x armando (all. canottaggio)

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  • ben bostrom
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    • Tra la Savelli e l'Arrabbiata1
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    x armando (all. canottaggio)

    Premetto che per loro modulare l'intensità non esiste.
    L'allenamento deve essere sempre tirato al 100%, quindi se fanno 10 minuti di corsa li fanno fino a star male, se fanno scatti da 15 minuti alla fine stramazzano al suolo...
    Quando l'atleta non regge, andrà + piano o farà una rip. in meno, ma l'impegno e la fatica devono essere sempre al 100%
    Poi ogni tanto fanno una settimana di scarico.
    Questo è il lavoro che fanno da fine settembre a natale.
    Poi man mano che si avvcina l'estate diminuiscono i lavori con i pesi e i lavori di fondo per lasciar spazio a scatti + brevi e basati + sulla velocità.

    Sempre 20 minuti di riscaldamento (corsa + esercizi a corpo libero)

    LUNEDI
    Mattino: 1 ora di corsa
    pomeriggio: 10000mt remoergometro (circa 40 minuti a 180 pulsazioni al minuto)
    Pesi 45-15 (4 serie per esercizio- ogni serie dura 45 secondi seguita da 15 di recupero- quindi si fanno 4 serie di panca seguite da 4 serie di stacchi...- 10 esercizi, quindi 40 minuti)

    MARTEDI
    1 ora di voga ( d'inverno si rema al chiuso)
    Pesi 6-7 esercizi full body 5 serie e 10 rip. per esercizio

    MERCOLEDI
    Mattino: 1 ora di corsa
    Pomeriggio: remoergometro 4550mt (circa 17 minuti tra le 170 e le 210 pulsazioni al minuto) per 4 serie (recupero 5 minuti)

    GIOVEDI
    1H 30' di corsa
    Pesi 5*20 rip (come al martedi ma 20 ripetizioni)

    VENERDI
    Mattino: 1 ora di remoergometro (sti cazzi )
    Pomeriggio:Pesi 45-15 per 3 volte (120 minuti di pura goduria.
    Poveri loro )
    Trazioni alla sbarra - addominali (3 o 4 serie ad esaurimento)

    SABATO
    Mattino: 1 ora di corsa
    Pomeriggio: 10 serie da 3000 mt al remoergometro (recupero 5 minuti) (ogni serie sono 11 minuti sempre a cavallo tra zona aerobica e anaerobica)

    Domenica mattina: 3 ore di barca (di solito fondo e alla fine qualche partenza o scatti brevi).

    Tutto qui

    D'estate l'80% del lavoro è svolto in barca.
    Scatti da 4 minuti per 6 volte, 16 minuti per 4 volte, 8 minuti per 5.
    Poi dipende se l'atleta predige la potenza della passata in acqua o il ritmo e la scorrevolezza...
    Aspetto che il panico cresca.
    Quando la paura si tramuta in visioni celestiali comincio la staccata.
  • vabo95
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    #2
    Re: x armando (all. canottaggio)

    Originally posted by ben bostrom
    Premetto che per loro modulare l'intensità non esiste.
    L'allenamento deve essere sempre tirato al 100%, quindi se fanno 10 minuti di corsa li fanno fino a star male, se fanno scatti da 15 minuti alla fine stramazzano al suolo...
    Quando l'atleta non regge, andrà + piano o farà una rip. in meno, ma l'impegno e la fatica devono essere sempre al 100%
    Poi ogni tanto fanno una settimana di scarico.
    Questo è il lavoro che fanno da fine settembre a natale.
    Poi man mano che si avvcina l'estate diminuiscono i lavori con i pesi e i lavori di fondo per lasciar spazio a scatti + brevi e basati + sulla velocità.

    Sempre 20 minuti di riscaldamento (corsa + esercizi a corpo libero)

    LUNEDI
    Mattino: 1 ora di corsa
    pomeriggio: 10000mt remoergometro (circa 40 minuti a 180 pulsazioni al minuto)
    Pesi 45-15 (4 serie per esercizio- ogni serie dura 45 secondi seguita da 15 di recupero- quindi si fanno 4 serie di panca seguite da 4 serie di stacchi...- 10 esercizi, quindi 40 minuti)

    MARTEDI
    1 ora di voga ( d'inverno si rema al chiuso)
    Pesi 6-7 esercizi full body 5 serie e 10 rip. per esercizio

    MERCOLEDI
    Mattino: 1 ora di corsa
    Pomeriggio: remoergometro 4550mt (circa 17 minuti tra le 170 e le 210 pulsazioni al minuto) per 4 serie (recupero 5 minuti)

    GIOVEDI
    1H 30' di corsa
    Pesi 5*20 rip (come al martedi ma 20 ripetizioni)

    VENERDI
    Mattino: 1 ora di remoergometro (sti cazzi )
    Pomeriggio:Pesi 45-15 per 3 volte (120 minuti di pura goduria.
    Poveri loro )
    Trazioni alla sbarra - addominali (3 o 4 serie ad esaurimento)

    SABATO
    Mattino: 1 ora di corsa
    Pomeriggio: 10 serie da 3000 mt al remoergometro (recupero 5 minuti) (ogni serie sono 11 minuti sempre a cavallo tra zona aerobica e anaerobica)

    Domenica mattina: 3 ore di barca (di solito fondo e alla fine qualche partenza o scatti brevi).

    Tutto qui

    D'estate l'80% del lavoro è svolto in barca.
    Scatti da 4 minuti per 6 volte, 16 minuti per 4 volte, 8 minuti per 5.
    Poi dipende se l'atleta predige la potenza della passata in acqua o il ritmo e la scorrevolezza...
    Non mi interessano i discorsi sul doping o meno.
    Il problema è: come vengono analizzati i parametri di affaticamento? C'è una strategia ben precisa di misura dello stato di affaticamento generale?
    Dal punto di vista alimentare e di integrazione, quali strategie sono adottate? E altre strategia di recupero?
    Capisco le esigenze e i criteri di "assottigliamento" insite nella programmazione, però quali sono i criteri di allenamento nella programmazione del microciclo?
    Ancora, per curiosità. In quante fasi e quali è suddivisa l'organizzazione dell'allalenamento?

    A proposito, per tenere quei ritmi di battito cardiaco, il ragazzo che si deve sottoporre a questo allenamento, ha dieci anni?
    Un saluto,
    Valerio

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    • ben bostrom
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      #3
      I parametri di affaticamento vengono misurati attraverso test al remoergometro (quello del mercoledi pomeriggio)
      Ovviamente questo test non viene effettuato tutte le settimane ma di solito dopo 2-3 giorni di scarico che seguono i 10 giorni con il maggior carico di lavoro.
      Vengono analizzati i tempi ottenuti, il lattato (attraverso piccoli prelievi al lobo dell'orecchio) e il consumo di ossigeno (durante un altro test di 8 minuti al 100%)

      Dal punto di vista alimentare non sono obbligati a seguire una dieta ferrea.
      Alcuni mangiano pulito (una barca di carboidrati ovviamente) altri pasticciano un pò.
      Come integrazione sò che sono seguiti da un medico sportivo.
      Più che altro integrazioni vitaminiche, oltre a fruttosio e maltodestrine prima e durante l'allenamento e ovviamente integratori salini.

      Come recupero effettuano 7-10 giorni con il 50% del carico di lavoro totale, seguiti da una settimana all'80% e poi diverse settimane a pieno regime. Non sò ogni quanto scaricano.
      Le gare cominciano a Marzo e la condizione continua a migliorare fino a metà luglio.
      Da li 3 settimane di riposo per poi tornare nella migior condizione per fine settembre quando hanno i campionati italiani.

      La suddivisione dell'allenamento è più o meno così:

      Da fine settembre a Natale parecchio lavoro aerobico di base (corsa, voga e remoergometro) e lavoro con i pesi per il potenziamento muscolare e la resistenza all'acido lattico (5 serie da 20 rip. con 60 secondi di recupero)

      Da Natale fino a Marzo diminuisce il lavoro aerobico di fondo per passare a sedute + brevi.
      Quindi ripetute dai 5 ai 15 minuti, scatti da 20 secondi, serie di salite su panca da 120 secondi.... (qua sarebbe lunghino da spiegare )
      Per i pesi si passa più ad un programma volto a migliorare la resistenza anaerobica latticida e l'esplosività.

      Da marzo e col proseguire della stagione il lavoro passa quasi totalmente alla barca, cercando di coprire sia l'aspetto della forza in acqua (scatti lunghi 8-12 minuti con ritmo lento ma potenti passate in acqua) sia quello della velocità e del ritmo ( scatti che vanno dalle partenze di 10 secondi fino ai 4 minuti con scatti durante le serie)
      Poi dipende dal tipo di atleta, dal momento dalla stagione e da dove si svolge la prossima gara (se si va in un lago con acqua "densa" e dove c'è spesso vento contro si lavorerà + sulla passata in acqua, viceversa in un campo di gara "veloce" si prediligera la partenza e il ritmo.

      Questo è l'allenamento svolto da una squadra.
      Altri fanno molto + lavoro di forza pura, questo allenatore preferisce così.
      Ai raduni olimpici sicuramente si allenano dversamente.
      (all'unico raduno che ho fatto in 3 giorni ho perso 7 kg mangiando e bevendo tutto il giorno .
      All'ultimo giorno avevo i crampi ovunque e volevo smettere di remare per sempre)

      Il discorso delle psazioni è indicativo.
      Un'atleta di 16-20 anni stà in media su quei valori.
      Se provi ad allenarti un pò con loro scopri che il calcolo 220-età è una cagata.
      Anche gli atleti olimpici durante le gare sono spesso e volentieri ben oltre 200 pulsazioni al minuto.
      A 16 anni durante la finale dei campionati italiani negli utimi 100m ho toccato 228. ( riuscivo a correre 15km di corsa in 58 minuti a meno di 160 pulsazioni, quindi ero ben allenato)
      Quanti di voi Hanno mai provato a raggiungere la frequenza massima?
      E con cosa?
      Corsa, squat, bici?
      Mai andato oltre le 195 con queste.
      Aspetto che il panico cresca.
      Quando la paura si tramuta in visioni celestiali comincio la staccata.

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      • vabo95
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        #4
        Originally posted by ben bostrom
        I parametri di affaticamento vengono misurati attraverso test al remoergometro (quello del mercoledi pomeriggio)
        Ovviamente questo test non viene effettuato tutte le settimane ma di solito dopo 2-3 giorni di scarico che seguono i 10 giorni con il maggior carico di lavoro.
        Vengono analizzati i tempi ottenuti, il lattato (attraverso piccoli prelievi al lobo dell'orecchio) e il consumo di ossigeno (durante un altro test di 8 minuti al 100%)

        Dal punto di vista alimentare non sono obbligati a seguire una dieta ferrea.
        Alcuni mangiano pulito (una barca di carboidrati ovviamente) altri pasticciano un pò.
        Come integrazione sò che sono seguiti da un medico sportivo.
        Più che altro integrazioni vitaminiche, oltre a fruttosio e maltodestrine prima e durante l'allenamento e ovviamente integratori salini.

        Come recupero effettuano 7-10 giorni con il 50% del carico di lavoro totale, seguiti da una settimana all'80% e poi diverse settimane a pieno regime. Non sò ogni quanto scaricano.
        Le gare cominciano a Marzo e la condizione continua a migliorare fino a metà luglio.
        Da li 3 settimane di riposo per poi tornare nella migior condizione per fine settembre quando hanno i campionati italiani.

        La suddivisione dell'allenamento è più o meno così:

        Da fine settembre a Natale parecchio lavoro aerobico di base (corsa, voga e remoergometro) e lavoro con i pesi per il potenziamento muscolare e la resistenza all'acido lattico (5 serie da 20 rip. con 60 secondi di recupero)

        Da Natale fino a Marzo diminuisce il lavoro aerobico di fondo per passare a sedute + brevi.
        Quindi ripetute dai 5 ai 15 minuti, scatti da 20 secondi, serie di salite su panca da 120 secondi.... (qua sarebbe lunghino da spiegare )
        Per i pesi si passa più ad un programma volto a migliorare la resistenza anaerobica latticida e l'esplosività.

        Da marzo e col proseguire della stagione il lavoro passa quasi totalmente alla barca, cercando di coprire sia l'aspetto della forza in acqua (scatti lunghi 8-12 minuti con ritmo lento ma potenti passate in acqua) sia quello della velocità e del ritmo ( scatti che vanno dalle partenze di 10 secondi fino ai 4 minuti con scatti durante le serie)
        Poi dipende dal tipo di atleta, dal momento dalla stagione e da dove si svolge la prossima gara (se si va in un lago con acqua "densa" e dove c'è spesso vento contro si lavorerà + sulla passata in acqua, viceversa in un campo di gara "veloce" si prediligera la partenza e il ritmo.

        Questo è l'allenamento svolto da una squadra.
        Altri fanno molto + lavoro di forza pura, questo allenatore preferisce così.
        Ai raduni olimpici sicuramente si allenano dversamente.
        (all'unico raduno che ho fatto in 3 giorni ho perso 7 kg mangiando e bevendo tutto il giorno .
        All'ultimo giorno avevo i crampi ovunque e volevo smettere di remare per sempre)

        Il discorso delle psazioni è indicativo.
        Un'atleta di 16-20 anni stà in media su quei valori.
        Se provi ad allenarti un pò con loro scopri che il calcolo 220-età è una cagata.
        Anche gli atleti olimpici durante le gare sono spesso e volentieri ben oltre 200 pulsazioni al minuto.
        A 16 anni durante la finale dei campionati italiani negli utimi 100m ho toccato 228. ( riuscivo a correre 15km di corsa in 58 minuti a meno di 160 pulsazioni, quindi ero ben allenato)
        Quanti di voi Hanno mai provato a raggiungere la frequenza massima?
        E con cosa?
        Corsa, squat, bici?
        Mai andato oltre le 195 con queste.
        Caspita, grazie per la risposta esauriente.
        Hai ragione, correndo come un pazzo ho raggiunto a 25 anni i 195 battiti per minuto (e 188 in bici).
        Forse, allora con il canottaggio si raggiungono maggiori frequenze perché si usano sia le gambe sia le braccia?
        Un saluto,
        Valerio

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        • ben bostrom
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          • Tra la Savelli e l'Arrabbiata1
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          #5
          Penso che sia quello il motivo.
          Tutta la muscolatura del corpo è impiegata.
          All'inizio della passata, quando le braccia sono tese, le spalle svolgono un pesante lavoro.
          Poi si entra con le pale in acqua e si spinge forte con le gambe; la schiena deve trasmettere la potenza conferita dalle gambe (come in uno stacco) e nel finale lavorano le braccia e l'addome, che deve mantenere la schiena eretta.
          Inoltre un altro motivo potrebbe essere quello della innaturalità del gesto.
          L'espirazione avviene durante la passata in acqua e l'inspirazione quando si va all'attacco.
          Praticamente si inspira nel momento in cui addominali ed intercostali sono contratti per piegare il busto in avanti e questo ostacola il riempimento della cassa toracica.
          Bisogna aggiungere che poi quando si è all'attacco, si è infossati in avanti con le ginocchia sotto le ascelle ed il busto protratto in avanti; riempire la cassa toracica in questa posizione è impossibile.
          Aspetto che il panico cresca.
          Quando la paura si tramuta in visioni celestiali comincio la staccata.

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          • vabo95
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            #6
            Originally posted by ben bostrom
            Penso che sia quello il motivo.
            Tutta la muscolatura del corpo è impiegata.
            All'inizio della passata, quando le braccia sono tese, le spalle svolgono un pesante lavoro.
            Poi si entra con le pale in acqua e si spinge forte con le gambe; la schiena deve trasmettere la potenza conferita dalle gambe (come in uno stacco) e nel finale lavorano le braccia e l'addome, che deve mantenere la schiena eretta.
            Inoltre un altro motivo potrebbe essere quello della innaturalità del gesto.
            L'espirazione avviene durante la passata in acqua e l'inspirazione quando si va all'attacco.
            Praticamente si inspira nel momento in cui addominali ed intercostali sono contratti per piegare il busto in avanti e questo ostacola il riempimento della cassa toracica.
            Bisogna aggiungere che poi quando si è all'attacco, si è infossati in avanti con le ginocchia sotto le ascelle ed il busto protratto in avanti; riempire la cassa toracica in questa posizione è impossibile.
            Grazie per le tante info. Una cosa non capisco bene: la misura dell'affaticamento. Dico, i test del lattato... periodico...cosa dovrebbe monitorare?
            Esami del sangue? Indici T/C? Esami delle urine?
            I dati raccolti dovrebbero indirizzari i periodi di carico e scarico non solo tra i microcicli ma anche all'interno di essi.
            Certo, che sembri essere discretamente ben curato.
            Un saluto,
            Valerio

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            • Rambo84
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              • Apr 2001
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              #7
              Originally posted by ben bostrom
              I parametri di affaticamento vengono misurati attraverso test al remoergometro (quello del mercoledi pomeriggio)
              Ovviamente questo test non viene effettuato tutte le settimane ma di solito dopo 2-3 giorni di scarico che seguono i 10 giorni con il maggior carico di lavoro.
              Vengono analizzati i tempi ottenuti, il lattato (attraverso piccoli prelievi al lobo dell'orecchio) e il consumo di ossigeno (durante un altro test di 8 minuti al 100%)

              Dal punto di vista alimentare non sono obbligati a seguire una dieta ferrea.
              Alcuni mangiano pulito (una barca di carboidrati ovviamente) altri pasticciano un pò.
              Come integrazione sò che sono seguiti da un medico sportivo.
              Più che altro integrazioni vitaminiche, oltre a fruttosio e maltodestrine prima e durante l'allenamento e ovviamente integratori salini.

              Come recupero effettuano 7-10 giorni con il 50% del carico di lavoro totale, seguiti da una settimana all'80% e poi diverse settimane a pieno regime. Non sò ogni quanto scaricano.
              Le gare cominciano a Marzo e la condizione continua a migliorare fino a metà luglio.
              Da li 3 settimane di riposo per poi tornare nella migior condizione per fine settembre quando hanno i campionati italiani.

              La suddivisione dell'allenamento è più o meno così:

              Da fine settembre a Natale parecchio lavoro aerobico di base (corsa, voga e remoergometro) e lavoro con i pesi per il potenziamento muscolare e la resistenza all'acido lattico (5 serie da 20 rip. con 60 secondi di recupero)

              Da Natale fino a Marzo diminuisce il lavoro aerobico di fondo per passare a sedute + brevi.
              Quindi ripetute dai 5 ai 15 minuti, scatti da 20 secondi, serie di salite su panca da 120 secondi.... (qua sarebbe lunghino da spiegare )
              Per i pesi si passa più ad un programma volto a migliorare la resistenza anaerobica latticida e l'esplosività.

              Da marzo e col proseguire della stagione il lavoro passa quasi totalmente alla barca, cercando di coprire sia l'aspetto della forza in acqua (scatti lunghi 8-12 minuti con ritmo lento ma potenti passate in acqua) sia quello della velocità e del ritmo ( scatti che vanno dalle partenze di 10 secondi fino ai 4 minuti con scatti durante le serie)
              Poi dipende dal tipo di atleta, dal momento dalla stagione e da dove si svolge la prossima gara (se si va in un lago con acqua "densa" e dove c'è spesso vento contro si lavorerà + sulla passata in acqua, viceversa in un campo di gara "veloce" si prediligera la partenza e il ritmo.

              Questo è l'allenamento svolto da una squadra.
              Altri fanno molto + lavoro di forza pura, questo allenatore preferisce così.
              Ai raduni olimpici sicuramente si allenano dversamente.
              (all'unico raduno che ho fatto in 3 giorni ho perso 7 kg mangiando e bevendo tutto il giorno .
              All'ultimo giorno avevo i crampi ovunque e volevo smettere di remare per sempre)

              Il discorso delle psazioni è indicativo.
              Un'atleta di 16-20 anni stà in media su quei valori.
              Se provi ad allenarti un pò con loro scopri che il calcolo 220-età è una cagata.
              Anche gli atleti olimpici durante le gare sono spesso e volentieri ben oltre 200 pulsazioni al minuto.
              A 16 anni durante la finale dei campionati italiani negli utimi 100m ho toccato 228. ( riuscivo a correre 15km di corsa in 58 minuti a meno di 160 pulsazioni, quindi ero ben allenato)
              Quanti di voi Hanno mai provato a raggiungere la frequenza massima?
              E con cosa?
              Corsa, squat, bici?
              Mai andato oltre le 195 con queste.
              In effetti il calcolo delle pulsazioni è proprio una cagata! Io ho 18 anni, e il mio sport è la corsa (anke se nn mi alleno da moltissimo), e cmq quando corro il medio (che al momento per me è di 5 min. al km) ho il cuore a 178\180, senza avere sensazioni tipo "adesso muoio" o simili. E' tutto soggettivo. Esistono atleti che corrona la maratona con 180 battiti e altri che non vanno oltre i 130. Eppure vanno veloci uguali. Il difficile è trovare qual è la NOSTRA frequenza.

              Ciauz


              "Ma chi è questo Rambo, Dio?" "No. Dio avrebbe pietà di noi" --- (Da Rambo)

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              • ben bostrom
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                #8
                Infatti quel test viene effettuato ogni settimana, ma in maniera meno approfondita. (senza scarico, test lattato, consumo di ossigeno)
                Nel canottaggio, dove i fondi sono solitamente pochi per una normale squadra di club, non ci si può permettere di fare test scientifici approfonditi molto spesso.
                Una squadra ha davvero tante spese più importanti; le trasferte, gli affitti, le barche (anche 15000 euro per una barca)
                Ecco che quindi vengono effettuati in maniera approfondita solamente nei momenti salienti della preparazione; quando si deve vedere se l'allenamento stà dando i frutti o quando bisogna scegliere i componenti di un equipaggio.

                I test che vengono effettuati (anche quelli meno approfonditi, bastano i tempi) vengono poi spediti al centro della nazionale italiana di Piediluco, dove i tecnici federali decideranno quali sono gli atleti che verranno chiamati a fare i raduni.
                Durante i raduni ti fanno fare test su test (lattato, consumo di ossigeno, capacità polmonare. grasso corporeo, esami del sangue/urine/... tutto il giorno per una settimana.
                Se alla fine sei ancora vivo è già un buon segno

                Poi i medici ed i tecnici federali decidono quali sono gli atleti da tenere in nazionale (poveri loro) ed a tutti gli altri verrabìnno date importanti indicazioni circa l'allenamento da seguire in futuro.
                Infine quelli che se ne stanno in nazionale verranno "testati" durante tutta la stagione (loro invece seguono regole alimentari e di integrazione ferree, periodi di allenamento in alta quota..)

                p.s. ieri un mio amico dopo 13 anni di allenamenti massacranti e sacrifici, ha raggiunto il titolo mondiale nell' 8 pesi leggeri.
                Oggi alle 16 se non avete niente da fare girate 2 minuti su rai3 e guardate la finale del 4 di coppia e tifate ovviamente Italia.
                ll capovoga è un mio ex compagno di allenamenti.
                Aspetto che il panico cresca.
                Quando la paura si tramuta in visioni celestiali comincio la staccata.

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                • vabo95
                  Bodyweb Member
                  • Jul 2002
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                  #9
                  Originally posted by ben bostrom
                  Infatti quel test viene effettuato ogni settimana, ma in maniera meno approfondita. (senza scarico, test lattato, consumo di ossigeno)
                  Nel canottaggio, dove i fondi sono solitamente pochi per una normale squadra di club, non ci si può permettere di fare test scientifici approfonditi molto spesso.
                  Una squadra ha davvero tante spese più importanti; le trasferte, gli affitti, le barche (anche 15000 euro per una barca)
                  Ecco che quindi vengono effettuati in maniera approfondita solamente nei momenti salienti della preparazione; quando si deve vedere se l'allenamento stà dando i frutti o quando bisogna scegliere i componenti di un equipaggio.

                  I test che vengono effettuati (anche quelli meno approfonditi, bastano i tempi) vengono poi spediti al centro della nazionale italiana di Piediluco, dove i tecnici federali decideranno quali sono gli atleti che verranno chiamati a fare i raduni.
                  Durante i raduni ti fanno fare test su test (lattato, consumo di ossigeno, capacità polmonare. grasso corporeo, esami del sangue/urine/... tutto il giorno per una settimana.
                  Se alla fine sei ancora vivo è già un buon segno

                  Poi i medici ed i tecnici federali decidono quali sono gli atleti da tenere in nazionale (poveri loro) ed a tutti gli altri verrabìnno date importanti indicazioni circa l'allenamento da seguire in futuro.
                  Infine quelli che se ne stanno in nazionale verranno "testati" durante tutta la stagione (loro invece seguono regole alimentari e di integrazione ferree, periodi di allenamento in alta quota..)

                  p.s. ieri un mio amico dopo 13 anni di allenamenti massacranti e sacrifici, ha raggiunto il titolo mondiale nell' 8 pesi leggeri.
                  Oggi alle 16 se non avete niente da fare girate 2 minuti su rai3 e guardate la finale del 4 di coppia e tifate ovviamente Italia.
                  ll capovoga è un mio ex compagno di allenamenti.
                  Ci vogliono palle e contropalle. Speriamo di ripetere questi risultati ad Atene!
                  Un saluto,
                  Valerio

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                  • Armando
                    Bodyweb Member
                    • Nov 2000
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                    #10
                    Re: x armando (all. canottaggio)

                    Grazie per le informazioni!

                    Find a way

                    Armando
                    Kinesiologia Sportiva
                    www.armandovinci.com

                    NEW->www.kinesiologiasportiva.com<-NEW

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