Il lavoro in monoserie non è inapplicabile sul piano teorico lo potrebbe essere invece sul piano pratico.
L'applicazione della monoserie implica innanzitutto che il soggetto sia in grado di generare la massima intensita' in quell'unica serie che disponiamo a questo punto diventa anche cruciale ricercare in nr di ripetizioni ideale infatti troppe poche ripetizioni potrebbero non generare una qual risposta ipertrofica viceversa lavorare con troppe ripetizioni costantemente puo' far raggiungere al soggetto dei plateau piu' frequentemente.
Bisogna inoltre considerare l'effetto psicologico spesso un soggetto che adotta la monoserie pensa, galvanizzato dai racconti di Mentzer, Yates & C. , di aver raggiunto il cedimento, di solito preceduto da un paio di grugniti o urla tipo sala parto (gli allenamenti devono essere brutali tuonava Jones....) ma in realta' spesso queste emissioni sonore non sono sufficenti ad indicare il totale e assoluto cedimento concentrico (sempre che ci volessimo fermare qua') e questo lo dico per esperienza personale, l'applicazione della monoserie non a cedimento non lo prendo nemmeno in considerazione.
Poi esiste la schiera dei forzati della monoserie (io ho fatto parte anche di questo girone) cioe' di quelli che per impegni vari si intestardiscono nel 1 sola serie sempre e comunque, perche' cosi' il tempo perso in palestra è notevolmente ridotto questi soggetti non vogliono sentir ragione se gli chiedi perche' e meglio la risposta lapidaria è... perche' si
Naturalmente ho anche un po' scherzato, comunque vorrei chiarire che non sono detrattore assoluto delle mono ripeto in un determinato contesto sono applicabilissime ma per il resto non vedo la necessita di fare gli splendidi.
ciao
L'applicazione della monoserie implica innanzitutto che il soggetto sia in grado di generare la massima intensita' in quell'unica serie che disponiamo a questo punto diventa anche cruciale ricercare in nr di ripetizioni ideale infatti troppe poche ripetizioni potrebbero non generare una qual risposta ipertrofica viceversa lavorare con troppe ripetizioni costantemente puo' far raggiungere al soggetto dei plateau piu' frequentemente.
Bisogna inoltre considerare l'effetto psicologico spesso un soggetto che adotta la monoserie pensa, galvanizzato dai racconti di Mentzer, Yates & C. , di aver raggiunto il cedimento, di solito preceduto da un paio di grugniti o urla tipo sala parto (gli allenamenti devono essere brutali tuonava Jones....) ma in realta' spesso queste emissioni sonore non sono sufficenti ad indicare il totale e assoluto cedimento concentrico (sempre che ci volessimo fermare qua') e questo lo dico per esperienza personale, l'applicazione della monoserie non a cedimento non lo prendo nemmeno in considerazione.
Poi esiste la schiera dei forzati della monoserie (io ho fatto parte anche di questo girone) cioe' di quelli che per impegni vari si intestardiscono nel 1 sola serie sempre e comunque, perche' cosi' il tempo perso in palestra è notevolmente ridotto questi soggetti non vogliono sentir ragione se gli chiedi perche' e meglio la risposta lapidaria è... perche' si
Naturalmente ho anche un po' scherzato, comunque vorrei chiarire che non sono detrattore assoluto delle mono ripeto in un determinato contesto sono applicabilissime ma per il resto non vedo la necessita di fare gli splendidi.
ciao
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