Lo stacco non serve a nulla! Anzi, fa male!

[fabjo]

Premetto che anch'io sono daccordo, però la situazione è un pò strana in quanto in base alla discussione cambiano le carte in tavola... mi spiego meglio, in genere quando un utente sostiene una tesi simile al discorso in questione viene linciato, (e continuano i soliti luoghi comuni tipo "lo stacco è il re degli esercizi, senza stacxo non cresci, senza stacco avrai una schiena a metà...) ....Poi ad un certo punto si apre una delle tante discussioni che riguardano lo stesso argomento e improvvisamente tanti sono daccordo..e in questo influisce tanto un utente esperto che ha il "coraggio" di andare contro corrente (in questo caso Sly83) e tutti lo seguono (in quanto l'idea espressa in realtà accomuna tanti)

È una mia opinione, ma facendosi un giro nel forum con determinatr parole chiave, di certo non si può negare l'evidenza

[Giampo93]

Se cerchi tra discussioni del 2007 è ovvio che il tenore dei messaggi sia diverso.
In secondo luogo, bw non è un'unica testa pensante ma è composto da diversi membri, ognuno con le sue idee, e non è che se Tizio e Caio scrivono X e Sempronio Y allora si cambiano le carte in tavola.

Il mio parere sull'argomento è questo, a prescindere da chi apre la discussione, dalla domanda posta, dall'intervento di utenti esperti...anzi, spesso sono stato anche "protagonista" mio malgrado di accese discussioni per il mio disaccordo con "l'establishment bodiuebbaro".


Non posso parlare a nome di tutti ovviamente, ma il tuo mi pare un intervento inutilmente e sterilmente polemico

[Sly83]

Fabjo scrivo qui dal 2003 e posso da un lato confermare che per anni la tendenza e’ stata quella di definirlo imprescindibile.
Tuttavia quello che poi cambia e’ il tempo in cui lonsi afferma: se agli inizi e’ una corrente a cui ci si accoda per partito preso, poi diventa un qualcosa su cui riflettere alla luce di quanto si e’ imparato dalla propria esperienza.
Nel mio primo post ho cercato proprio di sottolineare questa cosa, perche’ anno dopo anno diventa opinione comune.

Quando avevo iniziato non volevo quasi credere a tante cose che poi il tempo mi avrebbe sconfessato e smentito, confermando quanto chi, piu’ grande ed esperto, mi diceva “vedrai che sara’ così”.
Il problema vero e’ quando si assolutizza per partito preso qualsiasi cosa, senza esserne consapevoli.

Chi ha partecipato a questa discussione ha riportato esperienze supportate da insegnamenti tratti dalle stesse, e la cosa personalmente mi piace molto perche’ trovo piu’ utile questo di qualsiasi altro pistolotto.
Una volta provavi...vedevi come andava...non c’erano le pseudo-lezioni frontali da “youtube”...al massimo trovavi il forum DI DISCUSSIONE.

E’ una ricchezza trovare confronto nelle esperienze, senza dover temere quanto si e’ valutato.
E’ un impoverimento prendere posizione senza rendersi conto che la teoria senza la pratica e’ muta, mentre la pratica senza teoria e’ cieca.

[Mutha 1]

Ragazzi, grazie a tutti quelli che sono intervenuti! Mi è piaciuto molto questo scambio di opinioni e molte delle vostre testimonianze da esperti le ho apprezzate e ne farò tesoro! Non solo per quel che concerne lo stacco ma su tutto il fronte allenamento.

Un saluto a tutti e grazie ancora!

[Sly83]

In parole povere: a me sarebbe piaciuto continuare a pensarlo come insostituibile...ma per onesta’ intellettuale devo ammettere che sarebbe un restare attaccato ad una visione che solo oggi posso pienamente constatare acerba.
A 18 anni non puoi capire che sei acerbo, puoi rifletterci su ma solo il tempo te lo conferma, sempre se cresci.
Rileggo certe cose che scrivevo all’epoca e devo dire che buon senso ce n’era gia’, ma c’ho messo un sacco a dargli significato pieno e vero.
Capita a tutti, poi sempre meglio fare ogni giorno una cazz@ta nuova invece che fare di nuovo la stessa ogni giorno

[menez]

Un altro aspetto della questione che va sottolineato, è quello della sicurezza esecutiva e della responsabilità dell'istruttore di sala.
Insegnare un movimento qualitativamente difficile richiede esperienza e preparazione, significa limitare il rischio d'infortunio quanto possibile.
Se un istruttore ti dice "ti insegno lo stacco", nel momento stesso in cui ti prende sotto la sua ala, tutto quanto succede dopo, è responsabilità sua.....
per questo molti istruttori prediligono la sicurezza delle macchine, oppure ti dicono che lo stacco è pericoloso ( e hanno ragione)......

[Sly83]

Gia’, questo come diceva anche prima l’altro ragazzo e’ uno dei punti critici.

[menez]

i tempi sono cambiati, molte attività "spinte" diventano un'arma a doppio taglio per chi sottovaluta la "salute" degli iscritti.

[Sly83]

Ho avuto la fortuna di lavorare in palestre in cui avevo carta bianca, ma sentivo di colleghi in cui erano chiare le direttive in tal senso.
Anni fa raccontai proprio su questi pixel di un episodio in cui, da cliente, mi sentii dire DAL PROPRIETARIO DEL CENTRO che oramai “tutti fanno lo squat al multipower perche’ piu’ sicuro”. Ho alzato le mani e mi sono arreso, che puoi rispondere? Gli dici si, vero, lo insegni in una frazione di tempo rispetto allo squat e non
devibstar dietro al cliente quandonlo esegue.

NB: non sono un talebano de multipower, prendo i movimenti per quel che sono ma un conto e’ condannarlo a priori, un altro santificarlo a priori.

[menez]

tutti i grandi esercizi devono essere insegnati.
Ora il termine "insegnare" non è vago ma è molto chiaro: condurre la persona ad apprendere attraverso fasi via via più difficili e fino alla totale autonomia del gesto corretto.....
Quindi propedeuticità su tutto.....ma quanti istruttori dovrebbero esserci in sala pesi?
ecco le macchine venire in aiuto, la tecnica è più semplice, l'apprendimento più rapido, la sicurezza è superiore, insomma il livello di rischio è abbassato notevolmente.

[Giampo93]

Io, in questo, credo molto ad una "selezione naturale" in sala pesi.
Chi ha il talento, l'intelligenza e la pazienza di fare le cose per bene (video tutorial, articoli di biomeccanica, dosare con parsimonia il carico) non ha bisogno di un istruttore, se non per un paio di consigli.

Dovessimo mettere ogni cliente al rack, allora sì, incidenti ed infortuni fioccherebbero

[Luke91]

Onestamente a parte chi si allena da decine di anni ed è avanzato, quasi tutti quelli che vedo non sanno fare lo squat...

Ma nessuno che lo insegna

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[Sly83]

E’ così.
Anzi volendo entrare ulteriormente nel merito della cosa, si può’ affermare che il rischio di macrotrauma acuto si e’ abbattuto a fronte di un rischio di microtrauma cronico che ha preso il volo.
Quindi magari ci si fa meno male in sala pesi, ma si mettono i presupposti per farsi male prima onpoi fuori.
Semplificazione e optimum in questo caso per la salute fisica in senso lato non necessariamente stanno a braccetto.

Tutto cio’ che e’ vincolo prima o poi rende necessario prendere una boccata d’aria in liberta’.

Naturalmente per un soggetto sedentario senza pretese una macchina e’ meglio che niente.
Per chi ha la passione per la disciplina della Cultura Fisica in senso lato il rischio e’ sempre mettere la propria motivazione nella motivazione altrui, ma gli obiettivi e le modalita’ per perseguirli sono diversi e va ribadito.

[Ospite]

3d molto interessante. Concordo con le valutazioni di Sly e diversi altri.

Ho avuto la fortuna di potermi allenare tra BBer che hanno raggiunto ottimi risultati nelle competizioni a vari livelli.

Poter rubare con gli occhi, parlarci, capire molte cose che prima solo si immaginano.

Oggi, come dice un noto trainer, molti, dopo 1 anno che si allenano, hanno già aperto il loro canale YT.

Ma allenandoti con chi la sa lunga, capisci che il BB è molto altro.

Una delle cose che smitizzano è la "nostra" programmazione annuale. Non solo perchè il "nostro" ciclo forza-massa-definizione diventa per loro più un lavoro continuo sulle variabili volume-intensità-densità, ma anche per il fatto che mi hanno insegnato come una periodizzazione di lungo periodo sia più confacente ad altre discipline. Il BB è lavoro continuo sui particolari, che impongono tempi di valutazione più brevi e la capacità di ritarare continuamente il proprio allenamento.

Mi hanno anche ridimensionato il mito dei "big pesanti", inserendo nei loro wo anche panche o squat sicuramente non pesanti a livello di %, ma con una sensibilità molto alta al carico interno: lavori in TC, parziali, attenzione al TUT, valorizzazione della densità, e altro ancora. Se avessi dovuto valutare le loro schede in ragione dei "parametri medi del palestrato medio", avrei dovuto bocciarli in toto: "niente stacco? no dips? no trazioni? ma che storia è?!". Poi ti accorgi che il loro lavoro è finalizzato alla costruzione di un grande lavoro complessivo, e tutto è perfettamente incastrato per il raggiungimento del grande risultato.

Mi hanno insegnato ad aprire la mente, a contestualizzare tutto, e a non giudicare mai prima di aver camminato con quelle scarpe.

[Sly83]