Perchè bisogna iniziare presto x diventare sportivo professionista?

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • newton56
    Bodyweb Member
    • Jul 2014
    • 1
    • 0
    • 0
    • Send PM

    Perchè bisogna iniziare presto x diventare sportivo professionista?

    perchè bisogna iniziare massimo sui 12-13 anni per diventare calciatore/tennista/cestista ecc. professionista? se uno ha talento non può iniziare a 20 anni e in 3-4 anni raggiungere i ritmi e l'intensità dei professionisti? ovviamente intendo uno che comunque giocava a uno sport già prima ma non è mai andato a farlo in una squadra seria

    ---------- Post added 18-07-2014 at 15:39:43 ---------- Previous post was 17-07-2014 at 15:57:32 ----------

    nessuno? :3
  • 7thSky
    Bodyweb Advanced
    • Nov 2006
    • 465
    • 8
    • 3
    • Send PM

    #2
    ...detto molto semplicemente, quello e quanto puoi apprendere da ragazzino decresce con l'età in ogni cosa...prova ad imparare una lingua straniera a 6 anni e provaci a 40...

    idem per lo sport...non perchè s'impari a farlo ma perchè si mettono forti basi nella propria muscolatura sulle quali trarre il maggiori risultato in età più adulte...fisiologia, chimica ecc ecc...

    Commenta

    • Factotem
      Bodyweb Advanced
      • May 2013
      • 254
      • 5
      • 3
      • Send PM

      #3
      In 4 anni raggiungere qualità dei professionisti del giorno d'oggi, più che talento devi essere un cyborg.

      Negli sport oltre alla discriminante fisica, c'è tutta una conoscenza specifica legata ad ogni singolo sport, ad esempio regole, punteggi, tattiche etc etc. Anche mettendosi d'impegno occorrono cmq degli anni per maturare i concetti e saperli applicare in maniera corretta nelle tempistiche richieste dagli sport (in genere nell'ordine del secondo).
      Ecco perchè si può parlare di esperienza che paga.

      Commenta

      • -El Diablo-
        Prolixus User
        • Mar 2014
        • 2321
        • 148
        • 8
        • Send PM

        #4
        L'argomento è ampio e complesso e volendo entrare nei dettagli si potrebbe spaziare dalla pedagogia alla fisiologia.

        Cercherò di farla semplice è partirò da un concetto quale la plasticità sinaptica. Senza entrare nell'ambito scientifico di ciò ti dirò semplicemente che questa è la capacità di imparare nuove cose. E quando intendo nuove cose intendo tutto, una lingua, un gesto atletico, l'utilizzo di un apparecchio, ecc.

        Questa plasticità, questa capacità di imparare nuove cose con il tempo tende a diminuire per una serie di fattori che al momento non ci interessano. E' quindi più facile imparare qualcosa di nuovo da piccoli piuttosto che da adulti.

        Volendo entrare più specificatamente nell'ambito sportivo, ogni disciplina comprende una serie di gesti complessi (un tiro al volo, una schiacciata, un placcaggio, un tiro da tre, ecc...) che necessitano di lunghi periodi di perfezionamento prima di raggiungere una qualità d'esecuzione tale da poter essere valida in ambito agonistico e come già detto è più facile che questo gesto venga imparato bene da piccolo piuttosto che da adulto.

        Questo discorso iniziale ha guardato per lo più l'aspetto tecnico di un determinato sport, ma gli sport comprendono anche altro. Negli sport di squadra ha un ruolo importante la parte tattica. Sapere come e quando fare un determinato movimento in una determinata situazione non è una cosa più facile da imparare di quanto non lo sia uno stop al volo in corsa, anzi essendo una componente molto concettuale e forse anche più difficile in quanto necessita di competenze mentali non sempre ovvie e scontate. E come già detto è sempre più facile imparare da piccoli che da adulti.

        Ma mettiamo che uno sia un talento, mettiamo del calcio, lo sport nazionale per eccellenza. Questo talento gli permette di saper giocare la palla come pochi e di saper leggere bene le situazioni tatticamente e fare sempre la cosa giusta. Manca però una componente, quella atletica. Se questo talento non si è mai allenato seriamente a livello atletico sarà molto indietro rispetto agli altri e determinati livelli di intensità non sono raggiungibili a priori da tutti e soprattutto in breve tempo. Calcola poi che per quanto non ci piaccia il corpo umano superati i 25-30 anni inizia una lenta decadenza e, nonostante ormai la vita media superi gli 80 anni, dopo i 40-50 anni, in molti casi, sono più che altro i farmaci a tenerci in vita sul lungo termine.

        Questo comporta che per poter essere un assoluto esordiente di un dato sport a 20 anni devi essere un gran bel talento sotto vari aspetti, tecnici, tattici, atletici e quant'altro. Un talento valido che tu senza far niente (o comunque facendo poco) sei già a livello di chi si allena da almeno un decina d'anni. Un talento talmente evidente che la vera domanda sarebbe come mai nessuno, un genitore, un parente, un amico, un passante, un cane, non l'abbia mai notato e ti abbia indirizzato verso questo sport.

        Ovviamente questo discorso vale per determinati sport, sport nei quali la componente atletica è una componente essenziale, e sono quelli a cui tu fai riferimento (calcio, pallavolo, basket), sport dove l'età media è tra i 20 e i 30 e dove una carriera ad alti livelli di una totalità di 15 anni è un risultato di tutto rispetto. Ci sono però altri sport dove si può arrivare ad alti livelli anche da adulti.

        Uno può essere il golf, età media sopra i 40. Qui la componente atletica è minima, quasi nulla. La componente principale è la tecnica, mentre la tattica è per lo più frutto dell'esperienza e quindi in linea con l'età alta. Iniziare quindi a 20 o 30 anni con il golf e mettercene, che ne so, 10 per raggiungere un livello d'elite è possibile in quanto in questo caso la componente atletica (che nel frattempo avrebbe iniziato un processo di decadimento) a qualunque livello essa sia non sarebbe una discriminante per l'accesso a livello agonistico di questa disciplina.

        Commenta

        Working...
        X