Noto che troppo spesso, il deadlift ci "condiziona", quasi al punto da creare schede che imprescindibilmente vi devono tenere conto: dove mettere gli altri esercizi di modo da non risentirne, cosa mettere prima, cosa mettere dopo, etc. Sembra che tutte le schede debbano avere il DL come "architrave".
Per quanto sia un esercizio importante, sopratutto in fasi di forza, non lo osannerei in fasi di volume, come quella in oggetto.
Ci sono programmi PL che prevedono il DL una volta a settimana (es. ciclo russo), e noi, in ottica BB, ci preoccupiamo addirittura di metterlo 2 per week, condizionando tutto l'altro lavoro per l'impatto a livello neurale.
Last but not least, ci sono altri stacchi che permettono anche un miglior lavoro in ottica BB. Prendiamo lo stacco rumeno, che consente un lavoro in tensione continua, o con miglior valorizzazione del TUT.
Qualche volta siamo troppo legati a una "retorica del fondamentale".
Per quanto sia un esercizio importante, sopratutto in fasi di forza, non lo osannerei in fasi di volume, come quella in oggetto.
Ci sono programmi PL che prevedono il DL una volta a settimana (es. ciclo russo), e noi, in ottica BB, ci preoccupiamo addirittura di metterlo 2 per week, condizionando tutto l'altro lavoro per l'impatto a livello neurale.
Last but not least, ci sono altri stacchi che permettono anche un miglior lavoro in ottica BB. Prendiamo lo stacco rumeno, che consente un lavoro in tensione continua, o con miglior valorizzazione del TUT.
Qualche volta siamo troppo legati a una "retorica del fondamentale".
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