Non sono d'accordissimo perché il recupero non è tangenziale ma alla base per successivi stimoli. Cmq grazie per gli stimoli interessantissimi.
l' allenamento del futuro per l'ipertrofia specifica: la monofrequenza
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Tangenziale alla ricerca della massima ipertrofia chiaramente, in senso stretto (STIMOLO allenante)
E’ chiaro che se non mi posso allenare perche’ son scassato altro che massima ipertrofiaLast edited by Sly83; 17-01-2020, 00:34:02.
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioTangenziale alla ricerca della massima ipertrofia chiaramente, in senso stretto.
E’ chiaro che se non mi posso allenare perche’ son scassato altro che massima ipertrofiaI SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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direi che alla luce di quanto emerge dal capitolo "Miofascia":
1) è oggi precoce individuare in questa metodica degli elementi influenzanti/facilitanti l'ipertrofia
2) è un allenamento, quello miofasciale, essenzialmente pre e post seduta di pesi
3) è collocabile come metodica "preventiva" e di profilassi.
si può fare un'ulteriore considerazione.
Il bbing grazie all'utilizzo di molti esercizi che variano non solo per intensità di carico, ma anche per la modalità esecutiva, offre una tutela maggiore e più efficace contro gli infortuni.
Ben diverso il discorso riferito al lavoro esclusivo di forza.
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leggo spesso, nell'allenamento in MONO un'abbondanza di esercizi tutti efficaci, organizzati però malamente.
L'organizzazione degli esercizi è pari alla programmazione delle sedute allenanti.
Mi spiego meglio.
Se a titolo di esempio opto per una pianificazione di 2 mesocicli composti ciascuno da 4 microcicli alla ricerca dell'ipertrofica SARC. oltre al Volume, Intensità e Recupero dovrò tenere conto dell'organizzazione degli esercizi utili e della loro distribuzione.
Vi sono esercizi particolarmente "esigenti", altri "facilitanti", altri "difficili" per una certa incompatibilità dell'atleta.
Gli esercizi definiti "esigenti" saranno quelli per i quali il carico rappresenta la base necessaria, e sui quali occorrono ore di allenamento e perfezionamento.
Gli esercizi "facilitanti" possiedono un doppio ruolo: "facilitare" l'esercizio "esigente" che seguirà, oppure "facilitare" il processo di restauro post esercizio "esigente".
Gli esercizi "difficili" sono per l'atleta i "demoni", gli esercizi ostacolo, quelli che spesso vengono eseguiti con riluttanza per una serie di motivi tra cui quello psicologico, mettono a dura prova l'atleta.
L'organizzazione di una seduta quindi può prevedere la presenza di questi tre tipi di esercizi.
E' quindi facile ora comprendere come gli esercizi più ostici debbano essere affrontati nel pieno delle proprie energie, meglio quindi nella fasi iniziali della seduta.
Così gli esercizi "esigenti" devono essere collocati dopo un recupero completo e totale dall'ultimo esercizio.
Fra questi è utile l'inserimento di esercizi "facilitanti" tendenti al recupero mentale e muscolare.
Gli esercizi al cedimento, quando previsto, rientrano spesso nei primi anni di pratica allenante, nelle fasi di coda della seduta.
così i nostri sforzi non saranno vani.
potremo affrontare esercizi duri con le energie corrette. Ricordiamoci che gli esercizi "esigenti" non solo solamente quelli con più carico, ma possono rientrare in questa graduatoria, quelli al cedimento che conducono comunque ad uno stress molto elevato.
Un discorso particolare le trazioni alla sbarra con sovraccarico. Queste sono da paragonare a stacchi e squat. Lo sforzo profuso è elevato e il tempo di recupero deve essere massimale.
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La domanda, le cui risposte ancora non mi hanno del tutto soddisfatto, è la seguente:
I grandi esercizi di base (panca, squat,stacco, lento ecc) inseriti in un contesto di MONO, possiedono lo stesso "potenziale di crescita" quando inseriti in una tabella "MULTI"?
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Originariamente Scritto da LoreFéanor Visualizza MessaggioNel senso di quanto volume bisognerebbe dedicarvi ?
oltre il concetto di peso, volume, recupero, anche secondo l'assetto psicologico, ovvero mentale, la cui influenza sappiamo tutti essere molto potente.
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In parte ti sei già risposto in uno dei tuoi post precedenti:
Gli esercizi "demoni" sono molto "tassanti" a livello "mentale" anche per utenti medi e avanzati quindi, se anche "pesanti" a livello di SNC (cioè non stiamo parlando di croci ai cavi) in una multi, a mio avviso e esperienza. possono essere un minus piuttosto che un plus.
A causa di una ridotta mobilità della spalla il lento è un esercizio "rompiballe" per me (lento avanti; lento dietro smesso di farlo dopo un paio di tentativi) quindi mi devo preparare bene sia a livello "attivazione/riscaldamento" che "mentale" e comunque il cedimento "psicologico" arriva sempre una rep prima di quelle pianificate (10). Dovessi farlo in multi, nell secondo WO settimanale "scazzerei e mi fermerei alla ottava, tanto le 10 le ho fatte la seduta prima....)
Lo squat invece una volta passati i doms potrei ripeterlo con la stessa intensità anche più volte la settimana
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si è vero, ma non è proprio quanto cercavo. La domanda è come "sentiamo" lo stesso esercizio nella sessione di MONO e di MULTI, cioè lo "sentiamo" diverso? ci accorgiamo di una resa superiore in una delle due metodologie di allenamento? abbiamo un riscontro superiore di DOMS?.....prima di ogni ricerca scientifica la pratica sul campo offre nuovi spunti.
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioQui serve immolarsi, io per questo ciclo faro’ una A-B-A B-A-B, poi aggiorno
Personalmente, ho provato sensazioni discordanti per lo stesso esercizio svolto in MONO e in MULTI.
Questo potrebbe provare l'esistenza di una certa ambiguità, che potrebbe concorrere a formare un'opinione ad ora non confermata da studi, che lo stesso esercizio in MONO e in MULTI risulterebbe essere "non simile", per una serie di fattori forse banali.....ma non saprei.
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Verissimo Menez.
Ho alcune aspettative, sul brevissimo medio e lungo termine.
Che interessano vari aspetti.
Per ora provo lo schemino, “Spinta” e “Tirata”, sono curioso di vedere se confermo o meno.
La cosa potrebbe essere “falsata” da tanti fattori”, non ultimo lo switch essendo io un sostenitore della singola frequenza di stimolo intensa, ma le sensazioni trascendono i risultati
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Nb: una cosa simile e’ UNA opzione di multi, quella piu’ elementare, riferita al movimento singolo prima ancora che al logico singolo gruppo.
Ma penso sia piu’ consona a dare una risposta al quesito iniziale di Menez.
Per questo motivo, manterro’ cedimento tecnico e sospendero’ il lavoro sul recupero miofasciale (influenza pesantemente la questione DOMS) per avere dei riscontri ancora piu’ oggettivi
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