rileggendo alcuni articoli mi sono re imbattuto su quello dedicato alla sensibilità insulinica. In pratica un lavoro aerobico protratto nel tempo, lavoro a basso impatto, comporterebbe la disattivazione dell'AMPK a livello muscolare creando un ambiente temporaneo di resistenza insulinica. Questo pare per preservare il glucosio shiftando sul consumo di grassi vista la grande disponibilità di ossigeno (non si dice forse che aerobica a basso impatto predilige i grassi?). In soldoni corse a basso impatto favoriscono l'accumulo di grasso intramuscolare. Ma se io faccio molta attività a basso impatto, ma affianco anche lavori ad alta intensità? Risolvo il problema o lo limito soltanto? Ciò potrebbe significare che fare molto volume (molti km di corsa) nel cronico è controproducente in quanto favorisce l'accumulo di grassi nel muscolo impedendone l'anabolismo (vista la disattivazione dell'AMPK. Poi vorrei capire quanto questa situazione si protrae, cioè se corro ogni giorno creo un ambiente sfavorevole all'anabolismo muscolare?
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Domanda ignorante...ma allora i maratoneti?Originariamente Scritto da marcomesa Visualizza Messaggio -
infatti i maratoneti sono mi sembra che abbiano molta massa muscolare sulle gambe...Originariamente Scritto da Mutha Visualizza MessaggioOriginariamente Scritto da gaetano90
Originariamente Scritto da Magro97Commenta
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Manco sono dei sacchi di ciccia accumulata ambulantiOriginariamente Scritto da claudio96 Visualizza MessaggioCommenta
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Accumulare grasso intra muscolare è differente da accumulare grasso nel tessuto adiposo... Si parla di una inibizione all'ipertrofia per atleti di endurance, che effettivamente non sono colossi...
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