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L'INTENSITA': nascita, sviluppo e possibili evoluzioni di un mito.

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    #16
    Re: L'INTENSITA': nascita, sviluppo e possibili evoluzioni di un mito.

    Originally posted by Rox68
    Parallelamente al 3d dedicato alla forza e a tutte le sue possibili applicazioni negli sport di potenza, mi piacerebbe aprire un dibattito sulla definizione del concetto di intensità.
    Chiunque sia a contatto col mondo dei pesi, chiunque legga libri o riviste dedicate al bodybuilding sa che l'intensità è l'obiettivo di tutti coloro che vogliono allenarsi con serietà.
    Ma quali sono le grandezze che concorrono a determinarla?
    Quali elementi la influenzano?
    Cos'è l'intensità?
    Come la si misura?
    Tante domande e troppo poche le risposte...o meglio, troppe le risposte empiriche, rare quelle documentate ed interessanti, quelle cioè che stimolano a pensare, a trovare qualcosa di nuovo per definire tale grandezza.
    Perchè non provare qui?
    Il forum è frequentato da tecnici e preparatori di rilievo, figure di riferimento per molti atleti, rappresentanti di diverse scuole filosofiche e federazioni...

    A voi la parola!

    Anch'io mi permetterò di dare il mio personale contributo, non prima però di aver letto i vostri pareri.
    Riuscissimo ad elaborare qualcosa di nostro?
    Chissà...
    A presto!


    io terrei in conto:
    1-carico rispetto al massimale
    2-numero delle serie
    3-tempi di recupero

    questo per quanto riguarda le variabili oggettive, che concorrono per non più del 50% a mio avviso nella determinazione di un concetto generale di INTENSITA'

    per il restante 50%:
    1-mentalità vincente
    2-superamento dei propri limiti

    E' impossibile definire l'intensità, se non in relazione al singolo individuo a mio parere.
    Lo stesso Massaroni, con la sua formula "definitiva", la definiva come una variabile all'interno della singola serie, e relativa all'individuo: I=Kg X Ripetizioni / Massimale

    Più avanti They sottolineò come ci siano diverse intensità a seconda dei propri obiettivi (forza, ipertrofia...), lasciando aperto il dibattito.

    A mio parere, l'intensità è la più affascinante ed arcana delle variabili della nostra disciplina, un QUID che si sfiora ma non si raggiunge mai, una continua ricerca che passa attraverso le fasi di lavoro e di recupero, uno spingersi oltre senza sapere fin dove si possa.
    Tutto in relazione sempre al nostro carattere, prima che alla nostra efficienza neurale o alla percentuale di fibre, che contano sì ma non più delle attitudini psicologiche individuali.
    Cèo!



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      #17
      Re: Re: L'INTENSITA': nascita, sviluppo e possibili evoluzioni di un mito.

      Originally posted by Sly83
      io terrei in conto:
      1-carico rispetto al massimale
      2-numero delle serie
      3-tempi di recupero

      questo per quanto riguarda le variabili oggettive, che concorrono per non più del 50% a mio avviso nella determinazione di un concetto generale di INTENSITA'

      per il restante 50%:
      1-mentalità vincente
      2-superamento dei propri limiti

      E' impossibile definire l'intensità, se non in relazione al singolo individuo a mio parere.
      Lo stesso Massaroni, con la sua formula "definitiva", la definiva come una variabile all'interno della singola serie, e relativa all'individuo: I=Kg X Ripetizioni / Massimale

      Più avanti They sottolineò come ci siano diverse intensità a seconda dei propri obiettivi (forza, ipertrofia...), lasciando aperto il dibattito.

      A mio parere, l'intensità è la più affascinante ed arcana delle variabili della nostra disciplina, un QUID che si sfiora ma non si raggiunge mai, una continua ricerca che passa attraverso le fasi di lavoro e di recupero, uno spingersi oltre senza sapere fin dove si possa.
      Tutto in relazione sempre al nostro carattere, prima che alla nostra efficienza neurale o alla percentuale di fibre, che contano sì ma non più delle attitudini psicologiche individuali.
      Cèo!

      Condivido quello che hai detto.
      Potremmo partire dai risultati di Massaroni e di They e provare a portare avanti il discorso.
      Io ci proverò....

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        #18
        vediamo....faccio un esempio:
        arrivo da un periodo di volume, preparatorio per un periodo di intensità in range ipertrofici (poniamo per esempio da meccanismo anaerobico lattacido, 9-14 rip a cedimento).
        Mi sento bene.
        Bench press.
        Mi posiziono sulla panca, con gli occhi sotto il bilancere, e dopo aver chiuso le scapole e aver afferrato la ghisa mi accingo a spingere.
        Ora, ci sono tre diverse situazioni che mi si possono presentare di fronte:

        1-ho uno spotter
        2-sono in un rack
        3-sono solo e senza rack.

        Partendo dal discorso del prof.They, che parlava di diverse intensità a seconda dei propri scopi, io considererei anche le diverse intensità esprimibili all'interno del singolo obiettivo.

        PRIMA SERIE (dopo il riscaldamento specifico)

        Nel caso 1, le ripetizioni saranno in totale mettiamo 13 con il mio 75%, di cui 10 mie, 2 forzate e 1 negativa.
        Nel caso 2, le rip saranno 10.
        Nel caso 3, mettiamo fossero 9, ma di certo avrei potuto farne 1 in più ma non ho voluto rischiare....

        Quale sarà stato il lavoro più intenso e perchè?
        Sono in range ipertrofico in tutte e tre le circostanze....


        SECONDA SERIE scarico di un 5% il carico (mi piacciono i piramidali inversi )

        Caso 1: posso iniziare subito dopo 50" di pausa, mi sento tranqui tanto se canno c'è lo spotter..e faccio in totale mettiamo ancora 13 rip (11 mie, 2 forzate)

        Caso 2: ancora riinizio dopo 50"; tanto c'ho il rack...e faccio ancora 10 rip

        Caso 3: se ricomincio dopo 50", forse non arrivo a 8....




        Conclusioni: se ho uno spotter o un rack, sarò più tranquillo anche sul versante psicologico, e renderò un tot.
        Senza, forse non riuscirò ad esprimermi al 100%.
        Sarà allora meno intensa la mia seduta?
        Forzate, negative o recuperi bassi allora rendono più intensa la seduta.......
        Ma per quanto potrei reggere, intendo microcoiclo dopo microciclo, a tenere forzate, negative e recuperi bassi proficuamente?
        Qual'è lo spartiacue o se vogliamo il limite dell'intensità?
        Etimologicamente parlando, DEFINIRE significa stabiloire i LIMES, cioè i confini (dal latino ).
        Secondo me dovremmo preoccuparci anche di questo, cioè (oltre che darne una notazione diciamo in positivo), stabilire dive sono questi limiti.
        Se il soggetto nel caso tre si autolimita, si preclude l'intensità.
        Se non lo fa, ha la mentalità giusta.
        Nei primi due casi anche, non sarà certo uno spotter o un rack a fargli mutare una forma mentis, ma probabilmente un minimo di vantaggio c'è...almeo istintivamente.....
        Questo è il mio parere Rox.
        Facci da guida per andare oltre

        Cèo!



        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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          #19
          Complimenti Sly, davvero un ottimo intervento, di quelli che mi piacciono tanto, di quelli che partono dall'osservazione pratica per arrivare a delle conclusioni generalizzate...
          In effetti, anche dal mio personalissimo punto di vista, hai colto nel segno:

          1) Non ha senso parlare di intensità se non si stabilisce con esattezza qual'è l'oggetto del nostro sforzo.

          2) Se l'obiettivo è l'ipertrofia, sappiamo bene che essa dipende da molteplici fattori muscolari, neuromuscolari, energetici ed ormonali alcuni dei quali si sovrappongono e si influenzano l'un l'altro.

          3) Dovremmo quindi definire diverse intensità in relazione al bersaglio di quel determinato allenamento e al tipo di stimolo a cui stiamo sottoponendo il nostro corpo.

          4) Esisterà dunque l'intensità di una ripetizione singola, di una serie, di un esercizio e di un intero allenamento.

          5) Poichè uno dei fattori limitanti di progressi è la capacità di recupero, dovremmo studiare quali siano i range di intensità ottimali per favorire un recupero efficace o, meglio ancora, dovremmo programmare il nostro allenamento in modo tale che l'intensità non sia sempre elevata (...e questo dovrebbe già accadere se ci si allena con un minimo di programmazione...).

          Cercherò di elaborare tutti questi concetti in un unico discorso...
          Vediamo cosa ne verrà fuori?
          A presto...

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            #20
            Originally posted by Rox68

            4)
            5) Poichè uno dei fattori limitanti di progressi è la capacità di recupero, dovremmo studiare quali siano i range di intensità ottimali per favorire un recupero efficace o, meglio ancora, dovremmo programmare il nostro allenamento in modo tale che l'intensità non sia sempre elevata (...e questo dovrebbe già accadere se ci si allena con un minimo di programmazione...).
            su questo punto mi sono posto una domanda:arrivare a cedimento in ogni serie allenante è il metodo + sicuro e veloce per l'ipertrofia o ciclizzare anche il cedimento alla fine risulta + utile?

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              #21
              No misterX il cedimento non è affatto necessario almeno non sempre!!!
              Io ritengo che tecniche come il drop set o comunque mantenere pause di riposo brevi tra i set sia una componente fondamentale per mettere su massa....
              Enrico e stop!

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                #22
                Originally posted by ErikZ
                No misterX il cedimento non è affatto necessario almeno non sempre!!!
                beh questo è un pò che lo sostengo pure io

                Commenta


                  #23
                  Re: L'INTENSITA': nascita, sviluppo e possibili evoluzioni di un mito.

                  Originally posted by Rox68
                  Parallelamente al 3d dedicato alla forza e a tutte le sue possibili applicazioni negli sport di potenza, mi piacerebbe aprire un dibattito sulla definizione del concetto di intensità.
                  Chiunque sia a contatto col mondo dei pesi, chiunque legga libri o riviste dedicate al bodybuilding sa che l'intensità è l'obiettivo di tutti coloro che vogliono allenarsi con serietà.
                  Ma quali sono le grandezze che concorrono a determinarla?
                  Quali elementi la influenzano?
                  Cos'è l'intensità?
                  Come la si misura?
                  Tante domande e troppo poche le risposte...o meglio, troppe le risposte empiriche, rare quelle documentate ed interessanti, quelle cioè che stimolano a pensare, a trovare qualcosa di nuovo per definire tale grandezza.
                  Perchè non provare qui?
                  Il forum è frequentato da tecnici e preparatori di rilievo, figure di riferimento per molti atleti, rappresentanti di diverse scuole filosofiche e federazioni...


                  A voi la parola!

                  Anch'io mi permetterò di dare il mio personale contributo, non prima però di aver letto i vostri pareri.
                  Riuscissimo ad elaborare qualcosa di nostro?
                  Chissà...
                  A presto!
                  Per me è il livello di tensione fornito al muscolo ed è diverso a seconda dello scopo:

                  FORZA: tensione massima e breve,esplosiva con recupero completo
                  MASSA:massima tensione protratta per il massimo tempo possibile
                  con recupero incompleto ,ritardo delle sostanze nutritive ,intossicazione muscolare.

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                    #24
                    formula personale per definire l'intensità

                    intensità = (peso x n° ripetizioni / (tempo x massimale)

                    ovvero: l'intensità è inversamente proporzionale al tempo impiegato per l'esecuzione ed è direttamente proporzionale alla pecentuale di carico utilizzata rispetto al massimale, nonchè al numero di ripetizioni.
                    sito www.csencatanzaro.jimdo.com www.csen.it https://www.facebook.com/#!/event.ph...77628435589932

                    email csencatanzaro@hotmail.com

                    "DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA'"

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                      #25
                      più che di intensità...parlerei in tal caso quasi di potenza...(L/T)
                      Cèo!



                      Originariamente Scritto da Giampo93
                      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                        #26
                        attenzione, la formula che ho pocanzi riportato, è relativa all'intensità della serie (ovvero del singolo set);

                        nel caso si voglia invece calcolare la intensità di un singolo esercizio, occorre inserire nella formula: al numeratore una sommatoria per il numero global di set ed al denominatore i tempi di riposo tra una serie e l'altra
                        sito www.csencatanzaro.jimdo.com www.csen.it https://www.facebook.com/#!/event.ph...77628435589932

                        email csencatanzaro@hotmail.com

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                          #27
                          Re: L'INTENSITA': nascita, sviluppo e possibili evoluzioni di un mito.

                          Originally posted by Rox68
                          Parallelamente al 3d dedicato alla forza e a tutte le sue possibili applicazioni negli sport di potenza, mi piacerebbe aprire un dibattito sulla definizione del concetto di intensità.
                          Chiunque sia a contatto col mondo dei pesi, chiunque legga libri o riviste dedicate al bodybuilding sa che l'intensità è l'obiettivo di tutti coloro che vogliono allenarsi con serietà.
                          Ma quali sono le grandezze che concorrono a determinarla?
                          Quali elementi la influenzano?
                          Cos'è l'intensità?
                          Come la si misura?
                          Tante domande e troppo poche le risposte...o meglio, troppe le risposte empiriche, rare quelle documentate ed interessanti, quelle cioè che stimolano a pensare, a trovare qualcosa di nuovo per definire tale grandezza.
                          Perchè non provare qui?
                          Il forum è frequentato da tecnici e preparatori di rilievo, figure di riferimento per molti atleti, rappresentanti di diverse scuole filosofiche e federazioni...


                          cosa ne pensi della formula che ho inserito relativamente al calcolo dell'intensità?

                          A voi la parola!

                          Anch'io mi permetterò di dare il mio personale contributo, non prima però di aver letto i vostri pareri.
                          Riuscissimo ad elaborare qualcosa di nostro?
                          Chissà...
                          A presto!
                          sito www.csencatanzaro.jimdo.com www.csen.it https://www.facebook.com/#!/event.ph...77628435589932

                          email csencatanzaro@hotmail.com

                          "DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA'"

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                            #28
                            gran bell' argomento....e lo seguirò assiduamente xchè ho una mia personale visione di esso che spero possiate anche smentire, l' importante è che venga fuori una discussione costruttiva
                            premesso che sono un fautore dell' alto volume (anche se non mi sento di dire che lo pratichi ancora...x ora sono a medio volume)...
                            Il concetto e problema dell' intensità penso sia nato e sviluppato eccessivamente da certe teorie di allenamento che professano il bio...prima di allora era raro sentire discussioni assurde in cui si giustificava il basso volume dicendo che solo così era possibile ottenere l' intensità massima, a differenza dell' alto volume che rendeva impossibile tale espressione.
                            Mi capita spesso di leggere a tal proposito formule, calcoli, etc... e sovente sono proprio gli appartenenti alla scuola bio a fornirle...
                            secondo me, tutto parte da un solo problema di fondo: si crede che alto volume e intensità (termine tra l'altro vago e poco descrittivo) non possano convivere...forse in un neofita alle prime armi, ma non certo in un individuo con una certa preparazione sia fisica che conoscitiva...ma cmq x non andare fuori tema, torno a dire la mia visione di "intensità".
                            Penso che x trovare un valore d' intensità calcolabile sarebbe necessario tenere conto di queste variabili:
                            1)esercizi praticati: multiarticolari, complementari
                            2)predisposizioni fisiche, genetiche ed esperienze passate con gi infortuni: non siamo tutti =, c' chi anche spaccandosi in certi settori non cresce (x far eun esempio). ma bisognerebbe tenere conto di troppi fattori fisici: livelli ormonali, distribuzione e tipo di fibre, etc...
                            3)serie e ripetizioni: qui le variabili sono notevoli
                            4) presenza o meno di uno spotter, o cmq di un powerack
                            5)tempi di recupero
                            6) esperienza di allenamento: è innegabile che solo certi individui con un certo bagaglio conoscitivo possano e sappiano esprimere al meglio le proprie prestazioni.
                            7) situazione fisica generale, livelli di tress, ore di sonno.
                            8) anzianità di quel tipo di allenamento: è innegabile che un genere di allenamento se protratto produce meno difficoltà rispetto ad una scheda o ad un genere di allenamento mai praticato
                            9) fattori climatici ed ambientali
                            10) assunzioni di sostanze + o - lecite
                            11)ovviamente il fattore età
                            12)elementi di fisica vettoriale e non solo...
                            Questi sono soltanto una minima parte de fattori che entrano in gioco x poter valutare la qualità di un allenamento e ogni fattore da me esposto meriterebbe uno studio per capire come esso si comporti da solo, e in relazione agli altri fattori...il risultato sarebbe un' equazione di lunghezza inaudita.
                            Noi possiamo + o -, in maniera empirica cercare di ottimizzare questa situazione aleatoria nell' allenamento, ma saremo sempre ridicoli quando crecheremo di trovare formulette magiche adatte a tutti che garantiscano risultati ottimali.
                            Originariamente Scritto da Gandhi
                            Ma perché devo subire questi insulti gratuiti da dr.morte e Thebeast ? Bah, non avete altro di meglio da fare ?
                            Originariamente Scritto da Gandhi

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                              #29
                              Originally posted by DR. MORTE
                              gran bell' argomento....e lo seguirò assiduamente xchè ho una mia personale visione di esso che spero possiate anche smentire, l' importante è che venga fuori una discussione costruttiva
                              premesso che sono un fautore dell' alto volume (anche se non mi sento di dire che lo pratichi ancora...x ora sono a medio volume)...
                              Il concetto e problema dell' intensità penso sia nato e sviluppato eccessivamente da certe teorie di allenamento che professano il bio...prima di allora era raro sentire discussioni assurde in cui si giustificava il basso volume dicendo che solo così era possibile ottenere l' intensità massima, a differenza dell' alto volume che rendeva impossibile tale espressione.
                              Mi capita spesso di leggere a tal proposito formule, calcoli, etc... e sovente sono proprio gli appartenenti alla scuola bio a fornirle...
                              secondo me, tutto parte da un solo problema di fondo: si crede che alto volume e intensità (termine tra l'altro vago e poco descrittivo) non possano convivere...forse in un neofita alle prime armi, ma non certo in un individuo con una certa preparazione sia fisica che conoscitiva...ma cmq x non andare fuori tema, torno a dire la mia visione di "intensità".
                              Penso che x trovare un valore d' intensità calcolabile sarebbe necessario tenere conto di queste variabili:
                              1)esercizi praticati: multiarticolari, complementari
                              2)predisposizioni fisiche, genetiche ed esperienze passate con gi infortuni: non siamo tutti =, c' chi anche spaccandosi in certi settori non cresce (x far eun esempio). ma bisognerebbe tenere conto di troppi fattori fisici: livelli ormonali, distribuzione e tipo di fibre, etc...
                              3)serie e ripetizioni: qui le variabili sono notevoli
                              4) presenza o meno di uno spotter, o cmq di un powerack
                              5)tempi di recupero
                              6) esperienza di allenamento: è innegabile che solo certi individui con un certo bagaglio conoscitivo possano e sappiano esprimere al meglio le proprie prestazioni.
                              7) situazione fisica generale, livelli di tress, ore di sonno.
                              8) anzianità di quel tipo di allenamento: è innegabile che un genere di allenamento se protratto produce meno difficoltà rispetto ad una scheda o ad un genere di allenamento mai praticato
                              9) fattori climatici ed ambientali
                              10) assunzioni di sostanze + o - lecite
                              11)ovviamente il fattore età
                              12)elementi di fisica vettoriale e non solo...
                              Questi sono soltanto una minima parte de fattori che entrano in gioco x poter valutare la qualità di un allenamento e ogni fattore da me esposto meriterebbe uno studio per capire come esso si comporti da solo, e in relazione agli altri fattori...il risultato sarebbe un' equazione di lunghezza inaudita.
                              Noi possiamo + o -, in maniera empirica cercare di ottimizzare questa situazione aleatoria nell' allenamento, ma saremo sempre ridicoli quando crecheremo di trovare formulette magiche adatte a tutti che garantiscano risultati ottimali.
                              sono daccordo con quanto da te detto ma, come hai giustamente indicato, quello che si è detto riguarda la qualità dell'allenamento più che l'intensità in senso stretto; di sicuro occorre partire dal diagrammi intensità forza secondo cui intensità e tempo sono inversamente proporzionali (un centometrista esprime una altissima intensità per brevissimo tempo; un maratoneta esprime una bassa intensità per un tempo prolungato;
                              ciò è incontrovertibile
                              sito www.csencatanzaro.jimdo.com www.csen.it https://www.facebook.com/#!/event.ph...77628435589932

                              email csencatanzaro@hotmail.com

                              "DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA'"

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                                #30
                                DR.MORTE il è che VOLUME e INTENSITA' sono inversamente proporzionali.

                                e questo è un dato di fatto.
                                non puoi tenere un'altaa intesnità per allenamenti di 2ore.

                                ciò però non vuol dire che in allenamenti di un'ora e con volume giusto non si possa tenere un'intensità adeguata.
                                l'intensità non è prerogativa dei sistemi abbreviati,ma di quelli sensati sì.

                                e cmq le capacità di recupero e quindi disostenere allenamenti di maggior volume e intensità la si allena nel tempo.

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