un informazione perchè bisogna variare di tanto in tanto abbinamento muscolare , per esempio perchè e consigliato fare petto e bicipiti come routine primaria o dorso e tricipiti e poi variarli tipo in petto e tricipiti e dorso e bicipiti ??
Dubbio
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La variazione dello stimolo è una delle principali strategie per l'aumento della massa muscolare. Essa essenzialmente costringe il corpo ad adattarsi a situazioni sempre differenti ed evitare quindi lo stallo.
Il discorso potrebbe essere in realtà molto ampio. Cercherò di limitarmi allo split e rimanere come riferimento sulle braccia, giusto per mantenere lo spunto di partenza iniziato nell'altro topic.
Mettiamo che io faccia una split con petto-bicipiti e dorso-tricipiti. Tengo questa split per un tempo non ben definito finché mi accorgo che le braccia faticano a crescere e i carichi sono in stallo. Allenando le braccia in questo modo, cioè in catena opposta a quella del muscolo grande, ho sempre allenato bicipiti e tricipiti da relativamente freschi e ho raggiunto carichi ipotetici in un 3x8 di 40 kg sia su curl bilanciere che french press.
Variando lo split e passando ad una petto-tricipiti e dorso-bicipiti, allenerò bicipiti e tricipiti da preaffaticati in quanto avranno già lavorato in catena con i muscoli grandi, mi troverò quindi a fare curl e french press con carichi più bassi. Il solito 3x8 con 40 kg diventerà un 3x8, ad esempio, con 35 kg.
Con questa modifica costringerò il corpo ad adattarsi ad una nuova situazione, cioè allenare le braccia anziché che da fresche da preaffaticate. Quando con questo split raggiungerò nuovamente i soliti 40 kg avrò ottenuto un progresso, in quanto in situazioni di affaticamento sarò stato in grado di riprodurre la stessa prestazione che prima facevo da fresco.
Ritornando poi alla split originaria dovrei aver ottenuto un miglioramento, verosimilmente farò i due esercizi con 45 kg.
Ho messo sullo stesso piano carico sollevato (con numeri a caso) e ipertrofia per semplificare il discorso, ma il concetto generale è quello. Concetto generale che, una volta capito, può essere applicato a tutto.
La vera differenza però, tra il variare perché si deve variare e il perché si sta variando, la fanno però le conoscenze e le motivazioni delle scelte. Molto spesso in palestra si varia a caso, a volte azzeccandoci a volte no. Ogni tanto qualcuno azzecca e fa un grosso salto avanti e crede di aver trovato la soluzione assoluta.
In realtà invece si varia per prevenire o risolvere un problema che può determinare lo stallo, il tipo di variazione deve prima prevedere una reale conoscenza della problematica in oggetto e di conseguenza essere adeguata per determinarne un'effettiva risoluzione.
Come detto in partenza, in realtà il concetto è molto più ampio.
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Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza MessaggioLa variazione dello stimolo è una delle principali strategie per l'aumento della massa muscolare. Essa essenzialmente costringe il corpo ad adattarsi a situazioni sempre differenti ed evitare quindi lo stallo.
Il discorso potrebbe essere in realtà molto ampio. Cercherò di limitarmi allo split e rimanere come riferimento sulle braccia, giusto per mantenere lo spunto di partenza iniziato nell'altro topic.
Mettiamo che io faccia una split con petto-bicipiti e dorso-tricipiti. Tengo questa split per un tempo non ben definito finché mi accorgo che le braccia faticano a crescere e i carichi sono in stallo. Allenando le braccia in questo modo, cioè in catena opposta a quella del muscolo grande, ho sempre allenato bicipiti e tricipiti da relativamente freschi e ho raggiunto carichi ipotetici in un 3x8 di 40 kg sia su curl bilanciere che french press.
Variando lo split e passando ad una petto-tricipiti e dorso-bicipiti, allenerò bicipiti e tricipiti da preaffaticati in quanto avranno già lavorato in catena con i muscoli grandi, mi troverò quindi a fare curl e french press con carichi più bassi. Il solito 3x8 con 40 kg diventerà un 3x8, ad esempio, con 35 kg.
Con questa modifica costringerò il corpo ad adattarsi ad una nuova situazione, cioè allenare le braccia anziché che da fresche da preaffaticate. Quando con questo split raggiungerò nuovamente i soliti 40 kg avrò ottenuto un progresso, in quanto in situazioni di affaticamento sarò stato in grado di riprodurre la stessa prestazione che prima facevo da fresco.
Ritornando poi alla split originaria dovrei aver ottenuto un miglioramento, verosimilmente farò i due esercizi con 45 kg.
Ho messo sullo stesso piano carico sollevato (con numeri a caso) e ipertrofia per semplificare il discorso, ma il concetto generale è quello. Concetto generale che, una volta capito, può essere applicato a tutto.
La vera differenza però, tra il variare perché si deve variare e il perché si sta variando, la fanno però le conoscenze e le motivazioni delle scelte. Molto spesso in palestra si varia a caso, a volte azzeccandoci a volte no. Ogni tanto qualcuno azzecca e fa un grosso salto avanti e crede di aver trovato la soluzione assoluta.
In realtà invece si varia per prevenire o risolvere un problema che può determinare lo stallo, il tipo di variazione deve prima prevedere una reale conoscenza della problematica in oggetto e di conseguenza essere adeguata per determinarne un'effettiva risoluzione.
Come detto in partenza, in realtà il concetto è molto più ampio.
capisco e dove posso trovare maggiori informazioni su questo ?
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Originariamente Scritto da goku67 Visualizza Messaggiocapisco e dove posso trovare maggiori informazioni su questo ?
Non sono cose che ci sono sui libri, o meglio sono sparse un po' dovunque ma da nessuna parte troverai una linea chiara che ti dirà quando fare cosa o come fare per.
Le maggiori informazioni che vorresti tu hanno un nome e cognome, e si chiamano Metodologia dell'Allenamento. E di pubblicazioni al riguardo ne sono piene le biblioteche e i siti di settore. Questo compreso.
Ma come trasformare quelle informazioni e quelle nozioni in qualcosa di pratico e spendibile sul campo è essenzialmente frutto di esperienza e sperimentazione.
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Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza MessaggioEssenzialmente, da nessuna parte.
Non sono cose che ci sono sui libri, o meglio sono sparse un po' dovunque ma da nessuna parte troverai una linea chiara che ti dirà quando fare cosa o come fare per.
Le maggiori informazioni che vorresti tu hanno un nome e cognome, e si chiamano Metodologia dell'Allenamento. E di pubblicazioni al riguardo ne sono piene le biblioteche e i siti di settore. Questo compreso.
Ma come trasformare quelle informazioni e quelle nozioni in qualcosa di pratico e spendibile sul campo è essenzialmente frutto di esperienza e sperimentazione.
capisco grazie per avermi dedicato il tuo tempo grazie ancora
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