Quanto conta la testa?

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  • Pasquino
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    Quanto conta la testa?

    La concentrazione quando ti alleni, la perseveranza, la pianificazione, la capacità di ascoltare il proprio corpo, etc
    La testa quanto conta?
    E soprattutto, come allenarla?

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  • Chimico96
    Bodyweb Member
    • Mar 2019
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    #2
    Non sono esperto, ma a mio modesto parere conta per la quasi totalità, essendo che tutto ruota attorno ad essa. Ti riporto la mia esperienza
    Mi alleno da un paio d'anni, e ho cominciato ad andare in palestra quando pesavo 60 kg circa (sono 182 cm). Nel Febbraio del 2020, dopo circa 1 anno di stallo quasi completo a 70-72 kg mi sono trasferito a vivere da solo (considera che anche prima cucinavo tutto da solo, quindi l'alimentazione non era un problema). Durante il periodo di chiusura delle palestra ho continuato ad allenarmi in casa con elastici e facendo trazioni, Dip e FLESSIONI zavorrate. Capirai però benissimo che questo più che a migliorare serviva a cercare di mantenere il più possibile il poco che avevo.
    Quando hanno finalmente riaperto le palestra mi ci sono lanciato a capofitto. Adesso peso 80 kg, e sono abbastanza pulito (magari per molti non sarà nulla di che, ma avendo toccato come peso più basso della mia vita i 52 kg, questo è un grandissimo traguardo). E' vero che ho cambiato scheda di allenamento e ho cominciato ad allenarmi più pesantemente, quindi questo fa sicuramente tanto, ma solo grazie alla testa e la forza di volontà sono riuscito a mantenere la dieta corretta, smettere di bere tutte quelle birre che bevevo prima di trasferirmi, smettere di fumare, dormire e svegliarmi presto. Se avessi mantenuto le abitudini precedenti sono sicuro che i risultato sarebbero stati ben altri. Anche durante l'allenamento è sicuramente cambiata la mia mentalità, adesso durante quelle 2 ore cerco di pensare solamente ai pesi, e al risultato che vorrei ottenere. La musica da questo punto di vista fa anche tanto.
    Credo che la testa sia fondamentale anche per capire cosa si può migliorare, e quindi nella capacità di fermarsi ed ascoltare . Inoltre tiene le redini di tutta la complessa macchina che è il nostro corpo. Essere totalmente schiavi dei vizi e di ogni piccola ricompensa a breve termine porta a risultati disastrosi.
    Come allenare la forza di volontà? Secondo me fermandosi un attimo e dandosi piccoli traguardi, anche se penso che l'ambiente in cui si vive sia determinante nello sviluppo di una corretta mentalità. Io purtroppo non sono cresciuto in un ambiente favorevole, e per raggiungere i miei personali traguardi ho dovuto far affidamento a diversi psicoterapeuti.
    Vi prego di perdonare la lunghezza del messaggio

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    • Vivalaghisa
      Bodyweb Senior
      • Apr 2018
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      #3
      La testa conta tantissimo, anche perchè di solito con "testa" intendiamo tutto, la voglia di lavorare, di ottenere risultati, la costanza, la motivazione...

      Se vogliamo entrare nello specifico, potremmo migliorare ogni singola componente, in maniera mirata a seconda delle nostre carenze/punti di forza
      Se hai bisogno di un Coach

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      • -El Diablo-
        Prolixus User
        • Mar 2014
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        #4
        Lasciamelo dire più da allenatore che da atleta. La testa conta per praticamente la totalità del risultato in sport connessi ai pesi. Quindi intendo tanto il bodybuilding, che il powerlifting, weightlifting, strongman, ecc...

        Ho avuto sotto le mani calciatori che non si allenavano per niente, a stenti facevano 4 giri di campo, essere tra i migliori della loro squadra in Serie A. Non ho mai visto un atleta dei pesi essere tra i top nazionali senza dover sostenere mentalmente grossi sacrifici e carichi di lavoro.
        Gente del calcio come, negli anni, Gascoigne, Cassano, Ballotelli, ecc, possono non aver sfruttato al massimo il loro talento, questo senza dubbio, ma è comunque gente che ha giocato nei principali club europei, convocata nelle rispettive nazionali, vinto titoli e guadagnato fortune; il tutto spesso impegnadosi un decimo di quanto fanno molti tra i dilettanti che però il palcoscenico dei professionisti lo vedranno solo dalla televisione.

        Nei pesi invece non esiste neanche un atleta, neanche uno, che abbia mai ,anche solo minimante, sfiorato un Mister Olympia, un' Olimpiade, un World Games, o qualsiasi altra competizioni di riferimento internazionale, allenandosi poco e nulla, senza impegno e senza costanza.
        E questo è visibile tanto ad alti livelli che già a medi. Ho ragazzi, in palestra, poco portati che nel tempo ne hanno surclassati tantissimi altri, molto più portati di loro, semplicemente garantendomi 5/6 allenamenti a settimana e rispettando alla lettera i programmi per 2/3/4 anni, al contrario di altri che invece non erano capaci di garantire un neanche 3xweek stabile, a Natale si ritirano, dopo maggio li rivedi a settembre e schede e programmi sono un ottimo modo per far sprecare tempo, carta e inchiostro a me o ai miei collaboratori.

        Ci sono sport, soprattutto quelli di squadra e situazione, dove il talento non è battibile con il mero impegno. Ma altri, come i pesi, dove l'impegno batte 3 a 0 a tavolino il talento che non si impegna. E l'impegno è solo ed esclusivamente testa.

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        • Pasquino
          Bodyweb Senior
          • Nov 2016
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          #5
          Diablo, esiste secondo te un modo di "allenare la testa"?

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          • Sergio
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            #6
            Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
            Diablo, esiste secondo te un modo di "allenare la testa"?

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            Concordo con quanto detto da tutti sopra, conta per la quasi totalità.

            Esiste un modo per allenare la testa? Probabilmente degli scatti in modalità HIIT per la testa, ovvero cercare di aumentare l'intensità applicata all'allenamento aumentando il peso, aumentando l'aggressività e diminuendo i tempi di recupero, ma fatto ad intervalli brevi. Dei test di alta intensità, delle prove.
            In questo modo "abitui" te stesso all'aumento dell'intensità, ma non stressi il fisico per il protrarsi dello sforzo.



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            • -El Diablo-
              Prolixus User
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              #7
              Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
              Diablo, esiste secondo te un modo di "allenare la testa"?

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              Dipende che si intende per allenare la testa...
              Cioè i mental coach rendiamoci conto che ormai spuntano fuori ad ogni angolo e diversi calciatori professionisti ne hanno anche alcuni personali. Non ho però la minima idea di cosa facciano, cioè alla fine me li immagino più come un aiuto psicologico che gli aiuti a tenere alta la motivazione anche nei periodi difficili. Ma nessuno trasforma miracolasamente un Cassano o un Balotelli in serio professionista come potevano essere, che ne so, Del Piero, Pirlo, Mancini, ecc...
              Se ci sono "cambiamenti" quasi sempre sono dovuti ad importanti prese di coscenza personali, dovute ad altri eventi, che cambiano la propria prospettiva rispetto all'esterno. Non basta certo uno di quei libri sulle tecniche automotivazionali a trasformarti in un atleta determinato e focalizzato sull'obiettivo a priori di tutto, se fino a ieri eri uno che alla prima difficoltà mollava.

              Io in palestra ho gli atleti divisi in quattro classi. Delta, Gamma, Beta e Alfa. Dove Delta è il principiante assoluto che non sa nemmeno come si accendo il tapis roulant, mentre Alfa è l'agonista che può competere con buoni numeri nelle principali competizioni nazionali.
              Lo scoglio dove sbattono la maggioranza di quelli senza testa è tra Gamma e Beta. Gamma è l'atleta con l'esperienza di base in grado di allenarsi anche autonomamente, mentre Beta è un buon intermedio che, oltre ad un livello superiore, è anche in grado di gestire programmi di un certo tipo che ne permettono il salto di livello.
              Essenzialmente quando l'atleta Gamma (che non seguo personalmente io, ma viene seguito dai miei collaboratori) raggiunge un certo stadio di maturazione gli faccio inserire alcuni porgrammi. Programmi che poi sono semplici progressioni, eh, nulla di trascendetale, ma che comunque richiedono un certo grado di impegno e costanza per magari un paio di mesi. La maggior parte delle persone quei programmi non li chiude, non perché siano impossibili, capiamoci, ma semplicemente perché non è in grado di garantire un impegno costante di almeno 3 allenamenti a settimana per 8/10 settimane. Le motivazioni poi possono essere più disparate. Non sono stato tanto bene, ho avuto impegni, i turni di lavoro, la famiglia, ecc. Tutte motivazioni validissime, per carità, ma sono in realtà le stesse problematiche che, in uno sport non professionistico, ha qualunque altro atleta e che in qualche modo deve riuscire a superare per progredire.
              Lì interviene la testa. L'atleta che ce l'ha, l'atleta determinato, trova il modo di farcela, di portarsi a casa programmi che, come detto, non sono impossibili, ma se ad un certo punto è previsto un aumento di carico e tu sono già due settimane che viaggi ad una media di un allenamento e mezzo a settimana, tu, per quell'aumento di carico, non hai di fatto costruito alcuna base, e tu quel programma non lo chiudi. Non perché non sei forte, non perché sei scarso, ma perché non hai avuto la testa per superare piccoli intoppi quotidiani che tutti, tutti, hanno.

              Io così faccio la scrematura. Io nella mia palestra seguo essenzialmente classi Beta e Alfa, per capire se uno è all'altezza, do quindi programmi di questo genere per vedere appunto se hanno la testa per portarli a casa, perché ad un certo punto, quello che fa la differenza è la testa, la costanza e l'impegno. Intermedi di un certo livello, a priori che siano o meno agonisti, non migliorano più con il programmino da 4 settimane, ma con le programmazioni stagionali che prevedono specifiche tappe e livelli di impegno, se non li garantisci non progredisci in nessun caso.
              Da qui un eterno limbo di atleti incompiuti, che si alleneranno anche da anni ma non garantendo il livello di impegno adeguato di fatto sono in uno stallo dal quale solo un cambio di mentalità può farli uscire.

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                #8
                Come avete osservato tutti, conta parecchio. E non solo nel wo. Nei miei anni migliori (adesso lavoro più che altro sul mantenimento), la mia testa era permanentemente in relazione al mio corpo. Non solo nell'allenamento, non solo nella dieta, non solo nel recupero. In ogni attimo avevo la percezione del mio corpo. Una sorta di "permanent mindset".

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                  #9
                  Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                  Come avete osservato tutti, conta parecchio. E non solo nel wo. Nei miei anni migliori (adesso lavoro più che altro sul mantenimento), la mia testa era permanentemente in relazione al mio corpo. Non solo nell'allenamento, non solo nella dieta, non solo nel recupero. In ogni attimo avevo la percezione del mio corpo. Una sorta di "permanent mindset".
                  Il mindset di cui parli lo vedo a volte in alcune persone, io in alcuni periodi cerco di avvicinarmici, ma mi riduco a lungo termine a tornare ai comportamenti di prima.
                  Per questo mi chiedevo se fosse possibile allenare la testa, per evitare di ripetere errori di comportamento, che poi finiscono per demotivarti

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                    #10
                    Quel "fuoco sacro" era qualcosa che non aveva come fonte la volontà, quanto qualcosa di connaturato al mio essere, in quel momento. Un pò come l'innamoramento, è qualcosa che vivi profondamente e muove di per sè la volontà. Non è quindi che cercassi quel mindset: era qualcosa di sempre presente.

                    Quando si cerca di muovere razionalmente quella volontà, si è già al di fuori di quello stato.

                    Tornando alla metafora dell'amore, si è più nella sfera della "cotta"; qualcosa di più superficiale e con radici meno profonde. Purtroppo o per fortuna, mi verrebbe da dire, visto che nella vita contano anche tante altre cose.

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                    • topscorer
                      Lo sborone.
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                      #11
                      Invece io vado controcorrente e dico che conta poco in ambito un.
                      La genetica fa il 70% o più, la testa poi conta nella disciplina a seguire i programmi e ancora di più a seguire una dieta ferrea, che se si vogliono risultati notevoli è indispensabile.
                      Se ci si accontenta di un fisico fitness da spiaggia la genetica fa tutto il lavoro, se non c'è genetica solo di testa ci fai poco.
                      Originariamente Scritto da BLOOD black
                      per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                      • -El Diablo-
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                        #12
                        Per quanto riguarda il mindset, il tipo di mindset necessario veramente a fare il salto di qualità, serve una forte motivazione intrinseca. Cioè non devi voler fare qualcosa per gli altri, ma per te stesso. E quella cosa deve avere una sorta di priorità sulle altre.

                        Quando entrai in palestra la prima volta, nel 2010, ero ad un livello veramente scarso. Con il tempo poi sono ovviamente progredito, ma ad un certo punto a farmi fare il salto di qualità è stata una sfida con me stesso. All'epoca stavo gareggiando con successo in varie gare locali, in quanto categoria leggera di buon livello avevo comunque pochi rivali. Ad un certo punto ho voluto dimostrare a me stesso che potevo competere a livello nazionale e che il mio livello era buono a priori che a livello locale avessi o meno avversari.
                        Decisi di gareggiare in Fipl e da lì iniziai una programmazione semestrale dove si viaggiava a doppi allenamenti praticamente tutti i giorni tranne la domenica. Non mollavo un colpo, allenamenti rigorosi, dieta precisa. Il mio obiettivo era il podio. Feci secondo posto, con una spalla andata, con distacco sugli inseguitori, dietro solo ad un atleta che comunque era già top a livello internazionale. Sono entusiasta. Da lì in poi però la mia motivazione calerà vertiginosamente.

                        Capiamoci, sono ancora un atleta che ti garantisce almeno 5 allenamenti a settimana, eh! Ma la determinazione non è più la stessa di quel periodo. Allenamento e dieta non li seguo più con la stessa cura di prima. Un po' per un senso di sazietà, ma soprattutto perché, alla fine, dopo tanti sforzi, non mi è sembrato di vincere nulla. Perché poi capiamoci, investi tempo, denaro e anche salute (perché la spalla veramente apposto non mi è più tornata...), per avere di contro una medaglietta di plastica, arrivederci e grazie. Sono cose che la motivazione te la fanno scendere tanto.
                        Ad oggi a livello locale continuo comunque a portare a casa coppe e medaglie, mi diletto anche nel weightlifting e nel complesso non manco l'appello con il podio da non so quante gare. Non escludo di ritornare a gareggiare su un livello da podio nazionale, ma se non becco una stagione completa in cui ci sto dentro con la testa, non c'è programma che tenga. Serve la testa.

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