Buonasera a tutti,
stasera in palestra, a fine allenamento, mi sono fermato a fare due chiacchiere con un preparatore. Il martedì e il giovedì lui propone un allenamento combinato: nella prima parte (20-30' circa) ci si allena in sala pesi con serie doppie tra muscoli antagonisti (es. spinte con manubri su panca piana, seguito da trazioni alla sbarra in orizzontale, oppure trazioni tradizionali seguite da parallele, squat e stacchi, ecc) e nella seconda parte ci si sposta nella sala dei corsi per fare un po' di corsetta e dei circuiti a corpo libero (o con piccoli pesi di tonificazione). Me lo ha proposto già 3-4 volte, ma il mio programma di allenamento è diverso e quando lui arriva, anche volendo, io sono alla frutta, nel senso che sono praticamente all'ultimo esercizio della mia seduta, quindi vedo i mostri e rasento la morte. Non l'ho quindi mai fatto. Però oggi, come dicevo, ho avuto il piacere di parlarci. Mi ha detto che ultimamente è stata riconosciuta praticamente da tutti l'influenza che ha il metabolismo sulla crescita muscolare. Lui sostiene che sì, va benissimo quello che io faccio perché induco alla supercompensazione e quindi tendo a mettere massa muscolare e ad aumentare i miei carichi, ma per un risultato migliore è di notevole importanza un innalzamento del metabolismo ad un livello superiore (parole sue). E per fare questo, sempre secondo lui, ogni tanto (tipo cicli o roba del genere) andrebbe svolto un allenamento a formato circuito, molto intenso, ma molto breve nelle sue parti. La sua tesi è che l'organismo tende a ricordare meglio i picchi alti di metabolismo, piuttosto che le durate. Da qui la sua conclusione che un lavoro fatto a circuito (lui lo chiama MET) sia di gran lunga più importante e definitivo di una banale corsa, anche di un'ora, perché sì, la corsa fa bruciare, ma non lascia all'organismo nessuna traccia di "super-metabolismo".
Voi cosa ne pensate? Può davvero un lavoro di questo tipo favorire, tra le altre cose, la costruzione muscolare?
stasera in palestra, a fine allenamento, mi sono fermato a fare due chiacchiere con un preparatore. Il martedì e il giovedì lui propone un allenamento combinato: nella prima parte (20-30' circa) ci si allena in sala pesi con serie doppie tra muscoli antagonisti (es. spinte con manubri su panca piana, seguito da trazioni alla sbarra in orizzontale, oppure trazioni tradizionali seguite da parallele, squat e stacchi, ecc) e nella seconda parte ci si sposta nella sala dei corsi per fare un po' di corsetta e dei circuiti a corpo libero (o con piccoli pesi di tonificazione). Me lo ha proposto già 3-4 volte, ma il mio programma di allenamento è diverso e quando lui arriva, anche volendo, io sono alla frutta, nel senso che sono praticamente all'ultimo esercizio della mia seduta, quindi vedo i mostri e rasento la morte. Non l'ho quindi mai fatto. Però oggi, come dicevo, ho avuto il piacere di parlarci. Mi ha detto che ultimamente è stata riconosciuta praticamente da tutti l'influenza che ha il metabolismo sulla crescita muscolare. Lui sostiene che sì, va benissimo quello che io faccio perché induco alla supercompensazione e quindi tendo a mettere massa muscolare e ad aumentare i miei carichi, ma per un risultato migliore è di notevole importanza un innalzamento del metabolismo ad un livello superiore (parole sue). E per fare questo, sempre secondo lui, ogni tanto (tipo cicli o roba del genere) andrebbe svolto un allenamento a formato circuito, molto intenso, ma molto breve nelle sue parti. La sua tesi è che l'organismo tende a ricordare meglio i picchi alti di metabolismo, piuttosto che le durate. Da qui la sua conclusione che un lavoro fatto a circuito (lui lo chiama MET) sia di gran lunga più importante e definitivo di una banale corsa, anche di un'ora, perché sì, la corsa fa bruciare, ma non lascia all'organismo nessuna traccia di "super-metabolismo".
Voi cosa ne pensate? Può davvero un lavoro di questo tipo favorire, tra le altre cose, la costruzione muscolare?