allenare la resistenza

[Senpai]

Nella mia ignoranza velica potrei suggerirti qualcosa tipo un circuit-training basato su cardio + trazioni , lat machine , pulley , rematore e curl.
Per migliorare la catena di trazione in termini di resistenza.
Ripeto , nella mia ignoranza !

[Manx]

ci vorrebbe menez...che prepara anche i velisti olimpici

[Senpai]

ci vorrebbe menez...che prepara anche i velisti olimpici

Che nn sono noccioline !

[bury]

ci vorrebbe menez...che prepara anche i velisti olimpici

si lo so magari mi desse retta... qualche tempo fa ci siamo scambiate delle mail ma poi era troppo impegnato con gli atleti per darmi retta

[Manx]

si lo so magari mi desse retta... qualche tempo fa ci siamo scambiate delle mail ma poi era troppo impegnato con gli atleti per darmi retta

si' soprattutto ora. Lo dovrei sentire questa sera.

[Paul_Anderson]

Bury, pensavo ti servisse per il calcio la scheda.

Menez è il piu' indicato, bisogna conoscere bene la tua disciplina sportiva così ad occhio non mi viene in mente nulla.

[bury]

no paul, il mio sport è la vela

[cavallofurioso]

ciao bury,fammi una descrizione di cio' che accade durante un uscita,tempo,tipologia di movimenti,se devi rimanere costantemente impegnata con la presa ecc ecc

[bury]

Allego uno stralcio di un articolo che meglio di me sa spiegare la funzione hiking (cinghiata in gergo) che si fa in barca da parte di un timoniere

“Venendo ora all’esame dell’impegno fisico affrontato in barca da un equipaggio, è intuitiva la diversità di fondo dell’intensità di lavoro, e le variazioni che la interessano al cambiare delle condizioni meteo marine. Già a partire da condizioni di vento medio ed in presenza di un’onda non rilevante, il timoniere si troverà a dover affrontare uno sforzo molto intenso cui sarà sottoposto dalla posizione di hiking – ovvero dallo stare alle cinghie - nelle andature di bolina e lasco. In queste andature è infatti richiesta una grande resistenza al lavoro isometrico che interessa determinati gruppi muscolari: i primari sono il quadricipite, il tibiale anteriore e il retto addominale. Per evitare l'eccesivo dispendio di energie, durante lo svolgimento di un lavoro isometrico è di primaria importanza sviluppare la forza resistente, ciò perché il succitato tipo di lavoro determina una costrizione a livello arterioso e venoso, con la conseguente riduzione di ossigeno e della durata dei flussi di substrati energetici. A ciò va unita l'enorme difficoltà incontrata dal fisico per smaltire le sostanze di rifiuto, quali acido lattico e anidride carbonica. L’intensità delle contrazioni muscolari risulterà essere direttamente proporzionale all’intensità del vento, proprio il contrario di ciò che accade al flusso sanguigno.”….. [elimino la parte del prodiere che non ci serve J ] ….
“Se anche solo ci dovessimo limitare a questo accenno, dovremmo rilevare come i due atleti (timoniere e prodiere) sottopongano la zona lombo-sacrale, fulcro di leve dove sovente vengono scaricate forze invasive ed invalidanti, a stress molto elevato. In realtà è necessario tenere in considerazione un più ampio e complesso panorama di variabili costituite dal pumping e dall’ooching, la cui interazione complica ancor più la nostra analisi ed incrementa il rischio di infortuni.”….



Resta inteso che con le braccia si fanno sforzi di antenimento del timone e della scotta (corda) che regola la vela che sono per parte isometrici e in parte molto potenti e reattivi/veloci.

cerco di allegare una foto della posizione

[bury]

spero sia chiaro

[bury]

please, cavallofurioso, mi puoi aiutare?

[cavallofurioso]

Allego uno stralcio di un articolo che meglio di me sa spiegare la funzione hiking (cinghiata in gergo) che si fa in barca da parte di un timoniere

“Venendo ora all’esame dell’impegno fisico affrontato in barca da un equipaggio, è intuitiva la diversità di fondo dell’intensità di lavoro, e le variazioni che la interessano al cambiare delle condizioni meteo marine. Già a partire da condizioni di vento medio ed in presenza di un’onda non rilevante, il timoniere si troverà a dover affrontare uno sforzo molto intenso cui sarà sottoposto dalla posizione di hiking – ovvero dallo stare alle cinghie - nelle andature di bolina e lasco. In queste andature è infatti richiesta una grande resistenza al lavoro isometrico che interessa determinati gruppi muscolari: i primari sono il quadricipite, il tibiale anteriore e il retto addominale. Per evitare l'eccesivo dispendio di energie, durante lo svolgimento di un lavoro isometrico è di primaria importanza sviluppare la forza resistente, ciò perché il succitato tipo di lavoro determina una costrizione a livello arterioso e venoso, con la conseguente riduzione di ossigeno e della durata dei flussi di substrati energetici. A ciò va unita l'enorme difficoltà incontrata dal fisico per smaltire le sostanze di rifiuto, quali acido lattico e anidride carbonica. L’intensità delle contrazioni muscolari risulterà essere direttamente proporzionale all’intensità del vento, proprio il contrario di ciò che accade al flusso sanguigno.”….. [elimino la parte del prodiere che non ci serve J ] ….
“Se anche solo ci dovessimo limitare a questo accenno, dovremmo rilevare come i due atleti (timoniere e prodiere) sottopongano la zona lombo-sacrale, fulcro di leve dove sovente vengono scaricate forze invasive ed invalidanti, a stress molto elevato. In realtà è necessario tenere in considerazione un più ampio e complesso panorama di variabili costituite dal pumping e dall’ooching, la cui interazione complica ancor più la nostra analisi ed incrementa il rischio di infortuni.”….



Resta inteso che con le braccia si fanno sforzi di antenimento del timone e della scotta (corda) che regola la vela che sono per parte isometrici e in parte molto potenti e reattivi/veloci.

cerco di allegare una foto della posizione

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spero sia chiaro

please, cavallofurioso, mi puoi aiutare?

NO!

Premesso che mi occupo di preparazione atletiche,ma che nello specifico conosco poco e niente(e pensare che ho un amico che prepara i velisti ma e' fuori con la sua barca)raccogliendo piu' informazioni possibili qualcosa si tira fuori.

Leggendo l'articolo qualcosa mi viene chiarita e vedo che si parla di forza resistente e lavoro isometrico,per quanto riguarda la prima bisogna valutare intensita' e di conseguenza durata dello stimolo,che immagino essere "casuale" ma una base minima di tempo di lavoro muscolare deve esserci,informazione che potrebbe spostare il lavoro verso la resistenza muscolare locale(che puo essere di breve/medio/lungo periodo)cosa diversa dalla forza resistente.

1-in media quanto dura un uscita in vela?
2-secondo la tua esperienza ci sono sollecitazioni organiche rilevanti? in altre parole il battito cardiaco e' in media sopra i 120btm circa? che ci siano delle sollecitazioni che lo facciano aumentare posso prevederlo,ma mi interessava sapere mediamente quanto si alza,considerando anche i tempi di lavoro isometrici e l'aumento della pressione arteriosa,per considerare un eventule condizionamento organico.
3-si e' parlato di "forza esplosiva" immagino in questo contesto usata soptrattutto per reazione agli spostamenti improvvisi,non a caso credo sia considerato un sport di situazione.
4-logico mi pare il rafforzamento del core,inteso come parte addominale(tutta) e zona lombare lavorato e isometricamente e in stato-dinamico.
5-guardando la foto,mi e' venuto in mente come si potrebbe simularla in palestra,se hai il macchinario con i cavi(ercolina)puoi attacarci una barra dritta e richiamare(attraverso il carico) e la posizione le sollecitazioni dello specifico.

So di non essere stato molto esauriente,ma ho bisongo di piu' informazioni possibili,a livello di condizionamento generale come sei messa?

[bury]

1-in media quanto dura un uscita in vela?
Calcola che in inverno normalmente un allenamento di vela dura 1.30/ 2 h.
In una giornata si gara (regata) ci possono essere al massimo 3 regate di solito sono 2 (3 solo in caso di recupero). Una regata dura in media 60/90’

2-secondo la tua esperienza ci sono sollecitazioni organiche rilevanti? in altre parole il battito cardiaco e' in media sopra i 120btm circa? che ci siano delle sollecitazioni che lo facciano aumentare posso prevederlo,ma mi interessava sapere mediamente quanto si alza,considerando anche i tempi di lavoro isometrici e l'aumento della pressione arteriosa,per considerare un eventule condizionamento organico.
Si di solito il battito sale sopra i 120 già con un vento moderato di circa 12kn e con un po di onda dove fisicamente ti devi dare da fare per:
tenere giù la barca : cinghiare (come nella foto) che è un lavoro QUASI isometrico nel senso che devi imprimere forza per contrastare la forza del vento
e “schienare”: ovvero lavorare con le spalle sia in senso longitudinale che trasversale per evitare sempre l’effetto sbandante del vento e per fare in modo che la barca sfrutti l’onda e no ci sbatta dentro. Non a caso si dice che il laser (la barca dove regato) si porta con il “culo” ovvero son il tuo peso e dal movimento che gli fai fare
Per il battito aggiungo che con regate con vento diciamo che lo sforzo continuato in una regata di 80’ si esprime in periodi di 25’ (andature dove si cinghia) 15 dove no si cinghia (non è che non fatichi, ma almeno le gambe un po respirano) 30’ (andatura in cui si cinghia) 15 (non cinghia) e altri 10 dove si cinghia
3-si e' parlato di "forza esplosiva" immagino in questo contesto usata soptrattutto per reazione agli spostamenti improvvisi,non a caso credo sia considerato un sport di situazione.
Si reazione e reattività in base alle condizioni che hai. Per le braccia è un po differente perché mantengono tensione costante e lavorano in continuazione per tirare e lasciare la scotta (corda)
4-logico mi pare il rafforzamento del core,inteso come parte addominale(tutta) e zona lombare lavorato e isometricamente e in stato-dinamico.
Esatto J
5-guardando la foto,mi e' venuto in mente come si potrebbe simularla in palestra,se hai il macchinario con i cavi(ercolina)puoi attacarci una barra dritta e richiamare(attraverso il carico) e la posizione le sollecitazioni dello specifico.
Si alcuni usano una panca messa di traverso alla spalliera e incastrano i piedi. Comunque l’ercolina c’è
a livello di condizionamento generale come sei messa?
Puoi dare uno sguardo al diario, se forse ti rimane più facile, in ogni caso mi sono allenata con costanza fino a dicembre scorso, poi gennaio – giugno sono stata fuori all’estero e non ho fatto nulla. Da luglio ho ripreso la palestra ¾ volte settimana.
Da 2 settimane sto facendo anche la preparazione atletica con una squadra di calcetto (giusto per correre che odio farlo sul tappeto) e ho la possibilità di fare piscina che prediligo viste le mie caviglie un po malandate…


Diciamo che avrò due gare a fine ottobre e inizio novembre, ma la vera stagione agonistiche inizierà a febbraio culmine nel periodo luglio - settembre e poi diciamo periodo di calma tra novembre e febbraio


Spero di essere stata chiara, se ti serve qualche altra news per favore non esitare a chiedere