Inarcamento schiena panca piana

[Elway]

Ciao, per la panca piana con bilanciere, ho sempre piantato i piedi per terra in modo naturale, per capirci con il ginocchio che forma un angolo di 90°con la gamba.
Ora, l'istruttore mi dice di tenere i piedi molto indietro in modo da inarcare un bel po' la schiena così da aprire di più il petto.
Ho provato così, ma mi sembra di riuscire a caricare di più col vecchio metodo.
Pareri?

[Irrlicht]

Che basta un arco fisiologico di adduzione per salvaguardare le spalle.
Naturale.
Estremizzare non serve.
Detto questo, con tutto il rispetto, sei iscritto da 15 anni e queste sono cose trattate in ogni virgola.

Oltretutto, se cerchi ipertrofia, l'obiettivo non è alzare il massimo carico.
Quindi ti dovresti mettere in condizione con la pratica di trovare un setting in cui il petto venga colpito come muscolo target principale in maniera ottimizzata (considerando che la panca è un multiarticolare, ovvio), con le sensazioni sul campo.
Fatte salve adduzione e spalle basse per la "sicurezza".

C'è anche chi non ha mai addotto in vita sua, estremizzando, comunque.

Le mie parole lasciano il tempo che trovano se l'istruttore lo paghi e ti fidi.
Si segue ciò che afferma.
Se è di sala e ti dà consigli, per me vale quanto sopra.

[munky]

Severo ma giusto Irrlicht.
Approvo.

[Irrlicht]

Severo ma giusto Irrlicht.
Approvo.

No, ma quale severo.
Solo ciò che penso in tranquillità, ci mancherebbe.

[Ospite]

Che basta un arco fisiologico di adduzione per salvaguardare le spalle.
Naturale.
Estremizzare non serve.
Detto questo, con tutto il rispetto, sei iscritto da 15 anni e queste sono cose trattate in ogni virgola.

Oltretutto, se cerchi ipertrofia, l'obiettivo non è alzare il massimo carico.
Quindi ti dovresti mettere in condizione con la pratica di trovare un setting in cui il petto venga colpito come muscolo target principale in maniera ottimizzata (considerando che la panca è un multiarticolare, ovvio), con le sensazioni sul campo.
Fatte salve adduzione e spalle basse per la "sicurezza".

C'è anche chi non ha mai addotto in vita sua, estremizzando, comunque.

Le mie parole lasciano il tempo che trovano se l'istruttore lo paghi e ti fidi.
Si segue ciò che afferma.
Se è di sala e ti dà consigli, per me vale quanto sopra.

Negli anni mi è anzi capitato di osservare situazioni sfavorevoli in chi si cimentava in archi estremi, come pubalgie, problemi all'ileopsoas, etc. Soggetti che chiaramente non lavoravano su un'aumentata flessibilità/mobilità nel tempo ma voleva "tutto e subito", magari ispirati dal PLer di turno che ci lavorava da anni.

[-El Diablo-]

La posizione dei piedi su panca è quanto di più soggettivo esista.

Se è vero che buona parte degli atleti fanno panca con i piedi nettamente dietro il ginocchio, possiamo notare che uno dei migliori panchisti al mondo, Daiki Kodama (230 kg di panca raw, 300 kg di panca attrezzata, al peso corporeo di meno di 74 kg) faccia panca con un angolo della tibia quasi di 90° e come lui molti altri panchisti della scuola orientale.





Talmente soggettivo che negli ultimi anni sono comparsi addirittura panchisti che portano i talloni quasi più avanti del ginocchio










Detto ciò "inarcare" di più non vuol dire automaticamente fare di più. Determinate posizioni sono un risultato multifattoriale di mobilità, tecnica, propriocezione e molto altro.
Se un atleta, su panca, cerca, erronamente con l'arco, di accorciare esclusivamente il rom, non otterrà assolutamente quanto ricercato perché andrà a creare solo una serie di tensioni eccessive che complicheranno il movimento.
Un arco efficace ed efficiente ha come primo scopo migliorare la solidità dell'assetto ed in secondo luogo migliorare l'angolo di spinta. Il minor rom è solo una conseguenza che ormai, con il nuovo regolamento IPF 2023, non è neanche più detto sia un vantaggio assoluto visto che se il gomito non raggiunge almeno la spalla la prova non è più valida.

In questo senso ai miei ragazzi non invito mai a forzare l'assetto ma anzi a cercare di costruirne uno proprio che sappiano innanzitutto gestire e che poi potranno sviluppare un po' per volta secondo le proprie specificità.