Forza=Massa? Si ancora una volta.

[Manx]

dipende dall'alzata e da come la affronti, e la forza media la calcoli con una media integrale della funzione forza/tempo.
sappi che può essere anche sotto i 500 N.
ma il 3d non disquisisce di fisica

Ma soprattutto...che diavolo ce ne frega a noi se sono 500 o 300 o 756,87 NM? Che cosa ci cambia? Nulla...

[asen]

Chiedo scusa per aver acceso la miccia sulla fisica

[Manx]

Chiedo scusa per aver acceso la miccia sulla fisica

ma va, ma non era mica colpa tua a me dà fastidio, tuttavia, ma non è assolutamente il tuo caso o quello di brn e di tutti gli altri che sono intervenuti qui (escludendo Debe ), questa estrema e controproducente "teorizzazione" dell'allenamento...dove tutto deve essere a tutti i costi ridotto a %, numeretti, "connessioni mente-muscolo" e, addirittura, l'unità N Ci manca solo di andare ad allenarsi con Newton e Einstein sotto braccio, cosi'...a mo' di ripasso tra una serie di squat e l'altra...

Cioé parliamoci chiaro...faccio un es. estremo, ma per rendermi subito comprensibile:

ma qualcuno pensa veramente che un povero disgraziato (almeno all'epoca ) come il sardo Columbu, che si e no aveva finito le scuole medie, che faceva il manovale in Germania per 4 soldi e che nel tempo libero si allenava...sapesse qualcosa di tutte queste mostruose pippe mentali...che snaturano il senso vero del BB...ovvero l'allenamento? E il suo amichetto di merende, Schwarzy....che a 16 anni era grosso da spavento e che si allenava spaccando la legna e facendo su e giu' per i boschetti intorno Graz con due tronchi sottobraccio...ripeto...pensate che sapeva veramente qualcosa di tutte queste...ehm..."stronzate"?

[circoloco]

Ci manca solo di andare ad allenarsi con Newton e Einstein sotto braccio, cosi'...a mo' di ripasso tra una serie di squat e l'altra...

ahahaha...son morto

[-El Diablo-]

questa estrema e controproducente "teorizzazione" dell'allenamento...

Sfrutto questa frase di Manx per darvi un'idea di quando secondo me ha senso "teorizzare".

Premessa. Non son un bodybuilder puro, non è mai stato un mio obiettivo esserlo e credo che mai lo sarà. Mi reputo, a livello generale, uno sportivo particolarmente appassionato dell'allenamento con i pesi. A "vista" sono quindi una persona normale, normopeso, senza masse estreme o livelli di definizione degni di nota. Non sono quindi niente di eccezionale, ma so però il fatto mio e se mi metto a staccare seriamente i meno esperti mi guardano come se fossi un alieno Questo, negli anni, mi ha permesso di non avere quell'ansia da "massa a tutti costi" e mi ha dato molto margine per sperimentare anche cose che non c'entrassero niente con le metodologie classiche.

Spesso infatti dedico, durante l'anno, periodi alla sperimentazione. A volte sono poche sedute giusto per capire che sensazioni da un determinato allenamento altre sono interi mesi per capire i margini concreti di una determinata teoria. Il consiglio che quindi mi sento di dare a chi, in qualche modo, non ha trovato ancora la propria strada e va cercando, in questo topic o in qualsiasi altro posto, risposte è SPERIMENTATE. PROVATE. ALLENATEVI.
Se in questo topic, o su un sito, o un libro, o dalle parole di un amico, c'è una teoria, un'idea, una proposta, che vi sembra interessante, non cercate necessariamente di capire se stimola di più il GH, o permette un maggior reclutamento delle fibre bianche, o vi fa bruciare più grasso. Semplicemente mettetevi e provatela.

Vi assicuro che dopo che avrete provato un bel po' di cose diverse capirete, innanzitutto, cosa è più adatto a voi, ma soprattutto inizierete a capire "a vista" se una teoria ha veramente senso o se non vale la pena neanche di sprecarci una seduta di allenamento.

Per me così ha senso "teorizzare". Cioè mi faccio, o trovo, un'idea teorica e vado a metterla in atto per vedere se ha senso nella PRATICA e solo dopo la valuto veramente. Perché parlare di biomeccanica, fisiologia, anatomia, fisica è sempre molto bello e comunque importante, tuttavia però tra la teoria e la pratica, nell'allenamento, c'è spesso un mondo di variabili che neanche gli strumenti tecnologici più avanzati riescono a mettere veramente insieme in un modello teorico veramente completo.

Quindi per chi in questo topic, o da un'altra parte, avesse trovato degli spunti teorici interessanti non si limiti ad accettarli per quelli che sono o a cercare di validarli teoricamente, ma li metta in PRATICA. E' tutta un'altra cosa e vi si aprirà davanti un mondo di nuove ed ulteriori possibilità di teorizzare e poi di nuovo da mettere in pratica.

[brn]

la mia opinione è semplice: un brutto allenamento eseguito col sudore sia meglio di qualsiasi allenamento basata su super teorie eseguito alla cavolo.
ci sarà un motivo perché il mangia e spingi pur essendo orripilante dal punto teorico ne ha creati di campioni...

[gendarius]

Il consiglio che quindi mi sento di dare a chi, in qualche modo, non ha trovato ancora la propria strada e va cercando, in questo topic o in qualsiasi altro posto, risposte è SPERIMENTATE. PROVATE. ALLENATEVI.

.

[asen]

Sono d'accordo con voi.
E' sperimentando che si scoprono le cose, la teoria sta sui libri, la pratica in palestra.
Sono le nostre esperienze a permetterci di poter dire che le teorie sono corrette anche in pratica.

[debe]

Questo, negli anni, mi ha permesso di non avere quell'ansia da "massa a tutti costi" e mi ha dato molto margine per sperimentare anche cose che non c'entrassero niente con le metodologie classiche. Spesso infatti dedico, durante l'anno, periodi alla sperimentazione. A volte sono poche sedute giusto per capire che sensazioni da un determinato allenamento altre sono interi mesi per capire i margini concreti di una determinata teoria.

È esattamente quello che faccio anche io, quindi ti capisco a pieno. Non sempre sempre, cioè, non passo ogni mese a cambiare tutto per provare, ci sono anche periodi in cui mi stabilisco su uno schema, proseguo, aumento i carichi e tiro a dritto, altri invece dove mi voglio un po' più "divertire" a vedere cosa succede se provo qualcosa di diverso. Proprio l'ultimissima prova che ho fatto mi ha dato sensazioni meravigliose e infatti credo che la testerò per qualche mese.

la mia opinione è semplice: un brutto allenamento eseguito col sudore sia meglio di qualsiasi allenamento basata su super teorie eseguito alla cavolo.
ci sarà un motivo perché il mangia e spingi pur essendo orripilante dal punto teorico ne ha creati di campioni...

Non c'è dubbio che un brutto allenamento eseguito con il sudore sia meglio di una superteoria eseguita alla cavolo, ma credo anche che una superteoria eseguita con il sudore sia meglio di qualunque altra cosa eseguita con il solito sudore. Siccome la figura del muscoloso-scemo è ormai passata di moda, e chi si allena intensamente ha anche (spesso, non sempre) cervello per capire le dinamiche e non farsi solo "comandare" dall'allenatore, credo si possa entrare in questa nuova ottica senza fare necessariamente la figura di quello che teorizza davanti al pc e poi non sa nemmeno come prendere un peso in mano. Visto che una cosa non esclude l'altra...

[jinx]

Discorso giustissimo, che quoto a pieno, però secondo me determinate cose sono oggettivamente migliori di altre. Un conto è "massimizzare", come giustamente dici, un altro conto è "crescere o non crescere", discorso che facciamo spesso perché siamo abituati ad estremizzare i concetti.

Non ci sono cose oggettivamente migliori di altre a priori. Per capire, è come per chi si tira da dio in cheto e chi invece ad alti carbo. Se non si considera la soggettività ma solo il valore medio, non si va molto avanti..

E' per questa soggettività che ci sono persone che sostengono con tutte le forze che un approccio più vicino alla forza crea più massa mentre c'è chi è ancora un fermo sostenitore di una massa fatta da 8-12 ripetizioni. Semplicemente entrambe le concezioni sono vere, solo che funzionano in modo diverso su persone diverse.

[brn]

Non c'è dubbio che un brutto allenamento eseguito con il sudore sia meglio di una superteoria eseguita alla cavolo, ma credo anche che una superteoria eseguita con il sudore sia meglio di qualunque altra cosa eseguita con il solito sudore. Siccome la figura del muscoloso-scemo è ormai passata di moda, e chi si allena intensamente ha anche (spesso, non sempre) cervello per capire le dinamiche e non farsi solo "comandare" dall'allenatore, credo si possa entrare in questa nuova ottica senza fare necessariamente la figura di quello che teorizza davanti al pc e poi non sa nemmeno come prendere un peso in mano. Visto che una cosa non esclude l'altra...

debe ti stiamo dicendo che hai qualche problema nel passaggio teoria-pratica....
senza rancore

[debe]

E' per questa soggettività che ci sono persone che sostengono con tutte le forze che un approccio più vicino alla forza crea più massa mentre c'è chi è ancora un fermo sostenitore di una massa fatta da 8-12 ripetizioni. Semplicemente entrambe le concezioni sono vere, solo che funzionano in modo diverso su persone diverse.

Mi dispiace, ma io ad una soggettività troppo distaccata da un atleta ad un altro non ci credo. Ci possono essere persone più ricettive ad un allenamento basato sulle 6 ripetizioni, piuttosto che 8, ma se si vanno a trovare pensieri opposti tra chi si allena a 2 ripetizioni e chi si allena a 15, onestamente vado a pensare che sia l'atleta a percepire e riportare cose sbagliate, in buonissima fede, ci mancherebbe, ma pur sempre sbagliate. Io non sono uno scienziato e non so dirti tra due soluzioni quale sia certamente la migliore al fine ipertrofico, ma sono convinto che se è A, allora non è B. Può essere molto vicino ad A per qualcuno, ma mai il suo opposto. Credo che le cose funzionino in modo diverso su persone diverse come potenzialità, ma proporzionalmente a tale potenzialità i risultati secondo me sono pressoché identici.

[gendarius]

Mi dispiace, ma io ad una soggettività troppo distaccata da un atleta ad un altro non ci credo. Ci possono essere persone più ricettive ad un allenamento basato sulle 6 ripetizioni, piuttosto che 8, ma se si vanno a trovare pensieri opposti tra chi si allena a 2 ripetizioni e chi si allena a 15, onestamente vado a pensare che sia l'atleta a percepire e riportare cose sbagliate, in buonissima fede, ci mancherebbe, ma pur sempre sbagliate. Io non sono uno scienziato e non so dirti tra due soluzioni quale sia certamente la migliore al fine ipertrofico, ma sono convinto che se è A, allora non è B. Può essere molto vicino ad A per qualcuno, ma mai il suo opposto. Credo che le cose funzionino in modo diverso su persone diverse come potenzialità, ma proporzionalmente a tale potenzialità i risultati secondo me sono pressoché identici.

Vedi Arnold e Mentzer..

[debe]

Vedi Arnold e Mentzer..

Qualcuno è in grado di dire oggettivamente cosa sarebbe successo se Arnold si fosse allenato come Mentzer e Mentzer come Arnold? Sta qui il punto. Loro avevano un potenziale enorme, entrambi, quindi qualunque cosa avessero fatto (sempre facendola bene e con un criterio) avrebbe portato a risultati enormi. E così è stato. Ma considerando un potenziale personale di 100, come facciamo a sapere se lo hanno sfruttato a pieno o se si sono fermati a 80 o magari 90, o invece meno di 70?

[gendarius]

Qualcuno è in grado di dire oggettivamente cosa sarebbe successo se Arnold si fosse allenato come Mentzer e Mentzer come Arnold? Sta qui il punto. Loro avevano un potenziale enorme, entrambi, quindi qualunque cosa avessero fatto (sempre facendola bene e con un criterio) avrebbe portato a risultati enormi. E così è stato. Ma considerando un potenziale personale di 100, come facciamo a sapere se lo hanno sfruttato a pieno o se si sono fermati a 80 o magari 90, o invece meno di 70?

Non si può sapere, perché oltre al fattore genetico conta (secondo me) anche il proprio passato.

Ad esempio passare da allenamenti alto volume ad allenamenti a basso (o viceversa) mi sembra sia uno dei metodi più basilari per sbloccarsi da uno stallo o "andare oltre".