Mi piacerebbe fare un po di chiarezza, che non fa mai male anche per chi già mastica “pane e ghisa”(forse meglio dire petto di pollo e ghisa per gli amanti della low carb aahhaha), ma soprattutto per chi si è approcciato da poco a questo mondo e più in generale al mondo dello sport, su alcuni punti più volte triti e ritriti, ma che inevitabilmente quando si apre un topic ricadono banalmente nello spam e nell’offtopic. Allora fondamentalmente i punti per definire un allenamento “proficuo o meno”(presupponendo un’alimentazione ADEGUATA) possono essere racchiusi(per quanto mi riguarda) in 5 punti:
1) 1) Volume ed intensità del lavoro effettuato
2) 2) Qualità e durata della contrazione eseguita
3) 3) Carico sollevato
4) 4) Tecnica d’esecuzione
5) 5) Durata del WorkOut e qualità degli esercizi svolti
Se vogliamo essere pignoli, le altre variabili in gioco sono tante, probabilmente troppe per poter essere considerate, proprio per questo mi vorrei soffermare su quei 3 punti da me citati, in particolar modo mi piacerebbe riportare le mie esperienze in merito, sperando vivamente che voi facciate lo stesso:
Ho provato svariati tipi di allenamento, partendo dall’alta intensità, continuando con l’alto volume, proseguendo con rest-pause, serie interrotte, super slow e chi più ne ha più ne metta. La cosa però che non è mai del tutto chiara è la correlazione esistente tra carico sollevato e qualità della contrazione.
Ogni giorno vediamo gente secca sollevare 80 kg di piana con una tecnica schifosa, e rimanere secca, così come personalmente vedo gente che rimane secca anche se esegue un ottima tecnica ma non aumenta i propri carichi. Personalmente riporto la mia esperienza in merito a metodi che prediligono sia il carico utilizzato e sia la qualità ed il tempo della contrazione:
QUANTITA’ DI PESO SOLLEVATA:
Non è un mistero…per diventare più grossi, dobbiamo dare stimoli nuovi ed “allenanti” al nostro corpo, ed il carico quindi DEVE necessariamente salire se vogliamo creare nuova massa muscolare. Non sto qui a discutere quale metodo sia migliore, o quale peggiore, ognuno ha le sue opinioni e ci confrontiamo giornalmente nei vari topic. Che dire, personalmente se aumento i carichi, cresco(ovviamente sempre presupponendo una corretta alimentazione ed un’adeguata scheda allenante). Ovviamente la quantità di peso sollevata(parlo soprattutto dei fondamentali e dei multi articolari) tiene conto di una buona tecnica d’esecuzione, poiché ovviamente se mi sparo un 4x6 di piana con 100kg con eccentrica e concentrica di 2 secondi totali senza una buona tecnica(rischiando quindi di infortunarmi) non è la stessa cosa dell’eseguire lo stesso 4x6 magari con 90kg ma con almeno quattro secondi di eccentrica, 1 di contrazione e 2 di concentrica!
Ecco ed è proprio qui che volevo arrivare…QUANDO IL TEMPO DI CONTRAZIONE smette di essere allenante? Mi spiego meglio:
Prendo in esame il mio caso:
Come massimale in panca piana eseguo 124 kg. Normalmente eseguo un 4x6 a 120’’ di recupero con 98 kg e con una contrazione totale durante tutto l’arco delle 6 reps di circa 35 secondi, cercando di mantenere l’eccentrica di 3-4 secondi, ed una risalita(almeno fino a quando non si fa sentire la fatica) esplosiva che però diventa di durata maggiore sulle ultime reps delle ultime serie.
Se aumento il tempo totale di contrazione, portandolo ad esempio a 45-50 secondi(cercando di mantenere un eccentrica di 5 secondi, un picco di 1-2 secondi ed una concentrica di 2-3 secondi) devo OVVIAMENTE calare notevolmente il peso. Questa è la mia domanda: ABBASSARE IL CARICO, FAVORENDO LA QUALITA’ E LA DURATA DELLA CONTRAZIONE, in ottica bodybuilding, è utile? Abbassando i pesi, ovviamente rischiamo meno infortuni, e diamo tregua alle articolazioni.
La scelta migliore ovviamente è quella di ciclicizzare, ma mi domandavo se non fosse più produttivo iniziare un macrociclo della durata di 6 mesi, aumentando il tempo di contrazione a discapito dei pesi sollevati, almeno nei fondamentali e nei multiarticolari(diverso invece e per gli ex di pump, ma vabbè quello è tutto un'altro discorso)…CHE NE PENSATE? Aumentare la durata della contrazione, diminuendo i pesi sollevati, può essere una buona strada per la crescita muscolare?
1) 1) Volume ed intensità del lavoro effettuato
2) 2) Qualità e durata della contrazione eseguita
3) 3) Carico sollevato
4) 4) Tecnica d’esecuzione
5) 5) Durata del WorkOut e qualità degli esercizi svolti
Se vogliamo essere pignoli, le altre variabili in gioco sono tante, probabilmente troppe per poter essere considerate, proprio per questo mi vorrei soffermare su quei 3 punti da me citati, in particolar modo mi piacerebbe riportare le mie esperienze in merito, sperando vivamente che voi facciate lo stesso:
Ho provato svariati tipi di allenamento, partendo dall’alta intensità, continuando con l’alto volume, proseguendo con rest-pause, serie interrotte, super slow e chi più ne ha più ne metta. La cosa però che non è mai del tutto chiara è la correlazione esistente tra carico sollevato e qualità della contrazione.
Ogni giorno vediamo gente secca sollevare 80 kg di piana con una tecnica schifosa, e rimanere secca, così come personalmente vedo gente che rimane secca anche se esegue un ottima tecnica ma non aumenta i propri carichi. Personalmente riporto la mia esperienza in merito a metodi che prediligono sia il carico utilizzato e sia la qualità ed il tempo della contrazione:
QUANTITA’ DI PESO SOLLEVATA:
Non è un mistero…per diventare più grossi, dobbiamo dare stimoli nuovi ed “allenanti” al nostro corpo, ed il carico quindi DEVE necessariamente salire se vogliamo creare nuova massa muscolare. Non sto qui a discutere quale metodo sia migliore, o quale peggiore, ognuno ha le sue opinioni e ci confrontiamo giornalmente nei vari topic. Che dire, personalmente se aumento i carichi, cresco(ovviamente sempre presupponendo una corretta alimentazione ed un’adeguata scheda allenante). Ovviamente la quantità di peso sollevata(parlo soprattutto dei fondamentali e dei multi articolari) tiene conto di una buona tecnica d’esecuzione, poiché ovviamente se mi sparo un 4x6 di piana con 100kg con eccentrica e concentrica di 2 secondi totali senza una buona tecnica(rischiando quindi di infortunarmi) non è la stessa cosa dell’eseguire lo stesso 4x6 magari con 90kg ma con almeno quattro secondi di eccentrica, 1 di contrazione e 2 di concentrica!
Ecco ed è proprio qui che volevo arrivare…QUANDO IL TEMPO DI CONTRAZIONE smette di essere allenante? Mi spiego meglio:
Prendo in esame il mio caso:
Come massimale in panca piana eseguo 124 kg. Normalmente eseguo un 4x6 a 120’’ di recupero con 98 kg e con una contrazione totale durante tutto l’arco delle 6 reps di circa 35 secondi, cercando di mantenere l’eccentrica di 3-4 secondi, ed una risalita(almeno fino a quando non si fa sentire la fatica) esplosiva che però diventa di durata maggiore sulle ultime reps delle ultime serie.
Se aumento il tempo totale di contrazione, portandolo ad esempio a 45-50 secondi(cercando di mantenere un eccentrica di 5 secondi, un picco di 1-2 secondi ed una concentrica di 2-3 secondi) devo OVVIAMENTE calare notevolmente il peso. Questa è la mia domanda: ABBASSARE IL CARICO, FAVORENDO LA QUALITA’ E LA DURATA DELLA CONTRAZIONE, in ottica bodybuilding, è utile? Abbassando i pesi, ovviamente rischiamo meno infortuni, e diamo tregua alle articolazioni.
La scelta migliore ovviamente è quella di ciclicizzare, ma mi domandavo se non fosse più produttivo iniziare un macrociclo della durata di 6 mesi, aumentando il tempo di contrazione a discapito dei pesi sollevati, almeno nei fondamentali e nei multiarticolari(diverso invece e per gli ex di pump, ma vabbè quello è tutto un'altro discorso)…CHE NE PENSATE? Aumentare la durata della contrazione, diminuendo i pesi sollevati, può essere una buona strada per la crescita muscolare?
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