrimenti puoi postare cortesemente l'origine, grazie

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            #6
            sempre ALBANESI.it?

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              #7
              E' arrivato il re del copia-icolla
              Originariamente Scritto da Vincio
              Scusate il mostruoso off topicche! ma che è il catabolismo.. che gnoranteee che sono

              Originale inviato da Piero Nocerino
              Catabolismo e' quando ti guardi allo specchio e sei una merda..

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                #8
                Originally posted by MISTER X
                sempre ALBANESI.it?
                No, credo che siano del Dr. Gelli.
                Teoria interessante, ma i somatotipi di Sheldon sono a mio parere più realistici e meno "complessi".

                Armando
                Kinesiologia Sportiva
                www.armandovinci.com

                NEW->www.kinesiologiasportiva.com<-NEW

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                  #9
                  Originally posted by Armando
                  No, credo che siano del Dr. Gelli.
                  Teoria interessante, ma i somatotipi di Sheldon sono a mio parere più realistici e meno "complessi".

                  Armando


                  -LOTTA AL DOPING-
                  www.naturalmanbb.com
                  naturalman_@hotmail.com
                  dott_peppe@hotmail.com

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                    #10
                    Vivevamo nelle tenebre, nascosti in caverne, all'improvviso MARCOBUNIELLO, ci ha illuminati!

                    Io però che sono un pò gnucco nn sono riuscito a capire dove gli articoli che ha postato in varie sessioni vogliono arrivare!

                    Se qualcuno mi erudisce?

                    Aiutoooo! Mister!!!

                    Commenta


                      #11
                      Vogliono arrivare alla consapevolezza che ci rende liberi dalla falsa propaganda.
                      La propaganda invece ha come Unico scopo :dare ricchezza a chì ha i mezzi per ingannare le masse facendogli credere l'inverosimile e facendo leva sull'ignoranza del popolo ,magari buttando la qualche articoletto di pseudoguri che promettono la menzogna .
                      Last edited by marcobuniello; 10-01-2004, 10:49:54.

                      I walk these streets, a loaded six string on my back
                      I play for keeps, 'cause I might not make it back
                      I been everywhere, still I'm standing tall
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                        #12
                        Originally posted by marcobuniello
                        Vogliono arrivare alla consapevolezza che ci rende liberi dalla falsa propaganda.
                        La propaganda invece ha come Unico scopo :dare ricchezza a chì ha i mezzi per ingannare le masse facendogli credere l'inverosimile e facendo leva sull'ignoranza del popolo ,magari buttando la qualche articoletto di pseudoguri che promettono la menzogna .
                        Belle parole, ma in sostanza?
                        Teorie sui somatotipi, morfotipi o biotipi, come gradisci chiamarli ce ne sono migliaia, basta cercare un pò...
                        Nel mondo dell'allenamento c'è altro che non funziona.

                        Il dr. Gelli ha le sue idee, a te piaceranno, identificati, ma con occhio critico, con queste e trova la tua strada, ma non puoi assolutamente pensare che tutti debbano uniformarsi a tale teoria, perchè di teoria si tratta.
                        Personalmente non mi è affatto piaciuto il suo libro "elettronico".

                        Armando
                        Kinesiologia Sportiva
                        www.armandovinci.com

                        NEW->www.kinesiologiasportiva.com<-NEW

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                          #13

                          'mmazza quanto 6 brutto

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                            #14
                            Originally posted by marcobuniello
                            Vogliono arrivare alla consapevolezza che ci rende liberi dalla falsa propaganda.
                            La propaganda invece ha come Unico scopo :dare ricchezza a chì ha i mezzi per ingannare le masse facendogli credere l'inverosimile e facendo leva sull'ignoranza del popolo ,magari buttando la qualche articoletto di pseudoguri che promettono la menzogna .
                            Neo è morto nel terzo episodio,e penso che i fratelli Waciosky, per il quarto episodio, se mai ci sarà, hanno già in mente un altro messia.

                            Scusa Marco! A parte la p ! Non pensi di essere sullo stesso piano dei pseudo guru(nonsi mette al plurale) che denigrighi nei tuoi farneticanti post, pensi davvero che la summa delle verità risieda nelle tecniche di allenamento o nelle strategie di alimentazione, pensi che il fine ultimo delle masse sia l'essere eruditi su qesto.

                            Sei miserrimo e patologico!

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                              #15
                              Originally posted by Armando
                              Belle parole, ma in sostanza?
                              Teorie sui somatotipi, morfotipi o biotipi, come gradisci chiamarli ce ne sono migliaia, basta cercare un pò...
                              Nel mondo dell'allenamento c'è altro che non funziona.

                              Il dr. Gelli ha le sue idee, a te piaceranno, identificati, ma con occhio critico, con queste e trova la tua strada, ma non puoi assolutamente pensare che tutti debbano uniformarsi a tale teoria, perchè di teoria si tratta.
                              Personalmente non mi è affatto piaciuto il suo libro "elettronico".

                              Armando
                              A mio modo di vedere è sempre lodevole cercare di trovare un modo per capire quale indirizzo di allenamento da adottare in base al ragazzo che abbiamo di fronte, alle sue caratteristiche
                              Ma essendo dei modelli e nemmeno scolpiti sulla pietra, non bisogna cadere nell'inganno di assolutizzare

                              Effettivamente, se uno guarda gli sport ad alto livello, gli atleti alla fine hanno una certa conformazione (anche del cranio).. ok ma poi?

                              Ovviamente, non bisogna essere nemmeno scettici a priori

                              Personalmente leggendo gli allenamenti e i risultati di alcuni ragazzi su questo forum e in quello di Armando si possono osservare reazioni differenti agli stessi protocolli
                              Insomma, alla fine o osserviamo le reazioni o se vogliamo un GUT osserviamo i biotipi come rispondono alle varie sollecitazioni
                              Ma poi bisogna essere bravi nel classificarli..

                              Valerio
                              Valerio

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