come da titolo ho un problema con alle ginocchia quando faccio squat ovvero:
circa 10 anni fa dopo una risonanza mi dissero che i menischi di entrambe le mie ginocchia erano polverizzati, mi informai se valesse la pena di farmi operare ma vari specilaisti mi dissero che l'osso era talmente "polverizzato" che non ne valeva la pena, visto che la cosa non mi creava dolore e non mi impediva particolari movimenti. Mi dissero "solo" che in modo del tutto casuale poteva capitare durante uno sforzo che una delle schegge dei menischi andasse ad urtare tendini o legamenti facendomi cedere le ginocchia e per ridurre tale rischio mi cosnigliavano di potenziare i muscoli delle gambe. (cosa che ho provveduto a fare)
Fortunatamente in dieci anni mi è capitato solo un paio di volte, una di queste a gennaio in cui facendo squat mi è ceduto il ginocchio fortunatamente senza gravi conseguenze se non quella di andarci piano per un paio di mesi. Quindi evitando lo squat se non leggerissimo in questi mesi ho allenato le gambe con altri esercizi e vedendo che alle presse varie i carichi aumentavano da due settimane ho provato a ricominciare cono lo squat, ed ecco il porblema:
Sono sempre stato abituato a squattare "culo a terra" da quando ho ricominciato appena comincio a caricare, comincio a sentire le ginocchia instabili appena mi avvicino alla parallela e con carichi ridicoli. Non spiegandomi come questo potesse accadere ho fatto una prova squattando al multipower e tenendomi le ginocchia con le mani (senza spingere semplicemente stringendole) e senza problemi sono tornato a squattare 110 kg "culo a terra" (di più non volevo rischiare).
Ora il mio dubbio amletico è se squattare con carichi ridicoli nel rack o farlo al multipower, o magari alternali, avete consigli?
circa 10 anni fa dopo una risonanza mi dissero che i menischi di entrambe le mie ginocchia erano polverizzati, mi informai se valesse la pena di farmi operare ma vari specilaisti mi dissero che l'osso era talmente "polverizzato" che non ne valeva la pena, visto che la cosa non mi creava dolore e non mi impediva particolari movimenti. Mi dissero "solo" che in modo del tutto casuale poteva capitare durante uno sforzo che una delle schegge dei menischi andasse ad urtare tendini o legamenti facendomi cedere le ginocchia e per ridurre tale rischio mi cosnigliavano di potenziare i muscoli delle gambe. (cosa che ho provveduto a fare)
Fortunatamente in dieci anni mi è capitato solo un paio di volte, una di queste a gennaio in cui facendo squat mi è ceduto il ginocchio fortunatamente senza gravi conseguenze se non quella di andarci piano per un paio di mesi. Quindi evitando lo squat se non leggerissimo in questi mesi ho allenato le gambe con altri esercizi e vedendo che alle presse varie i carichi aumentavano da due settimane ho provato a ricominciare cono lo squat, ed ecco il porblema:
Sono sempre stato abituato a squattare "culo a terra" da quando ho ricominciato appena comincio a caricare, comincio a sentire le ginocchia instabili appena mi avvicino alla parallela e con carichi ridicoli. Non spiegandomi come questo potesse accadere ho fatto una prova squattando al multipower e tenendomi le ginocchia con le mani (senza spingere semplicemente stringendole) e senza problemi sono tornato a squattare 110 kg "culo a terra" (di più non volevo rischiare).
Ora il mio dubbio amletico è se squattare con carichi ridicoli nel rack o farlo al multipower, o magari alternali, avete consigli?
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