Carico interno e carico esterno

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  • Chinup
    Bodyweb Senior
    • Apr 2017
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    • Foggia
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    Carico interno e carico esterno

    Continuo a sentire in giro che per carico esterno si intende il peso del bilanciere e per carico interno il peso del nostro corpo nelle trazioni.
    So che in realtà questa definizione è sbagliata.
    Provo a dare una definizione mia personale in base a ciò che ho letto sui testi.

    Il carico esterno è determinato dall’entità degli stimoli provenienti dal carico, quindi dall'influenza che ha il carico sul nostro corpo in relazione ai parametri di allenamento, intensità, volume, densità, ecc. Quindi si, si può dire nel caso del bbing che è lo stimolo provocato dal bilanciere.

    Il carico interno è invece rappresentato dal trasnfer del carico esterno sull’atleta, sia sul piano fisico che psichico. Quindi potrei ipotizzare che in un bber il carico interno è rappresentato dal l'ipertrofia; in un powerlifter dall'aumento di forza (???).

    Attendo correzioni o definizioni più pratiche. Grazie.
    Personal Trainer
    e-mail: chinup485@gmail.com

    "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


  • Venkman85
    Bodyweb Senior
    • Apr 2015
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    • Liguria
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    #2
    Io il carico interno lo interpreto come carico percepito. Esempio: faccio un 10 ripetizioni di un esercizio con un peso di 100kg tra bilanciere e dischi con 1 secondo di concentrica e 2 di eccentrica.
    Poi faccio con lo stesso bilanciere e dischi altre 10 ripetizioni in superslow, con 5 secondi concentrica e 5 di eccentrica.
    Il carico esterno è rimasto il medesimo, quello interno è aumentato.

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    • robybaggio10
      Bodyweb Senior
      • Dec 2011
      • 15832
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      • Franciacorta
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      #3
      Ecco una bella definizione da skepticaldragoon:

      Il carico esterno è il peso che utilizziamo : i dischi sul bilanciere, i manubri, il peso caricato sulle macchine etc...


      Il carico interno è la resistenza che viene applicata in una data articolazione e che deve essere contrastata generando tensione muscolare. Questa resistenza e quindi la tensione muscolare da generare dipenderà da vari fattori tra cui i più evidenti sono :
      • il carico esterno (peso utilizzato)
      • l'accelerazione - decelerazione - inerzia del carico
      • la curva di forza e resistenza del movimento
      • l'antropometria (struttura, leve, inserzioni e origini muscolari etc) del soggetto
      I SUOI goals:
      -Serie A: 189
      -Serie B: 6
      -Super League: 5
      -Coppa Italia: 13
      -Chinese FA Cup: 1
      -Coppa UEFA: 5
      -Champions League: 13
      -Nazionale Under 21: 19
      -Nazionale: 19
      TOTALE: 270

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      • Kanzi
        Bodyweb Advanced
        • Nov 2012
        • 5863
        • 236
        • 199
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        #4
        La definizione di carico interno data da skepticaldragoon mi sembra ridondante, e manca di un elemento fondamentale.

        È ridondante perché:

        2.
        accelerazione - decelerazione - inerzia del carico dipendono da
        1. carico
        esterno (peso utilizzato); e

        3.
        curva di forza e resistenza del movimento, dipendono dal tipo di esercizio (ovviamente) e da
        4. l'antropometria (struttura, leve, inserzioni e origini muscolari etc) del soggetto

        Manca di un elemento fondamentale, quale la componente data dal sistema nervoso nella percezione del carico esterno.

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        • robybaggio10
          Bodyweb Senior
          • Dec 2011
          • 15832
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          • Franciacorta
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          #5
          Originariamente Scritto da Kanzi Visualizza Messaggio
          La definizione di carico interno data da skepticaldragoon mi sembra ridondante, e manca di un elemento fondamentale.

          È ridondante perché:

          2.
          accelerazione - decelerazione - inerzia del carico dipendono da
          1. carico
          esterno (peso utilizzato); e

          3.
          curva di forza e resistenza del movimento, dipendono dal tipo di esercizio (ovviamente) e da
          4. l'antropometria (struttura, leve, inserzioni e origini muscolari etc) del soggetto

          Manca di un elemento fondamentale, quale la componente data dal sistema nervoso nella percezione del carico esterno.

          E' vero, è un pò ridondante, ma non avrebbe potuto eliminare uno dei 4 punti elencati senza perdere delle "informazioni" essenziali.
          Per quanto riguarda la componente data dal sistema nervoso, non mi è molto chiaro cosa tu intenda. Secondo me il carico interno non ha a che fare con le percezioni, ma è una cosa oggettiva, solo molto difficile da calcolare.
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

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          • Chinup
            Bodyweb Senior
            • Apr 2017
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            • Foggia
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            #6
            Quindi la definizione più corretta quale potrebbe essere?
            Personal Trainer
            e-mail: chinup485@gmail.com

            "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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            • Kanzi
              Bodyweb Advanced
              • Nov 2012
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              #7
              Percezione = Integrazione a livello delle sinapsi neuromuscolari (motoneuroni) delle informazioni (sotto forma di scariche di PA) originate dal carico esterno (in questo caso).

              È un fenomeno fisiologico (quindi "oggettivo", "universale"), dipendente da soggetto e carico (quindi "soggettivo", "contingente").

              Panca piana

              10repx20Kg
              8x40
              6x60
              4x80
              3x90
              2x100
              1x110
              1x115
              1x120
              2x100

              Set evidenziati.
              La componente data dal SNC è quella per cui il primo 2x100 è più pesante del secondo 2x100.

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              • menez
                SdS - Moderator
                • Aug 2005
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                #8
                Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
                Continuo a sentire in giro che per carico esterno si intende il peso del bilanciere e per carico interno il peso del nostro corpo nelle trazioni.
                So che in realtà questa definizione è sbagliata.
                Provo a dare una definizione mia personale in base a ciò che ho letto sui testi.

                Il carico esterno è determinato dall’entità degli stimoli provenienti dal carico, quindi dall'influenza che ha il carico sul nostro corpo in relazione ai parametri di allenamento, intensità, volume, densità, ecc. Quindi si, si può dire nel caso del bbing che è lo stimolo provocato dal bilanciere.

                Il carico interno è invece rappresentato dal trasnfer del carico esterno sull’atleta, sia sul piano fisico che psichico. Quindi potrei ipotizzare che in un bber il carico interno è rappresentato dal l'ipertrofia; in un powerlifter dall'aumento di forza (???).

                Attendo correzioni o definizioni più pratiche. Grazie.
                che il carico interno sia il peso del nostro corpo nelle trazioni è una grossa baggianata, da bannare subito!
                Tuttavia il carico interno è si l'effetto che produce un carico sull'organismo ma non è solo l'ipertrofia o l'aumento di forza, bensì è qualcosa di molto più complesso.
                Potresti avere un atleta molto ipertrofico o molto forte, ma molto stanco e demotivato per effetto di una grande fatica non compensata.
                Questa valutazione la potresti ottenere solamente se tu fossi dotato di strumenti e metodi per una valutazione obbiettiva dello stato di adattamento dei sistemi o delle singole strutture sollecitate.
                In teoria quindi il carico interno è tanto più elevato quanto più esigente è il carico esterno, ma non solo.
                La sommatoria di sedute a carico medio, erroneamente distribuite nell'arco di un ciclo allenante, determinano una sommatoria di fatica che nel tempo potrebbe non essere compensata.
                Il recupero insufficiente innalzerebbe così il livello di carico interno recepito dall'intero organismo(alterazione dell'omeostasi) e l'atleta sarebbe superaffaticato.
                Anche da questo aspetto le tendenze "moderne" della supercompensazione, nello specifico "la teoria a due fattori".
                GUTTA CAVAT LAPIDEM
                http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                MANX SDS

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                • Chinup
                  Bodyweb Senior
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                  • Foggia
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                  #9
                  Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                  che il carico interno sia il peso del nostro corpo nelle trazioni è una grossa baggianata, da bannare subito!
                  Tuttavia il carico interno è si l'effetto che produce un carico sull'organismo ma non è solo l'ipertrofia o l'aumento di forza, bensì è qualcosa di molto più complesso.
                  Potresti avere un atleta molto ipertrofico o molto forte, ma molto stanco e demotivato per effetto di una grande fatica non compensata.
                  Questa valutazione la potresti ottenere solamente se tu fossi dotato di strumenti e metodi per una valutazione obbiettiva dello stato di adattamento dei sistemi o delle singole strutture sollecitate.
                  In teoria quindi il carico interno è tanto più elevato quanto più esigente è il carico esterno, ma non solo.
                  La sommatoria di sedute a carico medio, erroneamente distribuite nell'arco di un ciclo allenante, determinano una sommatoria di fatica che nel tempo potrebbe non essere compensata.
                  Il recupero insufficiente innalzerebbe così il livello di carico interno recepito dall'intero organismo(alterazione dell'omeostasi) e l'atleta sarebbe superaffaticato.
                  Anche da questo aspetto le tendenze "moderne" della supercompensazione, nello specifico "la teoria a due fattori".
                  Quindi per carico interno non si intende solo l'effetto provocato dal carico esterno nella singola seduta sul nostro corpo, ma anche gli effetti cumulativi che questo può avere sul nostro organismo durante più sedute nell arco del macrociclo?
                  Personal Trainer
                  e-mail: chinup485@gmail.com

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                  • Chinup
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                    #10
                    quindi il carico esterno potrebbe restare anche invariato, ma la nostra condizione fisica, un mancato recupero, o una stanchezza psicologica, andrebbe ad influire sulla "percezione" del carico esterno, facendocelo apparire superiore a quello che abbiamo percepito in una situazione di eccellente condizione fisica... quindi di conseguenza anche a parità di kg il carico interno risulterebbe maggiore
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                    • menez
                      SdS - Moderator
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                      #11
                      si proprio così.
                      In più, lo stesso carico somministrato a due atleti considerati dello stesso livello agonistico produrrà un carico interno dissimile.
                      GUTTA CAVAT LAPIDEM
                      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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                        #12
                        Capisco.
                        Ringrazio menez per il suo tempestivo e professionale intervento, e tutti gli altri amici che hanno partecipato alla conversazione.
                        Personal Trainer
                        e-mail: chinup485@gmail.com

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                        • Sly83
                          CAVETTERIA INCLUSIVA
                          • May 2003
                          • 46577
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                          • Sly's GYM
                          • Send PM

                          #13
                          Molto acuto il post di Kanzi, che sottolinea la contingenza del carico interno, modulabile attraverso strategie di "inganno".
                          Il tutto nel contesto globale sottolineato da Menez col suo stile.
                          Personalmente, alla luce di tutto questo, ho sempre diffidato dalle programmazioni che andassero oltre il concetto di "fase", pretendendo di incanalare in numeri (schemi di set e ripetizioni, pause, percentuali di carico..) cicli di allenamento troppo lontani da quello che si sta seguendo.
                          Una preparazione (a maggior ragione agonistica) come ben sappiamo deve dosare al meglio tutto adattandolo di volta in volta, anche a costo di stravolgere tutto quello che si credeva possibile se il quadro cambia per fattori esterni, spesso e (non)volentieri mannaia del carico interno.



                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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