Il metodo delle super-serie è molto efficace per il mantenimento della forma fisica e della massa muscolare. E' facilmente modulabile, all'evenienza può assumere i connotati di un allenamento altamente "metabolico", può quindi essere inserito nel periodo di definizione o di modellamento della composizione corporea.
In genere si utilizzano le super-serie per gli stessi gruppi muscolari, ma alcuni studi potrebbero indicare una certa superiorità in termini di quantità di lavoro, a favore delle super-serie antagoniste quando inserite nel periodo iniziale o generale.
La ragione è legata alla ricerca della individuazione della causa dell'affaticamento locale muscolare.
Sappiamo, in linee generali, che l'affaticamento può essere indotto da alcune cause, alcune conosciute altre non proprio del tutto:
1) fatica della giunzione neuromuscolare
2) fatica del meccanismo contrattile
3) accumulo di acido lattico
4) esaurimento delle scorte di ATP e PC
5) esaurimento delle scorte di glicogeno
Alcuni di questi rientrano nel linguaggio comune di palestra: " l'acido lattico mi impedisce di continuare la serie"..."sono senza energie....senza zuccheri.." " fai serie più lattacide per raggiungere il cedimento"....e via così............Altri fattori invece non sono del tutto noti e possono contribuire alla fatica muscolare:
6) la carenza di ossigeno
7) inadeguato afflusso di sangue alle fibre muscolari
Ma le recenti indagini, sembrano indicare il sistema nervoso centrale e non l'afflusso di sangue e quanto gravita attorno a questo, il responsabile dell'affaticamento pronunciato locale.
Al sistema nervoso centrale, quando si è prossimi al cedimento esecutivo, vengono inviati segnali dalle fibre sensitive, all'interno dei quali vi sono dei messaggi relativi al grado di alterazione locale dell'ambiente interno (pensiamo alle ultime faticose serie di estensioni al cavo alto per i tricipiti).
Come risposta il cervello invia dei segnali inibitori alle cellule nervose del sistema motorio, in modo tale da ridurre la produzione di lavoro a carico di quel muscolo, nel nostro caso il tricipite.
Durante il recupero, la fatica lentamente scompare in seguito alla rimozione delle cause locali.
A questo punto è bene tornare al motivo primario, ovvero l'utilizzo delle super-serie antagoniste, perché se nel periodo di recupero, viene eseguita un'attività "differenziata", in questo caso un esercizio di un gruppo muscolare antagonista, con caratteristiche esecutive contrastanti al primo, ebbene dalla periferia saranno inviati altri impulsi al cervello, i quali influiranno sulle aree facilitatorie di questo. Così, come conseguenza, altri impulsi facilitatori irradieranno il sistema motorio, il quale esprimerà una più efficace prestazione muscolare e cosa importante, una più rapida ripresa dalla fatica.
un esempio pratico di super serie antagonista con finalità facilitatoria:
A1) pulley o stacco pesante 5 reps
A2) croci su panca leggere 10reps
In genere si utilizzano le super-serie per gli stessi gruppi muscolari, ma alcuni studi potrebbero indicare una certa superiorità in termini di quantità di lavoro, a favore delle super-serie antagoniste quando inserite nel periodo iniziale o generale.
La ragione è legata alla ricerca della individuazione della causa dell'affaticamento locale muscolare.
Sappiamo, in linee generali, che l'affaticamento può essere indotto da alcune cause, alcune conosciute altre non proprio del tutto:
1) fatica della giunzione neuromuscolare
2) fatica del meccanismo contrattile
3) accumulo di acido lattico
4) esaurimento delle scorte di ATP e PC
5) esaurimento delle scorte di glicogeno
Alcuni di questi rientrano nel linguaggio comune di palestra: " l'acido lattico mi impedisce di continuare la serie"..."sono senza energie....senza zuccheri.." " fai serie più lattacide per raggiungere il cedimento"....e via così............Altri fattori invece non sono del tutto noti e possono contribuire alla fatica muscolare:
6) la carenza di ossigeno
7) inadeguato afflusso di sangue alle fibre muscolari
Ma le recenti indagini, sembrano indicare il sistema nervoso centrale e non l'afflusso di sangue e quanto gravita attorno a questo, il responsabile dell'affaticamento pronunciato locale.
Al sistema nervoso centrale, quando si è prossimi al cedimento esecutivo, vengono inviati segnali dalle fibre sensitive, all'interno dei quali vi sono dei messaggi relativi al grado di alterazione locale dell'ambiente interno (pensiamo alle ultime faticose serie di estensioni al cavo alto per i tricipiti).
Come risposta il cervello invia dei segnali inibitori alle cellule nervose del sistema motorio, in modo tale da ridurre la produzione di lavoro a carico di quel muscolo, nel nostro caso il tricipite.
Durante il recupero, la fatica lentamente scompare in seguito alla rimozione delle cause locali.
A questo punto è bene tornare al motivo primario, ovvero l'utilizzo delle super-serie antagoniste, perché se nel periodo di recupero, viene eseguita un'attività "differenziata", in questo caso un esercizio di un gruppo muscolare antagonista, con caratteristiche esecutive contrastanti al primo, ebbene dalla periferia saranno inviati altri impulsi al cervello, i quali influiranno sulle aree facilitatorie di questo. Così, come conseguenza, altri impulsi facilitatori irradieranno il sistema motorio, il quale esprimerà una più efficace prestazione muscolare e cosa importante, una più rapida ripresa dalla fatica.
un esempio pratico di super serie antagonista con finalità facilitatoria:
A1) pulley o stacco pesante 5 reps
A2) croci su panca leggere 10reps
Commenta