HD interpretazione del concetto di intensità

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  • riccardo III
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    • Marina di Ravenna
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    HD interpretazione del concetto di intensità

    Buongiorno a tutti, riprendo un vecchio tema, riaffrontato ieri in un diario, a cui hanno partecipato vari utenti.

    Sarò breve, non mi dilungherò in introduzioni, dando x scontato che sappiamo quello di cui stiamo parlando, invito quindi i neofiti o chi non conosce heavyduty, di astenersi da domande tipo " in cosa consiste?" E informarsi prima di commentare.

    Detto questo, lancio il sasso e scappo ( vado ad allenarmi) :

    Ronnie coleman faceva hd, posto un video di un wo chest 2013, osservare quante serie effettive a cedimento vengono eseguite, pochissime, è quasi tutto ramping.

    La mia è una provocazione, poiché ritengo sbagliato catalogare l'allenamento con un sistema, il system è solo marketing, x vendere qualcosa di miracoloso che funzioni.
    Allenarsi ad alta intensità non è marketing, è darci dentro!

    Frequenza e volume sono regolati nel hd dalle capacità di recupero, individuali e "modificabili", quindi apriamo la mente e non ci fissiamo con frequenza obbligatoria 4 volte al mese perché lo ha detto tizio che promuove hd.

    Ma Ronnie non fa una monoserie, qualcuno potrà obiettare, guardare video, tutto, poi lo commentiamo insieme. Buona visione

    sigpic
  • circoloco
    Bodyweb Senior
    • Apr 2014
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    #2
    Però Coleman non faceva HD...
    Faceva volumi belli alti, qui il video si interrompe ma il wo é tutto tranne che finito...

    Se mai si allenava con alta intensità nel senso che usava cariconi ma non faceva cmq HD.
    BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
    https://gabrielelangiu.it/

    INSTAGRAM:
    https://www.instagram.com/dott_gabriele_langiu/

    CANALE YOUTUBE (DIVULGAZIONE SCIENTIFICA A TEMA CULTURA FISICA)
    https://www.youtube.com/channel/UC4b...e9_WbitGkPpRZA

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    • riccardo III
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      #3
      Originariamente Scritto da circoloco Visualizza Messaggio
      Però Coleman non faceva HD...
      Faceva volumi belli alti, qui il video si interrompe ma il wo é tutto tranne che finito...

      Se mai si allenava con alta intensità nel senso che usava cariconi ma non faceva cmq HD.
      Certamente, infatti l'affermazione era da mettere tra virgolette.
      Coleman si allenava ad alta intensità. Il volume è giustamente proporzionato alle sue straordinarie capacità.

      Ma come hai giustamente detto è una parte del wo, manca tutta la parte delle varie aperture.
      Panca
      Panca inclinata
      Panca declinata

      Le serie effettive ad alta intensità sono 2 x ex. Tutto il resto è avvicinamento, che , dati i carichi elevati, si prende una buona parte della mezz'ora.

      Ieri abbiamo nominato Jones, menzner, Yates, ognuno col suo hd, lo stesso yates puntava su 2 serie target, ma l'avvicinamento era comunque allenante.

      Se usciamo dal concetto di sistema, chiuso, e dal marketing, quindi non diamo più un nome ad un modello di allenamento, allora , pompatori apparte che muovono pesi leggeri miliaia di volte, possiamo ritrovare lo stesso modo di allenarsi in vari personaggi, anche saliti su palchi livello Olympia.

      Se ho x un ex 6 serie di avvicinamento e 2 finali allo stremo, e scrivo 8x10 è alto volume, se interpreto il concetto di volume relazionato alla intensità allora le serie sono 2.

      Poi Coleman fara' anche 10 esercizi, x carità, con 2 belle pompate finale x far girare sangue arricchito e bam!
      sigpic

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      • circoloco
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        • Apr 2014
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        #4
        Si sono d'accordo...
        Sono anche io contrario al concetto del "system" preconfezionato...però se si parla di HD di parla di system
        Conviene parlare di H.I.T. (wo ad alta intensità).. li allora si ha totale libertà di frequenza, volume e intensità.

        Infatti i sistemi fatti e finiti e venduti come oro possono essere provati per curiosità ma poi finisce lì...dopo poco si va a modificare.

        Ricordo anni fa quando provai quel obbrobrio del biio....lho tenuto per 1 mese e poi ho iniziato a modificare tutto xk sentivo che non era adatto a me.
        Last edited by circoloco; 16-03-2021, 14:44:09.
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        • riccardo III
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          • Marina di Ravenna
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          #5
          Originariamente Scritto da circoloco Visualizza Messaggio
          Si sono d'accordo...
          Sono anche io contrario al concetto del "system" preconfezionato...però se si parla di HD di parla di system
          Conviene parlare di H.I.T. (wo ad alta intensità).. li allora si ha totale libertà di frequenza, volume e intensità.

          Infatti i sistemi fatti e finiti e venduti come oro possono essere provati per curiosità ma poi finisce lì...dopo poco si va a modificare.

          Ricordo anni fa quando provai quel obbrobrio del biio....lho tenuto per 1 mese e poi ho iniziato a modificare tutto xk sentivo che non era adatto a me.

          È troppi ce ne stanno, tutte sigle. Il BIIO lo conosco bene , feci il corso istruttore nel 2003. Anche lì, ritroviamo la stessa dinamica del venditore di pentole mondialcasa.
          Teoria accattivante, ma a livello di allenamento una accozzaglia di tecniche prese in prestito dal hd e dal circo bulgaro, fino alla doppia botta russa.
          Marketing!

          Fa marketing anche Presti con la maglietta Yamamoto, ma almeno non propone un sistema, ed è onesto col dire che l'allenamento è quello, niente di più , niente di meno.
          sigpic

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          • menez
            SdS - Moderator
            • Aug 2005
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            #6
            è un allenamento di grande maturità e complessità e soprattutto è imponente nel duplice aspetto: volume e intensità.
            I due aspetti si "nutrono" l'uno dell'altro e si rafforzano invece di indebolirsi l'uno a spesa dell'altro.
            Il lavoro di avvicinamento è la chiave di tutto, questo avvicinamento è un allenamento della forza più debole, chi pensa di adottarlo fallirebbe dopo due serie probabilmente e chi volesse adottarlo per migliorare la forza non ne aggiungerebbe neppure un grammo.
            GUTTA CAVAT LAPIDEM
            http://albertomenegazzi.blogspot.it/
            MANX SDS

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            • riccardo III
              Bodyweb Senior
              • Nov 2011
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              #7
              Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
              è un allenamento di grande maturità e complessità e soprattutto è imponente nel duplice aspetto: volume e intensità.
              I due aspetti si "nutrono" l'uno dell'altro e si rafforzano invece di indebolirsi l'uno a spesa dell'altro.
              Il lavoro di avvicinamento è la chiave di tutto, questo avvicinamento è un allenamento della forza più debole, chi pensa di adottarlo fallirebbe dopo due serie probabilmente e chi volesse adottarlo per migliorare la forza non ne aggiungerebbe neppure un grammo.

              Si, mi piace la tua espressione " imponente nel duplice aspetto "
              Intensità e volume che naturalmente sono inversamente proporzionali, si trovano in questo caso a viaggiare insieme verso il picco.

              Ho portato l'esempio di Coleman perché per quanto possa sembrare paradossale e fuori dalle umane capacità, alla fine dei giochi, quando anche lui è al massimo, spara le ultime 2 cartucce e cambia esercizio.
              E ricomincia da capo, magari un altro si sarebbe fermato lì.

              Il volume è sostenuto da una grande capacità di lavoro, grosso muscolo= grosso serbatoio, da indubbie doti genetiche ( Coleman, il migliore dei migliori) e da adeguate quantità di aas.

              Abolito il termine che rinchiude in una sigla, resta una attitudine, lavorare ad alta intensità.

              Possiamo allora dire che il lavoro ad alta intensità è la cosa che accomuna la maggior parte dei bodybuilder?
              E che il volume, regolabile secondo la capacità del soggetto , è lo sviluppo della intensità x il fattore tempo?
              Tempo inteso come sommatoria del tut ( della Rep, di tutte le Rep, di tutti gli ex)
              sigpic

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              • menez
                SdS - Moderator
                • Aug 2005
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                #8
                si credo che l'intensità sia la "supercosa" che accomuna i bbers.
                e si che il volume sia la misura dell'atleta.
                GUTTA CAVAT LAPIDEM
                http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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                • Stefano62
                  Bodyweb Advanced
                  • Jan 2018
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                  #9
                  Se parliamo di Heavy Duty nel WO di Colenam, tra le altre cose, manca di uno degli elementi fondamentali: il TUT o se si preferisci la velocità di esecuzione. Coleman nel 424 previsto da Mentzer ci fa la serie non una ripetizione. Questo era uno degli aspetti per cui lo stesso Yates sottolineava il suo smarcamento dall'Heavy Duty di Mentzer (oltre al fatto che usava si le forzate ma preferiva evitare le eccentriche) anche se considerava importante la sosta isometrica nel picco di contrazione.
                  Se poi ci soffermiamo sul concetto di intensità, in ambito scentifico, l'intensità è intesa come la percentuale di lavoro svolto rispetto alle capacità massimali su una ripetizione (% 1RM). Se seguiamo i precetti dell'Heavy duty per eseguire una serie da 8-10 ripetizioni ci vorrebbero 80-100 secondi quindi il carico utilizzabile sarebbe ben inferiore all'70-80% di 1RM, se poi si considera anche l'esercizio di preaffaticamento (leg extension prima di fare la pressa) paradossalmente l'heavy duty di alta intensità non ha molto.
                  Utilizzo il video di Coleman per discutere di un aspetto:
                  Lui fa un piramidale, o ramping dir che si voglia, sia nella panca piana che, poi, nell'inclinatae nella declinata.
                  Io mi scaldo con serie progressive (aumento carico diminuisco rep) di panca piana sino a fare 2-3 rep con il 110% del carico che utilizzerò poi per fare la prima serie "allenante da 8 rep)
                  Faccio un 3x8 con piramidale inverso (scalo 2,5Kg dopo ogni serie) per arrivare a cedimento tecnico in tutto le serie, poi mi sposto a fare distensioni con munubri, stavolta a carico costante, ma partendo da 10-11 rep per finire a 8-9 nella terza e ultima serie. Per evitare di "cuocere" i tricipiti faccio 3 serie di peck deck per 10-12 rep poi vado alla panca inclinata e rifaccio un 3x8 con il piramidale inverso sempre a cedimento, passo alla chest press inclinata e poi croci ai cavi bassi, sempre con lo stesso concetto di fondo (poi faccio gli esercizi in declinata, dips, e cavi alti).
                  Però il "riscaldamento" o, se volete, le serie di avvicinamento ,le faccio solo prima del primo esercizio, poi considero che il muscolo è caldo, la SNC attivata e quindi vado solo con serie a cedimento (eccetto le aperture (peck deck, cavi) alla fine di ogni micro WO per non trovarmi con tricipiti o deltoidi anteriori cotti e quindi "cedere" per colpa dei muscoli accessori e non del muscolo target.
                  Quindi il punto sarebbe, una volta scaldati, meglio un 6xX (con comunque X non inferiore a 6-8) con le ultime 2 serie a cedimento o 2 esercizi in 3xX con tutte le serie a cedimento? (2 esercizi comunque "multiarticolari nel range di 8-10 rep)




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                  • riccardo III
                    Bodyweb Senior
                    • Nov 2011
                    • 5061
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                    • Marina di Ravenna
                    • Send PM

                    #10
                    Originariamente Scritto da Stefano62 Visualizza Messaggio
                    Se parliamo di Heavy Duty nel WO di Colenam, tra le altre cose, manca di uno degli elementi fondamentali: il TUT o se si preferisci la velocità di esecuzione. Coleman nel 424 previsto da Mentzer ci fa la serie non una ripetizione. Questo era uno degli aspetti per cui lo stesso Yates sottolineava il suo smarcamento dall'Heavy Duty di Mentzer (oltre al fatto che usava si le forzate ma preferiva evitare le eccentriche) anche se considerava importante la sosta isometrica nel picco di contrazione.
                    Se poi ci soffermiamo sul concetto di intensità, in ambito scentifico, l'intensità è intesa come la percentuale di lavoro svolto rispetto alle capacità massimali su una ripetizione (% 1RM). Se seguiamo i precetti dell'Heavy duty per eseguire una serie da 8-10 ripetizioni ci vorrebbero 80-100 secondi quindi il carico utilizzabile sarebbe ben inferiore all'70-80% di 1RM, se poi si considera anche l'esercizio di preaffaticamento (leg extension prima di fare la pressa) paradossalmente l'heavy duty di alta intensità non ha molto.


                    Prendo solo questa parte del tuo discorso , poiché il resto non l'ho colto bene, stamattina sono un po' annebbiato.

                    Eravamo al punto in cui era già stata abolita l'etichetta di Mentzer, quindi esclusi precetti che chiudono e preso come riferimento HD come generale HIT.
                    Anche perché possiamo bene vedere come HD sia stato reinterpretato negli anni, giustamente.

                    Interessante il paradosso che poni, ma si basa su definizione stretta, quindi non trova fondamento nella realtà dei fatti, in cui posso raggiungere una intensità alta indipendentemente dalla % del 1RM.
                    Hd è un modello ad alta intensità e con il volume adeguato ( variabile) x consentire il recupero, il minimo volume praticabile o il massimo tollerabile ( escludendo estremismi tipo un wo ogni 10gg, altro marketing bieco, e qui faccio il nome " Enrico dell'olio ")

                    Coleman non fa hd, la mia era una provocazione nei termini, Coleman si allena.
                    Come si allena?
                    Ad alta intensità!

                    Quante serie fa ad alta intensità su un volume totale di lavoro definito " imponente"? POCHE, ma attenzione, poche in relazione a quel volume.

                    È siamo sicuri che Yates facesse 2 serie oppure ne possiamo considerare 4 o 5, che , visti i carichi spostati, esce fuori un avvicinamento che di per sé è volume.


                    X il resto del discorso e l'esempio pratico, non lo ho capito bene, ma in generale Io faccio rampig sul primo ex solo perché i carichi negli altri ex non necessitano di avvicinamento.
                    Se facessi le aperture con i manubri da 40kg, probabilmente fare 2 serie di avvicinamento e alla fine l'esercizio FLY consisterebbe in 5 serie, di cui 2 avvicinamento.
                    Però sto discorso è con riserva poiché non ho colto bene ultima parte del discorso e tu sei molto tecnico e preparato, quindi aspetto di capire meglio x commentare.

                    Grazie a dopo
                    sigpic

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                    • Stefano62
                      Bodyweb Advanced
                      • Jan 2018
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                      #11
                      Avevo perfettamente raccolto "il sasso nella pozzanghera"
                      Effettivamente, se si usa il concetto di intensità in senso lato, moltissimi Top BB si allenano con intensità alte seppure sembrino svolgere WO molto diversi, quindi, da Yates a Coleman passando per Warren e, a ben vedere anche i WO di Dennis Wolf con Sarcev i loro WO sono caratterizzati da intensità molto alte.
                      Una cosa che invece ho visto quasi solo nei video "promozionali" di Mentzer è il 424 (Poi comunque ripreso nel Superslow) ma su questo si aprirebbe un altra discussione (magari interessante)

                      Per venire al secondo punto e evitare di rifare la pappardella del mio post precedente:
                      Ok fare il riscaldamento, serie di avvicinamento ramping, etc chiamamolo come voleta ma:
                      Una volta che mi sono scaldato, attivato SNC etc se continuo con esercizi della stessa tipologia (spinte) sullo stesso gruppo muscolare (petto) ha senso rifare il ramping o nel caso specifico si può realizzare solo le serie a cedimento?

                      Quindi se:+
                      Dopo 4-5 serie di riscaldamento imposto un WO con 9 esercizi per 27 serie di cui 18 a cedimento (tecnico) e 9 di "collegamento" (mantengo "quasi-saturo" il muscolo target ma "decongestiono i muscoli accessori)
                      Oppure faccio un WO di 5 esercizi ognuno con il suo ramping di 3-4 serie o le ultime 2 a cedimento

                      Come numero di rep probabilmente sono equivalenti (sulle 270) come "tonnellaggio" totale sono confrontabili, come volume pure, quello che sembra cambiare è l'intensità (se si considera la definizione "scientifica" di intensità): nel primo WO ho realizzato il 67% del WO con il 70-80% di 1RM mentre nel secondo solo il 40%.

                      Quindi,paradossalmente, con lo stesso volume, stesso tonnellaggio, e stesso tempo totale di esecuzione, si avrebbe un WO con un intensità del 70% superiore all'altro. Si può obiettare che l'80% di 1RM lo si utilizza solo nel primo esercizio (es la panca piana) mentre nella panca declinada che sarebbero i set 19-20 e 21 non si sta utilizzando l'80% dell' 1RM, reale, di declinata perchè si è comunque stanchi dalle 18 serie precedenti. (Per questo ruoto l'ordine dei macro set: piana, inclinata, declinata - inclinata, declinata, piana,etc).

                      Per questo ho sempre un po' considerado i metodo basati ossessivamente sulle percentuali un po' astrusi. Quindi come diceva Brzycli l'intensità si riferisce al grado di fatica esercitata sul muscolo a un dato momento e non a quella riferita a una ipotetica prestazione massimale.

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                      • robybaggio10
                        Bodyweb Senior
                        • Dec 2011
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                        • Franciacorta
                        • Send PM

                        #12
                        Originariamente Scritto da Stefano62 Visualizza Messaggio
                        Avevo perfettamente raccolto "il sasso nella pozzanghera"
                        Effettivamente, se si usa il concetto di intensità in senso lato, moltissimi Top BB si allenano con intensità alte seppure sembrino svolgere WO molto diversi, quindi, da Yates a Coleman passando per Warren e, a ben vedere anche i WO di Dennis Wolf con Sarcev i loro WO sono caratterizzati da intensità molto alte.
                        Una cosa che invece ho visto quasi solo nei video "promozionali" di Mentzer è il 424 (Poi comunque ripreso nel Superslow) ma su questo si aprirebbe un altra discussione (magari interessante)

                        Per venire al secondo punto e evitare di rifare la pappardella del mio post precedente:
                        Ok fare il riscaldamento, serie di avvicinamento ramping, etc chiamamolo come voleta ma:
                        Una volta che mi sono scaldato, attivato SNC etc se continuo con esercizi della stessa tipologia (spinte) sullo stesso gruppo muscolare (petto) ha senso rifare il ramping o nel caso specifico si può realizzare solo le serie a cedimento?
                        Puo' avere senso rifare un ramping anche su esercizi successivi al primo...anche se sei caldo. Dipende dall'esercizio in questione e soprattutto da te. Io personalmente, su alcuni esercizi, anche se il muscolo e' caldo, senza ramping, non riesco ad esprimermi al meglio. Altri invece mi vengono subito bene anche senza un riscaldamento specifico.
                        Basta provare entrambe gli approcci per un certo periodo e te ne dovresti accorgere subito se ti conviene fare un paio di serie di riscaldamento o meno.
                        Insomma...la teoria e' una bella cosa...ma poi e' la pratica che deve farla da padrona.
                        I SUOI goals:
                        -Serie A: 189
                        -Serie B: 6
                        -Super League: 5
                        -Coppa Italia: 13
                        -Chinese FA Cup: 1
                        -Coppa UEFA: 5
                        -Champions League: 13
                        -Nazionale Under 21: 19
                        -Nazionale: 19
                        TOTALE: 270

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                        • riccardo III
                          Bodyweb Senior
                          • Nov 2011
                          • 5061
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                          • Marina di Ravenna
                          • Send PM

                          #13
                          Alla fine come dici sono solo numeri, non credo che sia differente un approccio al carico rispetto ad un altro.

                          Però la questione dall'esigenza o meno di "N" serie di avvicinamento è collegata al carico è al modo di allenarsi.

                          Io sono sempre partito con un bilanciere scarico, anche da caldo, perché ogni esercizio ha il suo setting. E ho sempre fatto avvicinamento x ogni ex in cui si fosse presentata l'esigenza ( carico).

                          Permettimi: ma se faccio Pressa dopo lo Squat ( con cui ho fatto avvicinamento) allora carico 300kg di pressa e parto direttamente poiché sono caldo? Magari poi mi accorgo che la seduta è mal regolata? O che ho un problema ad un ginocchio?

                          Farò una serie prova con 100, una con 150, 200, 250 e poi se Tutto va bene carico il mio peso con cui andrò a vedere la processione dei santini. Ti posso concedere un ramping più veloce, ma siamo là.
                          sigpic

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                          • Sly83
                            CAVETTERIA INCLUSIVA
                            • May 2003
                            • 46577
                            • 1,459
                            • 964
                            • Sly's GYM
                            • Send PM

                            #14
                            I pesi bisogna divorarseli, anche se serve rispetto, pena un atteggiamento da bassa guardia che si traduce poi in rischio

                            il principiante deve imparare a farsi piacere la fatica, e deve anzi avere l’intensita’ come fine, per poter poi alzarsi di livello e poterla sfruttare come mezzo.

                            Allenarsi implica un target, un obiettivo...serve allenarsi all’intensita’ per poi raccoglierne i frutti.


                            Tanti guru ex atleti, a fine carriera erano piu’ presi dagli aspetti filosofici ed esoterici della Cultura Fisica, letture la cui piena comprensione necessita di un percorso.

                            Allenarsi sul serio non ammette deviazioni, serve entrare in uno stato mentale dove ogni cosa che avviene in noi puo’ essere determinata, o deve essere domata.

                            Insomma si trascende dal discorso schemi, set e reps, senza pero’ metterli alla stregua della pura casualita’.

                            Quando si parla di Intensita’ devono brillare gli occhi, e deve avvelenarsi il dente.



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                            • menez
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                              • Aug 2005
                              • 7178
                              • 528
                              • 58
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                              #15
                              non concordo pienamente sul concetto di "scientificità" allenante, o meglio colgo dalla moderna letteratura le ipotesi positive e quelle negative, ma qui noi ci troviamo in "prima linea" e qui ognuno di noi avanza lentamente e faticosamente.
                              Quanto succede dalle nostre parti non è quanto accade nelle retrovie asettiche e lucide dei laboratori e non è neppure oggetto di studio.
                              I nostri sono tentativi per esperienze di prova ed errori, c'è una tale mescolanza di metodi, idee, opinioni, punti di vista, che trovano conferma comunque su un agire che è conforme ai "migliori", potranno variare alcuni aspetti, le percentuali di carico, la progressione degli esercizi, il ritmo e il rom esecutivo ecc ma l'idea di un allenamento di Alta Intensità è quella per tutti quanti noi che abbiamo fatto o che stiamo facendo il bbing.
                              GUTTA CAVAT LAPIDEM
                              http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                              MANX SDS

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