Il "massimo sviluppo ipertrofico" è un risultato ottenuto dalla sinergia di fattori quali l'utilizzo di un carico medio, per un numero di ripetizioni tale da compromettere l'efficienza meccanica, per un numero di serie scandite da recuperi brevi e da un limite da rispettare, ovvero che ad ogni serie si raggiunga con fatica accentuata il numero previsto di ripetizioni accusando nel momento di recupero fatica localizzata, movimento compromesso e turgore post serie.
Se non si verificano questi presupposti il raggiungimento del "massimo sviluppo ipertrofico" non potrà attuarsi.
Ultimamente si studia come il danno muscolare indotto dall'esercizio possa in qualche modo avere un ruolo nel massimo sviluppo ipertrofico.
Si ipotizzano alcuni scenari, ma non si tratta di novità, si tratta di comprendere come la risposta all'impegno meccanico accentuato procuri nella zona muscolare e in parti limitrofe una locale infiammazione la quale potrebbe avere una certa rilevanza per indurre adattamenti ipertrofici nel lungo termine, e come questo "territorio" creato dalle serie in stile bbing possa influenzare l'espressione genica, la quale nel tempo stimola l'ipertrofia che diviene rafforzamento del tessuto muscolare.
Il danno muscolare. Questo sconosciuto.
Se non si ottiene attraverso un utilizzo profondo dei complementari, non sarà sufficiente l'impiego dei grandi monoarticolari per la potenza di innesco dei meccanismi riparatori di cui sopra.
Uno dei motivi per cui le tabelle voluminose funzionano per ottenere il Massimo Sviluppo Ipertrofico è l'alternanza di esercizi base con esercizi complementari.
L'esercizio complementare è un esercizio che ha un compito preciso, ed è quello già illustrato: colpire da svariati angoli il muscolo allo scopo di arrecare un danno muscolare controllato.
Le croci su panca, i lavori al cavo, i pullovers, la panca scott ecc ecc esercizi poco utilizzati nell'era multifrequenza o quando utilizzati ridicolizzati alle tre serie canoniche senza arte nè parte.
La "risposta muscolare acuta specifica" avviene grazie a questi i quali perfezionano e completano il grande lavoro compiuto con squat, panca ecc ecc.....
Se non si verificano questi presupposti il raggiungimento del "massimo sviluppo ipertrofico" non potrà attuarsi.
Ultimamente si studia come il danno muscolare indotto dall'esercizio possa in qualche modo avere un ruolo nel massimo sviluppo ipertrofico.
Si ipotizzano alcuni scenari, ma non si tratta di novità, si tratta di comprendere come la risposta all'impegno meccanico accentuato procuri nella zona muscolare e in parti limitrofe una locale infiammazione la quale potrebbe avere una certa rilevanza per indurre adattamenti ipertrofici nel lungo termine, e come questo "territorio" creato dalle serie in stile bbing possa influenzare l'espressione genica, la quale nel tempo stimola l'ipertrofia che diviene rafforzamento del tessuto muscolare.
Il danno muscolare. Questo sconosciuto.
Se non si ottiene attraverso un utilizzo profondo dei complementari, non sarà sufficiente l'impiego dei grandi monoarticolari per la potenza di innesco dei meccanismi riparatori di cui sopra.
Uno dei motivi per cui le tabelle voluminose funzionano per ottenere il Massimo Sviluppo Ipertrofico è l'alternanza di esercizi base con esercizi complementari.
L'esercizio complementare è un esercizio che ha un compito preciso, ed è quello già illustrato: colpire da svariati angoli il muscolo allo scopo di arrecare un danno muscolare controllato.
Le croci su panca, i lavori al cavo, i pullovers, la panca scott ecc ecc esercizi poco utilizzati nell'era multifrequenza o quando utilizzati ridicolizzati alle tre serie canoniche senza arte nè parte.
La "risposta muscolare acuta specifica" avviene grazie a questi i quali perfezionano e completano il grande lavoro compiuto con squat, panca ecc ecc.....