su molti fronti la battaglia è nel pieno: super sets, squat a 20reps, giantsets e serie definite "speciali" quelle serie in cui l'atleta adotta le sue tecniche di saturazione preferite: cramping, burning e alternate isotoniche-isometriche.
L'intensità da ora in poi, per effetto del clima e della luce sulla psiche e su alcuni ormoni, cresce senza neppure rendercene conto.
Da questo punto di vista è qualcosa di speciale e di piacevole, un meccanismo che ci porterà diritti all'estate, è questo l'inizio della stagione regina per la preparazione finale.
Ma come tutte le cose c'è il rovescio della medaglia, se da una parte i nostri stimoli a "fare di più" aumentano, dall'altra questo senso di capacità lavorativa accresciuta, direi di "entusiasmo fisico", se non perfettamente equilibrata, ci presenterà un conto salato.
Molti ancora si allenano "alla giornata", nel senso che oggi fanno quanto scritto, domani faranno quanto previsto da tabelle che non tengono in conto gli effetti a lungo termine sull'organismo, le richieste sono sempre più elevate e il nostro adattamento va in riserva.
Leggo "stallo", stanchezza diffusa, pochi risultati, raffreddori, svogliatezza, calo di forza, misure non soddisfacenti.
Ebbene dobbiamo fermarci un attimo e meditare su 3 aspetti fondamentali, da questi dipenderà il nostro destino fisico:
1) aumento del livello di allenamento
2) massima capacità di lavoro
3) riadattamento
Aumento del livello di allenamento: pensiamo al cambio tabella e poniamoci al domanda: è coerente con il mo attuale stato di forma? ho verificato i miei livelli di forza massimale e paragonati con quelli del mese precedente e dell'anno passato? I miei recuperi avvengono nei tempi stimati o sono "in affanno"? il livello di massa muscolare raggiunto è quanto mi attendevo considerando lo sforzo alimentare associato?
La nuova tabella poggerà le basi non sulla tabella già prevista dal programma per quel periodo, bensì dalla REALE CONDIZIONE PSICOFISICA del momento di verifica. Super serie e serie giganti solamente se il livello di solidità muscolare è conseguito, e solamente se il livello di recupero è adeguato.
Massima capacità di lavoro: ho effettivamente raggiunto un livello di massimo lavoro inteso come carico, densità allenante e composizione corporea? il mio peso corporeo e la mia "visibilità" muscolare sono migliorati? Aver raggiunto la massima capacità di lavoro è l'obbiettivo primario del mio piano di lavoro, oltre non potrei andare pena l'overtraining. Come sono giunto fin qui? La mia riserva di adattamento psicofisico è ancora apprezzabile?
Riadattamento: interrompo del tutto l'allenamento, perderò temporaneamente e dopo un certo numero di giorni di recupero la condizione di massima capacità di lavoro, i livelli degli indici biochimici del metabolismo si modificano, in pratica avviene lentamente il calo della condizione, ma questo è un aspetto voluto e necessario, non deve esserci in me alcun timore, perchè solo adottando questo meccanismo ho segnato il nuovo confine di massima capacità di lavoro, e solamente dopo un certo periodo di recupero e di accrescimento delle mie riserve di adattamento, potrò superarlo.
L'intensità da ora in poi, per effetto del clima e della luce sulla psiche e su alcuni ormoni, cresce senza neppure rendercene conto.
Da questo punto di vista è qualcosa di speciale e di piacevole, un meccanismo che ci porterà diritti all'estate, è questo l'inizio della stagione regina per la preparazione finale.
Ma come tutte le cose c'è il rovescio della medaglia, se da una parte i nostri stimoli a "fare di più" aumentano, dall'altra questo senso di capacità lavorativa accresciuta, direi di "entusiasmo fisico", se non perfettamente equilibrata, ci presenterà un conto salato.
Molti ancora si allenano "alla giornata", nel senso che oggi fanno quanto scritto, domani faranno quanto previsto da tabelle che non tengono in conto gli effetti a lungo termine sull'organismo, le richieste sono sempre più elevate e il nostro adattamento va in riserva.
Leggo "stallo", stanchezza diffusa, pochi risultati, raffreddori, svogliatezza, calo di forza, misure non soddisfacenti.
Ebbene dobbiamo fermarci un attimo e meditare su 3 aspetti fondamentali, da questi dipenderà il nostro destino fisico:
1) aumento del livello di allenamento
2) massima capacità di lavoro
3) riadattamento
Aumento del livello di allenamento: pensiamo al cambio tabella e poniamoci al domanda: è coerente con il mo attuale stato di forma? ho verificato i miei livelli di forza massimale e paragonati con quelli del mese precedente e dell'anno passato? I miei recuperi avvengono nei tempi stimati o sono "in affanno"? il livello di massa muscolare raggiunto è quanto mi attendevo considerando lo sforzo alimentare associato?
La nuova tabella poggerà le basi non sulla tabella già prevista dal programma per quel periodo, bensì dalla REALE CONDIZIONE PSICOFISICA del momento di verifica. Super serie e serie giganti solamente se il livello di solidità muscolare è conseguito, e solamente se il livello di recupero è adeguato.
Massima capacità di lavoro: ho effettivamente raggiunto un livello di massimo lavoro inteso come carico, densità allenante e composizione corporea? il mio peso corporeo e la mia "visibilità" muscolare sono migliorati? Aver raggiunto la massima capacità di lavoro è l'obbiettivo primario del mio piano di lavoro, oltre non potrei andare pena l'overtraining. Come sono giunto fin qui? La mia riserva di adattamento psicofisico è ancora apprezzabile?
Riadattamento: interrompo del tutto l'allenamento, perderò temporaneamente e dopo un certo numero di giorni di recupero la condizione di massima capacità di lavoro, i livelli degli indici biochimici del metabolismo si modificano, in pratica avviene lentamente il calo della condizione, ma questo è un aspetto voluto e necessario, non deve esserci in me alcun timore, perchè solo adottando questo meccanismo ho segnato il nuovo confine di massima capacità di lavoro, e solamente dopo un certo periodo di recupero e di accrescimento delle mie riserve di adattamento, potrò superarlo.