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Perdonami Dragon, siccome sono definizioni che non ripasso mai accade spesso che le dimentico. Dunque, altrimenti facciamo confusione:
- forza resistente: la capacità dell'organismo di resistere ad un carico di lavoro protratto nell'arco di tempo. Esempio: riuscire ad aumentare il tut con 100kg di panca piana, che siano più ripetizioni veloci, o meno ripetizioni lente, cambia poco, pariamo di protrarre un carico di lavoro nel tempo, quindi il tempo in cui il muscolo è sotto tensione;
- resistenza alla forza: capacità di opporsi a una sollecitazione statica o dinamica per più tempo possibile. Bolt che parte a 38km/h e riesce a mantenerli per tutti i 100 metri;
Giusto? Un esempio di resistenza alla forza con i pesi potrebbe essere cercare di riuscire a chiudere una serie con il massimo peso che ci siamo prefissati. Esempio, voglio chiudere un 5x5 con 100kg. Resisto il più possibile a quella forza (carico massimale 5RM). Ma nello stesso caso parliamo pur sempre anche di forza resistente, perché io cerco di protrarre il carico nel tempo, in questo caso sempre gli stessi 100kg li voglio portare a 5 ripetizioni.
Quindi fondamentalmente, dov'è la differenza netta nei 2 approcci di cui parli?
Il problema é alla base del tuo ragionamento: i 100 m di corsa non sono una prestazione di resistenza alla forza, sono una prestazione complessa dove forza resistente, forza veloce, forza iniziale e resistenza alla forza hanno tutte una loro importanza. Ma tenendo sempre l'esempio dei 100 m (che perdonami m lo preferisco all'esempio con i pesi e i 100 kg 5x5), quando ci si allena con molte ripetute sui 60m ad esempio, si sta puntando sulla resistenza alla forza (in palestra questo potrebbe essere paragonato ad un 8x3@80%, o ad un 6x2@85%, ma perché no, anche al tuo 5x5) oltre che ad altro (le qualità non è che sono isolabili con la stessa facilità con cui isoliamo i bicipiti), mentre ad esempio un allenamento sui 150-200 m è forza resistente rispetto alla specificità della gara (in palestra se il mio obbiettivo è il 5RM, allenarmi a 8-10reps è forza resistente).
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"...e poi il limite diventa il cielo." (L. Simmons)
Il problema é alla base del tuo ragionamento: i 100 m di corsa non sono una prestazione di resistenza alla forza, sono una prestazione complessa dove forza resistente, forza veloce, forza iniziale e resistenza alla forza hanno tutte una loro importanza. Ma tenendo sempre l'esempio dei 100 m (che perdonami m lo preferisco all'esempio con i pesi e i 100 kg 5x5), quando ci si allena con molte ripetute sui 60m ad esempio, si sta puntando sulla resistenza alla forza (in palestra questo potrebbe essere paragonato ad un 8x3@80%, o ad un 6x2@85%, ma perché no, anche al tuo 5x5) oltre che ad altro (le qualità non è che sono isolabili con la stessa facilità con cui isoliamo i bicipiti), mentre ad esempio un allenamento sui 150-200 m è forza resistente rispetto alla specificità della gara (in palestra se il mio obbiettivo è il 5RM, allenarmi a 8-10reps è forza resistente).
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Ecco. Dunque:
- nell'esempio dei 100 metri; ripetute <100m al max della forza è resistenza alla forza; allenamenti >100m è forza resistente;
- nell'esempio di 8 ripetizioni; allenamenti <8reps al max della forza è resistenza alla forza; allenamenti >8reps è forza resistente;
In linea di massima....
Personal Trainer e-mail: chinup485@gmail.com
"Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)
Ecco. Dunque:
- nell'esempio dei 100 metri; ripetute <100m al max della forza è resistenza alla forza; allenamenti >100m è forza resistente;
- nell'esempio di 8 ripetizioni; allenamenti <8reps al max della forza è resistenza alla forza; allenamenti >8reps è forza resistente;
In linea di massima....
Molto in linea di massima perché andrebbe considerato il recupero, il buffer e soprattutto mentre nella corsa ad esempio si possono affrontare i 60m a velocità minore maggiore o uguale si 100, questo ragionamento non può essere trasportato ai pesi.
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"...e poi il limite diventa il cielo." (L. Simmons)
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