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Volume Alta Intensità (V.H.I)

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    #16
    Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
    le domande qui sono le seguenti:
    dobbiamo seguire dei modelli?
    con quali carichi e volumi?
    esiste, a similitudine dei nostri amici della Forza, un modello di prestazione di uno sport che ha per finalità il modellamento corporeo?
    Ognuno provi a rispondere.
    Troveremo molte difficoltà.

    Prima fra queste, è se noi tempestivamente rileviamo indici di prestazione positivi e li sappiamo valorizzare e quindi collocare in modo da sfruttare il loro transfer positivo, nella pianificazione del nostro allenamento.

    Mi spiego meglio: parli di massimizzare lo stress meccanico del muscolo target. Benissimo, ma fino a che punto/valore? e quando raggiungi questo punto/valore, che te ne fai? quanto di questo "tranfer" servirà per progredire nella pianificazione successiva?
    E' molto difficile proseguire.

    Troppe sono le contraddizioni: multi, mono, ppl, coniugato ecc ecc
    per non parlare poi dell'eterocronicità dei processi di adattamento.

    L'aspetto più positivo è considerare personalmente le scelte individuali in fatto di allenamento.
    Tu sopra opti per un tuo modello rispettabilissimo, ma probabilmente utilizzerai altri metodi di allenamento e poi, dovrai inserire l'alimentazione, e considerare i presupposti genetici e costituzionali (muscoli più rispondenti, meno rispondenti ecc ).

    La questione è superiore, non viene liquidata con modelli prestativi, bensì con quanto lattato può essere prodotto/tollerato in allenamento.
    Il futuro parla questa lingua.
    io non ho altri parametri di giudizio se non il mio corpo ...... ( ed un ragazzo che sto seguendo a livello amatoriale ovviamente senza pretese)...
    Quindi quello che dico è riconducibile a me stesso.... Ho provato per diverso tempo a fare delle prove...
    IL dorso è sicuramente il muscolo che a me risponde meglio.... IL petto è uno di quei muscoli che risponde meno (parlo a livello di ipertrofia)....
    Ora provai per un periodo di tempo ad allenare il dorso una volta a settimana con 8 serie totali tra trazioni e rematore senza usare tecniche di intensità.... mentre il petto sempre una volta a settimana con un totale di 15serie e con tecniche intensive..... dopo due mesi con questo protocollo il petto non si era mosso mentre il dorso manteneva cmq un'aspetto sempre piu avanti....
    allora provai ad aumentare l intensità sul dorso (per vedere come rispondeva ) mentre sul petto diminuì l'intensità ma aumentai il volume..... Risultato dopo tre mesi dorso aumentato e petto che incominciava a smuoversi...
    DA qui ho tratto le miei conclusione.... ovvero che un muscolo predisposto geneticamente lo puoi allenare come vuoi.... bassa, alta intensità, poco volume molto volume risponderà sempre bene....
    Per i muscoli che non sono predisposti è inutile alzare l'intensità fin quando non si imparano ad usare e aumentare lo stress meccanico su quel muscolo con un volume di lavoro alto secondo me è una buona strada.... Ovviamente io qui sto parlando di dilettanti...
    ovviamente,almeno nel mio caso, non si può mantenere questo protocollo allenante per moltissimo tempo... andrà sempre contestualizzato e ciclizzato....
    però a mio avviso un volume alto fatto qualitativamente è più proficuo dell'intensità .. (parlo sempre di dilettanti)...
    POi ovvio quando si hanno anni di esperienza e si ha conoscenza del proprio corpo si possono strutturare allenamenti modulando volumi e intensità differenti per i muscoli che sappiamo rispondere meglio al volume e quelli che rispondono meglio all'intensità....

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      #17
      Originariamente Scritto da sharp88 Visualizza Messaggio
      io non ho altri parametri di giudizio se non il mio corpo ...... ( ed un ragazzo che sto seguendo a livello amatoriale ovviamente senza pretese)...
      Quindi quello che dico è riconducibile a me stesso.... Ho provato per diverso tempo a fare delle prove...
      IL dorso è sicuramente il muscolo che a me risponde meglio.... IL petto è uno di quei muscoli che risponde meno (parlo a livello di ipertrofia)....
      Ora provai per un periodo di tempo ad allenare il dorso una volta a settimana con 8 serie totali tra trazioni e rematore senza usare tecniche di intensità.... mentre il petto sempre una volta a settimana con un totale di 15serie e con tecniche intensive..... dopo due mesi con questo protocollo il petto non si era mosso mentre il dorso manteneva cmq un'aspetto sempre piu avanti....
      allora provai ad aumentare l intensità sul dorso (per vedere come rispondeva ) mentre sul petto diminuì l'intensità ma aumentai il volume..... Risultato dopo tre mesi dorso aumentato e petto che incominciava a smuoversi...
      DA qui ho tratto le miei conclusione.... ovvero che un muscolo predisposto geneticamente lo puoi allenare come vuoi.... bassa, alta intensità, poco volume molto volume risponderà sempre bene....
      Per i muscoli che non sono predisposti è inutile alzare l'intensità fin quando non si imparano ad usare e aumentare lo stress meccanico su quel muscolo con un volume di lavoro alto secondo me è una buona strada.... Ovviamente io qui sto parlando di dilettanti...
      ovviamente,almeno nel mio caso, non si può mantenere questo protocollo allenante per moltissimo tempo... andrà sempre contestualizzato e ciclizzato....
      però a mio avviso un volume alto fatto qualitativamente è più proficuo dell'intensità .. (parlo sempre di dilettanti)...
      POi ovvio quando si hanno anni di esperienza e si ha conoscenza del proprio corpo si possono strutturare allenamenti modulando volumi e intensità differenti per i muscoli che sappiamo rispondere meglio al volume e quelli che rispondono meglio all'intensità....

      Mi trovi d'accordo in alcuni punti.
      Permettimi alcune considerazioni.
      Il corpo non è il solo parametro da mettere sul piano della bilancia, lo sono anche il carico sotto il duplice aspetto di intensità e di volume, c'è il background dei metodi di allenamento, c'è la qualità personale del recupero post seduta e altri ancora.
      Spesso però, soprattutto in chi inizia e poi prosegue senza una guida, ci si accorge che l'intensità non funziona per alcuni gruppi, infatti questi hanno la risposta ipertrofica (sto parlando di questo tipo di reazione e non di forza massima, correggimi se sbaglio) maggiore quando sono sottoposti a regime di volume.
      Ma l'aumento di volume rappresenta di per se stesso un aumento dell'intensità allenante.
      Non solo, l'aumento del volume consolida la tecnica esecutiva e perfeziona il movimento rendendolo efficiente ed efficace, eliminando così l'intervento esagerato dei muscoli antagonisti, permettendo così al muscolo considerato più debole, di "gustare" appieno e senza ausilio il carico esecutivo.
      Non è questione di peggio o meglio, è questione che entrambe le variabili, quantità e qualità devono essere inserite e portate al massimo livello indipendentemente dalla risposta muscolare ipertrofica in questione.
      TI dico questo perchè studi recenti, sembrano considerare maggiormente gli sforzi protratti intensivi, tipo HIT, sia in termini appunto di intensità che di volume.
      Rom snaturalizzati e ritmi elevati sembrano ad un profano, eccessi usati dai prof. per "pompare" un gruppo, quasi a voler incrementare con il movimento ripetuto e ridondante, la tensione di picco. La realtà è ancora una volta legata alla questione lattacida, tanto che solo da oggi si sente (e si vede ) parlare di lacthormon (Brooks et al.2008; Philp et al.2005), ovvero delle proprietà incredibilmente avanzate di questo parametro fisiologico (dovremmo inserire nel nostro allenamento le serie "lattacide" condotte al cedimento o al quasi cedimento).
      Last edited by menez; 20-06-2016, 10:37:23.
      GUTTA CAVAT LAPIDEM
      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
      MANX SDS

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        #18
        Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
        Rom snaturalizzati e ritmi elevati sembrano ad un profano, eccessi usati dai prof. per "pompare" un gruppo, quasi a voler incrementare con il movimento ripetuto e ridondante, la tensione di picco. La realtà è ancora una volta legata alla questione lattacida, tanto che solo da oggi si sente (e si vede ) parlare di lacthormon (Brooks et al.2008; Philp et al.2005), ovvero delle proprietà incredibilmente avanzate di questo parametro fisiologico (dovremmo inserire nel nostro allenamento le serie "lattacide" condotte al cedimento o al quasi cedimento).
        ...qui sarebbe interessante approfondire però...le questioni legate all'importanza dell'esecuzioni che vanno a ricercare la massima saturazione lattacida sono legate "solo" al conseguente rilascio di importanti ormoni anabolici o cè altro?..
        Io ho una mia ipotesi...però mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista

        PS: perdona l'ignoranza lacthormon sta per?
        Last edited by circoloco; 20-06-2016, 00:15:40.
        BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
        https://gabrielelangiu.it/

        INSTAGRAM:
        https://www.instagram.com/dott_gabriele_langiu/

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        https://www.youtube.com/channel/UC4b...e9_WbitGkPpRZA

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          #19
          Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
          Mi trovi d'accordo in alcuni punti.
          Permettimi alcune considerazioni.
          Il corpo non è il solo parametro da mettere sul piano della bilancia, lo sono anche il carico sotto il duplice aspetto di intensità e di volume, c'è il background dei metodi di allenamento, c'è la qualità personale del recupero post seduta e altri ancora.
          Spesso però, soprattutto in chi inizia e poi prosegue senza una guida, ci si accorge che l'intensità non funziona per alcuni gruppi, infatti questi hanno la risposta ipertrofica (sto parlando di questo tipo di reazione e non di forza massima, correggimi se sbaglio) maggiore quando sono sottoposti a regime di volume.
          Ma l'aumento di volume rappresenta di per se stesso un aumento dell'intensità allenante.
          Non solo, l'aumento del volume consolida la tecnica esecutiva e perfeziona il movimento rendendolo efficiente ed efficace, eliminando così l'intervento esasperato dei muscoli antagonisti, permettendo così al muscolo considerato più debole, di "gustare" appieno e senza ausilio il carico esecutivo.

          Non è questione di peggio o meglio, è questione che entrambe le variabili, quantità e qualità devono essere inserite ed esasperate al massimo livello indipendentemente dalla risposta muscolare ipertrofica in questione.
          TI dico questo perchè studi recenti, sembrano considerare maggiormente gli sforzi protratti intensivi, tipo HIT, sia in termini appunto di intensità che di volume.
          Rom snaturalizzati e ritmi elevati sembrano ad un profano, eccessi usati dai prof. per "pompare" un gruppo, quasi a voler incrementare con il movimento ripetuto e ridondante, la tensione di picco. La realtà è ancora una volta legata alla questione lattacida, tanto che solo da oggi si sente (e si vede ) parlare di lacthormon (Brooks et al.2008; Philp et al.2005), ovvero delle proprietà incredibilmente avanzate di questo parametro fisiologico (dovremmo inserire nel nostro allenamento le serie "lattacide" condotte al cedimento o al quasi cedimento).

          esatto è proprio quello che ho sempre sostenuto.... e questo discorso mio si riallaccia ad un altro discorso tuo: qualità e quantità..... Queste due variabili devono convivere in un rapporto esatto..... e secondo me è proprio questo il punto critico di un dilettante capire fin a che punto si può spingere con l'intensità andando ad intaccare quanto meno è possibile la qualità....
          che l'intensità sia una cosa da ricercare, anzi penso nel mio piccolo, che il fine ultimo di un bb è quello di ricercare la massima intensità possibile per lui..
          tu parli di rom snaturati e esecuzioni particolari e qui mi trovi ancora una volta d'accordo... ma la mia domanda è chi è in grado di usarle??? io ho fatto una statistica (se cosi si può chiamarla).. ho visto che tutti quelli che usano intensità altissime rom snaturati , rip parziali ecc finalizzate a ricercare il cedimento del muscolo target alla fine cedevano sui muscoli sinergici.... quindi mi domando che senso abbia....
          Attualmente sto sperimentando una isometriamista a rip parziali .
          Molte volte devo rinunciare a portare a termine la rip che mi sono prefissato perchè mi accorgo che se facessi un altra ripetizione andrei a variare troppo l'esecuizione e a non usare l'intensità sul muscolo interessato....
          tutto questo discorso è per dire che io sono favorevole alle alte intensità, ma quando si è in grado di saperle usare.... e reputo che un dilettante con un o due anni di palestra dovrebbe puntare su altro...

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            #20
            Originariamente Scritto da circoloco Visualizza Messaggio
            ...qui sarebbe interessante approfondire però...le questioni legate all'importanza dell'esecuzioni che vanno a ricercare la massima saturazione lattacida sono legate "solo" al conseguente rilascio di importanti ormoni anabolici o cè altro?..
            Io ho una mia ipotesi...però mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista

            PS: perdona l'ignoranza lacthormon sta per?
            Il ruolo del lattato è vasto ed importante, ed è considerato alla stregua di un ormone, da qui la definizione di Lacthormon.
            GUTTA CAVAT LAPIDEM
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