Originariamente Scritto da David Lion 94
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l' allenamento del futuro per l'ipertrofia specifica: la monofrequenza
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in questi giorni turbolenti l'evidenza scientifica ha dimostrato, a proposito di virus, la..... non evidenza scientifica....studi che si contraddicono l'uno con l'altro...insomma...la verità che cos'è, e dov'è?
Io stesso in due webinar a cui ho partecipato tempo fa mi sono chiesto se la scienza in realtà nel campo mio cioè nell'allenamento ha dato certezze sicure....o solo certezze incerte?
chinup dici bene sopra, ottieni un risultato apprezzabile con un sistema dal quale non avresti dato un centesimo, la domanda "perchè?"non ti mette a disagio? Penso di si....ed è il motivo per cui ho scelto di portare avanti la battaglia della monofrequenza, perchè se andate a verificare gli "studi" circa la maggior stabilità ipertrofica/forza/ ecc ecc della multifrequenza rispetto alla monofrequenza semplicemente....non dicono nulla di certo.
Ma la natura insegna....e cosa ci insegna? se devo diventare forte su un esercizio.....devo allenarmi da prevalentemente ad esclusivamente su quell'esercizio....ricordo le molte campagne pubblicitarie sull'argomento "ipertrofia funzionale".....ma non si diventa forti o più forti con un'ipertrofia funzionale, perchè potrebbe essere un meccanismo che funziona da "freno" e non da "acceleratore".
La monofrequenza funziona maggiormente sull'ipertrofia nel lungo termine. perchè?
perchè è il fondamento dell'ipertrofia nel lungo termine e chi deve costruire la massa muscolare, deve ragionare nel lungo termine.
E' evidente che altri metodi si possono affiancare, ma saranno accessori e non fondamentali.
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Grazie Menez come sempre per i tuoi interventi. Quanto dici è giusto. Se parliamo di ipertrofia dobbiamo dunque parlare di adattamenti cronici, dunque a lungo termine, idem per la forza. Ovviamente, per l'ipertrofia, gli adattamenti dovranno essere rivolti al tessuto muscolare piuttosto che al sistema nervoso, dunque trovare un metodo per stimolare più tipi di fibre (2b, 2a, 1 - e qui la legge di Henneman/Bosco con tutti i suoi limiti può indicare una buona base di partenza), creare adattamenti sul tessuto connettivo, migliorare la capillarizzazione, aumentare il numero di organuli presenti nel sarcolplasma e aumentare l'accumulo di riserve energetiche, quindi glicogeno muscolare e liquido intracellulare che favoriscono anche l'aumento della parte non contrattile del muscolo, espansione di fluidi che genera ipertrofia sarcoplasmatica. Ora, se si parla di ipertrofia, bisogna ragionare nel cronico, non nell'acuto altrimenti restiamo a fare i discorsi sul pompaggio e sulla vasodilatazione che sono prodotti effimeri di breve durata. Per ottenere risultati nel cronico dobbiamo stimolare le fibre con dei lavori intensi, distruttivi e mirati per poter rompere l'omeostasi e creare delle modifiche fisiologiche al nostro organismo, questo è vero per gli adattamenti muscolo scheletrici quanto lo è per l'apparato cardio respiratorio e sistema nervoso (dunque unità motorie ad alta soglia, frequenza di scarica e sincronizzazione delle unità motorie). Dunque, a prescindere dal tipo di approccio che scelgo, quello che mi consente di dare il 110% è quello che mi permette di rompere l'omeostasi e ottenere un reale aumento di volume muscolare (miofibrille, sarcoplasma). Per cui, se la ricerca scientifica mi da per buono un approccio in cui rendo meno, risulta essere più produttivo andare contro tendenza e adottare metodi adatti nello specifico a noi stessi che ci garantiscono un altissimo risultato in termini di performance. Un muscolo al giorno? Perché no. C'è una programmazione alle spalle che giustifica questa cosa? Benissimo. Procedi. Al contrario, la multi frequenza che viene etichettata come il top per gli adattamenti cronici dei lavori di forza, quindi del sistema nervoso in primis, sul mio organismo produce un risultato al 100% anche in chiave ipertrofia? Ottimo, procedi. Perché ostacolare un percorso solo perché la scienza mi dimostra quella differenza che va dallo 0,2 al 2% di risultati maggiori conseguiti? Qualora ci fosse una reale evidenza scientifica dimostrata all'80% allora si, sarebbe da rivedere tutto. Ma ad oggi, e lo vediamo in tutte le discipline anche atletiche performanti, i preparatori utilizzano approcci diversi sui loro atleti ottenendo risultati vincenti in ogni caso. Non è che Micheal Phelps è diventato lo squalo di Baltimora perché i suoi allenamenti pendevano dalle labbra della letteratura scientifica.... probabilmente perchè (oltre alle sue doti genetiche) il suo preparatore è stato bravo a trovare l'approccio più idoneo al suo atleta. Ovviamente bisogna tener conto di tanti fattori, anche la specificità, l'età e la genetica del soggetto. Vi faccio un esempio banale. Avevo provato in questi giorni di allenamento a corpo libero la monofrequenza lavorando il gran pettorale con piegamenti variando angoli di lavoro, il TUT, e la capacità motoria condizionale, con richiami di forza esplosiva e reattivo elastica... risultato? Dopo la prima settimana gomito sinistro in fiamme. L'avrei mai detto io che mi alleno da prima che sapevo allacciare le scarpe? Eppure è così. Molto spesso anche negli avanzati ci sono dei fattori limitanti che se trascurati possono portare a gravi ripercussioni. Alla luce di ciò, ho trovato la soluzione con una full body in multi frequenza che distribuisce in maniera equa gli stressor articolari e per di più l'ho strutturata anche in una maniera semi-aerobica per cercare di migliorare il mio sistema cardio circolatorio che sta completamente a terra. Dico sempre che se capito in una rissa ho buone possibilità di metterlo ko entro il primo minuto, dopo di che mi conviene scappare perché rimango a corto di ossigeno autonomia di 10 diretti, 10 montanti e 5 ganci
Scherzi a parte, siamo vigili in un mondo inesplorato. Una volta Andrea Biasci in un convegno, parlando della cellula, della fisiolgia e dei processi metabolici, dopo qualche secondo di silenzio aggiunse "... che poi, se vogliamo dirla tutta, dopo secoli e secoli di studio non sappiamo ancora un ***** sui processi metabolici". A quel punto mi resi conto del difficile mestiere dei medici, che prescrivono farmaci di cui non sanno nulla, a pazienti di cui non sanno nulla, sulla base di nozioni di fisiologia e anatamia di cui se ne sa ancora meno... e qui mi ricollego al tuo discorso iniziale sul covid19.Last edited by Chinup; 16-04-2020, 17:08:56.Personal Trainer
e-mail: chinup485@gmail.com
"Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)
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Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggioquel punto mi resi conto del difficile mestiere dei medici, che prescrivono farmaci di cui non sanno nulla, a pazienti di cui non sanno nulla, sulla base di nozioni di fisiologia e anatamia di cui se ne sa ancora meno
Quindi un medico studia 10 anni tra corso base e specialistica, salva vite ogni giorno ma non sa un cazz0?
L'anatomia si studia da centinaia di anni, la fisiologia spiega come funziona il corpo umano, la farmacologia è chimica.
Questi studiano per 10 anni aria?
Io capisco che la scienza non ha validità se parliamo di bb, ma se parliamo di medicina, nutrizione parliamo di scienza vera non di base lette e sentite qui e li tra corsetti e 2 libri.BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
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Originariamente Scritto da David Lion 94 Visualizza MessaggioCiao Circo, che ne pensi della monofrequenza ad un muscolo al giorno? Mai provata te? Te lo chiedo perché vedo che hai delle buone misure.. penso che siamo lì.
Io sono 170 cm e peso 82 kgOriginariamente Scritto da gaetano90gareggiare per esibizionismo natural
Originariamente Scritto da Magro97Odio i tanti pasti perché è un cagare in continuazione.
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Originariamente Scritto da David Lion 94 Visualizza MessaggioCiao Circo, che ne pensi della monofrequenza ad un muscolo al giorno? Mai provata te? Te lo chiedo perché vedo che hai delle buone misure.. penso che siamo lì.
Io sono 170 cm e peso 82 kg
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Monofrequenza un muscolo al giorno:
Se il microciclo nel quale si sviluppa la monofrequenza ha una durata di 7 giorni, tale tabella trova ragione su un utente dotato di 7 muscoli.
Provocazioni apparte, data l'impossibilità di escludere sovrapposizioni, un tale programma sarebbe scevro da infortuni e tutte le conseguenze di una mancata compensazione, a condizione di una intensità bassa o di un volume flessibile e ben ciclizzato.
E chiaramente da "tutto" ciò che perdona una cattiva programmazionesigpic
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Originariamente Scritto da circoloco Visualizza MessaggioMa che robe scrivi?
Quindi un medico studia 10 anni tra corso base e specialistica, salva vite ogni giorno ma non sa un cazz0?
L'anatomia si studia da centinaia di anni, la fisiologia spiega come funziona il corpo umano, la farmacologia è chimica.
Questi studiano per 10 anni aria?
Io capisco che la scienza non ha validità se parliamo di bb, ma se parliamo di medicina, nutrizione parliamo di scienza vera non di base lette e sentite qui e li tra corsetti e 2 libri.
Chi ha detto che un medico non sa nulla? Io ho fatto un esempio per spiegare che sebbene siamo andati avanti in campo medico esistono ancora tantissime malattie che non si riescono a curare, due a caso: HIV e tumori. Sebbene si siano trovate cure per rallentare la prima e cercare di curare la seconda, non esiste una cura definitiva. Lo stiamo vedendo adesso con il covid, un virus che fa il salto di specie e muta, e tutti gli scienziati del mondo, OMS compresa, finiscono con il culo per terra.
Che ***** parti a razzo, chi ha detto che studiano aria? Il mio pensiero era l'esatto opposto, ossia che sebbene abbiano anni e anni di studio, l'organismo umano è talmente complesso che si sa ancora poco e niente, perché se fosse come dici tu ci sarebbe una risposta per tutto. Contestualizza ciò che dico prima di attaccare. Un medico una volta mi disse "non ho conosciuto nessun medico che vive 100 anni"... questo per sottolineare quello che volevo intendere io nel post...Personal Trainer
e-mail: chinup485@gmail.com
"Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)
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