stacco, quesito

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  • cla89
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    stacco, quesito

    se la forza massima risiede nel posteriore degli arti inferiori, perchè accosciare tanto nel set up in partenza? se si mantiene comunque la parte lordotica tesa, scapole addotte, ma gambe meno flesse del classico set up, non si concentra maggiormente il lavoro su gluteo/femoral ottenendo quindi più forza?


    il set up di partenza dovrebbe quindi essere come nella secondo foto, al contrario nei vari trattati si legge di scender maggiormente col sedere, perchè?
    Last edited by cla89; 01-06-2013, 15:08:34.
  • ston
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    #2
    più scendi e maggiore sarà il coinvolgimento dei bicipiti femorali e glutei
    il tempo è un grande maestro........ma sfortunatamente uccide tutti i suoi allievi

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    • The Beast
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      #3
      Non è vero. La partenza come in figura è perfetta.
      Originariamente Scritto da Gandhi
      all'orto mettendo un secchio di pomodori in macchina ho subito una sub-lussazione della spalla sx,sfermo 3 mesi per recuperarla e ricominiciare con la palestra in maniera blanda

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      • ston
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        #4
        mica ho detto che è sbagliata....
        il tempo è un grande maestro........ma sfortunatamente uccide tutti i suoi allievi

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        • cla89
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          #5
          Originariamente Scritto da ston Visualizza Messaggio
          più scendi e maggiore sarà il coinvolgimento dei bicipiti femorali e glutei
          ston, premetto che non sto parlando con saccenza ma appunto con dubbio che voglio colmare, ma a livello fisiologico, maggiore sarà l'avvicinamento fra femore/tibia più il lavoro tenderà ad esser scaricato sul quadricipite, no?

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          • The Beast
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            #6
            Temo.
            Originariamente Scritto da Gandhi
            all'orto mettendo un secchio di pomodori in macchina ho subito una sub-lussazione della spalla sx,sfermo 3 mesi per recuperarla e ricominiciare con la palestra in maniera blanda

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            • ston
              cfh supermod
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              #7
              devi trovare tu un tuo assetto, dettato dalla tua mobilità, in modo che il centro di massa sia nella posizione ottimale
              il tempo è un grande maestro........ma sfortunatamente uccide tutti i suoi allievi

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              • ugox@
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                #8
                Anch'io facevo "l'errore" di scendere il più possibile, mantenendo la lordosi, però appunto non riuscivo a sfruttare il femorale per come si deve...proprio sul forum, mi hanno spiegato e fatto capire che la seconda figura è "perfetta" per staccare.
                Il mio diario...!

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                • Sly83
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                  #9
                  La seconda immagine e' quella auspicabile in quanto mantiene ogni rapporto articolare in equilibrio. Ognuno dovrebbe adattare l'esercizio alle proprie caratteristiche, sulle quali bisogna d'altra parte lavorate per rendere il tutto piu' sicuro. Sicurezza ed efficacia devono trovare un punto d'incontro, avendo il soggetto come punto di partenza. Le flessibilita' relative dei muscoli e le rigidita'/lassita' segmentali sono le variabili indipendenti, il quanto scendere e' sempre dipendente. Ma ripeto sulle prime si puo' intervenire.



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  • cla89
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                    #10
                    Originariamente Scritto da ston Visualizza Messaggio
                    devi trovare tu un tuo assetto, dettato dalla tua mobilità, in modo che il centro di massa sia nella posizione ottimale
                    quindi ognuno a modo suo, e la tecnica esecutiva dov'è?

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                    • ston
                      cfh supermod
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                      #11
                      Originariamente Scritto da cla89 Visualizza Messaggio
                      quindi ognuno a modo suo, e la tecnica esecutiva dov'è?
                      Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                      La seconda immagine e' quella auspicabile in quanto mantiene ogni rapporto articolare in equilibrio. Ognuno dovrebbe adattare l'esercizio alle proprie caratteristiche, sulle quali bisogna d'altra parte lavorate per rendere il tutto piu' sicuro. Sicurezza ed efficacia devono trovare un punto d'incontro, avendo il soggetto come punto di partenza. Le flessibilita' relative dei muscoli e le rigidita'/lassita' segmentali sono le variabili indipendenti, il quanto scendere e' sempre dipendente. Ma ripeto sulle prime si puo' intervenire.
                      @ cla89:la tecnica non è solo il set up...
                      il tempo è un grande maestro........ma sfortunatamente uccide tutti i suoi allievi

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                      • anago
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                        #12
                        Originariamente Scritto da ston Visualizza Messaggio
                        devi trovare tu un tuo assetto, dettato dalla tua mobilità, in modo che il centro di massa sia nella posizione ottimale
                        Quotone.
                        Io se non trovo la posizione giusta, anche senza bilanciere, mi si alzano i talloni da terra.

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                        • Sly83
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                          #13
                          Prendiamo un esempio a caso: flessori del ginocchio (posteriori della coscia) corti e rigidi: questa condizione puo' associarsi ad una eccessiva flessibilita' del rachide lombare, con conseguente/causale scarso controllo degli stabilizzatori locali. Risultato? Scendere anche un solo cm sotto alla propria "posizione ideale" porta a dei rischi elevati. Una condizione del genere e' di frequentissimo riscontro, ho riassunto al minimo e generalizzato ma il succo e' che se non si stretchano i femoralie non si lavora sul core questo ipotetico soggetto non puo' scendere "da manuale"



                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                            #14
                            Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                            Prendiamo un esempio a caso: flessori del ginocchio (posteriori della coscia) corti e rigidi: questa condizione puo' associarsi ad una eccessiva flessibilita' del rachide lombare, con conseguente/causale scarso controllo degli stabilizzatori locali. Risultato? Scendere anche un solo cm sotto alla propria "posizione ideale" porta a dei rischi elevati. Una condizione del genere e' di frequentissimo riscontro, ho riassunto al minimo e generalizzato ma il succo e' che se non si stretchano i femoralie non si lavora sul core questo ipotetico soggetto non puo' scendere "da manuale"
                            si sly hai pienamente ragione, ma la domanda era un altra.
                            se è assodato che la catena cinetica posteriore è la più forte, perchè ricercare più accosciata, trasferendo il lavoro ai quadricipiti?
                            non è avvicinando più il culo a terra che si ottiene maggior coinvolgimento femorale

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                            • munky
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                              #15
                              Infatti...non accosciare più dello stretto necessario.
                              https://www.instagram.com/il_coach_htc/

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