Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
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l' allenamento del futuro per l'ipertrofia specifica: la monofrequenza
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioIl concetto di richiamo a me sembra bizzarro.
In pratica si tratta di usare su una parte carente la multifrequenza (per ottenere risultati migliori) mentre sulle altri parti si usa la monofrequenza (perché garantisce risultati migliori).
Non è un corto circuito logico?Dead Man Walking
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Pongo queste domande, con il semplice scopo di cercare info e punti di vista da chi è più esperto di me.
A parità di volume settimanale, quello in multi non sarà per forza di cosa sempre qualitativamente migliore?
Ipotizzando un dato volume settimanale per gruppo muscolare, allenandolo in mono non si rischia, anche se si è esperti, di fare del volume a vuoto non allenante nell'ultima parte della seduta?
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No, ovviamente a patto che non si stia facendo volume spazzatura. Ma al netto di una discreta capacità allenante, va da sé che lo stesso volume in una seduta o in due sedute porterà ad adattamenti diversi.Dead Man Walking
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Originariamente Scritto da MUTHANDINA Visualizza MessaggioNo, ovviamente a patto che non si stia facendo volume spazzatura. Ma al netto di una discreta capacità allenante, va da sé che lo stesso volume in una seduta o in due sedute porterà ad adattamenti diversi.sigpic
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Originariamente Scritto da teosc01 Visualizza MessaggioPongo queste domande, con il semplice scopo di cercare info e punti di vista da chi è più esperto di me.
A parità di volume settimanale, quello in multi non sarà per forza di cosa sempre qualitativamente migliore?
Ipotizzando un dato volume settimanale per gruppo muscolare, allenandolo in mono non si rischia, anche se si è esperti, di fare del volume a vuoto non allenante nell'ultima parte della seduta?
Magari non è vero però ho provato a seguire la tua stessa logica.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Il passaggio da intermedio ad avanzato consiste, di fatto, nell’aver imparato a capire quando e’ utile o meno aggiungere o togliere.
Sono cose “che senti”, e le senti perche’ te lo dicono assieme spinta emotiva e turgore muscolare.
Ci sono giornate in cui, semplicemente, non va.
Ce ne sono altre dove si puo’ andare avanti anche oltre.
Seguire una scheda preimpostata senza interpretarsi va a finire che risulta in un dato giorno sotto-stimolante, in altri eccessiva.
In estrema sintesi: coordinare elementi fissi e variabili, senza sforare nella pedestria da un lato, o nell’assoluta istintivita’ dall’altro.
Per un novizio la cosa migliore resta attenersi fedelmente ad una traccia piu’ logica possibile, dalla quale tuttavia iniziare a valutare reazioni “sentimentali” oltre che circonferenze mese dopo mese.
Se un approccio non funziona, almeno abbiamo imparato che in quel
momento non era adatto...
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Personalmente sono dell’idea che chi inizia abbia bisogno di imparare a faticare sotto inpesi come priorita’ assoluta assieme agli aspetti tecnico-esecutivi.
Il volume monnezza potrebbe anche essere quello delle prime serie, se non ci si e’ riscaldati bene o se si eseguono movimenti stupidi e sotto-stimolanti.
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioIl passaggio da intermedio ad avanzato consiste, di fatto, nell’aver imparato a capire quando e’ utile o meno aggiungere o togliere.
Sono cose “che senti”, e le senti perche’ te lo dicono assieme spinta emotiva e turgore muscolare.
Ci sono giornate in cui, semplicemente, non va.
Ce ne sono altre dove si puo’ andare avanti anche oltre.
Seguire una scheda preimpostata senza interpretarsi va a finire che risulta in un dato giorno sotto-stimolante, in altri eccessiva.
In estrema sintesi: coordinare elementi fissi e variabili, senza sforare nella pedestria da un lato, o nell’assoluta istintivita’ dall’altro.
Per un novizio la cosa migliore resta attenersi fedelmente ad una traccia piu’ logica possibile, dalla quale tuttavia iniziare a valutare reazioni “sentimentali” oltre che circonferenze mese dopo mese.
Se un approccio non funziona, almeno abbiamo imparato che in quel
momento non era adatto...
Questa è la vera distinzione tra principianti, ma soprattutto tra intermedi e avanzati.sigpic
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La cosa a cui terrei piu’ e’ far capire che la qualita’ del workout NON NECESSARIAMENTE peggiora nel corso della seduta.
Potrebbe anche migliorare.
Dipende da tutte quelle cose che, per l’appunto, non consideriamo se diamo l’assunto per scontato.
Ci sono cose contro-intuitive, credetemi se vi dico che imparare ad allenarsi significa imparare anche questo.
Non basta eseguire bene gli esercizi o programmare a tavolino.
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Originariamente Scritto da teosc01 Visualizza MessaggioPongo queste domande, con il semplice scopo di cercare info e punti di vista da chi è più esperto di me.
A parità di volume settimanale, quello in multi non sarà per forza di cosa sempre qualitativamente migliore?I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da teosc01 Visualizza MessaggioA parità di volume settimanale, quello in multi non sarà per forza di cosa sempre qualitativamente migliore?BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
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CANALE YOUTUBE (DIVULGAZIONE SCIENTIFICA A TEMA CULTURA FISICA)
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chi adotta il volume di lavoro in monofrequenza ha una variabile molto importante da tirare in causa, ed è la MPS ovvero la sintesi proteica muscolare.
E' vero che attraverso un lavoro di multifrequenza o perlomeno con frequenze settimanali di allenamento alte (4-5 sedute alla settimana) induce un alto stimolo di MPS.
Ma è accertato che il volume elevato di una tabella in mono determinerà una risposta MPS superiore rispetto ad una tabella in monofrequenza, ma soprattutto l'MPS rimarrà elevata per più tempo, quindi si otterrà un effetto prolungato.
Inoltre in merito alle "dimensioni" del livello ipertrofico ovvero la misura del guadagno ipertrofico settimanale sembrerebbe che la risposta maggiore sia quando si adottano proprio tre sedute settimanali.
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Il post mi trova concorde, e sono cose che affermo da un pò. Anche quando era di vasta risonanza l'apologia dell'allenamento multifrequente, sostenuta da Schoenfeld ed epigoni.
Ai fini della specializzazione ipertrofica, la monofrequenza offre delle risposte consolidate negli anni. E non soffermiamoci alla modularità dei 7 gg. Questa struttura è "pratica", ma i giorni possono anche essere di meno, o di più.
Persino Schoenfeld e soci sono tornati sui loro passi, ma così come erano in errore nella difesa a spada tratta dell'allenamento multifrequente, così lo sono stati nel parificare poi gli effetti mono-multi a scopo ipertrofico. IMO sono caduti in errore in quanto le molteplici variabili che entrano in gioco non sono mai neutralizzabili, con il conseguente venir meno di ogni pretesa scientifica.
Certamente l'allenamento multifrequente ha i suoi effetti ipertrofici (non sottacendo anche gli spazi di validità della c.d. "ipertrofia funzionale"), ma in un'ottica BB, e relativa specializzazione, la monofrequenza, con la sua possibilità di attaccare-sollecitare il muscolo da diversi punti di vista sulla medesima seduta, ha una sempiterna efficacia. Tutto sta' - e non è poco - nello sfruttarla al meglio.
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Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza MessaggioIl post mi trova concorde, e sono cose che affermo da un pò. Anche quando era di vasta risonanza l'apologia dell'allenamento multifrequente, sostenuta da Schoenfeld ed epigoni.
Ai fini della specializzazione ipertrofica, la monofrequenza offre delle risposte consolidate negli anni. E non soffermiamoci alla modularità dei 7 gg. Questa struttura è "pratica", ma i giorni possono anche essere di meno, o di più.
Persino Schoenfeld e soci sono tornati sui loro passi, ma così come erano in errore nella difesa a spada tratta dell'allenamento multifrequente, così lo sono stati nel parificare poi gli effetti mono-multi a scopo ipertrofico. IMO sono caduti in errore in quanto le molteplici variabili che entrano in gioco non sono mai neutralizzabili, con il conseguente venir meno di ogni pretesa scientifica.
Certamente l'allenamento multifrequente ha i suoi effetti ipertrofici (non sottacendo anche gli spazi di validità della c.d. "ipertrofia funzionale"), ma in un'ottica BB, e relativa specializzazione, la monofrequenza, con la sua possibilità di attaccare-sollecitare il muscolo da diversi punti di vista sulla medesima seduta, ha una sempiterna efficacia. Tutto sta' - e non è poco - nello sfruttarla al meglio.
condivido. Nello specifico poi gli studi e le ricerche nel campo dello sviluppo ipertrofico sembrano condurre verso la determinazione di un lavoro meccanico prolungato a carico di un gruppo muscolare a cui deve necessariamente seguire un periodo di recupero per la ricostituzione e il riadattamento conseguente.
Questo punto per esempio non è osservato nei lavori in multi a causa appunto dell'elevata frequenza di lavoro.
Se poi l'ipertrofia come da studi recenti sembra essere attivata a fondo attraverso il mantenimento o l'aumento della tensione specifica a carico delle cellule muscolari, allora c'è da domandarsi la relazione che si pone tra mantenimento della tensione e tempo di applicazione dello sforzo, se la correlazione fosse elevata e determinasse variazioni non solo metaboliche ma anche strutturali (come del resto sembrerebbe) allora un muscolo sottoposto nella stessa seduta dalla sollecitazione di svariati esercizi concentrati, attivati da diversi angoli, con diversi carichi e per tempi di esposizione allo sforzo sufficienti a decretare il quasi cedimento o cedimento, ebbene questo muscolo si rimodellerà dal punto di vista strutturale con un grado superiore.
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