Per molti aspetti, ma due sono degni di menzione.
Il primo è relativo ad una sua formula, da lui definita, per vivere: il risultato che otteniamo dal lavoro e dalla vita= attitudine x sforzo x capacità. Di questa formula il fattore più importante è l'attitudine.
Ebbene ho preso a nolo, questa formula, a mio avviso applicabile all'allenamento, infatti i risultati ottenuti dall'allenamento si realizzano allo stesso modo, qualità allenamento= attitudine x sforzo x capacità.
Così chiunque, dall'atleta, all'allenatore, al preparatore, all'istruttore può verificare la bontà dei fattori, la disponibilità personale e le qualità su cui impiegare maggior tempo e dedizione.
Così se un atleta di elevato livello realizza un punteggio in attitudine di 10 , ma non sopporta lo sforzo di allenamenti più pesanti o intensi ottenendo 3, allora il prodotto finale sarà 30, inferiore a quello di un atleta medio che possiede meno capacità e attitudine, per esempio 7 ma che dedica un livello massimo allo sforzo, 10, realizzando 70.
Ovvio che i numeri sono poco significativi, ma tenderebbero a confermare la bontà della formula, determinando così l'orientamento dell'ago della bussola dell'allenamento, indirizzando gli sforzi fisici e psicologici/mentali nella giusta direzione, evitando la stagnazione e la reiterazione di alcuni comportamenti negativi.
L'altro punto utile a noi, è rivolto a coloro i quali esercitano la professione di istruttori o di preparatori atletici o allenatori. Inamori racconta di un seminario sul management. Un evento importante, svolto in una location molto esclusiva, uno dei conferenzieri era il fondatore della Honda Motor Co, Soichiro Honda.
Quando questi si presentò alla platea di manager, era vestito con la tuta da lavoro macchiata d'olio, sorprendendo la folla, esclamò: "Cosa state facendo qui? Mi hanno detto che volevate imparare qualcosa sul management, ma se avete tempo per farlo, la prima cosa che dovete fare è tornare al lavoro subito. Non potete imparate niente di management facendo il bagno e gironzolando mangiando e bevendo.Io ne sono la prova vivente. Non ho mai imparato nulla di management da nessuno. Se persino io posso mandare avanti una società allora c'è una sola cosa che potete fare. Andatevene e tornate al lavoro"
La lezione, è un'iperbole ma efficace, è che apprendere senza fare è come imparare a nuotare standosene fuori dall'acqua, semplicemente non si può fare. L'unica cosa da fare è gettarsi in acqua e provare. Per imparare qualcosa occorre fare, fare da soli e fare con chi se ne intende, chi pratica palestra da molti anni possiede una grande esperienza sul campo. Allenarsi seguendo propri programmi quindi, e accumulare esperienza domandando, significa rendere la propria unica e preziosa.
Molti istruttori, allenatori, preparatori non fanno quanto dovrebbero, o almeno non lo fanno nel migliore dei modi. Soprattutto raggiunta una certa conoscenza della materia, credono ingenuamente di possedere l'intera chiave che aprirà qualsiasi porta, ma non è così.