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Bilancere OLIMPICO vs STANDARD alla panca e squat

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    Bilancere OLIMPICO vs STANDARD alla panca e squat

    Ragazzi, vi parlo della mia esperienza:
    l'anno scorso feci una allenamento di forza per 3 mesi e alla panca con il bilancere olimpico da 2,2 metri arrivai a sollevare 145 Kg per 1 ripetizione. Dopo due settimane feci di nuovo il massimale su un bilancere piu' sottile e più corto e feci a stento 130.
    Questo natale sollevo 108 Kg di squat per 30 ripetizioni con il bilancere olimpico, torno alla mia palestra e 100 Kg. mi sembrano già più pesanti.
    E' vero che maggiore è la lunghezza di una trave, maggiore sarà il suo momento d'inerzia e quindi la stabilità: così i muscoli stabilizzatori lavorano meno e si spinge di piu'.
    Ma possibile che un simile fattore fisico influenzi tanto?
    fatemi sapere le vostre opinioni ed esperienze, ciao Clark Kent

    "Comunque i fagioli facevano schifo..."
    T.Hill

    #2
    posso solo confermare quanto hai detto........fisicamente piu' è lunga la distanza e piu' si genererà un momento maggiore ;-)
    W Le forze armate, che siano sempre nel nosro cuore e nel profondo del nostro animo insieme al tricolore italiano , W L'Italia !

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      #3
      ha!...quindi è ovvio che il peso che dovrai sopportare sarà molto piu' elevato di quello con un bilanciere piu' corto, quindi una tale legge fisica compromette sensibilmente i risultati di allenamento.
      W Le forze armate, che siano sempre nel nosro cuore e nel profondo del nostro animo insieme al tricolore italiano , W L'Italia !

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        #4
        A questo non avevo mai pensato.
        Io mi alleno con l' olimpionico, quindi se mi allenassi con l' altro dovrei scalare.
        Già non sono granchè forte, spingerei ancora meno, che tristezza.


        (Grazie Nagione!)

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          #5
          Si,la differenza c'e' e si sente!
          Personalmente mi sento piu' "sicuro" e bilanciato con quello olimpico,ma non voglio entrare in discussioni sulla fisica.......
          infondo l'importante e' tirare su!
          sigpic
          Originariamente Scritto da Sergio
          Non posso consigliare dosaggi differenti da quelli in etichetta, dovete leggere tra le righe
          Originariamente Scritto da IvAn#89
          non c'è scritto niente tra le righe come dosaggi...

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            #6
            Avete mai assistito a quel numero in cui un omino cammina su di una fune? Che cosa regge tra le mani, un corto manico di scopa o una lunga asta di metallo? Come diceva Schiller l'uomo arrivò cn l'intuito dove la scienza sarebbe e la ragione sarebbero arrivati molto più tardi...

            Io t'insegnerò ad allenarti con la MENTE...

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              #7
              Originally posted by JOBLACK:


              infondo l'importante e' tirare su!

              Questa frase puo' essere travisata
              sigpic
              Originariamente Scritto da Sergio
              Non posso consigliare dosaggi differenti da quelli in etichetta, dovete leggere tra le righe
              Originariamente Scritto da IvAn#89
              non c'è scritto niente tra le righe come dosaggi...

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                #8
                Allora...
                Quando parlate di BB io ho solo da imparare in quanto vi allenate da molto più tempo di me. Però se si tratta un argomento di mia competenza mi sento chiamato in causa.
                Allora se un bilanciere più lungo vi può dare più equilibrio, ok, ma quello che dice Clark Kent è sbagliato. Da quello che ricordo dai miei studi di ingegneria, il momento d'inerzia viene chiamato in causa quando si ha una rotazione di un corpo intorno al proprio asse, ma nello squat e nella panca non hai certo una rotazione. Hai semplicemente un sollevamento. Quindi il momento di inerzia della trave non c'entra nulla. Centrerebbe se tu tentassi di attorcigliare il bilanciere come un fusillo. Cosa che non penso sia nelle tue possibilità a meno che ti trasformi in superman. Per quanto lungo può essere il tuo bilanciere, avrà comunque un peso che si può considerare come concentrato nel suo baricentro. A questo punto tale peso sarà equilibrato dalle reazioni vincolari, che nel caso in questione sono le tue braccia. Ogni braccio dovrà reggere metà del peso complessivo del bilanciere. Quindi sia che tu usi un bilanciere di 1 m con complessivamente 100kg di peso o un bilanciere di un chilometro con complessivamente lo stesso peso, le tue braccia reggeranno comunque 50 kg ognuna. Quindi se con il bilanciere olimpionico sollevi di più dipende solo da te e non dalla fisica.
                Aspetto con ansia risposte in proposito.
                Senza rancore!

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                  #9
                  A questo punto mi chiedo: una persona con gli arti lunghi, nell'eseguire le distensioni su panca, si trova in maggiori difficoltà rispetto ad un individuo con gli arti corti, dato il maggiore range di movimento?
                  Se continuate a fare quello che avete sempre fatto, continuerete ad ottenere quello che avete già ottenuto. (M. Colgan)

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                    #10
                    Quello che tu dici Gawain è un altro discorso. Quando per fare un movimento pieghi un arto, e cioè quando si verifica una rotazione, allora sì che interviene il discorso del momento di rotazione. Prova a fare le alzate laterali con le braccia tese, e con le braccia piegate in avanti. Lo sforzo sarà molto diverso perchè varia il braccio rispetto al polo che altro non è che l'attaccatura del braccio. Ma il discorso fatto da Clark si riferiva ad uno stesso individuo con bilancieri di lunghezza diversa e quindi non ci poteva essere differenza dovuta alla fisica.
                    Ciao.

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                      #11
                      Peter Ray, forse non hai ben capito quello che intendevo dire.
                      Il momento d'inerzia a cui mi riferivo non era quello rispetto all'asse dell'asta, ma quello rispetto alla normale all'asse dell'asta stessa passante per il baricentro.
                      La rotazione, per intenderci, a cui è piu' sottoposto un bilancere durante la fase di sollevamento non è quella di attorcigliamento, bensi' proprio quella intorno a questo asse. Questo accade quando nell'applicare una forza una delle braccia spinga di meno: in questo modo non si ha piu' la stazionarietà dell'asta in quanto una delle due forze è maggiore dell'altra e pur avendo bracci uguali il momento generato da una rispetto al baricentro risulta maggiore, provocando così una rotazione. Questo, attenzione, puo' essere anche un fenomeno quasi impercettibile. Sta di fatto comunque che questa perturbazione nel moto esiste, perchè non siamo delle macchine...dunque supponiamo che vi sia una perturbazione media di valore M. La dinamica ci insegna che con buona approssimazione l'accelerazione angolare (che per noi si traduce in instabilita' e quindi maggiore fatica) abbia il seguente valore:

                      M = I * W
                      dove W è la derivata seconda dell'angolo.

                      Come si puo' ricavare facilmente da questa relazione:

                      W= M / I

                      Ovvero l'accelerazione angolare (l'oscillazionee) conseguente ad un momento generato da una spinta non uniforme è direttamente proporzionale al momento stesso e inversamente proporzionale al momento d'inerzia dell'asta.
                      Ora, maggiore è il momento d'inerzia, minore sarà l'accelerazione angolare della sbarra e quindi l'oscillazione dannosa per una salita bilanciata dell'asta.
                      Il momento d'inerzia di un'asta rispetto all'asse baricentrico ortogonale all'asse dell'asta è:

                      I = (1/12)*M*L^2

                      Dove M è la massa, L la lunghezza.
                      Facile eddurne che con un bilancere con massa e lunghezza maggiori avremo un momento d'inerzia maggiore, con tutti i benefici prima illustrati.
                      Spero di aver chiarito a sufficienza,
                      ciao, Clark.
                      "Comunque i fagioli facevano schifo..."
                      T.Hill

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                        #12
                        Mi sono reso conto rileggendo che sono stato impreciso in un punto. Quando dico

                        M= I * W

                        M è il moemento, I è il momento d'inerzia e W l'accelerazione angolare.
                        Da come ho scritto per un tratto sembra che M sia l'accelerazione angolare, mi scuso.
                        Ciao, Clark
                        "Comunque i fagioli facevano schifo..."
                        T.Hill

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                          #13
                          Un'altra precisazione, non è vero che il momento d'inerzia viene chiamato in causa soltanto quando un corpo ruota intorno al proprio asse, perchè il momento d'inerzia puo' essere calcolato rispetto a qualunque retta dello spazio (vedi teorema di Huygens-Steiner). Per non parlare poi dell'esistenza dei momenti polari, planari e centrifughi. Ma sono precisazioni che esulano dal mio interrogativo iniziale e che faccio soltanto per dare adito alle mie affermazioni. Ciao, Clark
                          "Comunque i fagioli facevano schifo..."
                          T.Hill

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                            #14
                            Originally posted by Peter Rey:
                            Quello che tu dici Gawain è un altro discorso....Ma il discorso fatto da Clark si riferiva ad uno stesso individuo con bilancieri di lunghezza diversa e quindi non ci poteva essere differenza dovuta alla fisica.
                            Sì, lo so che il discorso è totalmente diverso. Ma, dal momento che si parlava di fisica, mi era sorto questo dubbio.
                            CIAO!
                            Se continuate a fare quello che avete sempre fatto, continuerete ad ottenere quello che avete già ottenuto. (M. Colgan)

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                              #15
                              Bhè! Forse siamo colleghi di università. Studi ingegneria anche tu?
                              Adesso esuliamo da queste disquisizioni di stampo tecnico, altrimenti spostiamoci su un forum universitario.
                              Sinceramente non ho mai sperimentato la differenza dal punto di vista pratico. La
                              mia obiezione era solo teorica.
                              Ma davvero è così sensibile questa differenza?
                              Ciao Clark.

                              P.S.: Ma il rendimento isoentropico dell'espansione adiabatica del cateto proiettato sul baricentro di un bilanciere inserito in una turbina Kaplan è maggiore o uguale al numero di Avogadro?
                              Stavo scherzando!!!
                              Pompa!!!!!

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