Forza Massimale

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  • -El Diablo-
    Prolixus User
    • Mar 2014
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    #16
    Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
    Ma a sto punto la domanda è : come si fa a capire in maniera certa se uno è un principiante o e qualcosa di più ?
    Per dire , io faccio 6 trazioni prone con 20 kg addosso pesando 65 kg , che alla fine non è nulla di che quindi potrei benissimo essere un principiante pure io
    Per altri magari un principiante è uno che ha 2 trazioni a corpo libero a stento , boh
    Come riconosci a vista se un cavallo è di razza e può diventare un ottimo corridore o se è poco più di un mulo da lavoro e va bene giusto per tirare un carretto?
    Se sei un esperto di cavalli lo sai perché con pochi sguardi puoi già raccogliere un numero sufficiente di informazioni, dopodiché gli fai fare un paio di giri di pista e hai la conferma.
    Mario tu quanto ci hai messo a fare 6 trazioni con 20 kg a 65kg di bw? Un anno? Due? Tre? Che anzianità di allenamento hai? Quanto tempo credi ti ci voglia per farne 6 con 30 kg di sovraccarico?
    Se un ragazzo che non è mai entrato in palestra, dopo due allenamenti raggiunge il tuo stesso risultato, quanto ci metterà a fare lui 30 kg?

    Il mio attuale atleta, con il potenzialme maggiore ha 15 anni. Dopo 4 allenamenti faceva 100 di squat per sei ripetizioni, a 76 kg di peso corporeo. QUATTRO ALLENAMENTI.
    In TRE MESI è arrivato a fare di strappo e slancio più di me che mi sono dato al WL da un paio d'anni, ma con dietro circa 10 anni di anzianità di allenamento. Se a dicembre non avessero annulato le gare puntava al podio nazionale. In TRE MESI.

    Ad inzio novembre avevamo carichi simili. Dopodiché io, che ho 20 anni più di lui, per migliorare del 5/10% ci metto dai tre ai sei mesi se non ci sono intoppi (che invece ci sono sempre quando non sei più un ragazzino...). Lui migliora tra il 2% e il 5%, ma A SETTIMANA nonostante gli eventuali intoppi (è stato fermo una settimana per un problema alla schiena e quando è tornato stava meglio di prima...)

    Il tuo problema principale, Mario, e lo si vede dalle varie discussioni che hai aperto da agosto in poi, in cui in 4/5 ho partecipato io stesso, è che, a priori del tuio livello di allenameto, non hai basi di metodologia dell'allenamento.
    Se leggi un programma non hai le basi per capire come questo vada a funzionare nell'atto pratico. Di conseguenza non ne percepisci pregi e difetti, vantaggi e svantaggi. E questo discorso, nella metodologia dell'allenamento è essenziale perché non esiste una allenamento che sia migliore di un altro in senso assoluto. Una F1 da pista può essere una mcchina migliore di una Panda per la stragrande maggioranza delle persone, ma se devi fare un rally su uno sterrato bagnato o sulla neve, una panda 4x4 darà ore di distacco alla F1. Allo stesso modo se la stessa F1 viene messa su pista ma da un neopatentato, vista la difficile gestione del mezzo, c'è il rischio serio che questa finisca fuori strada o con il motore fuso per errori nei cambi marcia.

    Di fatto Mario tu evidenzi poca esperienza come allenatore, anche solo di te stesso. Passi dal volerti allenare con solo due esercizi a corpo libero, al voler far il Military Press tutti i giorni, a propore prima una progressione, poi un'altra e poi un'altra ancora.
    Essenzialmente non hai un metodo di allenamento nè una linea programmatica che ti permetta di analizzare se quello che hai fatto ha rispettato le aspettative o meno.

    Per concludere, la risposta alla tua domanda "come si fa a capire in maniera certa se uno è un principiante o e qualcosa di più ?" è tramite l'esperienza su un numero sufficientemente ampio di profili tale da permetterti di riconoscere sul singolo individuo il livello attualmente raggiunto rispetto al potenziale ancora inespresso, il tutto in una visione adeguatamente ampia ed oggettiva che permette di collocare il soggetto all'interno di un contesto di suoi pari livello, dal qual poter attingere spunti e proposte metodologiche che siano adatte al profilo e gli permettano di raggiungere il suo massimo potenziale in maniera più vantaggiosa rispetto all'infinità di altre soluzioni possibili.

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    • Mario12
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      #17
      è così Diablo me ne intendo poco di programmazione.
      Penso sia anche per il fatto che alla fine non faccio una disciplina ben delineata (mi alleno sia coi pesi (Squat , Military , etc ..) e mi piace la forza con gli esercizi a corpo libero e zavorrati in generale , che è diverso dal PL ma vengono spesso usate metodologie simili per aumentare massimali o robe varie)

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      • -El Diablo-
        Prolixus User
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        #18
        Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
        è così Diablo me ne intendo poco di programmazione.
        Penso sia anche per il fatto che alla fine non faccio una disciplina ben delineata (mi alleno sia coi pesi (Squat , Military , etc ..) e mi piace la forza con gli esercizi a corpo libero e zavorrati in generale , che è diverso dal PL ma vengono spesso usate metodologie simili per aumentare massimali o robe varie)
        Il discorso non è PL, Claisthenics, BB, ecc... Il discorso è sempre la metodologia dell'allenamento, che è una branca ampia e ti permette di avere una visione ampia adattabile a tutti i settori.
        Un BB che vuole migliorare un 3x8 di spinte con i manubri perché ha il pettorale indietro non è concettualmente molto diverso da te che fai 3x6 di dip zavorrate e vuoi farlo diventare un 3x8. Vanno fatti degli adattamenti rispetto al gesto, ma la base di partenza può essere considerata vicina.
        Un massimale assoluto di trazioni zavorrate, metodologicamente, non è un gesto troppo diverso da un massimale di stacco da terra. Sono di fatto due alzate solo concentriche che possono prestarsi a programmazioni simili.

        A te quello che serve è allenarti a programmare. Devi organizzarti una base programmtica per 3/6 mesi in cui decidi già oggi cosa farai. Dividi i vari mesi in cicli, partendo dall'ultimo, da quello più lontano. Decidi, che ne so, che fra 5 mesi vuoi riuscire a fare un 3x8 di zavorrate con 30 kg. A quel punto devi farti una domanda, se ad inzio maggio voglio fare 3x8 con 30, un mese prima, ad inzio aprile che livello devo aver raggiunto? Diciamo almeno un 3x6 con quei 30 kg? O un 3x8 con 25? Sono entrambe due scelte valide...
        Dopodiché il mese ancora prima, a che livello ti devi trovare? E quello ancora prima? Fino a che non arrivi ad oggi. Dove sai che sei in grado di fare un 3x6 con 20 e ti sei già posto l'obiettivo di fare tra un mese una specifica prestazione.
        A quel punto realizzi, o trovi già tutto fatto, un programma che in questo primo mese ti faccia raggiungere il primo step. Inzi a buttare le basi per il secondo programma in modo che una volta terminato il primo tu sappia giò cosa fare. Inizi poi anche a farti un'idea generale di quali potrebbero essere poi gli altri step a seguire senza comunque elaborare nulla di defenitivo.
        A questo punto ti alleni per un mese, con rigore. Segui il programma esattamente per come è scritto. Non cambi nulla. Nulla. A fine mese devi valutare se hai raggiunto l'obiettivo previsto. Se l'hai raggiunto bene, continui come da programma e inzi a definire in maniera più netta le altre due fasi successive.
        Se non è stato raggiunto l'obiettivo questo va quantificato. Se è di poco, bastano leggere modifiche alla programmazione successiva in modo da recuperare il gap. Se è di molto vanno riorganizzati in maniera più strutturale gli step successivi.
        In entrambi i casi vanno identificate in maniera oggettiva le motivazioni per il quale il programma non ha rispettato le aspettative. Questo elemento più di ogni altro è quello che permette di acquisire esperienza e capire in quali condizioni un programma funzionza meglio e in quali funziona peggio.

        Esiste poi un punto, che io chiamo, di non ritorno. Ovvero un punto dove, anche se non si è arrivati alla fine del programma, è evidente che la programmazione non rispetterà le aspettative per la data prevista. Esempio se a fine marzo, dopo tre mesi di programmazione, fatichi ancora a farne 5 con 25 kg, in 5/6 settimane un 3x8 con 30 kg non lo chiudi nemmeno se vai a Lourdes.
        Questo discorso è molto importante per fare il passaggio di mentalità. L'amatore vuole migliorare, in senso generale, ma non ha un obiettivo definito. Vuole la tartaruga per l'estate. Ma che si intende per estate? Giugno? Agosto? Che si intende per tartaruga? Pancia piatta e addome accennato? O letteralmente addome squartato e vene in vista?
        L'agonista al contrario ha dei parametri. Data, ora e preciso livello da raggiungere. Se quel livello lo raggiungi due settimane dopo non ti serve più, o almeno non più per questa stagione sportiva. Verosimilmente la stessa gara sarà di nuovo tra un anno.
        Alla mia prima stagione agonistica mancai una qualificazione alla finale di panca per due chili. Il giorno dopo, IL GIORNO DOPO, li ho fatti in palestra, ma per poter di nuovo avere la possibilitò di qualificarmi dovetti attendere un anno.

        Ho raggiunto la maturità come allenatore, e come atleta, nel 2016, nello specifico nella stagione sportiva settembre 2016/agosto 2017, forte anche dell'esperienza avuta a chiusura della stagione sportiva 2015/2016 dove, come detto prima, mancai di pochissimo l'obiettivo della qualificazione.
        Mi allenavo però dal 2010 e lavoravo come istruttore/allenatore, dal 2013. Ci ho messo quindi 6 anni da "atleta" e 3 da "allenatore" a raggiungere un'esperienza sufficiente a fare programmi che possano rispettare "obiettivi su appuntamento", anni fatti di prove ed errori, anni di risultati raggiunti e risultati mancati.
        Anni in cui per un lungo periodo ad allenarsi maggiormente non era l'atleta ma l'allenatore.

        A chi oggi mi chiede consigli sulle conoscenze necessarie per allenare le persone rispondo a tutti una cosa. Non devi per forza sapere come si allena un atleta olimpico, non devi per forza sapere come si allena qualsiasi profilo di qualsiasi livelo. E' essenziale però che l'allenatore sia sempre almeno un livello sopra quello del suo atleta. Diversamente quando il livello sportivo dell'atleta raggiunge o supera il livelo dell conoscenze dell'allenatore, l'atleta smette di migliorare.

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