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Alte ripetizioni, uso delle pause e convivenza con il nuoto

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    Alte ripetizioni, uso delle pause e convivenza con il nuoto

    Buonasera,
    premetto di aver fatto delle ricerche sull'argomento e, non trovando niente che soddisfasse in toto le mie esigenze e per non "sprecare" tre discussioni differenti, ritenendo comunque le mie domande inerenti ad un possibile unico modo di allenarsi (quello che vorrei appunto fare), ho messo tutto in questa discussione. Se per qualche ragione non andasse bene così, faremo diversamente.

    Questi sono i miei dati.
    Età: 30
    Altezza: 175
    Peso: 77
    Anni di palestra: 5-6, non sempre continuativi
    Anni di nuoto: circa 5 quando ero piccolo

    La situazione attuale è che sono fermo praticamente da un anno e mezzo e che ora spero di aver risolto ogni mio problema, di poter riprendere ad allenarmi seriamente e continuativamente. Sono a dieta da circa una settimana e ho iniziato a fare nuoto da dieci giorni circa. Ho eliminato ogni schifezza dalla dieta, mi sono programmato un'alimentazione sana e corretta e sono già sceso di 2Kg.
    Il mio obiettivo adesso è 50% fisico e 50% salute, nel senso che chiaramente vorrei migliorarmi fisicamente, ma non mirando unicamente ad un risultato estetico, ma dando notevole importanza al fattore salute.

    I punti che vorrei affrontare con voi sono tre, come da titolo:
    1. numero elevato di ripetizioni
    2. uso delle pause per avere carichi maggiori e raggiungere comunque il numero di ripetizioni previsto
    3. convivenza degli allenamenti in sala pesi con gli allenamenti in acqua

    Il mio principale dubbio, da cui l'apertura di tale discussione, riguarda l'allenamento a cedimento con un numero elevato di ripetizioni. Sfruttando la teoria della pausa per spremere maggiormente il fisico, mi chiedo se può avere un senso fare un allenamento improntato su di un numero di ripetizioni per serie che si aggiri intorno al 20, arrivandoci però a più segmenti e più cedimenti nell'arco della stessa serie. Ad esempio si può andare sulla panca selezionando un peso che mi permetta di fare 12 ripetizioni e cedere, posare il bilanciere, fare una pausa di pochissimi secondi e ripartire subito, rifare una pausa al secondo cedimento e così via, fino al raggiungimento delle 20 ripetizioni. Così per ogni serie, per ogni esercizio, per ogni gruppo muscolare. Oltre al senso che potrebbe avere certamente in termini di resistenza, per me ne potrebbe avere (e anche molti) in termini di massa, ma certamente non molti in termini di forza assoluta sulla singola ripetizione da massimale. Ho letto diversi articoli e qualche testo di allenatori e campioni degli anni passati e in tutti ho notato una certa coerenza nella linea del numero alto di ripetizioni da tenere. Lo stesso Arnold non faceva serie da 8, ma si spaccava con serie lunghe e lunghissime e ha ottenuto quello che tutti sappiamo. Detto questo, vorrei aggiungere che un lavoro del genere lo mirerei anche alla concomitanza con la pratica del nuoto, cercando un tipo di allenamento con i pesi che, appunto, non mi irrigidisca, che non mi faccia cioè perdere di eleganza e scioglievolezza in acqua, ma che possa anzi migliorarmi nella durata della prestazione. Mi piace il volume, non fraintendetemi, ma entro certi termini di benessere globale che ho cominciato ad apprezzare proprio ultimamente, soprattutto per quanto riguarda l'ambito articolare. Chiedo quindi qualche consiglio a voi, se vi va di parlarne.

    Grazie, a presto.

    #2
    La tecnica si chiama rest pause,ma non si adatta minimamente alle alte reps o a % di carico <85%

    Per cui se vuoi allenarti per un breve periodo in rest pause fai pure,ma utilizzando % dell'1RM >85%. e per non più di 2-3 reps per volta.

    Non devi cuocerti il sistema nervoso quando ti alleni,e devi poter allenare lo stesso esercizio/gruppo muscolare quante più volte possibili nell'arco della settimana allenandoti a buffer con pause di recupero superiori ai 2 minuti.

    Poi per chi è natural allenarsi con % di carico <al 65% dell'1RM non porta ad alcun risultato ne di ipertrofia muscolare ne di forza massima.Per cui lascia perdere Arnold o altri.

    Lavorare con i sovraccarichi non irrigidisce.
    Last edited by BB_Zon3; 22-02-2015, 23:44:49.

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      #3
      La tecnica del Rest Pause io la intendevo come un'unica pausa all'interno di una serie più o meno breve, come aggiunta di volume d'allenamento oltre il cedimento, per fare quelle 2, 3 ripetizioni in più. Io invece sto ipotizzando un lavoro di resistenza lattacida, dove all'interno della stessa serie cerco il cedimento 3, 4 volte, anche 5 se necessario, improntato quindi su una serie lunga. Nell'arco della settimana un gruppo muscolare lo vorrei allenare una sola volta perché mi sono sempre trovato meglio con la monofrequenza, soprattutto per quanto riguarda l'aumento progressivo dei carichi. Chiaramente il programma d'allenamento lo studierei in base a questo tipo di allenamento, non farei semplicemente il cambio di ripetizioni.

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