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Originally posted by ErikZ Quindi in una ipotetica tabella
petto/dorso
spalle/braccia
gambe
ogni tanto la stravolgeresti cosi'
spalle/braccia
gambe
petto/dorso
o
gambe
petto/dorso
spalle/braccia
We' non dico di farlo in ogni settimana ma ogni tanto.......
Il succo del mio discorso era che se in maniera razionale concedi in maniera ciclica meno giorni di recupero al corpo non significa che ti sovralleni, anzi, permetti al corpo di reagire ai nuovi stimoli.
"E' certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non puo volere che ciò che vuole."
Shopenauer
Originally posted by ICEberg mah.. sei sicuro? questa storia assomiglia a quella che facendo sempre gli stessi esercizi il fisico si abitua allo stimolo
cmq penso che questa teoria del "sorprendere" i muscoli (o il sistema nervoso ecc.) non abbia granchè fondamento: ma cosa dice la scienza? secondo me se i paramentri usati son quelli giusti l'adattamento (e quindi crescita) ci sarà sempre.
Cosa vuol dire che il corpo sa di avere 7 giorni per recuperare? vuol dire che cresce di meno? in base a cosa?
Anzi il recupero ci DEVE essere, meglio se totale, l'unico problema rimane il come strutturare un programma rispettando + o - tale recupero.
Originally posted by MisterX e se uno non ruota per mesi e cresce che è un marziano?
soggettività ragazzi.
anche suquello che dice Pantera che se si recupera sempre del tutto non si cresce:su che basi lo dici?
Prendi una tabella di allenamento e falla costantemente ogni qual volta recuperi completamente e usa come variabile dei tuoi allenamenti solo i carichi utilizzati, cioè usa un peso sempre maggiore di sessione in sessione. Se recuperi completamente dovresti usare carichi sempre maggiori, anche se solo di 200 grammi, e dopo 1 anno avrai fatto aumenti ingredibili. Queste sono favole!!!!
L'essere umano è la razza superiore su questo pianeta perché ha avuto la capacità di adattarsi e sovravvivere. Quando ti alleni il corpo reagisce in modo da non subire ulteriori danneggiamenti che tirati allo spasimo gli darebbero la morte. Anche quando ti sovralleni non muori perché il corpo reagisce facendoti venire l'allergia ai pesi. Il corpo è una macchina intelligente e per questo devi operare in maniera intelligente. Devi costruire un fisico vincente che recuperi con una ipertrofia le sessioni di allenamento e non un fisico perdente che rifiuti gli stimoli perché tanto non riesce a seguire quello che gli imponi. Recupero si, ma variabilità sempre, nel senso che bisogna programmare gli allenamenti usando tutte le variabili possibili.
"E' certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non puo volere che ciò che vuole."
Shopenauer
Che il fisico si adatti agli stimoli esterni mi trova completamente d'accordo con Pantera ecco perche' di tanto in tanto oltre che variare gli esercizi mi piace sovvertirne l'ordine.
PANTERA onestemanete non capisco bene dove vuoi arrivare.
fai un esempio pratico.
sei per riallenarsi anche senza il completo recupero.
poi il corpo si addata agli stimoli esterni:ma la progressione fa si che vi sia sempre uno stimolo diverso.
e per progressione non intendo solo quella dei carichi,ma aumentare il TUT,usare ogni tanto seire a scalrare,forzate,negative....ecc
sono molti i modi per ottenere la PROGRESSIONE.
Su una cosa però mi sà che siamo d'accordo.... se una fà le braccia e poi la
sessione dopo deve fare petto/dorso.... qui è meglio, anzi è d'obbligo, lasciare
passare i doloretti... altrimenti la sessione nn renderà come al solito!
Originally posted by MISTER X PANTERA onestemanete non capisco bene dove vuoi arrivare.
fai un esempio pratico.
sei per riallenarsi anche senza il completo recupero.
poi il corpo si addata agli stimoli esterni:ma la progressione fa si che vi sia sempre uno stimolo diverso.
e per progressione non intendo solo quella dei carichi,ma aumentare il TUT,usare ogni tanto seire a scalrare,forzate,negative....ecc
sono molti i modi per ottenere la PROGRESSIONE.
Ma che parlo ostrogoto???
Io sono per il recupero completo e per il recupero non completo se il tutto è organizzato con razionalità. Allenarsi sempre dopo recupero completo è limitativo come allenarsi sempre con recupero non completo è improponibile. Le tue stesse parole confermano che se ci si allena sempre con gli stessi metodi si bloccono i progressi. Quando usi negative o forzate costringi il corpo a fare più di quello che può fare, perché allora non si può costringere il corpo a recuperare prima? Questa non è una variabile da tenere in considerazione secondo te?
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Shopenauer
Comunque riguardo ai tempi parlavo di recupero minimo.
Ben sappiamo che in funzione dell'intensità, volume ecc ecc, i tempi compensativi-supercompensativi si allungano.
Ciao
Originally posted by swanz Su una cosa però mi sà che siamo d'accordo.... se una fà le braccia e poi la
sessione dopo deve fare petto/dorso.... qui è meglio, anzi è d'obbligo, lasciare
passare i doloretti... altrimenti la sessione nn renderà come al solito!
Non puoi dirlo finché non dai tempo al corpo di adattarsi. Poi il fatto che magari tu non riesca ad alzare gli stessi pesi per le stesse ripetizioni e serie non significa che tu abbia fatto una sessione non produttiva per petto e dorso. Se le tue braccia sono affaticate saranno le prime a cedere e questo potrebbe farti pensare che non hai dato sufficiente stimolo a petto e dorso. Questo è vero come potrebbe essere falso. Se per esempio alla panca piana non progredisci potrebbe dipendere dal fatto che le tue braccia sono il punto debole dell'alzata. A quel punto potresti prevedere nella tua programmazione uno stimolo ulteriore per le braccia ogni 3-4 settimana prima di fare petto/dorso per dare uno scossone alle braccia.
In conclusione, non è sempre sbagliato allenarsi quando si hanno i DOMS.
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Shopenauer
Pantera, non sono daccordo.
La variabilità è utile, ma non indispensabile, c'è gente che lavora sempre con gli stessi esercizi e progredisce ed è contenta così.
Se poi parliamo di massimo stimolo, per massimi risultati e soprattutto più veloci (sempre lenti intendiamoci, ma meno lenti...) allora il discorso è da centrare sulla variabilità!
La parola adattamento nasce da una visione poco corretta del lavoro di Selye, il padre del concetto di "stress".
1) fase del segnale di allarme - quando nuovi fattori stressanti aggrediscono il nostro corpo, essi provocano un immediato rilascio interno dei cosiddetti ormoni dello stress: corticosteroidi e catecolamine. Se l'evento stressante è molto intenso, esso può danneggiare in modo permanente e immediato i sistemi di regolazione interna del corpo.
2) fase di adattamento - se il fattore stressante si protrae nel tempo(per esempio nello sport potrebbe essere un addestramento atletico molto pesante), il nostro corpo impara a tollerare lo stimolo stressante intenso, cioè ad "adattarsi"(di qui il termine adattogeno) ed aumenta la sua resistenza al fattore stressante. La fase di adattamento è di solito un periodo sicuro per la propria salute. Più a lungo possiamo rimanere in questa fase di adattamento, meglio è.
3) fase di esaurimento - questa fase compare alla fine, quando il corpo non riesce più ad opporsi agli eventi stressogeni e semplicemente si arrende. In questa fase di esaurimento i sintomi delle patologie compaiono rapidamente e divengono man mano peggiori.
Concetti (ho tolto qualcosa) di chi ha rivoluzionato il concetto di stress e soprattutto ha creato senza saperlo la base per le discipline abbreviate....
Si può dire che esiste anche l'adattamento negativo, ma dipende solo da ciò che facciamo noi.
L'adattamento negativo è fare 10 allenamenti settimanali, ciò porta il corpo verso la fase di esaurmento...
Personalmente è un periodo poco felice per i pesi, poichè non posso allenarmi con costanza, ma da circa 3 mesi faccio sempre e solo squat 2 volte a settimana e se capita flessioni a terra con sovraccarico, 3 mesi della stessa palla....invece no, lo stimolo nasce dalla progressione dei carichi, che ti dà la spinta anche psicologica.
L'allenamento muore con gli stalli e non con "l'adattamento" corporeo, che definirei di più un termine che racchuide diversi fattori, tra i quali : noia, scarsa motivazione, stalli per errori, scarsa determinazione, poca pazienza, progressione troppo veloce.
Se esistesse l'adattamento come lo intendono nel mondo dei pesi, dovremmo essere incapaci di camminare (cavolo alcune volte per lavoro cammino kilometri e kilometri tutti i girorni) o di portare l'auto o di scopare (più intenso), lì mancano anche gli incrementi....
Variabilità?Si se ne abbiamo bisogno, se ci piace questo approccio, necessaria?Assolutamente no!
Originally posted by Armando Pantera, non sono daccordo.
La variabilità è utile, ma non indispensabile, c'è gente che lavora sempre con gli stessi esercizi e progredisce ed è contenta così.
Se poi parliamo di massimo stimolo, per massimi risultati e soprattutto più veloci (sempre lenti intendiamoci, ma meno lenti...) allora il discorso è da centrare sulla variabilità!
La parola adattamento nasce da una visione poco corretta del lavoro di Selye, il padre del concetto di "stress".
1) fase del segnale di allarme - quando nuovi fattori stressanti aggrediscono il nostro corpo, essi provocano un immediato rilascio interno dei cosiddetti ormoni dello stress: corticosteroidi e catecolamine. Se l'evento stressante è molto intenso, esso può danneggiare in modo permanente e immediato i sistemi di regolazione interna del corpo.
2) fase di adattamento - se il fattore stressante si protrae nel tempo(per esempio nello sport potrebbe essere un addestramento atletico molto pesante), il nostro corpo impara a tollerare lo stimolo stressante intenso, cioè ad "adattarsi"(di qui il termine adattogeno) ed aumenta la sua resistenza al fattore stressante. La fase di adattamento è di solito un periodo sicuro per la propria salute. Più a lungo possiamo rimanere in questa fase di adattamento, meglio è.
3) fase di esaurimento - questa fase compare alla fine, quando il corpo non riesce più ad opporsi agli eventi stressogeni e semplicemente si arrende. In questa fase di esaurimento i sintomi delle patologie compaiono rapidamente e divengono man mano peggiori.
Concetti (ho tolto qualcosa) di chi ha rivoluzionato il concetto di stress e soprattutto ha creato senza saperlo la base per le discipline abbreviate....
Si può dire che esiste anche l'adattamento negativo, ma dipende solo da ciò che facciamo noi.
L'adattamento negativo è fare 10 allenamenti settimanali, ciò porta il corpo verso la fase di esaurmento...
Personalmente è un periodo poco felice per i pesi, poichè non posso allenarmi con costanza, ma da circa 3 mesi faccio sempre e solo squat 2 volte a settimana e se capita flessioni a terra con sovraccarico, 3 mesi della stessa palla....invece no, lo stimolo nasce dalla progressione dei carichi, che ti dà la spinta anche psicologica.
L'allenamento muore con gli stalli e non con "l'adattamento" corporeo, che definirei di più un termine che racchuide diversi fattori, tra i quali : noia, scarsa motivazione, stalli per errori, scarsa determinazione, poca pazienza, progressione troppo veloce.
Se esistesse l'adattamento come lo intendono nel mondo dei pesi, dovremmo essere incapaci di camminare (cavolo alcune volte per lavoro cammino kilometri e kilometri tutti i girorni) o di portare l'auto o di scopare (più intenso), lì mancano anche gli incrementi....
Variabilità?Si se ne abbiamo bisogno, se ci piace questo approccio, necessaria?Assolutamente no!
Questo è ciò che penso.
Find a way
Armando
L'aumento del peso è una delle tante variabili di intensità ma non è l'unica e su questo siamo d'accordo. Putroppo non tutti possono giocare con la stessa variabile, questa è la realtà. Quante persone riescono a progredire sessione dopo sessione aumentando semplicemente il carico utilizzato, con la stessa tabella, con la stessa frequenza (variabile per il discorso del recupero completo), senza cicli di forza, senza forzate, senza negative, con lo stesso numero di serie, di ripetizioni e di esercizi?
Praticamente nessuna. Anche i più motivati organizzano le loro sessioni variando le variabili di intensità (TUT, numero di serie, esercizi, ripetizioni, ecc....)
"E' certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non puo volere che ciò che vuole."
Shopenauer
Originally posted by PANTERA L'aumento del peso è una delle tante variabili di intensità ma non è l'unica e su questo siamo d'accordo. Putroppo non tutti possono giocare con la stessa variabile, questa è la realtà. Quante persone riescono a progredire sessione dopo sessione aumentando semplicemente il carico utilizzato, con la stessa tabella, con la stessa frequenza (variabile per il discorso del recupero completo), senza cicli di forza, senza forzate, senza negative, con lo stesso numero di serie, di ripetizioni e di esercizi?
Praticamente nessuna. Anche i più motivati organizzano le loro sessioni variando le variabili di intensità (TUT, numero di serie, esercizi, ripetizioni, ecc....)
Lasciando da parte l'intensità, l'aumento del carico è la risposta ad uno stimolo dato, ora non ci è dato sapere quant'è tale carico, può essere che se uno aumentasse 50 gr a seduta, potrebbe farlo per molto tempo, ma chi mette 50 gr a seduta?
250 gr o 500 gr sono troppi arrivati ad un certo punto e bisogna aumentare ogni 2-3 sedute, alcune volte meglio scaricare 1-2 kg e ricominciare, giusto per essere sicuri...
In un anno 200 gr a settimana, fanno 11 kg che è pochissimo per alcuni molto per altri, ma non credi che questi 11 kg non siano aumentabili in un anno da un individuo che non ha raggiungo il suo potenziale medio almeno?
Se consideri 1 kg al mese, sono 12 kg all'anno, chi non è in grado di aumentare 1 kg al mese?
2 kg al mese sono 24 kg all'anno, fanno 500 gr a settimana (considerando che p.e fai squat 1 v a settimana).
Il VERO problema è L'INCREMENTO SU TUTTI GLI ESERCIZI, quello ci fa rallentare la progressione del singolo o dei singoli.
Se faccio squat, stacco e panca, un rematore, un esercizio per la presa e farmer's walk, avrò aumenti più consistenti, se facessi il doppio degli esercizi, ciò è normale ma non è tenuto in considerazione.
Il corpo mettiamo caso che può compensare al 100% su 5 esercizi, se ne fai 10, compenserà al 50%, per contrastare tale calo, devi ridurre la frequenza, recuperare di più, mangiare di più, fare però meno allenamenti produttivi.
Ognuno deve trovare la "formula" che gli permetta compensare al 100% e non al 50% o all'80%.
Originally posted by PANTERA Non puoi dirlo finché non dai tempo al corpo di adattarsi. Poi il fatto che magari tu non riesca ad alzare gli stessi pesi per le stesse ripetizioni e serie non significa che tu abbia fatto una sessione non produttiva per petto e dorso. Se le tue braccia sono affaticate saranno le prime a cedere e questo potrebbe farti pensare che non hai dato sufficiente stimolo a petto e dorso. Questo è vero come potrebbe essere falso. Se per esempio alla panca piana non progredisci potrebbe dipendere dal fatto che le tue braccia sono il punto debole dell'alzata. A quel punto potresti prevedere nella tua programmazione uno stimolo ulteriore per le braccia ogni 3-4 settimana prima di fare petto/dorso per dare uno scossone alle braccia.
In conclusione, non è sempre sbagliato allenarsi quando si hanno i DOMS.
Su questo sono in parte daccordo, non è sbagliato allenarsi quando si hanno i DOMS, ma SOLO in certi casi.
Se uno comincia un programma (nuovo, quindi nuove rep, set ecc...) dove è previsto lo squat 2 volte a settimana, è quasi inevitabile che dopo il primo allenamento sia indolensito!
Ora, se aspetta che gli passino i DOMS si riallenerà nel 2054.
Forzare leggermente il meccanismo del recupero può portare il corpo a migliorare il suo recupero, poichè l'abbiamo spinto più in là, questo "in là" è sempre nei limiti del normale per alcuni.
Può essere che alla 3a seduta siamo più forti o più deboli, ciò non deve farci cadere nello sconforto, ci deve far solo capire che p.e. fare squat 2 volte a sett. non è possibile.
Se non si prova, nessuno potrà dirlo mai.
Migliorare il meccanismo del recupero è possibile, ma sempre entro certi limiti.
Jones e poi Mentzer, affermavano che la forza può essere aumentata del 300%, il recupero solo del 50%.
Originally posted by Armando Lasciando da parte l'intensità, l'aumento del carico è la risposta ad uno stimolo dato, ora non ci è dato sapere quant'è tale carico, può essere che se uno aumentasse 50 gr a seduta, potrebbe farlo per molto tempo, ma chi mette 50 gr a seduta?
250 gr o 500 gr sono troppi arrivati ad un certo punto e bisogna aumentare ogni 2-3 sedute, alcune volte meglio scaricare 1-2 kg e ricominciare, giusto per essere sicuri...
Ma se recupero completamente perché dovrei scaricare e ripartire, al massimo dovrei minimizzare gli aumenti di carico. In ogni caso anche se aumenti di 1 grammo a sessione non puoi farlo costantemente.
In un anno 200 gr a settimana, fanno 11 kg che è pochissimo per alcuni molto per altri, ma non credi che questi 11 kg non siano aumentabili in un anno da un individuo che non ha raggiungo il suo potenziale medio almeno?
Se consideri 1 kg al mese, sono 12 kg all'anno, chi non è in grado di aumentare 1 kg al mese?
2 kg al mese sono 24 kg all'anno, fanno 500 gr a settimana (considerando che p.e fai squat 1 v a settimana).
Appunto si potrebbe fare di più come si potrebbe fare di meno, ma se uno non prova come fa a saperlo?
Il VERO problema è L'INCREMENTO SU TUTTI GLI ESERCIZI, quello ci fa rallentare la progressione del singolo o dei singoli.
Se faccio squat, stacco e panca, un rematore, un esercizio per la presa e farmer's walk, avrò aumenti più consistenti, se facessi il doppio degli esercizi, ciò è normale ma non è tenuto in considerazione.
Il corpo mettiamo caso che può compensare al 100% su 5 esercizi, se ne fai 10, compenserà al 50%, per contrastare tale calo, devi ridurre la frequenza, recuperare di più, mangiare di più, fare però meno allenamenti produttivi.
Ognuno deve trovare la "formula" che gli permetta compensare al 100% e non al 50% o all'80%.
Poi se uno si accontenta sono affari suoi!
Questa è utopia! Infatti non esiste persona che riesce a fare sempre gli stessi esercizi senza annoiarsi o senza notare delle carenze su qualche muscolo. L'essere umano non si accontenta e se facendo solo gli esercizi base che hai citato tu si accorge di non avere benefici alle braccia non farà esercizi specifici? Alla fine si troverà una tabella dove prevederà esercizi specifici per allenare le parti carenti. Di sicuro includerà nuovi esercizi con la speranza di perfezionarsi. Se questo poi sia sbagliato è un conto, ma psicologicamente è la cosa più ricorrente, e mi ripeto, trovami uno solo che fa stessi esercizi, stesse serie, stesse rip.
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Shopenauer
Originally posted by Armando Su questo sono in parte daccordo, non è sbagliato allenarsi quando si hanno i DOMS, ma SOLO in certi casi.
Se uno comincia un programma (nuovo, quindi nuove rep, set ecc...) dove è previsto lo squat 2 volte a settimana, è quasi inevitabile che dopo il primo allenamento sia indolensito!
Ora, se aspetta che gli passino i DOMS si riallenerà nel 2054.
Forzare leggermente il meccanismo del recupero può portare il corpo a migliorare il suo recupero, poichè l'abbiamo spinto più in là, questo "in là" è sempre nei limiti del normale per alcuni.
Può essere che alla 3a seduta siamo più forti o più deboli, ciò non deve farci cadere nello sconforto, ci deve far solo capire che p.e. fare squat 2 volte a sett. non è possibile.
Se non si prova, nessuno potrà dirlo mai.
Migliorare il meccanismo del recupero è possibile, ma sempre entro certi limiti.
Jones e poi Mentzer, affermavano che la forza può essere aumentata del 300%, il recupero solo del 50%.
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Armando
Era quello che intendevo.
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