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riguardo le tecniche che "rimandano" la comparsa dell'acido lattico durante la serie

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    riguardo le tecniche che "rimandano" la comparsa dell'acido lattico durante la serie

    io ne conosco solo due: le "serie interrotte" (attribuite comunemente a Massaroni) e le "ripetizioni cumulative"
    sono diverse ma hanno una cosa in comune, fare più ripetizioni a parità di carico prima di far arrivare l'acido lattico


    le mie domande sono 2...una seria e una meno seria


    1)se rallentare la comparsa dell'acido lattico nella serie (come viene detto nelle descrizioni di tali
    metodi) è "buono" perchè permette di lavorare meglio alle fibre prima che queste anneghino nell'acido
    per quale motivo sono relegate a "tecniche" di intensità da usare solo 2 settimane ogni tanto
    (come viene sempre detto nelle descrizioni)??

    spiego meglio il mio dubbio:

    viene detto di usarle poco perchè sono tecniche di "intensità"... ma solo a me sembrano invece
    tecniche di "ottimizzazione" dei carichi in ambito BB??
    cioè non mi sembra siano paragonabili al "cheating" o al "burns" o alle "negative forzate" che sono tecniche
    di intensità ma nel senso più di "rifinitura" per intenderci...
    rigiriamo meglio la frittata:
    non è che noi allenandoci "non in maniera ottimale" (per via della comparsa prematura di acido nei 4x6 3x8 etc etc)...siamo invece semplicemente sotto-allenati a gestire il carico in quella maniera...
    che invece è forse più "efficiente" e magari più produttivo soprattutto per le fibre?
    e quindi dovremmo --abituarci-- a tenere questi metodi non più come extra/jolly/dipiù/giochino/variante/antistallo
    ma come metodo di allenamento -portante-? (soprattutto quello delle ripetizioni cumulative)

    -----------------------------------------------------
    2)come si chiamano in americano? ()
    la domanda sembra stupida ma volevo cercarle in giro "nel web mondiale" per vedere se c'era qualche articolo
    che ne dicesse qualcosa di più...e non riesco a capire come vengano chiamate fuori dall'Italia...
    ho provato tutte le possibili traduzioni che mi venivano in mente ma non riesco a venirne a capo

    -----------------------------------------------------
    p.s. per evitare flames tra i "bufferisti" e di "cedimentiani": nessuno dice che l'acido lattico non serva, anzi serve, ma se questo si rimanda a dopo,
    la serie può rendere meglio a livello di lavoro muscolare usando carichi analoghi. la Questione di questi metodi non è -abolire- l'acido lattico.
    Last edited by bluleon; 08-02-2012, 21:36:55.

    #2
    non esistono tecniche che rimandino la comparsa ( a meno delle tecniche di defaticamento e ripristino funzionale) , bensì tecniche che favoriscano meno l'accumulo di acido lattico. Infatti non è la comparsa del lattato che impedisce di continuare il lavoro muscolare, bensì l'accumulo dei ioni idrogeno+ che di fatto abbassano il Ph naturale del muscolo constringendolo ad un autentico "blocco funzionale".
    Le serie sopra, come molte altre sono progettate, se noti, per mantenere l'accumulo di lattato entro un valore di possibilità di movimento meccanico.
    infatti hai due prospettive: alleggerire il carico e continuare nel tempo; mantenere il carico ma recuperare per tamponare il lattato.
    spesso si aggiunge la terza prospettiva, quella che personalmente mi interessa maggiormente, ovvero il training ad effetto decrescente (T.E.D) del quale scriverò nel blog.
    sono allenamenti portanti, come tu li definisci, in quanto oltre a sollecitare il metabolismo legato ad elevate presenze di lattato, addestrano l'organismo alla Tolleranza al Lattato, da qui l'allenamento TL (ovvero di tolleranza) che non dovrebbe mai mancare nelle tabelle dei bodybuilders ed anche dei powerlifters. E' evidente che devi però riferirti ad un conditioning coach molto preparato in materia, sono gli allenamenti più duri in assoluto.
    qui un inizio dell'argomento:
    preparazione fisica SDS by menez la preparazione fisica e l'uomo di fronte ad una scelta: Sofferenza Dolore Spasimo
    GUTTA CAVAT LAPIDEM
    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
    MANX SDS

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      #3
      ciao menez, grazie di avermi risposto!
      Innantitutto ti ringrazio per avermi spiegato meglio il meccanismo del ph del muscolo
      e devo dire che come lo hai spiegato tu è molto molto più chiaro di quanto avessi capito io.
      Ho letto l'articolo che hai messo sul tuo blog, molto interessante anche quello
      (come del resto lo sono anche molti altri tuoi interventi sul blog)
      Poi prossimamente allora ci rifaccio un salto sul tuo blog per leggere la "terza via" (il T.E.D.) di cui parli
      nel tuo discorso

      p.s. prima di aprire questo thread avevo fatto un search sulle ripetizioni cumulative e ho trovato un thread
      passato....e indovina un po'? l'unico che aveva risposto eri proprio tu...come anche è successo in questo caso
      E' strano...sembra come se non sia un aspetto che colpisca molte persone; eppure (penso) nel bodybuilding
      la gestione dell'accumulo di acido lattico per ritardare un blocco funzionale, lasciando ancora margine lavorativo al muscolo,
      non penso debba essere una questione secondaria.
      Certo, forse, non può diventare un "metodo unico e universale" (a fare dei dogmi si va sempre contro al principio della ciclizzazione)
      ma sembra una questione molto snobbata (mi riferisco agli "amici del ferro" che si leggono sui forum, forse in ambiti più elitari e di alto livello la situazione è diversa)

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        #4
        in altri ambiti diventa quasi di "vitale" importanza la questione,ma anche in questo caso ricopre un ruolo importante ed interessante da esaminare
        La sottile differenza che c'e' tra... fare sport e VIVERE di sport...(auto cit.)
        Originariamente Scritto da SIRIHA
        dopo ti mangio gnam gnam

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